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Lui & Lei

Un'altra donna


di 4occhi
26.08.2015    |    6.894    |    10 9.4
"Non era amore ma una forma di generosità e accoglienza incredibile..."
Quello scemo di suo fratello si era invaghito di una troia di prima categoria, invaghito era dir poco , era innamorato perso di una che non si risparmiava nemmeno uno stuzzicadenti !! Una così poteva ambire solo ai soldi della sua famiglia ma come poteva amare un pollo vivente come suo fratello?! Aveva deciso di mascherarla, fottendosela l’avrebbe smascherata e mostrata ai suoi familiari per quello che era : una zoccola. Si era informato sull’indirizzo, sulla camera e come entrare indisturbato nel palazzo, si, perché la pollastrella abitava a casa degli zii che erano persone abbienti e la ospitavano mentre lei si faceva la popolazione maschile della città e si passava per la verginella agli occhi del suo consaguineo. Aspettò che arrivasse la notte, un suo amico gli aveva confermato che quel weekend in casa non ci sarebbe stato nessuno e che la colomba sarebbe arrivata dopo una serata in discoteca. Si nascose in mezzo ai cespugli in giardino e verso l’una vide arrivare una macchina. Poco dopo si decise ad entrare in casa dal box che si stava chiudendo automaticamente. Strano però perché il locale era vuoto eppure l’auto l’aveva vista arrivare…magari c’era un’altra autorimessa…aspettò un po’ e poi si introdusse in casa e salì verso i piani superiori. La camera di Milly doveva essere l’ultima in fondo al corridoio, peccato che le stanze erano due, una di fronte all’altra. Accostò l’orecchio alla porta e sentì in una delle due l’acqua di uno sciacquone, mentre l’altra era completamente silenziosa. Trovata! …passò qualche minuto e vedendo che la luce che filtrava da sotto la soglia si spegneva decise di approfittarne ed entrò. Buio. Solo una lieve luce lunare filtrava dalla finestra e disegnava la stanza e tutti gli oggetti al suo interno, il suo cuore batteva forte, era l’unica cosa che sentiva, il resto silenzio assoluto. Lo sapeva che stava per fare una cazzata pazzesca ma odiava, disprezzava quell’essere dotato di una bellezza sfrontata e audace. Una amazzone bionda che faceva girare la testa di tutti i rampolli di quel paesino ricco ma di campagna. Anche lui l’aveva notata, ma non era cascato nella sua rete e ora era lì per scoparsela. Nel letto una sagoma respirava lievemente, profondamente. Lui scostò le coperte rivelando un corpo in camicia da notte, prono, le braccia intorno al cuscino, le gambe di sbieco leggermente aperte. Era l’occasione giusta, lei aveva bevuto, non si sarebbe nemmeno accorta. Si spogliò senza fare rumore, il pensiero di prenderla non lo eccitava, così si accarezzò il pene sputandosi sulla mano. Si prese la cappella tra le dita e iniziò a masturbarsi, lentamente, sfiorandosi i testicoli, con una mano salì ai capezzoli e li strinse…doveva pensare a quanto avrebbe goduto nel sprofondare nel corpo di quella iena…l’immagine della sua fica che lo accoglieva lo fece diventare duro e pronto per l’amplesso.
Salì sul letto, alzò l’indumento che copriva le gambe della ragazza e lo portò su oltre i fianchi, era bella comoda e lei non si accorse di nulla, perfetto… e se fosse stata troppo asciutta per prenderlo?
…Elena l’aveva visto sgattaiolare nel box quando era stata lasciata a casa da Milly e il suo nuovo fidanzato, lo conosceva, era il fratello ed era bellissimo e non l’aveva mai degnata neppure di uno sguardo. Cosa ci faceva lì ? Era curiosa di saperlo, quindi non fece una mossa e aspettò che si scoprisse. Ora : era lì sul letto, dietro di lei, che restava col sedere scoperto e non riusciva a respirare per la tensione. Non aveva mai fatto sesso, non era appetibile per i ragazzi della sua età : scialba, pienotta, occhialuta, studiosa e sempre con i libri in mano. La classica secchiona a cui si chiedono ripetizioni ma mai un bacio e qualcosa di più. Non si sarebbe ribellata, lo voleva. Non importa il perché, lui era lì nella sua stanza, tanto le bastava. Sentì qualcosa di freddo colare tra le sue chiappe e arrivare alla passera…che cavolo era? Franco si era attrezzato e si era portato un gel dietro, non si sa mai quanto sarebbe stata porca Milly, quindi…con un dito inserì l’unguento tra le labbra, su e giù, su tutta la passera. Cavolo!! Che rischio!! Eppure lei non dava segni di sorpresa…che le piacesse, che avesse capito cosa stava per accadere!! La puttana!! Lui si avvicinò le allargò le gambe con le sue e prendendo il suo cazzo lo sfregò dal sedere alla fica e soffermandosi un attimo lo inserì con un colpo solo! Tutto, lo mise dentro tutto, ma con fatica, cribbio come faceva ad essere così stretta quella stronza??!! Ma non si fermò nemmeno quando la sentì soffocare un gemito sul cuscino. Non poteva crederci! Se la sentiva stringere intorno al cazzo, era fantastico. Lo sfregamento era totale, gli toglieva il fiato. Si abbassò e si stese sul suo corpo, infilando le mani nella camicia arrivando ai seni schiacciati sul materasso e li prese nelle mani. Belli pieni, non si ricordava fosse pettoruta ma si sa, i wonderbra ingannano. Si fece strada col viso tra i capelli e la baciò sul collo, mm, che buon profumo…Non capiva più niente doveva darle un colpo e fare delle foto o lasciarle un segno sul corpo che l’avrebbe tradita ma non riusciva più a capire nulla, era perso. Le massaggiava i capezzoli, turgidi tra le dita e lentamente, muovendo il bacino la penetrava stando dentro il più possibile. Non sarebbe uscito per niente al mondo!!...Oddio! che male!! Un pizzicotto che le aveva stracciato una parte dentro di sé, se avesse potuto gli avrebbe tirato un pugno! Si era sentita riempita da un qualcosa di duro e grosso, le era piaciuto di più quando l’aveva toccata con le dita, che meraviglia sentirsi toccare laggiù, era diventata scivolosa e un calore le era cresciuto in tutto il corpo. Aveva trattenuto un urlo soffocandolo sul cuscino, ma le sue amiche avevano detto che era fantastico fare sesso, quindi si rilassò e prese un grande respiro e cercò di rilasciare i suoi muscoli che si erano contratti col dolore…lo sentiva scivolare fuori e dentro, i suoi seni erano nelle sue mani, fantastico sentire i propri capezzoli sfiorati e tittillati, che favola sentire il corpo muscoloso e peloso di un uomo strofinarsi sulla sua pelle, il suo odore…la bocca lambire il suo orecchio, la pelle del collo, la spalla…sentire i suoi mugolii, sospiri. Il suo corpo non le apparteneva più, un’orchestra la suonava, le faceva venire voglia di …più!! Non sapeva neanche lei cosa, ma non ne poteva più di stare ferma a subire quella meravigliosa tortura, al diavolo! Si mosse: spinse il suo bacino a prendere il suo cazzo più velocemente, spostò le sue mani su quelle di lui e girò il volto a portare la sua bocca a disposizione…non tardò, Franco la vide girare la testa e sentì le sue mani coperte stringerle di più i suoi seni. Si allungò a prendere le sue labbra, si aiutò con una mano a tenere il volto ed emettendo un gemito si buttò su quella bocca di pesca, morbida, fresca e succosa. Si era ripromesso che non l’avrebbe baciata ma non riusciva a smettere !! La sua lingua la cercava, esplorava , assaporava e così aumentò i suoi movimenti, lei era un lago rispetto all’inizio, scoparla era come scendere da uno scivolo senza fine…Persi entrambi. Lui non poteva continuare così, non era quello il piano, ora capiva cosa provava chi se la contendeva…merda!!! Stava scopando la donna del fratello!! Tutto il suo essere si bloccò, il suo progetto era miseramente fallito…e il pene seguendo i suoi pensieri, depose le armi ammosciandosi…Nooo! Che cavolo succedeva? Lui aveva smesso!!! Ma che caz..!! Ora che le piaceva, che avrebbe continuato a farsi sbattere!! Ma la sfiga la perseguitava!!! Franco si era alzato e si era seduto sul bordo del letto, si teneva la testa fra le mani, angosciato dalla situazione. Lei si alzò a sua volta e accese la luce sul comodino. Si guardarono. Lui la vide per la prima volta, la sorpresa fu sostituita immediatamente da una piacevole sensazione : era un’altra donna, una bella donna. Oh cavolo! La riconobbe: la cugina della iena!! Rise vedendola scoperta dai seni in giù, con tutta la sua camicia tirata su e appoggiata a quelle tette piene e svettanti, senza occhiali e con i capelli sciolti bellissimi. “Allora? Perché hai smesso?” , lei era quasi sull’orlo di una crisi di pianto e mentre lui notava una linea rossa di sangue colare fino al polpaccio. Oh merda, era vergine!! Lui non perse tempo e alzandosi la prese tra le braccia e la denudò completamente, “Ora ci penso io!”, la prese per i fianchi e la alzò, lei gli saltò addosso cingendolo con le gambe sui fianchi. Il suo cazzo si era riattivato come per magia, i loro sessi si sfregavano, si baciavano faccia a faccia finalmente guardandosi negli occhi. Prendendola per il sedere se la calò sul pene. La vide tirare indietro la testa e gemere per il piacere, e tenendola la aiutò a muoversi su di lui, sempre più forte, sempre più dentro…sentiva l’orgasmo arrivare ma non voleva finire ancora. Si buttò con lei sul letto e tenendola sotto continuò a scoparla senza rallentare, senza tregua, senza un domani. Si sentiva perso al pensiero di uscire da quel corpo caldo e stretto, come se oltre al suo pene tutto il suo essere fosse al riparo dentro di lei. Lei , così viva, generosa, morbida che lo aveva accolto senza sapere nulla di lui. Non era amore ma una forma di generosità e accoglienza incredibile. Lei era felice, la sua prima volta e se la stava godendo come mai avrebbe creduto, e lui non smetteva, ci dava sotto, si sentiva come se lui le fosse entrato in tutte le parti del suo organismo. Le vennero i crampi concentrati intorno alla sua passera, il piacere era pazzesco, urlò e si strinse a lui che uscì, si smanettò sborrandole sulla pancia con un grugnito. Fu un attimo e si accasciò di fianco a lei, svuotato, a pancia in giù. Volto a volto, naso a naso…si addormentarono, l’uno di fianco all’altro per tutta la notte. La mattina li ritrovarono nudi a letto insieme, la donna delle pulizie fu la prima a scoprirli … e coprirli con una coperta. Loro dormivano profondamente e non si accorsero di nulla. Franco si svegliò e si rese conto dell’enormità della cosa, Elena lo guardò sorridente :” Non mi devi nulla, ho passato una notte meravigliosa. Puoi andartene quando vuoi, non sei tenuto a fare niente, ok?” Lui la guardò come se non capisse nulla di quello che diceva, andarsene? Lui stava bene lì, stava ancora meglio quando era dentro di lei !! Con fare sornione, la baciò zittendola e si ricordò dopo un bel po’ di tempo, che l’ultima cosa a cui aveva pensato era che avrebbe ringraziato quella stronza di Milly prima o poi.
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