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Diario di un ragazzo asiatico - La prima volta (1)


di asian_boy
08.06.2018    |    12.393    |    20 9.7
"-ti piace eh troia? Farti sverginare da uno sconosciuto! Ora mettiti in ginocchio e toglimi i pantaloni- Le sue parole non fecero altro che farmi arrapare di..."
Sono un ragazzo asiatico, ho appena superato i vent'anni eppure ho davvero poca esperienza nel mondo omosessuale. Ho sempre saputo di essere gay sin da quando ero bambino, eppure la società in cui viviamo, la mia famiglia e le mille paure mi hanno sempre impedito di fare coming out. La paura dell'essere scoperto, preso in giro dagli altri e magari perdere anche gli amici hanno sempre preso il sopravvento.
Eppure con il passare degli anni, la voglia di provare a fare sesso con un altro uomo cresceva sempre di più dentro di me. I porno su internet o i racconti erotici sui siti d'annunci non mi bastavano più.
Una sera mi decisi di fare il grande passo: dovevo perdere la mia verginità! Ma come?
Da qualche mese ormai avevo scoperto un'applicazione per trovare ragazzi gay in zona. Ne sentii parlare da alcune mie amiche e appena tornato a casa lo scaricai subito. Ovviamente non misi la mia foto: avevo troppa paura che magari qualche ragazzo della zona che conoscevo potesse riconoscermi.
Misi la mia età, una piccola descrizione e ciò che cercavo: prime esperienze e... tac, era fatta!
Non vi dico la valanga di persone che mi scrissero! Ero davvero incuriosito: non avevo nemmeno una foto eppure un sacco di persone erano interessate a conoscermi. Scoprii più tardi che la magica combo di "ragazzo giovane" + "alle prime armi" furono la spiegazione di tutto ciò. Inoltre molti, la maggior parte maturi, erano persone che avevano un pallino per i ragazzi asiatici: avevano sempre voluto farlo con gli asiatici perché più piccolini, con una pelle liscia e diciamo più passivi.
Alcuni inviarono subito la foto delle loro parti intime, ciò mi fece arrapare in una maniera pazzesca. Mi sentii in una specie di paradiso in cui potevo essere e scrivere ciò che volevo veramente, ma la parte difficile fu nel scegliere con chi farlo la prima volta! Ho sempre saputo di essere passivo dentro, la curiosità nel sentire un bel cazzo caldo per me era sempre stata maggiore rispetto alla curiosità dell'infilarlo in un buco. Scartai quindi i passivi o i versatili. Tolsi i ragazzi troppo magri e quelli che sembravano effemminati. Bloccai gli over 50 e quelli che sembravano dei bambini.
Alla fine ne rimasero pochi, ma uno mi colpì particolarmente. Aveva poco più di quarant'anni. Non era bellissimo, ma sembrava gentile e allo stesso tempo porco nelle cose che scriveva. Il suo cazzo non sembrava particolarmente grande, cosa che mi rasserenò perché non volevo subito prenderne uno gigante e provare chissà che dolore. Inoltre mi mandò i risultati dei test che faceva regolarmente ogni tre mesi, e questo mi dimostrò quanto fosse responsabile e mi tranquillizzò.
Ci concordammo nel vederci dopo qualche sera, concludendomi dicendo che sarei diventato la sua bella troia. Non vi dico quanto me lo fece diventare duro.
Il tempo che trascorse prima che arrivasse quella sera sembrava non passare più. Feci mille ricerche su come pulirmi per bene, su come rilassarsi e su mille altre cose; finalmente avrei perso la mia verginità!
Arrivò il fatidico giorno, non ci misi tanto a trovare casa sua. Suonai il citofono un po' tremolante dall'emozione.
-Si? Pronto?- chiese una voce profonda e maschile
-Ciao, sono io... Mmm. Quello dell'applicazione!-. Mi scordai che non gli dissi come mi chiamassi... Che figuraccia!
-Ahahah, si entra, primo piano a destra-.
Arrivai nel pianerottolo e trovai lui alla porta. Era più carino di persona, ed emanava un profumo da uomo misto all'odore di fumo. Un po' di pancetta, leggermente brizzolato e con dei bei occhi azzurri.
-Ciao, sono Paolo. Accomodati pure!- mi disse lui facendo un sorriso caloroso.
Avevo il cuore a mille, penso che se ci fosse stato un pochino di silenzio in più l'avrebbe sentito anche lui. Provò ad offrirmi dell'acqua ma dal nervoso non capii bene cosa mi disse. Potevo ancora andarmene o decidere di rimanere.
Appena mi voltai verso di lui cercando di rilassarmi, lui era già vicino a me e mi baciò. Mi sciolsi in un secondo, ma allo stesso tempo mi diventò duro di marmo. Aveva delle labbra sottili e morbide, si sentiva ancora il fumo. Mi mise di forza contro il muro, ed il suo bacio da dolce e delicato diventò violento. Sentivo che era in calore, e così lo ero anch'io. Mi alzò e mi fece mettere le gambe attorno ai suoi fianchi mentre continuava a baciarmi senza fermarsi. Sentivo il suo cazzo sotto i suoi pantaloni. Scese giù al collo, mi baciò anche lì e mi leccò per bene.
-ahhhh! Si!- urlai senza rendermene conto. Provavo goduria e solletico allo stesso tempo, era bravissimo!
Dopo qualche minuto mi buttò sul divano, si tolse la maglia e la fece togliere anche a me. Mi leccò i capezzoli. Fu bellissimo. Con la lingua ci sapeva certamente fare, e i miei urli di piacere lo confermavano. Avevo i pantaloni che stavano per esplodere e così anche per lui.
-ti piace eh troia? Farti sverginare da uno sconosciuto! Ora mettiti in ginocchio e toglimi i pantaloni-
Le sue parole non fecero altro che farmi arrapare di più, finalmente sarei riuscito a vedere un cazzo di un uomo, a tenerlo, succhiarlo e farmelo mettere dentro di me!
Gli sbottonai subito i pantaloni e quando stavo per abbassargli le mutande mi fermò le mani.
-Non ancora troietta, voglio che tu lo faccia lentamente-
Mi prese e mi mise la faccia contro il suo cazzo che era ancora coperto dalle mutande. Era li, bello duro, sentivo il suo odore da maschio e la sua forma. Mi misi a leccare le mutande.
-Sei proprio una troia!- e allo stesso tempo mi sculacciò forte sulle chiappe. Mi tolsi i pantaloni e così rimanemmo entrambi in mutande.
Mi portò di nuovo verso il suo viso e ci baciammo. Era davvero bravo! Oppure ero solo io in estasi che non capivo più niente.
-Ora leccami lentamente la cappella- mi disse in modo autoritario e sensuale.
Gli abbassai pian piano le mutande e un bel cazzo venoso e gigante si mostrò di fronte a me. In foto sembrava seriamente più piccolo, ma dal vivo saranno stati almeno 19cm! Ed in più la cappella era gigante. Ero incantato da quel bel cazzone di fronte a me, da cui usciva già del liquido pre spermatico. Non me lo feci dire due volte e lo leccai immediatamente! Fu bellissimo, era caldo e grosso, la cappella era bella morbida. Lo sentivo gemere dal piacere. Passai all'asta e poi alle palle. Gli leccai tutto il cazzo mentre lui aveva la testa all'indietro.
-Sei proprio una bocchinara nata-.
Quando me le disse provai a metterlo tutto in bocca, e ci riuscì!
-Si così troia!-
Mi bloccò la testa e cominciò a scoparmi la bocca. Non riuscivo a respirare ma mi piaceva. Quando vide che ero al limite tolse le mani e riuscii a prendere aria di nuovo. Mi diede una sculacciata che mi fece godere come una cagna in calore.
-Ora mettiti a novanta troia che ti faccio godere!- .
Feci quel che disse e dopo nemmeno un secondo sentì la sua lingua nel mio buco
-ahhhhhh!- vidi le stelle, era pazzesco! Una cosa che non avevo mai provato prima, e onestamente non volevo più che smettesse. Sentivo la sua lingua che provava ad entrare nel mio buchino vergine e allo stesso tempo le sue mani che mi palpavano ovunque. Prese il lubrificante e lo mise sulle sue dita.
-Ora rilassati troia!-
Infilò un dito dentro il mio buco. Fu una sensazione strana, anch'essa nuova. All'inizio era leggermente fastidioso, ma poi diventava sempre più bello.
Sentii che provò a metterne un altro.
-cavoli se sei stretto, vedi quanto ti farò godere!-
Io intanto gemevo dal dolore misto piacere. Per ora erano soltanto due dita, chissà come sarebbe stato con il suo bel cazzone dentro!
Dopo qualche minuto appoggiò la sua cappella calda sul mio buchino. Si appoggiò sulla mia schiena e mi bisbigliò: - Lo senti? Ho il cazzo che sta esplodendo. Sei proprio una bella troia, ora rilassati ok?-.
Si infilò il preservativo e spinse con calma. Mi sentivo come se mi stesse strappando qualcosa, faceva malissimo! Appena vide che stavo provando dolore cercò di fermarsi, mi baciò la schiena e poi ricominciò.
Ammetto che fu doloroso, ma lui ci sapeva fare. Riuscì a mettermelo tutto dentro e io lo sentivo. Ormai il mio buchetto si era abituato e non provavo più molto dolore. Cominciò a scoparmi, prima lentamente e poi prese un bel ritmo da torello. Io ero in estasi: ciò che poco prima mi stava procurando un dolore immenso ora mi stava facendo godere come una vacca. Andò avanti così per una decina di minuti tra urli e sculacciate varie. Fino a quando lo sfilò, tolse il preservativo, mi obbligò a metterlo in bocca e mi scoppiò dentro. Quattro o cinque schizzi belli caldi. Sentivo il suo cazzo che pulsava e le sue gambe che tremavano mentre lui urlava come una bestia: - bevi tutto troia, si!-. Avevo il seme caldo di un uomo in bocca, era buono, un po' amarognolo ma buono. La bocca era piena e quindi bevvi tutto come voleva lui.
Ci sdraiammo per terra esausti. Ero felicissimo, finalmente avevo fatto tutto ciò che avrei voluto fare e poi... non ero più vergine!
Sentivo che il buchetto era in fiamme ed allo stesso tempo lo sentivo larghissimo. Vidi l'ora al cellulare, si era fatto troppo tardi. Mi vestii di fretta, e lui mi chiese se non volessi venire anch'io. Lo ringraziai ma in quel momento avevo solo voglia di andarmene.
Non so come e non so perché ma sentivo il bisogno di andarmene.
Gli dissi che gli avrei scritto di nuovo e nei suoi occhi leggevo uno sguardo confuso, magari pensava che fosse andato storto qualcosa.
Uscii da quel palazzo. Pioveva. Mi sentivo sporco, forse in colpa. Avevo un po' di lacrime agli occhi probabilmente. Mille pensieri mi passarono per la testa. Dovevo rifarlo! O forse no? Guardai il cielo mentre le gocce della pioggia mi bagnavano la faccia. Sorrisi. Capii che nonostante tutto, mi sentivo felice.

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