Lui & Lei

IN TRENO


di Vulvuld
24.08.2019    |    383    |    0 9.2
"" si abbassò mi sbottonò i pantaloni tirò giu le mutande lentamente, mentre le leccava per cercare un po' della sborra rimasta..."
Il respiro affannato, una leggera goccia di sudore che scendeva dalla fronte. Nonostante fosse fine estate il clima era torrido e la corsa nella stazione di una delle più grandi città del paese per prendere quel treno mi aveva già innervosito. Salgo sulla carrozza e le porte si chiudono. Cerco il mio posto scrutando i miei compagni di viaggio. Circondato da anziani e famiglie con figli festanti per il viaggio in treno. Penso fra me e me che sicuramente avrò davanti un antipatico uomo d'affari che starà al cellulare tutto il viaggio parlando ad alta voce pensando di essere l'imprenditore dell'anno. Bene comunque avevo fatto a scegliere il posto singolo con solo un passeggero di fronte piuttosto che capitare in mezzo alla famiglia. 12C 12D ...cazzo non mi ricordavo sono di spalle al viaggio...13D...14D eccoci. Ancora con il fiatone sistemo la valigia mi giro per vedere il mio compagno di viaggio. Non ci credo. Una ragazza bellissima. Lei vede la mia espressione di stupore e sorride gentilmente. Mi siedo.
"Ciao" le dico sorpreso.
"Ciao" mi risponde sempre sorridendo.
Non ci diciamo una parola. La stavo scrutando e per farlo in modo più discreto mi metto i miei occhiali da sole. Lo stesso fa lei. I capelli neri lunghi, gli occhi per quel poco che sono riuscito a vedere, di un verde intenso, labbra sottili un volto rassicurante premuroso ed allo stesso sensuale ed erotico. Un seno generoso sotto una maglietta gialla che non disdegnava di essere guardato. Una gonna nera, due gambe bellissime ed un particolare che mi colpì. Scarpe da ginnastica piuttosto usate che stonavano con tutto il resto. La fissavo intensamente. Senza dire una parola. Non so se mi guardasse o no. Ma ogni tanto sembrava mi sorridesse. Arrivammo alla fermata. Ci alzammo l'aiutai a scendere la valigia. Mi ringraziò.
"Adesso ci vorrebbe proprio un bel caffè" disse lei.
"Posso offrirtelo?" dissi d'impulso.
"Volentieri" Scendemmo a prendere questo caffè. Aveva un corpo sinuoso romantico ed eccitante, cercavo d'immaginarmela nuda. I suoi capezzoli il suo culo la sua fica. Chissà come sarà a letto.
Prendemmo il caffè velocemente. Era molto carina e dolce. Intraprendente gli chiesi se potevo riaccompagnarla a casa. Accettò aggiungendo che le avrei fatto risparmiare un bel po' di tempo. Salimmo in macchina e continuammo a conversare piacevolmente. Arrivammo di fronte a casa sua. Un po' imbarazzata mi disse che mi ringraziava tanto che ero stato veramente gentile e se volevo salire a prendere qualcosa. Accettai, curioso di vedere casa sua e soprattutto di continuare a vedere quella meraviglia. Salimmo. Una casa ben arredata moderna e accogliente che rispecchiava la sua immagine. L'ingresso dava sulla cucina
"Se vuoi nel frigo ho della birra o acqua ...aspetta..." usci dalla stanza.
Rientrò. Completamente nuda. Solo un paio di tacchi a spillo neri.
"...o vuoi me" Ero paralizzato. I suoi seni enormi con un capezzolo fine e turgido i suoi fianchi perfetti scendevano su quella gambe dolci e sensuali il suo sguardo da dolce si era fatto di un erotico potente la fica completamente depilata con delle labbra leggermente carnose che già mi pregustavo.
Non riuscii a dire niente. Lei si avvicinava lentamente ancheggiando. Avevo il cuore in gola. Era stupenda. Era di fronte a me. Mi bacio' aprendo la bocca e leccandomi la faccia con la sua umida lingua vogliosa. Mi si avvicinò all'orecchio e mi sussurrò.
"Leccami dove puoi farmi godere di più...mi sembrava volessi questo..."
con la lingua iniziai a scendere lentamente passando fra i suoi seni provocanti sopra il suo ombelico. Ansimava leggermente. Mi pregustavo già la sua fica. La leccai fra le sue labbra. Mi spinse la testa a se. Aprii la mia bocca ed iniziai a succhiare avidamente le sue labbra carnose. Il suo odore era forte intenso. Adesso gemeva affannosa e mi premeva a se. Entrai con la mia lingua, avevo inumidito di piacere tutta la sua fica e lei il mio viso. Mi muovevo come se la stessi scopando. Con le mani afferrai il suo culo meraviglioso. Le piaceva lo sentivo dai suoi sospiri. Ad un certo punto allontanò la mia testa, mi guardò, sembrava posseduta. Iniziò a spogliarmi con vigore mentre mi baciava, mi leccava, mi assaporava, mi tolse tutto. Le mutande me le strappò via. Mi distese in terra e si sedette sopra la mia faccia. Aprii la bocca, quasi soffocavo. Stavo provando un piacere indescrivibile. Iniziò a muoversi velocemente e a premere sulla mia faccia. Adesso gridava di piacere. La sua fica era sempre più bagnata. La mia bocca e la mia lingua si facevano sempre più strada. Gridava gridava forte. Prese le mie mani e se le portò prima in bocca, le succhiava, gridava, ed ansimava, poi sul suo seno. Mi girava la testa. Non capivo più niente. Venne. Il mio cazzo era durissimo. Si sdraio' in avanti, fece un piccolo sospiro e si alzò. Adesso ero pronto per entrare dentro di lei con il mio cazzo durissimo.
"Resta fermo così" mi disse con tono sicuro e deciso mentre lei lentamente passeggiava al mio fianco. La sua espressione era intrisa di piacere e di voglia, gli occhi erano appagati ma il suo corpo fremeva di desiderio. Così come il mio. Quasi tremavo dall'eccitazione completamente immobile e sdraiato ai suoi piedi. Si fermo' all'altezza dei miei fianchi. Si piego' avvicinando la sua bocca al mio cazzo. Esplodeva al pensiero di sentire l'umidità della sua bocca. Ma niente, apri la bocca si avvicinò, sentii il suo respiro, ma si alzò di scatto. Con l'altra gamba mi scavalcò. Adesso era praticamente in piedi sopra il mio cazzo. Mi guardava con un ghigno sensuale. Si abbassò lentamente. Volevo entrale dentro la fica, la volevo far godere ancora, la volevo riempire di sborra, ovunque. Stavo impazzendo.
"Fermo e zitto" mi disse "non muoverti...non parlare" dolce ed autoritaria. Obbedii. Ormai ero suo. Scendeva si fermò sopra il mio cazzo. Volevo piangere dalla voglia che avevo.
"Vuoi scoparmi?" mi disse.
" Non sai quanto...ti prego..."
"Vorresti venirmi in faccia?"
"Ovunque...ti prego..." Sentivo il cazzo che mi esplodeva. Mai avevo avuto un erezione così forte. Sentivo quasi male.
"Adesso però devo fare la pipì..." sorrise e sentii il calore del suo piscio sul mio cazzo. Lei sospirava, mi guardava come se stessimo scopando. Io stavo impazzendo. Stavo godendo come non mai, non solo fisicamente ma anche mentalmente. Non capivo più niente. Mentre pisciava scese sul mio cazzo. Finalmente. La sua fica. Un ondata di calore invase tutto il mio corpo. Si muoveva come posseduta. Stavo per venire.
"Fammi alzare e voltati" le dissi indemoniato.
"Tutto quello che vuoi" rispose delicatamente
Dietro di lei, la sua fica umida i suoi seni stretti fare le mie mani. La penetrai con forza e violenza.
"Siii scopami così cazzo...!!!"
Godevo godevo. Godeva godeva. Pensai di violare anche quello stretto orifizio posto sul suo stupendo culo. Ma solo l'averlo pensato non mi fece trattenere.
"Vengoooo" le dissi.
"Si sborra sborrraaaaa" urlò lei.
Venni sulla sua schiena uno schizzo le giunse fino ai capelli. Non finivo più. Godevo come un matto. Sentivo il suo sospiro leggero ed il mio. Mi distesi sul divano. Lei si avvicinò ed inizio a succhiarmi il cazzo.
"mi piace farlo adesso..." dolcemente, lentamente...mi sembrava di addormentarmi.
Sentii come una scossa.
"Ehi, ehi..."
Aprii gli occhi.
"Ehi mi scusi ma siamo alla stazione deve scendere qui? La prossima fermata è fra un ora e mezza?"
"Cosa?!?!?" Non capivo niente. Era lei, perché mi diceva queste cose. Ero ancora sul treno. Avevo sognato tutto. Non riuscivo a connettere bene i pensieri.
"No, no devo scendere alla prossima...grazie..." balbettai. Mi sentivo umido nelle mutande. Alzai la testa lei mi sorrise complice. Mica avrò parlato durante il sogno, pensai. Che figuraccia.
"Mi scusi" le chiesi " devo assolutamente sapere come si chiama" non so cosa mi prese.
Si avvicinò alle mie orecchie e mi disse sospirando "Non si preoccupi sono bagnata anch'io nelle mutandine" sorrise e si alzò con la sua valigia. "Il mio nome e i miei contatti li trova nel biglietto da visita che le ho lasciato nel giornale...e' stato veramente un gran piacere...in tutti i sensi...arrivederci" e s'incamminò verso l'uscita.
Non ci stavo capendo niente. Cosa cazzo era successo??!!! Prendo il biglietto da visita.

Dott.ssa Chiara Paoli
Specialista in ipnosi e manipolazione dei sogni

giro il biglietto scritto a penna.
Le chiedo scusa ma non ho resisto, la prego non denunci questo fatto e' stato solo un gioco e a lei è piaciuto. Ci siamo divertiti no? Se vuole mi chiami che approfondiamo. Per lei le sedute saranno gratuite. A presto.

Presi la valigia e la mia roba per cercare di scendere e ritrovarla. Non ci riuscii e mi accorsi che sui miei pantaloni si stava formando un piccolo alone. Andai nel bagno. Presi il suo numero e la chiamai.
Squillava. Rispose. "Pronto?"
"Si sono io...cioè quello del treno..senti ma cosa mi hai fatto?"
"Sei ancora in treno? In bagno?"
"Si"
"Bene ti chiedo un piacere...puoi masturbarti mentre siamo al telefono?"
"Ma sei matta?!"
"Assolutamente no...mi ospiteresti questo fine settimana?"
"Ma cosa..?!"
"Hai iniziato a masturbarti?"
"NOOOO!!"
"Allora apri la porta del bagno"
"Cosa?"
"Apri la porta?"
Aprii la porta, lei era li fuori. Bellissima e provocante. Entrò e chiuse la porta. Ero intimorito ed eccitato.
"Posso stare da te questo fine settimana?"
"Direi di sì..."
si abbassò mi sbottonò i pantaloni tirò giu le mutande lentamente, mentre le leccava per cercare un po' della sborra rimasta. Con le mani massaggiò, cercò di ripulire il mio cazzo. Poi mi guardò.

"Continuiamo nella realtà dove il sogno si è interrotto".

E la sua bocca ingoiò il mio cazzo.
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