Gay & Bisex
Sotto il cielo della tentazione

22.02.2025 |
61 |
0
"Il sole bruciava alto nel cielo azzurro, il profumo di salsedine e crema solare si mescolava nell’aria, mentre il suono delle onde riempiva ogni spazio vuoto tra i miei pensieri..."
Il sole bruciava alto nel cielo azzurro, il profumo di salsedine e crema solare si mescolava nell’aria, mentre il suono delle onde riempiva ogni spazio vuoto tra i miei pensieri. Lui era lì, come ogni giorno, con il suo fisico maturo, la pelle ambrata segnata dal sole e quel sorriso che sembrava sempre nascondere un segreto. Lavorava sulla spiaggia, controllava le attrezzature, parlava con i clienti con quel tono basso e rassicurante che mi faceva vibrare.Indossava uno slip da mare, aderente, che delineava le forme del suo corpo con troppa precisione. Ogni movimento era una tortura dolce, un gioco proibito che accendeva le mie fantasie più ardite. Lo osservavo mentre si muoveva sicuro di sé, con la noncuranza di chi sa di essere osservato e gioca con quel potere senza darlo a vedere. Ogni goccia d’acqua che scivolava sulla sua pelle era come un richiamo, un invito silenzioso a lasciarmi andare.
Più passavano i giorni, più notavo le tensioni tra lui e sua moglie. Al chiosco, le loro voci si alzavano in litigi soffocati, parole spezzate tra i rumori della spiaggia. Ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, c’era una freddezza che contrastava con il calore del sole estivo. Fu allora che capii che qualcosa si stava spezzando tra loro, e forse era per questo che i suoi occhi cercavano i miei con un’intensità crescente.
Un giorno, mentre mi avvicinavo alla rimessa dei lettini, i nostri sguardi si incrociarono e qualcosa cambiò. Lui sorrise, e io sentii un brivido scorrermi lungo la schiena. Il suo profumo, un misto di dopobarba e mare, mi avvolse. Era come un’onda che mi trascinava con sé, senza possibilità di resistenza.
“Fa caldo oggi,” disse, la voce roca e profonda.
“Molto,” risposi, le labbra leggermente dischiuse.
Aspettammo. Lasciammo che il sole scivolasse oltre l’orizzonte, che il giorno lasciasse spazio alla notte, quando la spiaggia si svuotava e restavano solo le ombre a nasconderci. Ci trovammo in un angolo nascosto, dietro la cabina dove nessuno ci avrebbe visti. Il respiro si fece corto, le mani incerte ma affamate. Il sale sulle sue labbra si mescolava al sapore della mia pelle, mentre le sue dita tracciavano sentieri ardenti lungo la mia schiena. Il desiderio represso si fece insostenibile, e in quel momento nulla esisteva se non il calore dei nostri corpi, la tensione elettrica che ci univa, l’odore della passione che si sprigionava come un fuoco impossibile da domare.
Le sue mani forti mi afferrarono, il suo corpo premeva contro il mio, il cuore battente all’unisono con il mio. La sue mani mi spingevano verso il basso con un bisogno disperato di svuotagli quel bel cazzo, oramai diventato duro come il marmo. Il desiderio si fece realtà, un sogno proibito che prendeva vita tra sospiri e gemiti soffocati. Pochi minuti, poca saliva e due belle spinte, fino alla liberazione finale.
Sapevamo entrambi che sarebbe rimasto un segreto, un momento rubato alla routine, ma forse proprio per questo era così intenso. Il mare continuava a cantare la sua melodia, ignaro del peccato consumato tra le sue braccia, avvolti dalla serata che ci proteggeva.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Sotto il cielo della tentazione:
