Il bagno turco

Sveglia presto, mille giri sotto la pioggia e un sacco di fila in macchina: ecco come arrivare stressati in pausa pranzo. Invece di tornare a casa per farmi un piatto di pasta decido quindi di fare una sosta al Centro Benessere in zona per lavarmi da dosso la stanchezza della mattinata.
Entro, saluto la receptionist che ormai mi conosce e mi fiondo negli spogliatori. Cinque minuti dopo sono in costume e sto attraversando la zona idromassaggio per dirigermi verso il bagno turco.
Apro la porta e mi infilo veloce dentro alla grande stanza. Una nuovola di vapore mi appanna la vista e mi ci vuole qualche secondo per ambientarmi. Il bagno turco è vuoto, quindi mi posiziono semi-sdraiata sui pietroni che compongono la serie di scalini di diverse misure. Chiudo gli occhi, respiro profondamente e mi rilasso.
Dopo qualche minuto sento il rumore della porta che si apre e intravedo un uomo. Mi saluta cordialmente (pochissimi lo fanno in posti come questo) e si sistema qualche gradino più in alto, anche lui sdraiandosi.
E' alto e massiccio, con i capelli corti e neri, un sorriso da imprenditore e gli occhi penetranti. Un costume blu mette in risalto le sue gambe muscolose. Lo osservo e lui se ne accorge.
Si muove per mettersi più comodo, stendendosi totalmente e lasciando penzolare un braccio oltre il gradino, molto vicino a me. Guardo il suo avambraccio possente e la sua mano grande e con dita perfette.
Osservo le unghie curate, la pelle liscia con pochi peli e i polpastrelli larghi ed invitanti.
Evidentemente senza accorgermene lo sto fissando da troppo tempo, perchè lui gira la testa e apre gli occhi rivolgendomi un'occhiata intensa. Non abbasso lo sguardo, anzi, sostengo quello dei suoi occhi marroni come il caffè. E d'improvviso un fremito mi percorre.
Mi muovo e mi avvicino a lui, quanto basta affinchè il suo indice fiori la parte più bassa del mio costume.
Con mia sorpresa, la mano di lui non si sposta. Anzi, un piccolo movimento del dito mi fa capire che ha apprezzato la mia nuova posizione.
Essere da soli nel bagno turco è una condizione difficile da ricreare, così decido di agire velocemente.
Mi alzo, metto un piede sopra al gradino, apro le gambe e sposto il costume da un alto lasciando che il mio sesso depilato si appoggi alla sua mano, tra il pollice e l'indice.
Chiudo gli occhi in attesa di una reazione che non tarda ad arrivare.
Mentre inizio a dondolare leggermente avanti e indietro mentenendomi in equilibrio con una mano appoggiata al gradino davanti a me, lui con piccoli movimenti circolari si fa strada tra la mia carne alla ricerca del clitoride e una volta trovato inizia a picchiettarlo dolcemente ma con insistenza.
Ormai non ragiono più e con la mano libera mi allungo a cercare il suo cazzo sotto quel bel costume blu. Lo trovo e lo stringo con vigore. Lui aprezza e inizia a titillarmi con maggiore intensità con il pollice mente con l'indice mi penetra. Non mi faccio pregare e inizio a toccarlo.
L'unico rumore nel bagno turco ora è quello dei miei umori che mi bagnano abbondantemente.
Bastano pochi stantuffi e per farmi venire, piegandomi e contraendomi sulla sua mano.
In contemporanea sento che il suo cazzo è scosso da fremiti e ricevo i suoi schizzi tra le dita.
Lo guardo e...........
d'improvviso sento il rumore della porta e apro gli occhi giusto in tempo per vedere l'uomo mettersi in piedi, scendere dal gradino e uscire dal bagno turco per andare a farsi una doccia.
Peccato, se non fosse stata solo una fantasia sarebbe stato un ditalino sublime.