Gay & Bisex
BOCCHINI A PREZZO SCONTATO

17.11.2020 |
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"Da accucciato che era, senza togliersi l’uccello di bocca, mi mise le mani sul petto e mi spinse in dietro, mi ritrovai sdraiato sul divanetto del camerino..."
Sabato, si sposa mio cugino Fabio, oggi è mercoledi ed io non ho ancora comprato il vestito.Mi decido, prendo un permesso a lavoro e vado via prima di pranzo, farò un giro al centro commerciale e troverò sicuramente qualcosa da indossare.
Non è troppo caldo, siamo ad Aprile, fa piacere il finestrino dell’auto aperto ma il traffico non si sopporta proprio. Arrivo al negozio ma il proprietario sta chiudendo per pranzo, ormai sono le 13:00 anzi 13:10. Gli spiego che è importante, Sabato c’è il matrimonio, mi affido alla sua comprensione.
Lui mi dice : Ho una fame pazzesca, se mangi qualcosa con me, poi sarai il primo cliente. Conosco già Carlo, ho già acquistato nel suo negozio ed anche io ho un certo languorino, accetto volentieri l’invito.
Mangiamo nella tavola calda del CC parlando del più e del meno senza un filo conduttore, Carlo è invidioso del fatto che io abbia la possibilità di andare in palestra e lui no. Sai , lavoro tutto il giorno e la sera quando chiudo il negozio, sono troppo stanco per la palestra. Dice Carlo. Io suggerisco che anche un pò di nuoto può aiutare a scaricare la tensione giornaliera e magari è più tranquillo della palestra. Prendiamo un caffè, sigaretta e….. allora Mario che vuoi fare ? Vuoi andare a questo matrimonio ? Dai andiamo che ti vesto e poi riapro il negozio, dice Carlo gettando il mozzicone nel posacenere.
Il negozio è chiuso, ci siamo solo noi all’interno, mi mostra diversi completi, prendo quello nero e quello antracite e li porto con me in camerino.
Quello nero, sicuramente ti stringerà le spalle e lungo le braccia. Dice carlo. Sei troppo muscoloso, provalo e vediamo.
Esco dal camerino con indosso i pantaloni del completo e la maglietta che indossavo, facendo notare a Carlo che anche il pantalone stringe un po sui fianchi. Lui comincia a girarmi intorno, mi tocca il sedere, mi passa le mani lungo le gambe, prende una tasca, la tira un po e … Si effettivamente ti cade male e poi, poggiandomi una mano sotto le palle dice sorridendo: anche qui tira un pochino.
Io torno in camerino per provare quello antracite ma la sua mano sotto le palle mi ha turbato. Mentre sto infilando i pantaloni dell’altro completo, Carlo apre la tendina porgendomi un altro completo nero. Prova anche questo, dice. Lascia la tenda aperta si ferma ad osservarmi e si complimenta per la tonicità del mio fisico. Mi passa la mano sui polpacci continuando con i complimenti, sale lungo le cosce stringendo bene sui muscoli e poi esclama: Ma tu indossi boxer, ecco perché il pantalone ti tira. Prova ad indossarlo senza mutande.
Non so se crederci, prima la mano sotto le palle, poi mi carezza le cosce e ora vuole vedermi il pisello ? Ma sei sicuro di ciò che dici Carlo ? Certo che si ! Risponde lui. Dai dai prova ! Io mi lascio convincere, mi sfilo i boxer e rimetto i pantaloni del completo nero. Esco e davanti lo specchio vedo subito che la cosa non è cambiata, tra l’altro non riesco a chiudere bene la cerniera lampo. Avvicinandosi, Carlo, sorridente dice: ancora ti tira sul cavallo ? Va meglio ? Resosi conto della mia difficoltà con la cerniera, si rende subito disponibile e inizia a smanettare con la zip. Cosi facendo mi palpa per bene il pisello, per stare più comodo, si mette accosciato davanti a me: Accidenti a questa zip, non preoccuparti, sistemiamo tutto, dice, ma nel frattempo continua a palparmi ora le palle ora il cazzo. Ad un tratto la lampo cede e si apre. Il mio pisello esce fuori di scatto e comincia a dondolare davanti la faccia di Carlo. Lui con un sorriso fa dei gran complimenti al mio arnese e continua a smanettare con la cerniera, ma questa volta non palpeggia il cazzo, lo afferra e lo sposta di quà e di là per vedere meglio. Mentre continua a spostarlo, la sua mano si muove come a masturbarmi, io non sono Gay ne tanto meno Bisex, ma la situazione e quella mano sul mio uccello, mi stavano eccitando.
Mentre penso a ciò che sta accadendo, Carlo sgangia definitivamente la cerniera ed i pantaloni finiscono col cadere a terra, lui in maniera molto delicata, afferra il cazzo con entrambe le mani e se lo infila tutto in gola. Scusami ma non ho saputo resistere …. Disse Carlo svuotandosi la bocca dal cazzo.
Bhè… qualche domanda me la ero fatta, Carlo era riuscito pian piano, passo dopo passo a trovarsi proprio nella situazione che cercava, i complimenti per il fisico, mi aveva palpeggiato il culo, le cosce, la mano sui pantaloni a tastare le palle, poi una bella presa sul cazzo mentre provava a riaprire la zip e ora …… Mentre ripercorrevo con la mente l’accaduto, Carlo non si era certo fermato a succhiare, ormai il mio cazzo era bello in tiro e lucente di saliva.
Continuava a succhiare delicatamente la cappella per poi infilarselo fino in fondo, ora lento ora veloce. Da accucciato che era, senza togliersi l’uccello di bocca, mi mise le mani sul petto e mi spinse in dietro, mi ritrovai sdraiato sul divanetto del camerino con indosso solo la maglietta, a cosce larghe e con il cazzo prorompente gocciolante di saliva. Carlo mi fece un pompino inebriante.
Alla fine presi un gessato (in fondo era il matrimonio di mio cugino), mi stava meglio sulle spalle.
Lo pagai con il 70% di sconto, dopo tutto il dessert … lo avevo offerto io.
Carlo è ormai il mio sarto di fiducia, 2 o 3 volte l’anno passo a trovarlo ad ora di pranzo, trovo sempre qualche vestito, maglione o camicia che acquisto a prezzo di favore logicamente.
Ma io ci torno solo per i bocchini di Carlo, e sono le uniche volte che ho rapporti omo.
Faccio sesso sempre e solo con donne, ma la bocca di Carlo, ogni tanto torno a trovarla,
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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