Bed and breakfast: tutto può succedere

Primi giorni di novembre e nel centro della Sardegna iniziano a cadere i primi fiocchi di neve. Decidiamo con un amico attivo che sto frequentando da circa un mese di partire per Fonni. Chiamiamo il bed e breakfast e prenotiamo l’ultima camera disponibile. Preparo al volo una piccola valigia e partiamo. Durante il viaggio parliamo del più e del meno ed anche di alcune tematiche legate al sesso.

Dopo circa tre ore si arriva a destinazione. Scarichiamo i bagagli e ci accomodiamo in camera. Location molto carina e curata. Unica pecca é il bagno in comune con un’altra camera. Passano le ore e abbiamo modo di conoscere gli ospiti della camera a fianco. Un ragazzo di circa 18 anni, molto magro ed un ragazzo di circa 35, con un fisico abbastanza grosso.
Terminate le conoscenze ognuno rientra nella propria stanza. Io ed il mio amico Mario iniziamo a parlare di sesso e a fantasticare di quanto sarebbe stato bello se durante la notte avessimo fatto una piccola orgia.

Passano le ore e decidiamo di uscire a vedere la neve. Paesaggio incantevole, quasi una favola. Qualche foto di qua e di là e si rientra alla base.

Al nostro rientro il ragazzo più giovane era già andato via. Per cui tutte le nostre fantasie pomeridiane sono sfumate. Io comunque non mi scoraggio e fantasticando con il mio amico Mario gli propongo una cavalcata a 3. La proposta piace parecchio. L’unico problema che abbiamo é come rimorchiare la terza persona. Il coinquilino di fianco non è carinissimo ma ispira tanto sesso. Decidiamo di spiarlo ogni volta che va in bagno ma la serratura della porta non ci permette di avere un ampia visione. Si vede solo il lavandino. Non ho nemmeno il coraggio di entrare e fingere che ho sbagliato. Tento il tutto per tutto. Rientro in camera, in quel momento avevo tantissima voglia, ed inizio qualche preliminare con il mio amico Mario. Subito dopo mi sono steso nel letto ed ha iniziato a scoparmi. Il letto scricchiolava e non era di mio gradimento far sentire ad altri che mi stavano trombando. Non volevo che la serata terminasse subito. Mi sono rimesso le mutande e sono andato in bagno. Ho preso un pezzo di carta igienica ed ho scritto: ti vuoi unire a noi? Ritorai in camera e ripresi a giocare.

Poco dopo il ragazzo della porta acconto bussó alla porta. Mi avvicinai e lo accolsi nella nostra camera, aveva il pigiama ed il cazzo era visibilmente eccitato.
Una veloce stretta di mano, il tempo di conoscersi un po’ e gli tirai giù il pigiama. Non indossava le mutande per cui scesi giù e inizia a spompinare. Il cazzo non era molto lungo ma era paurosamente grosso. Voleva penetrarmi a tutti i costi ma il mio amico Mario lo fece sedere nel letto. Io continuai a prenderlo in bocca mentre Mario mi inculava dolcemente da dietro.
Si alternarono diverse volte. Fino alla prova del 10. La doppia penetrazione.

Inizialmente é stato molto difficile. Per via della sua grossezza era impossibile prenderne due. Ma non mi persi d’animo. Lui si distese nel letto, io mi misi sopra e presi prima il suo grosso cazzo. Poi mi penetró anche Mario. La sensazione in un primo momento non mi é piaciuta. Un bruciore ed un male cane. Ero ad urla. Un altro po di lubrificante e l’impresa riuscì perfettamente. Sentivo il mio culetto sempre più largo e loro due mi sbattevano sempre più forte. Ad un certo punto dovetti interrompere. Il dolore mi stava uccidendo. Decidemmo di farci tutti e tre una sega e di venire sopra di me.
A turno siamo andati in bagno per sistemarci ma, mentre io ed il nuovo eravamo in camera da soli, mi propose di impostare una sveglia verso le 5 del mattino che voleva provare a fottermi in solitudine. La cosa mi attizzava molto. Impostai la sveglia in modalità vibrazione senza dir nulla a Mario.

Alle 5 iniziò a vibrare il telefono. Lo spensi subito. Andai in bagno con la luce soffusa del telefonino e mi sistemai la faccia e denti dopodiché bussai delicatamente alla porta. Mi apri subito. Era già sveglio. Mi baciò appassionatamente con la lingua. Era decisamente arrapato. Scesi giù per ciucciare ma il mio pompino durô molto poco anche perché mi sussurrò: io ti voglio fottere, basta succhiare!!!
Mi giró e mi mise sopra una sedia. Mi leccó ed infiló la lingua nel buchino. Ero particolarmente eccitato oltre che lubrificato. Continuò a leccarmi e nel frattempo mi infilava le dita nel culo.
Si sedette ed inizió la penetrazione a candela. Il suo cazzone grosso mi faceva male. Cambiammo posizione. Mi stesi nel tappeto e sollevai le gambe. Lui si fiondò sopra di me. Iniziò a sentire il suo grosso cazzo che picchiava nelle natiche. Mi scopò per qualche quarto d’ora. Fino a quando non mi disse di prenderglielo velocemente in bocca. Iniziai a spompinare ed il cazzo aveva un sapore misto tra latrice, dovuto al profilattico, e sperma. Stava preiaculando parecchio. Vado su e giù con la lingua. Lecco diverse volte la cappella e lo riprendo dolcemente dentro fino alla gola.
Nel giro di qualche minuto mi mise due mani nella testa e mi spinse il cazzo tutto in fondo. Mi stava scopando violentemente la bocca. In pochissimi minuti un copioso schizzo di sperma colpì la gola. Avevo la bocca piena. Lo sputai. Mi faceva parecchio schifo!!! ci ripulimmo e prima che andassi via Lui mi disse: Ora me lo puoi succhiare quanto vuoi!!! Io ero sfinito e non avevo più voglia. Per cui mi sono risistemato e mi sono rinfilato nel letto della mia camera.
Mario era sveglio ed aveva sentito tutto. Si avvicinò a me e mi disse: a me non accontenti??? Mi sfiló, senza darmi la possibilità di rispondere, il pigiama e mi penetró. Non sentivo nulla!!! Il mio culetto era sfondato! Per cui mentre mi scopava infilo un paio di dita dentro. Mentre mi sbatteva mi sussurrava: ti piace farti sbattere da tutti! Vero?
I colpetti si fecero più intensi e frequenti fino a quando mi schizzó la faccia. Mi ripulii e ci riaddormentammo.
La mattina seguente gli raccontai tutti i dettagli dell’esperienza avuta con il vicino.