Prime Esperienze
ADDIO AL CELIBATO/NUBILATO

03.12.2020 |
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"Qui è più comodo che sotto il tavolo..."
Io e Sonia eravamo ancora fidanzati, eravamo in procinto di sposarci. Io vivevo in un piccolo appartamento, all’ultimo piano di una modesta palazzina in centro. Lei invece poco fuori, in un condominio di soli 4 interni. A piano terra, in affitto, viveva Salvatore, lavora in banca, 40enne, singolo, dall’aria tranquilla, abbiamo parlato qualche volta. Al secondo Sonia, dove mi sarei trasferito dopo il matrimonio, gli ultimi due, erano sfitti.Mancano 15 giorni al matrimonio, abbiamo deciso di fare una unica festa per l’addio al celibato e nubilato. Io ho 37 anni, Sonia 35, abbiamo avuto entrambi le nostre esperienze. Anzi, visto che volevamo provare lo scambio di coppia, ci sembrava sciocco fare festa ognun per se. E poi . . . a noi è piaciuto cosi !
Il programma prevedeva: Appuntamento al bar sottocasa mia alle 18:00, per l’aperitivo. Tavolo prenotato per 15 persone ore 20:30, all’osteria. Praticamente quella sera l’osteria, piccola com’è, era tutta per noi. Verso la mezzanotte saremmo andati a ballare.
Tra saluti, arrivi e ritardi, l’aperitivo diede modo ai miei amici, rigorosamente tutti uomini, e a quelli di Sonia, rigorosamente tutte donne, di fare amicizia. Alcuni già si conoscevano.
20:45 siamo seduti a tavola, cucina casereccia e vino di cantina, scaldano gli animi. Fabio è già da un po che prova a far ballare Rossella, ma forse lei ha bevuto troppo. Invece Marta lo fa con Sergio e bisbigliano. Qualcuno fa lo scemo altri parlano tra loro.
Allungo una mano sulle gambe di Sonia, ha una gonna corta, le carezzo la coscia e la bacio sulle labbra. Ti amo amore mio, le dico all’orecchio. E’ proprio una bella serata. Si veramente divertente, risponde lei.
Sparisce sotto il tavolo e comincia a slacciarmi i pantaloni. Nessuno l’ha vista, sono tutti distratti a fare altro. 4 abili carezze delle sue mani e il mio cazzo è bello duro, wow, che situazione…. Sonia mi succhia l’uccello con grazia e delicatezza, passa la lingua su tutta l’asta, prova ad ingoiarlo tutto ma è scomoda li sotto. Carezza e lecca le palle, io sto in pizzo alla sedia e la copro con la tovaglia.
Dov’è Sonia ?! Mi chiede Luisa, la sua amica d’infanzia. E’ uscita a fumare. Credo, di aver risposto.
La situazione è molto eccitante, ma bisogna fermarsi, rischiamo di essere scoperti.
Andiamo a ballare nel Pub dell’amico di Marco, che nel frattempo, sembra aver attaccato bottone con Lucia. Tutti si divertono, ballano, ci fanno scherzi e brindano con noi.
Sonia non perde occasione per tastarmi l’uccello e ficcarmi vogliosa la lingua in bocca. Sono ancora arrapato per il mezzo pompino all’osteria. Ho infilato una mano sotto la gonna e l’ho trovata zuppa. E’ eccitatissima e senza mutandine. Mi ha proposto di andare in bagno, ma era piccolo e sporco. Continuiamo a stuzzicarci per tutta la serata.
Sono le 3:00, Marta e Sergio, sono andati via da un pezzo, sicuramente staranno scopando. Presto lo faranno anche Marco e Lucia. Fabio ha rinunciato a Rossella, si è addormentata sul divanetto del pub.
Ok ragazzi, ci vediamo tutti tra 15 giorni al matrimonio, buonanotte a tutti.
Io e Sonia andiamo a casa sua, siamo in pieno trasloco, domani apriremo qualche scatolone.
Siamo a metà, tra il 1° e il 2° piano sulle scale, Sonia mi strattona e io d’istinto mi tengo al corrimano, mi gira e mi toglie pantaloni e boxer.
Il mio uccello sparisce tutto nella sua bocca, va su e giu con le labbra. E’ tutta la sera che ho il cazzo duro. Si siede sulle scale, mentre continua nel profondo pompino, si solleva la gonna e inizia a toccarsi la figa. Qui è più comodo che sotto il tavolo. Mi dice con un sorriso e torna a pompare avidamente. Mi tengo alla ringhiera con le braccia larghe, Sonia si è aperta la camicia, le sue belle tettone ondeggiano e mi sbattono sulle cosce a ritmo con il pompino, il mio cazzo è durissimo.
Ad un tratto la porta del 1° piano si apre.
Esce Salvatore, il vicino, in pigiama.
Ciò che sta succedendo sulle scale di casa è chiarissimo, Sonia mi fa una gran bella pompa.
Salvatore con sorriso malizioso ci dice: E’ un pò che vi osservo dallo spioncino, siete un po rumorosi. Posso partecipare ?
Sorride con il cazzo in tiro, si vede il rigonfio nel pigiama. Io e Sonia siamo nel panico, ci guardiamo increduli, sorpresi. Ci ha chiesto di scopare con noi ? Ne abbiamo parlato, ma cosi, su due piedi, come prima esperienza. Un singolo, il vicino di casa ??
Siamo entrambi eccitati, ci guardiamo negli occhi e . . . . Sonia, con il ditino indice,invita Salvatore ad avvicinarsi.
Sale le scale e si siede vicino a Sonia, le bacia il collo e gli tocca le tette, gli carezza le cosce. Lei tira in dietro la testa con un sospiro di piacere e continua a masturbarmi.
Salvatore mentre è alle prese con le tette di Sonia, alza la testa mi guarda e dice: Sono fantastiche, toglie una mano da una ed impugna saldamente il mio cazzo.
Anche tu hai un bel cazzone, Mi dice, e si affonda tutto il cazzo in gola.
Sonia mi guarda e guarda Salvatore, i suoi occhi vanno da me a lui e sul mio cazzo. Salvatore succhia rapidamente e mi tiene ferme le palle.
Dai, facciamolo sborrare sulle scale. Dice Salvatore a Sonia.
Lei non se lo lascia ripetere, la scena l’ha arrapata, ha ripreso a massaggiarsi la figa.
Le loro bocche scorrono sui lati del mio cazzo, su e giu. Sonia si sofferma sulla cappella e Salvatore scende sulle palle, sono depilate e la sua lingua scorre senza ostacoli. Sale sull’asta, 4 labbra ciucciano la mia cappella, Sonia spalanca la bocca e se lo infila fino in fondo mentre la sua lingua scivola sulle palle, gli piace prenderlo tutto e sentirsi piena.
Si alternano, dalle palle alla cappella, entrambi fanno del loro meglio. Ho il cazzo di marmo, Sonia si masturba mentre mi pompa e lo stesso fa salvatore, che si è tirato giu il pigiama.
Sono inebriato dal vino, arrapato dal pompino sotto il tavolo e elettrizzato da ciò che succede.
Non resisto più, mentre Salvatore scorre le labbra lungo l’asta, un fiotto di sborra, si ferma tra i capelli e la fronte di Sonia, che mi lecca le palle. Lei sale e con le labbra appoggiate sulla cappella, accoglie il secondo schizzo. Apre la bocca e quel caramello bianco, fila tra le sue labbra. Si scosta un po e accoglie il terzo getto sulla guancia.
Ora con delicatezza, ingoia il cazzo sbrodolante, la cappella è sensibilissima. Mi contraggo quando la tocca con la lingua.
Salvatore, bacia la guancia sborrata di Sonia e si lecca le labbra. Anche lui è venuto, ha imbrattato tutto il pigiama.
Sono stordito, questa pompa a due, mi ha tolto il respiro.
Salvatore continua a baciare e leccare Sonia sul viso, mentre lei bacia con amore il mio uccello.
Sonia si solleva in piedi e mi bacia sulle labbra. Salvatore, mentre si riveste e si alza, ci rivela che da lunedi, si trasferirà a Chieti, la banca ha bisogno di lui lì.
Aveva sempre immaginato di succhiarmi l’uccello. Quella notte gli avevamo servito il sogno su di un piatto d’argento. Non aveva resistiro e si era gettato nel mezzo.
Il bacio della buona notte, fu anche d’addio. Io e Sonia e tanto meno Salvatore, dimenticheremo mai la festa dell’addio al celibato/nubilato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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