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Lui & Lei

Il percorso di Marina, mamma e troia pt 4


di mau355
22.03.2021    |    11.679    |    9 10.0
"C'era un'infinità di intimo, per tutti i gusti, e l'occhio mi cadde su un completino il latex..."
Ma dove cazzo mi stavo infilando, quando pensavo a questa storia mi sentivo male, avevo paura, non vedevo dove saremmo finiti.
La mattina successiva mentre l accompagno come al solito al lavoro " senti Federico, ieri mi hai lasciato di stucco, mi hai fatto impazzire, mai avrei pensato nella vita di provare orgasmi coi' intensi, sei stato incredibilmente innovativo. Oggi però ho un po' di bruciore, e quindi avrei pensato ad un pomeriggio tranquillo. Magari ci vediamo nella casa e parliamo. Ho voglia di spiegarti tutto quello che mi passa nella testa. Vorrei fare un cronoprogramma. E anche farti comprendere da dove vengono tutte queste mie paturnie. Comunque, una cosa la devi sapere, riesci sempre a stupirmi."
" Va bene, ci vediamo all'appartamento alle 14, prendo qualche cosa da mangiare e parleremo.”
Puntuale come sempre arriva a casa, ci mettiamo a tavola come fossimo marito e moglie, e mangiucchiamo un po' di focaccia con una birra. La guardo, mi piace da impazzire, non ha il reggiseno e il vestitino blu attillato mi permette di vedere i suoi capezzoli duri.
" Dunque Fede, come ti ho detto ho conosciuto mio marito giovanissima, ne ero e ne sono innamorata, è il marito perfetto, attento, premuroso, casa lavoro e famiglia, ma per quanto riguarda il lato sesso...una frana. O forse sono io che ho esigenze particolari. Comunque non mi va di fare processi, non servirebbe a niente, lui è così, punto e basta. Fare l amore per lui è come una perdita di tempo, è monotono, privo di fantasia, tradizionalista, e se qualche volta ho provato a percorrere strade...diverse, si è sempre chiuso a riccio, non accettando. Molte volte mi sento fuori posto,  ma sono stanca di fare sempre le stesse identiche cose.”
“ Spiegati meglio Marina, vorrei capire”.
“ dunque, mi spiace anche parlarne, ma a questo punto...devo. Per lui esiste solo una posizione: io sotto e lui sopra. I preliminari non sa cosa siano. Ho provato piu' volte a parlane, ma niente....è sordo. Poi...è anche egoista, goduto lui....! Ora alla mia età, per strana ed esigente che io possa essere, ho deciso di provare tutto. Mi sento come una ragazzina da iniziare al sesso, ho tante fantasie che mi piacerebbe provare a realizzare, sicuramente non tutte mi piaceranno, ma vorrei comunque provare. Quando vivevo a Monza, spesso come capita, con le amiche si divagava su discorsi di coppia. Io non potevo mai esprimermi, non avevo mai nulla di particolare da poter raccontare. Mille fantasie, quelle si, ma zero realtà.
Non prendermi per pazza, non sono una ninfomane, ho solo a 43 anni voglia di provare tutto quello che non ho mai fatto.
Ti potrei anche fare un elenco, poi tu potresti scegliere, se ti va, cosa fare. Anche se il campo è ampio, come avrai capito. Tu hai fantasia come me, io ti ho dato degli spunti e tu hai eseguito alla perfezione, anzi, hai anche attuato varianti che mi hanno stupito. Per esempio, ti devo confessare che quello che mi hai fatto ieri pomeriggio, ancora oggi a distanza di 24 ore sento delle strane vibrazioni. Sei stato bravissimo!”
La ascoltavo con la massima attenzione, non volevo perdere neppure una parola, volevo che mi spiegasse tutto!
“ Sono partita dalla visita ginecologica, che da sempre mi intrigava.
Mi piacerebbe provare i giochi di ruolo, per esempio non capisco se mi piacerebbe essere dominatrice o dominata.
Vorrei provare alcuni articoli che si trovano nei sexy shop! Anche gli attrezzi piu' strani.
Vorrei provare all'aperto, che so, al mare, in un prato, in un posteggio.
Probabilmente mi piacerebbe che qualcuno ci guardasse mentre lo facciamo.
Sogno da sempre di avere piu' uomini a disposizione. A volte penso di essere anche bsx, forse vorrei anche provare con una donna.
Vorrei posare per un servizio fotografico. Ho la fantasia di farlo con uno sconosciuto. Dai Federico, mi hai capito, non farti una brutta idea sulla mia persona, ti prego. Ma questa notte pensavo che mi sembra di vivere un sogno ad averti incontrato, mi stai facendo felice. Premetto che questa storia non avrà mai un futuro. Non ho nessuna intenzione, e mai l'avrò di stravolgere la mia vita, ora dimmi qualcosa tu”.
“ ti confesso Marina che la mia vita un pochino l'hai stravolta, ti penso tanto, spesso, forse troppo, ma mi piace vederti, e siccome anch'io ho mille o forse piu' fantasie irrealizzate, l'esserci trovati è tanta roba. Comunque ho ben inteso tutto il tuo spiegone, spero di non deluderti. Una domanda però mi viene da farti: vuoi continuare a pianificare gli appuntamenti, o preferisci la sorpresa lasciando fare a me ?
Il silenzio piomba nell'appartamento.
“ Dunque, all'inizio della storia ti avevo detto: alle mie condizioni. Ora le condizioni le conosci, quindi fai tu. Preferirei la sorpresa. E a questo punto le condizioni sono condivise.”
Mancavano 3 giorni al rientro di suo marito, e volevo sfruttarli al meglio.
Ora toccava a me, la palla era nel mio campo, volevo stupirla e farla stare bene. Quella stessa sera andai a fare visita al sexy shop, volevo iniziare a prendere qualcosa per il pomeriggio successivo.
C'era solo l'imbarazzo della scelta, da attrezzatura più comune a aggeggi a me sconosciuti.
Dopo una buona mezz'ora fra gli scaffali decisi che per cominciare avrei preso un vibratore, ma non comune. Non volendo prenderne due diversi, ne presi uno che ovviamente vibrava, ma era anche modificabile nelle forme, tramite una pompetta si poteva allargare la circonferenza.
E presi anche un set di cinghie, mi piaceva la foto sulla scatola.
Praticamente una cintura da allacciare in vita da dove partivano altre 4 cinghiettine con polsini regolabili, 2 per le caviglie e 2 per i polsi, oltre ad una mascherina in finta pelle per gli occhi.
L'avrei potuta immobilizzare, e giocare con il suo corpo inerme e magari finalmente....scoparla.
C'era un'infinità di intimo, per tutti i gusti, e l'occhio mi cadde su un completino il latex. Ma non lo presi, non volevo giocarmi tutte le carte subito. Ci sarebbe stato tempo.
La mattina seguente, come al solito la accompagno sul posto di lavoro, se possibile era ancora piu' bella dei giorni precedenti,
Sembrava si sentisse cosa le sarebbe aspettato il pomeriggio seguente, aveva una specie di stivale tutto aperto con i lacci, modello schiava.
Pensai che mi leggesse nel pensiero.
Verso le 13.00 andai nella casa, volevo preparare la situazione, l'atmosfera giusta, avevo tante idee, ero molto eccitato all'idea di vederla immobilizzata.
Preparai la camera da letto, volevo farlo li. Tende tirate, luce soffusa, al suo arrivo le avrei messo la mascherina sugli occhi, per lasciarla immaginare senza vedere.
Il citofono, eccola. Bella come sempre, capelli sciolti, capezzoli che si intravedono, gia' pronti.
“ Buongiorno Marina”
“ Ciao maestro, cosa hai pensato per oggi”
“ sorpresa, girati che ti abbiglio”
le misi la mascherina sugli occhi, con le mani le toccavo i seni da sopra il vestito, avevo il cazzo duro come il marmo e lo strofinavo sul suo di dietro.
I suoi capezzoli erano duri e appuntiti, il respiro si faceva piu' corto. Marina era una donna calda come una stufa, ed io avevo capito che stupirla aumentava la sua voglia.
Le sfilai il vestito attillatissimo, rimase solo con un bellissimo tanga bianco,
la accompagnai sul letto e la feci distendere.
Non parlava, era pronta, si percepiva, le passai la cintura sotto la schiena e la legai in vita. Dovunque la toccassi era un fremito. Che donna!.
Dolcemente presi prima un polso, poi l'altro e li legai alla cintura, regolando la distanza, poi le caviglie. Ora era immobilizzata, nel bel mezzo del letto, pronta a godere, ma senza sapere come.
Mi distesi vicino, e iniziai a leccarle un capezzolo, lo succhiavo alternando qualche dolce morso. Con la mano giu' verso l'inguine, a cercare il suo sesso. La mano strofina le sue mutandine, a lei piace un sacco, me lo fa capire, è gia' umida. E' evidente che l'essere bendata, il non poter vedere accentua i suoi recettori, fa volare la sua fantasia.
Come piaceva alla troia farsi succhiare le tettine, e strofinare la patata.
L'avrei voluta baciare in bocca, ma quello sarebbe stato amore, lei voleva solo sesso. Scostai le mutandine, la sua figa era come sempre già pronta, il clitoride scappucciato ed eretto, le labbra stragonfie, il dito scendeva fino al suo culetto, al tocco del polpastrello si contraeva, presi il vibratore e lo accesi alla minima velocità, lo appoggiai su un seno, Marina iniziava la solita danza del dimenarsi, girando la testa a destra e sinistra.
Ma quelle tettine meritavano di più, avevo notato nel bagno delle mollette per stendere i panni, andai a prenderne una manciata.
Rimasi un attimo sulla porta a guardarla, era smaniosa, non capiva dove fossi andato, quale sarebbe stata la prossima sorpresa.
Era troppo bella quella scena, Marina docilmente immobilizzata, con mai e piedi legati, ed il vibratore in funzione sulla pancia. Spettacolo!
Afferrai un capezzolo e attaccai una molletta, poi l'altro, Marina friggeva, ne misi altri 2 su ogni areola, erano tesi e durissimi, rossi bordeaux.
Ovviamente la troia aveva capito che oggi le sarebbe toccato il vibratore, ma non sapeva che essendo anche gonfiabile...sarebbe stata riempita a dovere. Si muoveva Marina, era agitata, così facendo permetteva alle mollette di muoversi, e probabilmente ciò le donava ancora piu' piacere.
Appoggiai il vibratore sulla sua figa tormentata, era aperta, la cappella entrò come fosse risucchiata da un vortice interno, spinsi ln fondo, ne rimaneva fuori una piccola parte, ruotai la rotella per aumentare l'intensità lasciandolo bene inserito, si dimenava come posseduta, lo facevo scorrere su e giu' aumentando la velocità di tanto in tanto.
Da li a farla godere fu un attimo! Un urlo liberatorio godoooooo sono una troiaaaaaaa, dimenandosi come poteva, le mani stringevano le lenzuola, il suo viso era una smorfia totale, era in estasi. Sfilai il giocattolo colante in ogni dove dei suoi umori, e mi tuffai con la testa sulla sua figa, la leccai come fosse un gelato, e con la punta della lingua entrai dentro il suo sesso. Il clitoride se possibile era ancora più grande, forse il piu' grosso che avessi mai visto, succhiarlo era molto facile.
Fra sussulti gemiti e respiri piu' che affannosi, Marina in pochi attimi venne un'altra volta. Era un rubinetto aperto, il mio viso colava dei suoi umori.
“ ti prego Fede, ancora, ancora voglio godere ancora”
Era finalmente arrivato il mio momento, quello che aspettavo da giorni, in un battibaleno le misi il cazzo dentro. La sua figa era bollente, pochi colpi ben dati, fino in fondo, con forza e la troia ululando di piacere: si si si godo di nuovooooo siiiii godooooooo!
Sfilai il cazzo e lo appoggiai alla sua bocca, che avidamente prese a succhiarlo. Le sborrai in bocca, non ne perse neppure una goccia.
Era sfinita, io sudato come un maratoneta, ma soddisfatto del pomeriggio.
La slegai, la sbendai, era come ubriaca di piacere.
Andammo in bagno a rinfrescarci, in quel mentre il suo cellulare squillò.
“ Ciao amore.....si tutto bene....sto rientrando a casa …...ah....ok...quindi rientri in anticipo. . . ! Ciao amore...un bacio.”
Il marito aveva anticipato il rientro di un giorno. Quindi domani....riposo.
Prima di lasciare l'appartamento Marina mi guardò e “ Federico sei una vera risorsa per il mio percorso, con te ho scoperto una Marina che non conoscevo. Oggi mi hai fatto venire per 3 volte di seguito, l'altro ieri ho squirtato per la prima volta, sei fantastico e ringrazio Dio che ha permesso di incontarci”
“ Marina sono io che ti devo ringraziare per le sensazioni che mi fai provare, sicuramente ci divertiremo, sempre nel rispetto piu' totale”.
La riaccompagnai come ogni volta vicino casa, mentre già pensavo al prossimo incontro. Dovevo inventare qualcosa, ma già in mente avevo alcune idee.!
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