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Gay & Bisex

Alla scoperta della mia bisessualità


di misterx75
20.06.2008    |    19.766    |    1 7.5
"Arriva la scoperta delle chat, dove si incontrano tanti maschi che cercano e offrono il sesso, iniziano i numerosi contatti, ma nasce anche però la paura di..."
Ciao sono un 33enne ufficialmente etero, con una normale vita di coppia da convivente, ma segretamente coltivo fantasie bisex, che come leggerete in seguito ho parzialmente esaudito. Dopo aver letto per molto tempo le vostre storie ho deciso di raccontare le mie esperienze realmente accadute…tutto inizio quando ancora non conoscevo i piaceri del sesso ma qualcosa dentro già fremeva.All’età di dieci - undici anni, ancora non conoscevo la masturbazione ma trovavo piacevole toccarmi e farlo diventare duro o strusciarmi sul letto prima di dormire. Mi capitava di vedere giornaletti porno portati da alcuni ragazzi del vicinato che frequentavano le medie, ed era strano guardare quei corpi , ancora non capivamo come effettivamente funzionava un rapporto sessuale, ma guardare quelle immagini lo faceva diventare duro.
Tutto inizio quando uno di questi ragazzi più grandi che si chiamava Massimo, durante una gita in campagna ,ci chiese di tirarlo fuori per vedere come lo avevamo, ed era strano vedersi tra ragazzi con i piselli duri, faceva uno strano effetto, era come qualcosa di magnetico.
Ma il primo approccio con il sesso maschile avenne subito dopo poco tempo, infatti si era innescatto il desiderio di scoprire i nuovi pruriti che con sempre più insistenza si facevano vivi.
Non ricordo bene come inizio tutto, ma con il mio amico coetaneo Simone , che viveva vicinissimo a casa mia,( con cui abbiamo condiviso queste primi incontri ravvicinati con la sessualità), inizio una certa complicità. Come spesso accadeva, andavo a giocare a casa sua, ed quando eravamo soli iniziammo a fare dei giochi che prevedevano di toccarci, farcelo diventare duro e toccarci con i nostri cazzeti duri, il suo era leggermente più grande del mio, ma non tanto da farmi sentire inferiore.Questi giochi erano sempre più frequenti, lo facevamo nei posti più strani e rischiosi.Infatti lui abitava al primo piano, mentre nel piano terra abitava la nonna, le due case davano in un ingresso , dove si trovavano anhe le scale per salire al piano di sopra, un posto di passaggio, che qualche volta ha rischiato di far scoprire i nostri giochi.Tutto questo avveniva nell’incoscienza ,non immaginavamo cosa avvremmo provato se avvessimo continuato a toccarci con insistenza. Ma il meglio lo scoprimmo quando iniziammo a prenderlo in bocca. Come visto nei giornaletti porno, naque la curiosità di vedere cosa si provava. Ricordo che fu una bellissima scoperta e toccarci con la mano passo in secondo piano.Facevamo a turno a prenderlo in bocca, era una sensazione piacevolissima, ma ricordo con piacere quando era il mio turno di prenderlo in bocca, sentire che cresceva lentamente dentro ricordo il sapore piacevole e la pelle vellutata che carezzava l’interno della bocca. Qualche volta abbiamo inserito nei nostri giochi anche una cugina che veniva a trovare la famiglia di Simone.
Facevamo a turno ad entrare dentro uno stanzino, ma il momento più piacevole era quando entravo con il mio amico e potevo fare il nostro gioco preferito, con lei non c’era confidenza ed allora ignoravo ancora il potere della passera.
Dopo qualche mese cambiarono i nostri interessi e i giochi finirono,ma nella mente conservo ancora con piacere quei ricordi. Dopo di allora non ne abbiamo più parlato di quei pomeriggi e non c’è stato più nulla.
Passarono gli anni e non successe nulla e ormai il mio interesse era solo per le ragazze, anche se quando dopo gli allenamenti di calcio mi trovavo negli spogliatoi, mi ritrovavo ad osservare il cazzo dei miei compagni nelle docce ma non provavo evidente interesse.Gli anni passano e mi ritrovo in caserma, è l’anno della naja. A 19 anni mi ritrovo in Toscana , per passare l’anno di leva nella Brigata Folgore, qui mi ritrovai nuovamente a provare l’interesse per il pisello dei miei compagni, ma allo stesso tempo provavo timore che qualcuno si accorgesse dei miei sguardi , avevo paura di venire classificato come il froccio di turno , anche se l’attrazione omosessuale era diffusa.Io al tempo pensavo fosse dovuta al fatto che in quell’ambiente particolare fosse una reazione normale. Ricordo che effettivamente provavo attrazione verso qualche compagno, ma avevo sempre rinnegato questi miei pruriti, infatti non avevo ancora preso coscienza del mio interesse per il cazzo, per paura degli altri ma soppratutto la paura di scoprire dentro di me qualcosa che mi spaventava.
Anche l’anno di naja fini senza ulteriori conoscenze dei rapproti omo.
Arriva l’università, e cresce sempre di più la curiosità verso queste mie fantasie che si manifestano sempre più spesso, ma sopprattutto inizio a non colpevolizzarmi per le mie voglie e prendo atto della mia presunta bisessualità.
Non ho avuto mai particolari problemi con le ragazze, e durante i primi anni conosco una ragazza con cui inizio una storia che a distanza di 11 anni va ancora avanti.
La spinta decisiva verso nuove esperienze arriva con l’arrivo del pc e del mondo di internet nella mia vita.
Le mie fantasie e voglie di cazzo aumentano ma si focalizzano nel desiderare i trans, creature femminile che però possiedono il frutto del mio desiderio.Ore a guardare a cercare e mettere annunci per conoscere qualcuna di queste creature. Ma in Sardegna , dove vivo diciamo che i trans non crescono sugli alberi, poi per uno studente senza soldi andare a pagamento è impossibile.
Arriva la scoperta delle chat, dove si incontrano tanti maschi che cercano e offrono il sesso, iniziano i numerosi contatti, ma nasce anche però la paura di realizzare le mie fantasie , percui quando mi avvicino a qualche incontro nascono tante scuse e fuggo da quello che desidero.
Finchè stuffo di questa tiritera e deciso una volta per tutte ad esaudire i miei pruriti, decido di buttarmi e becco questo tipo in chat che nel suo profilo cercava qualcuno a cui succhiarlo.Sono le 5 di pomeriggio di un sabato, dopo uno scambio di messaggi lui mi diceva, “vengo te lo succhio e me ne rivado”.Ok decido è la volta buona, in effetti io se non voglio non faccio niente ,ci diamo appuntamento, decido di osptarlo a casa, lui abita a pochi chilometri da me , percui rapida descrizione e ci diamo un punto di incontro.
Ora ho solo mezzora a dividermi dal mio primo incontro consapevole con il stesso sesso.
Il tempo di farmi un bidet, e via vado al punto di incontro. Ero tesissimo e volevo tornare a casa e non farmi trovare, ma non posso in fondo voglio provare. Mi guardo attorno e vedo un tipo che arriva parcheggia e capisco dalla sua precedente descrizione , che è lui. Rimango un po’ deluso, è un tipo della mia età ,stessa altezza magro , peloso con un filo di barba, ok non è il massimo ma quello è. Certo che avrei preferito uno glabbro con lineamenti delicati e femminei , ma tanto per questa prima volta penso, può andare.
Durante il tragitto verso casa , non parliamo molto , io sono nervoso, molto nervoso e anche lui, perché ,come poi scopprirò, anche lui è la seconda o terza volta che lo prende in bocca.
Saliamo in casa, ci chiudiamo in camera, dopo un po di nervosi convenevoli , ci sediamo sul bordo del letto, io sono imbambolato , bloccato della paura e dal rimorso, il silenzio pervade nella stanza, quell’istanti di silenzio sembrano interminabili. Lui ,che tra i due è quello più esperto, prende l’iniziativa e mi poggia una mano sulla coscia, mi sento come di pietra , non connetto , mi chiede se voglio che ci baciamo in bocca, io stranito dalla cosa ma incuriosito di scoprire come bacia un uomo, farfuglio un si , e lui non tarda a buttarsi sulla mia bocca. Con foga penetra con la sua lingua. Un po’ mi infastidisce, perché a me piace baciare con delicatezza e giocherellare con la lingua, lui invece è un frullatore, ma non riesco e prendere le redini e subisco la sua foga. Dopo qualche minuto, lui ormai ha sciolto i suoi freni inibitori e mi dice di tirarlo fuori. Io sono scioccato, non riesco ad essere lucido, mi scendo pantaloni e le mutande, rimango con il mio cazzo moscio davanti a questo che non vede l’ora di nutrirsi del mio membro. Io sono teso molto teso e si vede perché il mio attrezzo non da segni di vita, gli dico”scusa ma sono molto teso”, “ non preoccuparti” e detto questo me lo prende in mano e dopo una palpata sul mio cazzo moscio se lo prende in bocca, e inizia succhiarlo , il risultato arriva subito e il mio membro cresce dentro la sua bocca, inizio a rilassarmi, è una bella sensazione, diversa di quella che si prova quando a fartelo è una donna, il pompino è più energico, aspira come un disperato e il piacere è intenso.Ormai anche io mi lascio andare e gli dico di tiralo fuori, ho voglia di vederglielo e di toccarlo. Lui continua a succhiare voluttuoso, e io glielo prendo in mano, e duro come il marmo nervato , pulsa nella mia mano, è una sensazione bellissima, non immaginavo fosse così piacevole stringere in mano il membro di un altro uomo. Inizio a masturbarlo, mentre lui è sempre in gionocchio davanti a me, il mio piacere aumenta, non tarderò a raggiungere il culmine.
Infatti sento che sta arrivando , lo avviso”sto per venire spostati”, lui mi guarda e contina…continua….vengo e lui beve tutto, non ne lascia uscire un goccio, mi pulisce per bene e poi viene a baciarmi, io automaticamente rispondo al bacio non curante che lui ha in bocca il mio sperma.
Ora sento le gambe molli, sono confuso, vorrei che scomparisse in modo da realizzare cosa è successo, ma lui vorrebbe continuare me lo riprende in bocca, ma preferisco che finisca “ ti prego non continuare per oggi dobbiamo finire devo andare , ho un impegno”, lui deluso accetta ma mi chiede di sdraiarmi un po’ sul letto affianco a lui,io accetto inizia a baciarmi, io sono senza pantaloni , sono sopra di lui, mi palpa il culo , mi accarezza il mio bucchetto, mi dice che vorrebbe rivedermi continuiamo così per un paio di minuti, poi decide di andare. Ci ricomponiamo, io sono un po stranito, lo accompagno all’ascensore, sale ci salutiamo chiude le porte , scompare dalla mia vista .
Rientro in casa, devo metabolizzare quanto successo. Rimango in camera poi vado in bagno a lavarmi. Il primo rapporto con un uomo è finito. Non so se ci sarà una seconda volta, non riesco a decifrare se mi è piaciuto o se erano solo fantasie.
Nei giorni seguenti il mio misterioso partner, di cui proprio non ricordo il nome, mi ha scritto molte mail, in cui chiedeva di rivederci, io gli piacevo molto e desiderava che io gli sverginassi il culo.Ma nulla successe perché ho preferito che rimanesse un episodio. Anche se ancora oggi mi chiedo se ho fatto bene a non rivederlo, mi sono pentito di non aver contraccambiato anche io con una bella succhiata al suo eccitatissimo pisello…
Passo del tempo prima che cercassi altri incontri e passo molto tempo prima che ne facessi altri, ma questa è un'altra storia che vi racconterò la prossima puntata……
Se volete approfondire o fare due chiacchere scrivetemi [email protected] ciao a presto la prossima storia e nuove esperienze.
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