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Lui & Lei

CENA CON SORPRESA


di Writer72
13.02.2024    |    6.247    |    6 9.6
"Si alzò solo dopo essere stata sicura di aver assaporato tutto il mio umore, dopo avermi aiutato a rivestire e con un dolce e lungo bacio, mi salutava..."
Mi sono sempre piaciute le uscite con i colleghi.
Alcuni anni fa sono stato invitato da Daniela, con la quale per qualche mese ho condiviso l'ufficio, ad una cena per festeggiare il suoi trasferimento presso un'altra Azienda più vicina al suo comune di residenza.
Ero contento di questo invito perchè Daniela era una ragazza molto riservata, a modo, carina e con parecchio fascino che aveva sempre stimolato le mie particolari fantasie.
Un bel viso, corporatura normale, seno piccolo e fianchi leggermente larghi, due occhi scuri che nonostante gli occhiali, sapevano essere molto espressivi.
Purtroppo, per impegni familiari, dovetti rinunciare all'invito pur partecipando ugualmente al regalo.
La settimana successiva ,a lavoro, venne a salutarmi e a ringraziarmi per il regalo, le dissi che ero molto dispiaciuto per non aver potuto partecipare alla cena ma lei mi assicurò dicendomi che avrebbe rimediato.
Dopo circa una settimana dal suo trasferimento mi arrivò il seguente messaggio: "Se sei libero e hai piacere, venerdì sera vorrei invitarti a cena per ringraziarti della cordialità e dell'affetto che mi hai dimostrato in tutti questi anni di lavoro, ci vediamo al..omissis..., dammi buone notizie".
Risposi che sarei stato molto onorato del suo invito.
Il venerdì sera mi presentai con un bel mazzo di girasoli perchè sapevo che le piacevano, mi sorprese essere solo a cena e che non ci fosse i marito a cui è molto legata.
Il ristorante era in un complesso turistico sul mare, eravamo in una sala molto elegante e raccolta.
La serata trascorse piacevolmente ricordando il tempo passato insieme.
Guardava spesso l'orologio, pensavo che non volesse fare tardi perchè aveva anche due figli piccoli da accudire, quindi finita la cena ci alzammo e uscimmo fuori dal locale, mi accesi una sigaretta prima di salutarla e ringraziarla.
"Speriamo di vederci qualche volta, sono stato bene questi anni con te e in tua compagnia, sei una brava ragazza", erano tutte parole sincere, mi sono avvicinato per un ultimo saluto e per darle due baci sulle guance.
"Se non ti dispiace" mi disse "vorrei approfittare di te perchè ho la macchina parcheggiata distante e ho un pò paura del buoi".
"Certamente".
In effetti la macchina era in un parcheggio alquanto buio, salimmo, "eccoci qua" disse e senza che me ne accorsi mi si avvicinò e baciò.
Fu una sorpresa, non pensavo che proprio lei, Daniela, una di quelle colleghe su cui non si erano fatti mai pettegolezzi, sempre seria, madre e moglie scrupolosa potesse essere così audace.
Dopo la sorpresa iniziale mi sciolsi, era una ragazza molto dolce, il suo bacio era dolce, le sue piccole labbra morbide accarezzavano la mia bocca e la sua lingua calda e umida mi accresceva la passione.
Non osavo andare oltre il bacio, le avevo cinto solo i fianchi per starle più vicino, la macchina non era il luogo ideale per lasciarsi andare con la paura di essere visti.
Il suo bacio si faceva sempre più passionale e le sue mani mi accarezzavano, anche io mi feci più intraprendente accarezzandole le gambe.
"Vorrei farti un ultimo regalo se non ti dispiace" disse, non risposi, recrinò leggermente lo schienale del mio sedile e mentre si avvicinava per baciarmi, le sue mani di farsi spazio nei miei pantaloni.
Non credevo ai miei occhi, le accarezzavo i suoi piccoli seni preso da maggiore eccitazione, mi sollevai per aiutarla a sfilarmi gli slip gonfi di desiderio.
La sua bocca mi baciava ancora, era sempre dolce nel suo fare e i suoi splendidi occhi scuri mi fissavano, mi distesi meglio cercando di rilassarmi, le sue mani fredde si intrufolavano dentro gli slip facendomi rabbrividire, finalmente il mio membro era libero, continuava ad accarezzarlo dolcemente e a baciarmi, poi, lentamente, dopo essersi sfilata gli occhiali, si era avvicinata con la bocca al mio uccello percorrendo l'asta su e giù con le labbra e poi con la lingua, la sua bocca si era fermata sul glande e sempre con molta dolcezza e lentamente lo prese in bocca andando fin giù, con la bocca percorreva tutta l'asta facendomi trasalire di piacere con il suo calore, le accarezzavo dolcemente la testa, i suoi ritmi aumentavano così come il mio desiderio, con la mano sinistra mi stimolava i testicoli aumentando la mia goduria, e ancora si muoveva con la bocca e con la lingua, il mio membro pulsava sempre più forte, l'avvertii che stavo venendo e il suo ritmo fu ancora più deciso fino a fare esplodere nella sua bocca tutto il mio piacere.
Si alzò solo dopo essere stata sicura di aver assaporato tutto il mio umore, dopo avermi aiutato a rivestire e con un dolce e lungo bacio, mi salutava.
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