La seduzione della balena

Ero appena stato promosso di livello, lavoravo in questa azienda da quattro anni e mi ero fatto strada impegnandomi e sgomitando tra i miei colleghi, ero arrivato dove volevo.
Insomma , avevo la posizione che desideravo e un bell’uomo come me riscuoteva sempre maggior successo nel mondo femminile se oltre ad un bel viso e fisico, c’erano anche soldi e potere.
Io poi ero impeccabile, sempre elegantissimo in giacca e cravatta, alto e longilineo, sempre cortese e gentile, le donne mi cadevano ai piedi.
Tutto andava secondo i miei piani e la mia quotidianità procedeva tranquilla tra impegni lavorativi, il tennis e la donnina di turno che mi scaldava il letto puntualmente.
Una mattina durante l’ennesimo meeting su un progetto, un collega chiama la sua segretaria per farsi portare dei documenti, si apre la porta ed entra questo essere indefinito, smisurato, tutto svolazzi e una massa di ricci rossi, lascia delle cartelle sul tavolo e se ne va. Ma cos’era? Resto un po’ stupito ma poi la riunione continua come prima. Quel pomeriggio si erano verificati dei problemi nel sistema informatico dell’azienda e mi ero ritrovato a dover scrivere una relazione a mano!
Verso sera, quando quasi tutto il personale se ne era andato, avevo finito di mettere giù i punti per un nuovo progetto, mi dirigevo nella sala fotocopiatrici quando appena girato l’angolo vengo letteralmente investito da un ciclone …spanck!! Che botta !! Non capisco più niente e mi ritrovo per terra a pancia in su, con qualcosa addosso. Mi sentivo soffocare !!! Una massa informe mi schiacciava e mi premeva sul pavimento. Riesco ad alzare leggermente la “cosa” che mi sovrastava lasciandomi un po’ di spazio per respirare, e solo allora mi rendo conto che quello che mi impediva di prendere aria era un enorme granitico seno!!! Due meloni impressionanti svettavano davanti alla mia faccia e sul mio corpo il peso opprimente di un fisico femminile.
Un profumo mi arriva e mi stordisce, è delicato, mi inebria. Spontaneamente, per cercare di spostarmi e alzarmi, metto le mie mani su quelli che presumibilmente dovrebbero essere dei fianchi, le mie mani si riempono di carne, soffice…il calore di quest’essere si irradia riscaldandomi…resto impietrito: un’erezione imponente prende il sopravvento, un piacere repentino si diffonde nelle mie membra…mm…invece di scostarlo stringo d’impulso tutta questa massa vivente.
Passano alcuni secondi dove resto fermo rilassato sotto di lei… Hei! Scherziamo! Sono in ufficio, così spingo di lato con tutte le mie forze la persona e la sposto con molta fatica di fianco a me, riesco a sedermi, mi riprendo un attimo e mi sistemo il cavallo dei pantaloni, per dare tregua al mio pene compresso.
Mi volto e guardo la donna: non le si vede il volto, è coperto da una massa incredibile di riccioli rossi, è mastodontica, una balena, mai vista tanta roba tutta insieme. E’ messa su un fianco, si vede che è bassa anche se massiccia, la camicetta bianca le si è aperta un po’ sul seno, resto a bocca aperta : un reggiseno bianco di pizzo si intravede trattenere due tette pazzesche…il mio amico si impenna…’No, così non va bene’ penso, è svenuta devo aiutarla. Mi metto in ginocchio vicino alla ragazza e la stendo sulla schiena, le scosto i capelli dal viso…è bellissima, un musino dolce, pelle bianca e tante lentiggini sparse sul naso e sulle gote. Due labbra rosa antico impreziosiscono il tutto, contornato da una marea di riccioli color Tiziano…è uno spettacolo, il mio amico è incredibilmente sull’ attenti e non mi da tregua, sembra un segugio partito all’inseguimento della preda. ‘Giù! Cuccia!! ‘
Le do dei colpetti per cercare di svegliarla, “Signorina, si svegli, forza!” e il mio occhio cade sulle sue cosce lasciate scoperte dalla gonna: ‘Ma è una distesa di panna!!’ deglutisco, è la prima volta che mi sento teso vicino ad una donna.
Apre gli occhi…sono ipnotizzato, verde smeraldo, resto in silenzio bloccato,
“Cosa mi è successo?” mi guarda e sgrana gli occhi, a quanto pare mi conosce e sa che sono un suo superiore.
“Non lo so, forse andava troppo di fretta e mi ha centrato in pieno ? Forse è svenuta e mi è caduta addosso..” Lei si tira su girandosi, annaspando, si sistema camicetta e gonna…acc… peccato. E così inizia la mia lotta interiore…
“Mi scusi, sono desolata, spero di non averle fatto male!” Male !??
Ce l ’ho in tiro come un adolescente che ha visto le sue prime tette!!!
‘Tette? Sono angurie!!!’
“Si figuri! Può capitare, posso accompagnarla a casa se non si sente bene?”
Grande mossa! Passo al contrattacco!!...ma sono pazzo è obesa!!!
”Grazie ma ho la macchina giù nel parcheggio, la ringrazio, molto gentile”
‘Merda!!’ Tentativo fallito…per fortuna mi avrebbe rotto le sospensioni!
Noto che mi arriva alle spalle, mi sorride poi si gira e se ne va… se ne va?!!!!!
Cazz…mi prende il panico, noo !!! Come cavolo posso farla andare via!!
Ma mi riprendo subito, sono un pezzo grosso, uno famoso in azienda, non posso correre dietro ad una ragazzina… e poi non è neanche il mio tipo, io preferisco il genere puttanone, tutte strizzate in abiti succinti e compiacenti.
Ritorno al mio ufficio, chiudo, a vado a casa. Mangio, doccia e finalmente sono disteso sul divano a guardare la tele…merda !!!
Non riesco a togliermela dalla testa, è una fissa!! ‘Forse se me la facessi mi passerebbe e mi stupisco di me stesso: è una botte!! E che cazz…il mio pene è sempre presente e sull’attenti, rassegnato : ‘ok ok ora ti do da mangiare!!’
La mia mano scende e lo prende stringendolo alla base, accarezzo la cappella e parto con una sega stratosferica che passerà alla storia come la più lunga e goduriosa e la cosa assurda è che la musa ispiratrice è la cicciona dai capelli color fuoco…resto sfinito sul divano e mi addormento.
Il giorno dopo è peggio, voglio saper tutto di quell’imbarazzante folletto irlandese in sovrappeso, tutta ricci e lentiggini, così chiedo in giro informazioni, con nonchalance, facendo finta di niente, la prendo larga e vado da quello che penso sia il suo responsabile, sperando di incontrarla.
…“ Ah ma fatti aiutare dalla tua segretaria, no?” “ “Non me lo dire!! E’ così brava che la direzione l’ha voluta su al sesto piano!” ‘Ma vai !!!! Si !’
E’ un segno del destino, è il mio piano…e io che andavo per il palazzo cercandola !! Mi fiondo su e mi guardo in giro…eccola, è in pausa caffè con altre addette, parla e ride…la sua risata fa vibrare le mie corde. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso: è rotonda, enorme, eppure i vestiti le stanno benissimo : oggi vestito che le fascia il seno e si allarga a ruota sotto, blu cobalto…sembra una bomba di colore, mi investe…
”Oh buongiorno direttore ! “ Sono stato individuato , metto in gioco il mio miglior sorriso e mi avvicino per prendere un caffè.
Ci guardiamo…intorno a noi il mondo sparisce, una corrente passa diretta.
Io le sorrido e ..”Come sta signorina oggi?”, “Ah Direttore ha conosciuto la nostra Giada!”
Bene bene, ora so il suo nome, “Si e mi hanno parlato molto bene di lei” la fisso negli occhi, lei arrossisce, e si umetta le labbra con la lingua e si morde il labbro inferiore…argh !!
Mi prende uno spasmo all’inguine, che stronza !! Ma lo fa apposta ?!!!
Abbasso la cartelletta sulle parti basse, che maledette mi tradiscono nei momenti meno opportuni, per nasconderle…mi sa che devo scappare in bagno a darmi sollievo…due seghe nel giro di dodici ore…siamo matti?!
“Avrei bisogno del rapporto Kostaridis, Giada, sarebbe così gentile da portarmelo in ufficio?” “Si ? Grazie, a dopo” mi giro e con una camminata veloce e sospetta mi fiondo nel mio servizio personale a sollazzarmi l’amico bastardo che richiede parecchie attenzioni, troppe per una ragazzetta imbottita!!
Ma manca il tempo perché essendo molto efficiente dopo 5 minuti me la ritrovo davanti alla scrivania. Per fortuna la porta dietro di lei si è chiusa, siamo soli.
Lei non mi guarda nemmeno, e io mi sento come se non esistessi…”Guardami”, mi alzo e la raggiungo, le prendo il viso tra le mani, mi scruta attentamente…”Lei è così…” , “Così come?” Non mi importa!! Non ce la faccio più, ne ho bisogno.
Mi abbasso e la bacio…mm…sono morbide, le succhio prima un labbro e poi l’altro, le sue labbra sono mie, lei si arrende e risponde, è un topino spaventato ma cerca di corrispondermi come può.
Lancio la mia lingua e trovo la sua, pronta, che mi avvolge, sento che mi abbraccia la vita e mi stringe a sé, i baci diventano sempre più umidi , succhiosi.
L’abbraccio, la giro e l’afferro per farla sedere sulla scrivania ma non calcolo bene il suo peso e crolliamo tutti e due a terra!! Ponf !! Che cavolo!
Mi ritrovo in ginocchio tra le sue gambe con le mie mani incastrate sotto il suo sedere, lei resta appoggiata con la schiena alla scrivania. “Scusa...”
Lei, in affanno, mi tira a sé per la giacca e fagocita la mia bocca! ‘Si mi piace si sta scatenando!’ Mi abbandono, ma le mie mani non resistono e si spostano sotto il vestito, le accarezzano le cosce pastose, è seta…e salgono piano piano, è tutta una curva, rotonda…le mutande, via!! Le strappo!! Lei si stacca e mi guarda sbigottita,
“Non ti preoccupare te le ricompro!!” e mentre lo dico la mia mano raggiunge la sua intimità: fantastica, tenera, pelosa e umida…Sono un po’ sorpreso, mai avuto una donna così prosperosa, la sua passera sembra fatta in proporzione al suo corpo, una cavità di umori che accoglie le mie dita, prima uno poi due. Lei apre di più le gambe e mi lascia fare, mugola, le piace. Continuiamo a baciarci, sembra impossibile staccarsi. La bacio sul viso, sul collo, sui capelli serici e la scopo con le dita, con il pollice le accarezzo il clitoride, ci sto prendendo proprio gusto a sentirla gemere. Pausa . Mi alzo di scatto, corro alla porta e la chiudo a chiave, al diavolo! Penseranno che sono uscito per un incontro. Mi giro e la scena che mi appare fa scoppiare la mia libidine : lei seduta a gambe spalancate, figa al vento e seno scoperto…Cristo!! Si è abbassata il reggiseno!!! Mi fermo e mentre la guardo mi slaccio i pantaloni, li lascio cadere, li sfilo e anche i miei slip se ne vanno.
Resto nudo dalla cintola in giù, lei fissa il mio pene che la punta rigido, come una bussola il nord, mi avvicino, mi riabbasso riposizionandomi tra le sue ginocchia, le prendo una mano e la metto sul mio pene…”Tocchiamoci..” Lei annuisce, e lo impugna con la sua mano paffuta, la fa scorrere lentamente…vacca !! È brava la ragazza…mi piego e la bacio nuovamente, frattanto riprendo dove ero rimasto, alla passera…giochiamo con i rispettivi sessi, mi sta facendo godere coma un pazzo. Mi abbasso ancora di più, con una mano afferro un seno, più che altro lo sorreggo, lo strizzo, mi sembra la manina di un bambino! Arrivo ai suoi enormi capezzoli, li lecco, li succhio..mm, il sapore della sua pelle…l’odore della figa mi stordiscono…voglio sapere di cosa sa, così la stacco dal mio cazzo e trascinandola la faccio sdraiare con la schiena per terra. Con la faccia mi faccio spazio tra i suoi cosciotti e sono all’imbocco quando vengo assalito da un odore dolce impressionante, le apro le labbra e succhio il suo bottoncino, la bocca mi si riempe di linfa, la mia faccia sparisce in questa caverna, e bevo, mi nutro di umori, mai accaduto prima di avere una donna così fruttuosa e sugosa…
Con le mani mi accarezza i capelli, mi tira le orecchie. Aggiungo due dita alla mia lingua e la penetro, voglio farla godere, sono così eccitato che è come se lei mi stesse toccando a sua volta, manca poco e credo che lei sia lì lì , accelero, “Dottore, dottore…ahhhh ahh” , Ahi !!! Mi strappa metà del mio cuoio capelluto! E che diavolo! Ma la sofferenza viene ripagata da una piena che mi investe il volto, mai stato così eccitante e divertente far godere qualcuna…
Ritorno a lei che mi accoglie mordendomi un labbro e baciandomi sulla guancia, ‘che dolce’…Lei riprende il mio pene tra le mani e lo stringe, si bagna le mani toccandosi la passera e poi le fa scivolare sul mio cazzo, mi accarezza, con una mano sfiora i miei testicoli, ma io sono ormai al limite così quando aumenta i movimenti :
”Giada, si così..mi fai godere!!!” Soffoco un gemito e mi accascio sulla sua spalla. Mi viene da ridere, è come se fossi tornato alle superiori a masturbarmi con la mia fidanzatina del liceo…eppure sto bene, mi appoggio, esausto, con tutto il corpo su un materasso morbido e ospitale che è lei. Giro leggermente il volto e la guardo di sottecchi: ha gli occhi chiusi, è rilassata, sembra che stia dormendo. “mm…chi l’avrebbe mai detto?” ‘cosa vuol dire?’ mi tiro un po’ su, la guardo incuriosito, mi dice: “ma che sorpresa il mio capo!” …Però la ragazzina!! “Ma si può sapere quanti anni hai?” “Lei mi sorride, “Ventidue e lei?” , io ammicco “ Tu non lei, trentasei…” la bacio e resto steso così, vorrei dormire appoggiato alle sue bocce ma il presente mi riporta alla realtà. Mi alzo e la aiuto ad alzarsi, insieme andiamo in bagno e la aiuto a lavarsi la passera, lei è timida, imbarazzata ma io sono molto a mio agio, sento un’intimità naturale mai provata.
Penso che è strano, una volta mi sarei vergognato a frequentare una persona così grossa ed ora non vedo l’ora di passare del tempo con lei, ho fame di lei!
Ci rivestiamo, guardandoci sempre, le apro la porta : “ Questo è solo l’inizio signorina, avrò bisogno di lei spesso, le va di lavorare con me? Sarà dura, anche fuori orario lavorativo” parlo sorridendo, lei è bellissima, sembra uscita da un quadro di Botero, mi è entrata nella pelle…”Vedrò cosa posso fare dottore…” ammica, si gira e dondolando il suo enorme fondoschiena se ne va…