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Lui & Lei

Un amante sconosciuto in ufficio


di Membro VIP di Annunci69.it missemrsex
30.07.2024    |    1.433    |    4 9.9
"Occhi belli le morse le labbra e poi le baciò il collo spingendola contro la parete dell’ascensore..."
La metropolitana era stranamente vuota quella mattina e i pochi passeggeri presenti sembravano persi nei loro mondi immaginari. Tranne lui. Era lì, fermo con le mani nelle tasche e la schiena dritta poggiata alla parete del vagone col lo sguardo fisso su di lei. Quegli occhi di un colore indecifrabile, un misto tra cielo e mare , brillavano di luce propria ed erano in netto contrasto con la barba scura che ricopriva il suo viso.
A pochi metri di distanza c’era lei, seduta accanto al finestrino e con un libro tra le mani. Chiodo in pelle, vestito corto, stivali al polpaccio e capelli lunghi nerissimi. Un piccolo spettacolo mattutino proiettato in quella mediocre rappresentanza di umanità media.
Non riusciva a concentrarsi. Sentiva quegli occhi addosso come mani che rovistavano tra i suoi abiti. Decise di chiudere tutto e di alzare lo sguardo verso lui. Occhi belli non mollò la presa e continuò a fissarla, incrociò il suo sguardo e senza far trapelare alcuna emozione continuò a spogliarla con gli occhi.
-Che faccio? – pensò lei – insisto più di lui, gli vado vicino e gli chiedo che diavolo vuole o lascio perdere? Però che peccato! Non è affatto male il tipo- affermo tra se con un mezzo sorrisetto.
L’altoparlante emise l’annuncio dell’arrivo in stazione. Si alzò e si avvicinò alla porta del vagone. Si mise di fronte all’uscita e con la coda dell’occhio vide che anche lui si stava avvicinando. Avvertì immediatamente quella presenza alle sue spalle. Lo sentiva ad un centimetro dal suo corpo. L’aria calda del suo respiro le arrivò sul collo. Restò ferma. Pensò che una persona sana di mente gli avrebbe tirato almeno una gomitata per farlo allontanare ma ammise a se stessa che le piaceva quella situazione.
Le porte si aprirono e indugiò per un secondo prima di scendere. Girò la testa di scatto e lo fissò. Colse un’ espressione di divertita sorpresa sul viso di lui, sorride soddisfatta e corse via.
Guardò l’orologio. Era in anticipo per fortuna e aveva tutto il tempo di arrivare in ufficio e prendere i progetti da presentare al nuovo Direttore di Area che sarebbe entrato nella squadra proprio quella mattina. Entrò nell’ampio atrio dell’edificio e aspettò l’arrivo dell’ascensore. Si infilò nella cabina e mentre premeva il tasto del diciannovesimo piano si accorse che qualcuno stava entrando velocemente.
Le porte si chiusero e si trovò faccia a faccia con Occhi belli che finalmente sorrise e senza dire una parola le si avvicinò, le sfiorò il viso con una mano fino ad affondare nei suoi capelli e la baciò. Furono trenta secondi di fuoco. Sentì l’altra mano insinuarsi sotto il giubbotto. Infilò le sue sotto la giacca aperta e aprì i primi tre bottoni della camicia per sentire il calore della sue pelle . Occhi belli le morse le labbra e poi le baciò il collo spingendola contro la parete dell’ascensore. Lei ansimò eccitata quando avvertì la sua mano che le avvolgeva il seno. L’ascensore si fermò e si fermarono di scatto anche loro. Le porte si aprirono sul silenzioso corridoio degli uffici ancora vuoti. Uscirono dalla cabina e si infilarono nello stanzino di fronte. Neppure il tempo di chiudere la porta che erano già avvinghiati l’uno altro con le mani che andavano ovunque. Le alzò il vestito e le infilò una mano negli slip. Sentì la mano bagnarsi per quanto lei era eccitata e questo lo eccitò ancora di più. Cominciò a giocare con le dita facendola ansimare di piacere. Lei non prese tempo, gli slacciò la cintura e i pantaloni e trovò subito quello che cercava. Lo tirò fuori e lo strinse con la mano. Lo guardò negli occhi mentre lui le tirò giù le mutandine e si infilò dentro di lei. Iniziò a muovere il bacino con un ritmo intenso e lei si aggrappò a lui succube di un piacere incontrollabile. Era impossibile starsene in silenzio. Sentirono l’ascensore aprirsi e delle voci provenire dal corridoio. Lui le infilò la lingua in bocca per evitare che sentissero i suoi gemiti. Continuarono cosi per altri cinque minuti fino a raggiungere il massimo del piacere. Si ricomposero senza dire una parola. Prima di uscire la baciò di nuovo e poi sparì dalla sua vista. Lei aspettò un minuto, il tempo di non sentire più alcuna voce e poi uscì dallo stanzino. Andò in bagno e si diede una sistemata. Era felice, appagata ma sconvolta per quello che aveva appena fatto. Nonostante tutto riconosceva che quell’uomo era stato il migliore amante che avesse mai avuto.
Entrò nel suo ufficio, salutò i colleghi e preparò tutti i documenti. Insieme si avviarono verso la sala riunioni. Si sedette al solito posto e attese l’arrivo del nuovo Direttore. La porta di aprì ed entrò il Presidente che salutò tutti. Dietro di lui un giovane uomo in giacca e cravatta. Quello sguardo la penetrò di nuovo. Occhi belli era il nuovo acquisto dell’ufficio. Finalmente senti la sua voce, si presentò e andò ad accomodarsi nel posto vuoto accanto a lei.
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