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Gay & Bisex

Estate a Malaga


di malatempora
07.04.2013    |    13.891    |    7 9.7
"Mentre lui si dirige in bagno per sborrare e per liberare il suo culo dalla mia sborra, io mi vesto e senza dire nulla scendo giù da tutti gli altri..."
Come tutte gli anni con l’arrivo della bella stagione mia madre mi caricava sul treno e partivamo per l’Andalusia. Il dottore diceva che con la mia asma allergica non potevo restare a Madrid durante l’estate per cui appena terminate le scuole mia madre si trasferiva con me dai suoi genitori a Malaga lasciando mio padre e mio fratello nella capitale.
In verità io di Malaga conoscevo solo la stazione e la casa di mio zio perché normalmente, dopo un paio di giorni dal nostro arrivo, io con tutti i miei cugini venivamo caricati in macchina e trasferiti a Torre del Mar dove i miei zii avevano una bella casa appena fuori il centro.
In quella casa così, sotto il vigile controllo di mia zia Agata e di suo marito si radunavano dagli 8 ai 10 ragazzini con un età variabile dai più piccoli ai più grandi. Per me quella era l’occasione per incontrare mio cugino Santos che aveva solo un anno meno di me. Io e Santos eravamo inseparabili e tutti, noi compresi, ci consideravano fratelli. Con mio cugino in realtà c’era molto di più di un’ amicizia fraterna ed un legame di parentela. Con Santos avevamo cominciato a sperimentare già da un paio d’anni la nostra sessualità. In verità nelle due estati precedenti non avevamo fatto gran che se non confrontarci sulle rispettive misure e toccarci reciprocamente fino a venire insieme. Avevamo anche provato a prendercelo in bocca, ma l’esperimento non aveva avuto un grosso successo e quindi ci eravamo concentrati sul petting mimando tra noi quello che vedevamo fare nei fumetti che rubavamo durante l’inverno ai nostri fratelli maggiori. Quell’anno però sia io che Santos volevamo fare di più. Ce lo dicemmo già il primo giorno che ci incontrammo prima ancora di partire per Torre del Mar “quest’anno facciamo sul serio” mi disse, passandomi di fianco per salire alle nostre camere “vediamo se ci riesci” gli urlai, ma sapevo che ci sarebbe riuscito. Santos infatti era tra noi due il più deciso a sperimentare anche se preferiva avere un atteggiamento più passivo, anche se il senso di questo termine lo conobbi molto più avanti con gli anni.
A Torre del Mar io e lui dormivamo insieme con altri nostri cugini per cui se volevamo combinare qualcosa dovevamo sfruttare o le ore della pennichella pomeridiana poiché non tutti andavamo a dormire , oppure salire nel solarium sul tetto della casa. Quel pomeriggio dopo il pranzo io salii nell’appartamento di sopra . Dopo poco che io ero salito di sopra, mio cugino, come sempre, mi raggiunse e si mise anche lui accanto a me a guardare la televisione. Sapevamo benissimo che l'intento di entrambi non era di guardare la tv, ma essendo timidi e senza avere il coraggio di iniziare per primi, continuavamo a guardare fisso la tv in attesa che l'altro facesse il primo passo. Allora io stanco di attendere una sua mossa, decisi di alzarmi e di andarmene in camera da letto, dove mi sdraiai sul letto e mi abbassai gli slip iniziando a farmi una sega, nella speranza che lui venisse a vedere cosa stessi facendo. Infatti dopo pochi minuti mio cugino arrivoò e affacciatosi in camera mi chiese "Che stai facendo?", io feci per ricompormi e dissi "niente perchè?", a quel punto lui era fermo davanti alla porta che mi fissava, il mio obiettivo era raggiunto. Mi alzai dal letto e andai a chiudere la porta a chiave così che nessuno potesse entrare all’improvviso. Mi voltai e spinsi mio cugino sul letto, poi mi buttai sopra di lui e iniziai a strusciarmi addosso a lui come facevamo di solito. Il tempo però non era dalla nostra parte, dovevamo fare in fretta se non volevamo essere beccati. Iniziammo così subito togliendoci gli slip da bagno, e nudi, ci stendemmo sul letto uno affianco all'altro, e iniziammo a segarci a vicenda mentre ci guardavamo negli occhi. Lui fu il primo a smettere di segarmi e mettendosi le braccia dietro la testa iniziò a godersi la sega che io continuavo a fargli. Essendo quella posizione un po’ scomoda, mi abbassai e mi misi tra le sue gambe riuscendo così a segarlo meglio e più forte, mentre con la testa mi avvicinavo al suo cazzo e con la lingua iniziavo a dare dei piccoli colpetti sulla cappella. Poi aprii la bocca e ingoiai il suo cazzo, iniziando a leccarlo e insalivarlo tutto, mentre lui con le mani sulla mia testa mi guidava in quel pompino che stava ricevendo. Tutto avvenne naturalmente anche se in realtà si trattava praticamente della prima volta per entrambi ed in entrambi i ruoli. I tempi però ormai erano maturi e forse anche lui , durante l'inverno che ci aveva separato, aveva approfondito le sue conoscenze...... Dopo qualche minuto però mi fermai, anche io infatti volevo la mia parte, perciò gli proposi un 69, lui fortunatamente accettò . Mi distesi e lui venne sopra di me, mi dirigo il suo cazzo in bocca fino in fondo e continuo a farlo scorrere nella mia gola, mentre sento la sua bocca inesperta che mi prende il cazzo in bocca e comincia a leccarmelo. Pensavo sarebbe stato tutto più difficile e invece il momento è bellissimo ed entrambi stiamo godendo come pazzi. Dopo esserci succhiati il cazzo a vicenda, decido che è giunto il momento di passare all'azione. Mio cugino si distende sul letto pronto per essere inculato, mentre io mi posiziono davanti a lui e mi metto le sue gambe sulle spalle, dirigo il mio cazzo verso il suo buco e piano piano comincio a spingere per farlo entrare. L’operazione è molto complessa perché non sappiamo bene come fare, sui giornaletti non si spiega come inumidire il buco, ma siamo ragazzini perspicaci e con un po’di saliva inizio a lavorargli il buchetto fino a che non cede quel tanto da far entrare la punta del mio cazzo. Ecco fatto, il mio cazzo è entrato dentro di lui e comincio a farlo scivolare avanti e dietro, mentre lui sotto di me ansima e si masturba l'uccello. Ovviamente mi muovo lentamente dentro di lui per non fargli male e lo accarezzo sul torace e sul collo per rincuorarlo. Cambiamo posizione e questa volta sono io a stare sotto mentre lui si mette sopra di me sempre con il mio cazzo nel suo culo e comincia ad andare lentamente su e giù, mentre io continuo a segarlo più forte che mai, anche se ogni tanto devo fermarmi per non farlo venire subito. Questa posizione per lui è più piacevole perché riesce a decidere quanto cazzo prendere e può controllare meglio la situazione. Mentre stiamo scopando sentiamo che gli altri cugini si sono svegliati ed ora sono tutti giù, solo io e mio cugino siamo di sopra chiusi nella stanza a scopare. Dobbiamo sbrigarci non abbiamo molto tempo, così lo faccio stendere di nuovo e torno a scoparlo questa volta con più forza. Alla fine lo faccio mettere a pecorina e io mi posiziono dietro di lui. l'inesperienza mi porta a voler sperimentare tutte le posizioni, tutto quello che ho visto come se quella non fosse la prima, ma l'ultima occasione che avremo. Questa posizione è stupenda e mi fa venire in un attimo, mentre lui inginocchiato mi chiede di non venirgli nel culo ma è troppo tardi. Mi lascio andare e sborro come non mai in quel culo da favola, mio cugino sente che sto venendo e subito si stacca da me, il resto dello sperma finisce sulla sua schiena. Mi alzo dal letto e vado in bagno e prendo della carta igienica per pulirgli la schiena. Mentre lui si dirige in bagno per sborrare e per liberare il suo culo dalla mia sborra, io mi vesto e senza dire nulla scendo giù da tutti gli altri. Lui, dopo essersi vestito, come già sa che deve fare, aspetta qualche altro minuto restando a guardare la tv e poi scende anche lui giù. Si torna alla normalità, ognuno per i fatti suoi, quello che è accaduto in camera da letto, rimane in camera da letto. La vacanza è cominciata bene e Santos mi ha fatto un gran regalo…. che ovviamente intendo ricambiare.
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