Lui & Lei
In vacanza con Alessia, come amici

13.02.2024 |
1.078 |
0
"Andiamo in camera dalla spiaggia per l’ultima volta e Alessia mi butta letteralmente sul letto, sebbene abbiamo scopato circa una mezz’ora prima nei bagni in..."
Racconto vero.Era l’ormai lontano 2005, I social e gli smartphone per fortuna non erano cosi presenti come adesso. Un’amica, che adesso direi che è la mia crush, mi propone di andare in vacanza a Sharm-El-Sheik con lei una settimana, senza nemmeno pensarci troppo accetto, faccio organizzare a lei siccome sono sotto esami. Ricordo che era il mese di giugno e dovevamo andare in agosto. Arriva il momento di partire, passa a prendermi e andiamo verso l’aeroporto. Io ero tutto eccitato e non vedevo l’ora, mi ero già fatto tutti i progetti e idee. Appena partiti inizia con la tipica frase: “ti devo dire una cosa”, quasi mi gela il sangue. “Hai in mente Marco, ci siamo messi insieme il mese scorso” rispondo un po’ stupito: “ah bene” ma lei continua: “e non è tutto, sapendo che andavamo in vacanza noi due mi ha fatto molte scenate e per evitare di farmi rovinare le vacanze o addirittura annullarle, per calmarlo, gli ho detto che sei gay” Rimango di stucco: “ma sei scema !?!?!” lei buttandola sul ridere, mi dice: “tanto non lo dovrai vedere, non gli stai simpatico e mi sa che non vi vedrete mai, dai adesso pensiamo solo alle vacanze, sono iniziate e basta”. Ancora contrariato rimango in silenzio fino all’aeroporto, era ancora mattina presto, poi alla fine, chi se ne frega, l’obbiettivo è comunque saltarle addosso durante le vacanze, fare cornuto anche il suo fidanzato passando per gay non c’è prezzo.
Alessia è una ragazza carina, non bellissima, ma ha il suo fascino, abbastanza alta, capelli castani chiari mossi e lunghi fino a metà schiena, seno piccolino, magra ma con un sedere prorompente che a me è sempre piaciuto.
Arriviamo a destinazione, trasferimento al villaggio in fine mattinata, molto caldo, un giretto per il villaggio e poi decidiamo di subito goderci il sole e il mare. Ci cambiamo e subito in spiaggia. Io con il costume boxer e lei con un bikini bianco che ha una brasiliana come sotto che le fa ancora il culo più grande. Sotto il sole mi dice di spalmarle la crema, non mi tiro indietro e spalmo su tutta la schiena e gambe e sedere, le faccio un appunto: “devi fare qualcosa, il culo è un po’ molle, rassodalo”. Lei si arrabbia un po’, poi la butto sul ridere e le dico: “dai, te lo dico da amico gay, girati che faccio il davanti”, si gira e faccio anche qui, gambe, ventre, decolté e collo. Lei si lascia fare. È solo il primo giorno. Poi tocca a me e vengo cosparso di crema da lei. La giornata continua, alla sera ce ne adiamo in camera. Lei fa a farsi la doccia, esce tutta profumata ed indossa unicamente un micro perizoma e un reggiseno sempre bianco, fado a prepararmi io e quando esco lei è già pronta con un vestito di lino leggero dove si intravvede tutto, usciamo, facciamo serata e torniamo in camera per dormire. Mi sveglio per primo, ma resto a letto, penso che oggi sarà la giornata giusta per stuzzicarla ancora di più. Inizio a farmi una sega sotto le coperte per farmelo diventare duro, poi sento che lei si sveglia, allora è il momento giusto per farle intravvedere qualcosa, mi alzo con il cazzo in erezione che si vede bene attraverso i boxer e vado in bagno, sicuro che lei l’abbia visto. Andiamo a fare colazione e poi anche oggi sarà una giornata tranquilla di spiaggia e mare, niente di più. Alla sera mi chiede di passarle il dopo sole, dunque mi adopero per farle anche un bel massaggio, mi soffermo anche molto sui suoi glutei e lei vedo che non dice niente, sembra proprio apprezzare. Serata tranquilla e a letto tardi, il giorno dopo abbiamo un’escursione nel deserto, ci prepariamo ed usciamo. Abbiamo passato una bella giornata insieme e ci siamo divertiti, ma alla sera è arrivato il tempo di osare un po’ di più. Come sempre va lei a prepararsi prima per la cena. Questa sera l’intimo è rosa, sempre molto minimal e molto sensuale. Vado a preparami e questa volta, terminata la doccia, decido di uscire di camera completamente nudo. Lei mi guarda ed esclama: “Luca! Dai vestiti!” Sorridendole le rispondo: “dai che un uomo nudo l’hai già visto, poi sono anche il tuo accompagnatore gay!” Lei replica: “Basta con questa storia, è la scusa che ho usato per Marco e farmi venire in vacanza senza problemi, adesso vieni qui!” Mi dirigo da lei che è seduta sul bordo del letto e guardandomi mi dice: “se sei gay, questo di sicuro non ti piace” ed inizia a prendermelo in bocca e farmi un pompino lentissimo, io sono li che mi godo quelle labbra lungo la mia asta, il mio pene fatica ad entrare ma lei non demorde, con la mano me lo scappella per bene per poi farlo sparire di nuovo dentro la sua bocca, che delizia, non so per quanto dura ma io sto per esplodere, l’avviso che mancava poco per venire e lei duqnue con le labbra si attacca a ventosa alla mia cappella e con la mano mi fa una sega sempre più veloce fino a quando non le riempio la bocca di sperma, lei si stacca, con la lingua recupera tutte le ultime gocce e ingoia tutto. Mi guarda e mi dice: “Sei allora gay? Tu di questo non dire niente a nessuno” Ci ricomponiamo. Pronti per uscire suona il telefono della camera, risponde lei: “Si? Ciao amore, come stai? Anche tu mi manchi? Luca? Si è qui, adesso andiamo a cena. Ok, va bene. Ti amo. Ciao amore. Smack” ed appende. Era Marco che la voleva sentire, pensare che se la chiamava 10 minuti prima aveva la bocca piena. Dopo mi racconta che voleva parlare solo con lei senza che io fossi nei paraggi. Chissà cosa si dovranno dire. Ceniamo e passiamo la serata senza parlare di quello che è successo. L’indomani al mattino avevamo un’escursione in barca e al pomeriggio era per la spiaggia. Rientriamo in camera, Alessia va a farsi la doccia, esce dal bagno avvolta nell’asciugamano, adesso il turno della doccia è il mio, e come il giorno precedente esco nudo con il cazzo mezzo barzotto, sul letto c’è lei, completamente nuda, mi guarda e mi dice: “questa sera tocca a te”, non me lo faccio ripetere due volte e mi fiondo te le sue gambe, la figa è molto pelosa, non è quelle che mi piacciono però non le dico niente, bella calda, profumata e si bagna subito. Passano pochi minuti e suona il telefono della camera, lei si alza e dice: “Cazzo, Marco!” Scende dal letto mentre io mi sdraio, prende il telefono e risponde: “Ciao amore. Sto bene e tu? Luca è andato a fare l’aperitivo con altri qui del villaggio. Si sono sola. Anche tu mi manchi!” io a sentire queste parole inizio a farle dei gestacci e lei risponde a sua volta con altri gesti di stare fermo e in silenzio, ma continuo. Lei, sempre nuda e con il telefono all’orecchio sale sul letto e si siede sulla mia faccia per farmi stare zitto, quello che ha fatto devo dire che mi ha molto eccitato ed il fatto che era al telefono con il fidanzato mi eccitava ancora di più. Intanto la sua conversazione con Marco continuava, io potevo solo sentire quello che diceva lei: “Si qui fa caldissimo. Peccato che non sei potuto venire. C’è tanta gente. Indosso quel vestito leggero di lino, ricordi. Ho il reggiseno in pizzo bianco e il perizoma bianco. Vuoi che mi tolga tutto? Tra un po’ devo andare a cena. Che porco che sei” Io sono sempre soffocato dalla sua vagina che lecco avidamente e contento e lei vedo che apprezza moltissimo, intanto la sua chiamata continua: “Ecco, adesso ho appena tolto il reggiseno. Vorrei che fossero le tue mani a toccarmi. La mano scende. Mi immagino che sia la tua. Uhmmm si. Ho voglia di succhiare il tuo cazzone. Succhiartelo mentre tu mi sgrilletti per bene la mia figa che si sta bagnando. Ti stai segando? È già duro? Si dai, segatelo pensando a me che te lo succhio. Ohhh sii… dai lo voglio sentire tutto dentro, voglio cavalcarti. Sono tutta bagnata. Si dai segati forte che voglio che vieni, a me manca poco. Si dai. Adessoooo” ed in quel momento sento la mia bocca che si riempie dei suoi umori e a quando pare anche il suo fidanzato è venuto, di mano. “Che porco che sei, ecco perché volevi che restassi da sola, adesso devo rifarmi la doccia e poi andare a cena. Sei il mio porco! Ti amo. Buona notte amore. A domani!” ed appende il telefono. Mi guarda e scende dalla mia faccia appagata. Scende dal letto per dirigersi verso il bagno a darsi una rinfrescata ma le prendo la mano e la guardo: “Dove vai? Pensi che sia finita” Capisce subito che non è cosi, infatti si mette a pecorina e io vado dietro di lei, vedo quel bellissimo culone. Il mio cazzo è durissimo, la figa ancora bagnatissima ed entra che è un piacere. È caldissima, faccio entrare tutta la mia asta lentamente per poi ritrala sempre lentamente. Il mio pene è coperto dai suoi umori dell’orgasmo precedente. Io continuo a fare avanti ed indietro molto lentamente. “Dai scopami forte” a quelle parole il ritmo lo faccio più incalzante, la prendo per i fianchi e i colpi li faccio bene profondi, sembra che le piacciano. Ormai sto per venire e lei continua ad ansimare, anche lei sta raggiungendo il secondo orgasmo della serata, un ultimo colpo e le riempio la figa di sborra, sente il mio cazzo pulsare dentro di lei e anche lei ha l’orgasmo insieme a me, con il fiatone si libera del mio pene e si dirige in bagno: “Dai andiamo a cena che ho fame”, ci ripuliamo e ci rivestiamo. A questo momento della vacanza la nostra relazione è ufficialmente cambiata, da amici è diventata amanti. Usciamo a cena, poi in discoteca e torniamo in hotel. Ci svestiamo, vado in bagno, esco e me la trovo in piedi completamente nuda e mi dice: “io ne ho ancora voglia” si gira e si sdraia sul letto. In pochi secondi mi abbasso i pantaloni. Mi invita accanto a lei, mi dice di sdraiarmi e in men che non si dica si mette sopra di me e facciamo un bel sessantanove, lecco con avidità quella vagina pelosa che è già eccitata e si sente mentre il mio membro trova tutto il suo vigore dentro la sua bocca. Entrambe eccitatissimi continuiamo senza dirci una parola e godiamo del sesso orale reciproco. La si alza e vuole essere penetrata, vuole cavalcarmi lei ma non glielo permetto. Scendo dal letto, la trascino sul bordo. L’altezza è quella giusta. La penetro delicatamente, è molto lubrificata, ma presto aumento il ritmo, il letto cigola, mi aiuto tenendola per le gambe mentre lei si lascia andare e inizia ad emettere mugolii, più i colpi sono forti e più a lei piacciono, lei è in estasi e presto arriva ad un altro orgasmo e soffoca gli urli nel suo cuscino, io continuo a pomparla, mi chiede di fermarmi ma pure io sto per raggiungere l’orgasmo, non mi fermo fino a quando non le riempio di sperma la figa un'altra volta. Senza dire mai una parola, ci rilassiamo qualche istante sul letto per poi andare a ripulirci in bagno e poi tornare a letto, questa volta a dormire per davvero. I giorni seguenti abbiamo continuato come una coppia, praticamente avevamo rapporti al mattino appena svegli, a mezzogiorno, alla sera e prima di andare a dormire, magari con qualche sveltina nelle cabine della spiaggia.
La vacanza sta svolgendo al termine, ormai è anche arrivato l’ultimo giorno. Abbiamo l’aereo per tornare alla sera, paghiamo il supplemento così da avere a disposizione la camera fino all’ultimo minuto. Andiamo in camera dalla spiaggia per l’ultima volta e Alessia mi butta letteralmente sul letto, sebbene abbiamo scopato circa una mezz’ora prima nei bagni in spiaggia lei ne aveva ancora voglia, mi strappa il costume ed inizia a succhiarmelo e in pochi colpi diventa duro, mi guarda e mi dice: “Non ti sei mai fatto cavalcare da me, è la mia posizione preferita e adesso io ti cavalcherò”. In fretta e furia si libera di quei pochi vestiti che indossava e si fa scivolare il mio pene nella sua vagina bagnata, non so se dall’eccitazione o dalla scopata precedente. Inizia a muoversi su e giù come una forsennata, io le prendo quel piccolo seno e inizio a stringerlo tra le mani, i capezzoli sono durissimi mentre lei continua a muoversi, la prendo per i fianchi e poi per le chiappe per aiutarla un po’ nel ritmo e lei inizia ad ansimare, la figa si stringe tanto e si ferma con tutto il mio cazzo dentro di lei mentre sta avendo l’orgasmo. “continua che ti riempio pure io” e riprende a cavalcare fino a quando non le schizzo tutto dentro lasciandomi andare un con sospiro. Ci facciamo una doccia, ci sistemiamo e ci prepariamo al ritorno verso casa.
Tornati alla nostra vita normale non abbiamo più parlato di quello che è successo durante le vacanze, anche non abbiamo più parlato anche perché lei è andata a vivere con Marco ma da amici in comune ho saputo che si sono lasciati, lei non veniva appagata sessualmente e a quanto pare a più riprese ha detto il nome di un altro uomo durante gli amplessi, Chissà. Adesso ognuno per la propria strada a fare le proprie esperienze
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per In vacanza con Alessia, come amici:
