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Scherzo........da Dottore !


di malatempora
06.05.2013    |    16.358    |    3 9.6
"Quella sera dissi quindi a mia moglie che avevo una riunione politica e mi fermai in studio fino a tardi …..."
Era ormai tardi quella sera, avevo appena finito di darmi una bella grattata alle palle e stavo per rientrare a casa quando squillò il telefono “buonasera dottore, sono la sig.ra Anna, la mamma di Samuel ricorda?” “E ci mancherebbe donna Anna due begl’occhi come i vostri come si possono scordare dica dica” “guardi dottore una traggedia abbiamo bisogno di lei abbiamo scoperto che nostro figlio è ….. malato …. è …. insomma …..ricchione!” “ha …Minchia ,..venite domani da me su al municipio “

Io, Dott. Pasquale Brunetti sono infatti l’unico medico di queste quattro case sgarrupate e ne sono anche il Sindaco . In realtà io avrei voluto fare il veterinario, ma visto che il cugino del fratello di mio nonno Santo era medico e ci fu la possibilità di “velocizzare” il percorso di studio…..mi ritrovo qua a fare il dottore ed il sindaco. Una posizione di potere e di prestigio che fa invidia a molti e hanno da cagare sangue se pensano di farmi le scarpe alle prossime elezioni sti quattro pezzenti di grilletti, ma torniamo a donna Anna a cui per altro una bottarella la darei anche volentieri.

Donna Anna ed il marito vennero da me il mattino seguente preoccupati e imbarazzati. E ci credo! Avere un figlio frocione per uno stimato rivenditore d’auto qual è il padre era dura da accettare ..… un giornalino porno con uomini che si inchiappettano come degli animali trovato nello zainetto del figlio non è una bella scoperta …. .

“Signori miei cari e coosa possiamo mai fare, queste sono malattie difficili , si diffondono come la peste” “ non li vedete? ormai sono dappertutto, signora mia, … non ti puoi girare che ci sono due froci che si slinguazzano , un indecenza” “ ma dottore lei ci deve aiutare ci deve salvare nostro figlio!” “ Eeeeeee salvare…salvare… non è così semplice ci vorranno sedute, incontri, può essere una cosa costosa….” “non s’ha da preoccupare dottore per guarire mio figlio tutto quello che vuoole”…..
Voi capite che ad una tale richiesta non potei sottrarmi…
“Portatemelo domani in studio e vedrete che … o con le buone o con le cattive qualcosa tiriamo fuori” “grazie dottore grazie baciamo le mani a domani a domani”

Così quel pomeriggio Samuel arrivò presto nel mio studio ignaro del vero motivo dei nostri incontri … volevo prima conoscerlo sto puppo.

“Trasi Samuel accomodati e stenditi sul lettino un attimo e sono da te ….”. Samuel era nu bello picciriddu, 17 anni, dalla carnagione chiara e i capelli castani tagliati con una frangia che gli copriva metà del volto. Sicuramente uno dei tanti bastardi di origine normanna qui da noi ….. così diverso però dallo stereotipo generale ….. Il corpo magro, le mani affusolate, le gambe lunghe avvolte in quei pantaloni stretti …

“Allora Samuel mi dicono i tuoi genitori che ti fumi roba che non fa bene alla salute heeeee non è bene , ma vorrei anche capire se questo influisce sulla tua salute anche diciamo…… dal punto di vista del sesso” e cominciai a fare domande sulle sue abitudini ed i suoi comportamenti, il ragazzo era un po’ spaesato ma si aprii e dopo un oretta di colloquio lo salutai fissandogli un nuovo appuntamento.

Non mi erano mai capitati froci come pazienti e mai ne avrei voluti, ma i genitori di Samuel pagavano bene e quindi decisi di informarmi un po’ per capire meglio questa malattia. Quella sera dissi quindi a mia moglie che avevo una riunione politica e mi fermai in studio fino a tardi ….
Sullo schermo del computer scorrevano le immagini di orge animalesche ed amplessi che mai avrei immaginato. Accanto a me avevo posto un taccuino su cui segnare i miei appunti. In quel momento due uomini di colore lucidi di olio stavano scopando un giovane mulatto che nonostante le forti urla sembrava gradire il trattamento. I loro cazzi entravano ed uscivano dal corpo del giovane in un perenne e ritmato andirivieni. Ma le scene quella sera erano state veramente molte e il mio taccuino era ricco di appunti … orge con tre e più uomini che si inchiappettavano senza ritegno, rapporti tra bianchi e neri, sodomizzazioni, uomini che infilavano la mano e il braccio fino al gomito nel culo di altri uomini….Mi ritrovai non so neppure io come con una mano che mi accarezzava il cazzo mentre con l’altra mi attorcigliavo i folti peli del petto, e un eccitazione crescente si stava impadronendo del mio randello che alla fine eruttò una copiosa colata di sperma che dovetti asciugare con diversi fazzolettini di carta.

Al nostro secondo incontro il ragazzo si presentò puntuale ed iniziammo così il nostro colloquio “terapeutico” senza perdere tempo. Samuel si rivelò subito molto disponibile a raccontarsi aprendosi liberamente… direi quasi che si sentisse a suo agio …. e stranamente ero io, forse, a sentirmi in parte a disagio … quel suo accavallare le gambe, il massaggiarsi ritmicamente con la mano dietro la nuca scostandosi i capelli ….. quel continuare a fissarmi mentre si raccontava … Le immagini delle sere precedenti (perché ovviamente avevo continuato ad approfondire la conoscenza) si accavallavano nella mia mente … Quel brutto frocio, secondo me, non riusciva proprio a trattenersi … la sua malattia ormai doveva averlo contagiato alla grande.

Volli quindi cogliere l’occasione per sottoporgli un questionario molto diretto sui gusti e gli orientamenti sessuali per capire quale fosse lo stadio della sua malattia. Il questionario era il frutto delle mie lunghe serate e ne ero molto orgoglioso.

Capirete quindi il mio stupore e la mia agitazione quando verificando le risposte mi resi conto che Samuel aveva oltrepassato ogni limite era culo in ogni poro era assolutamente necessario intensificare le sedute ne andava della salute di quel giovane ma soprattutto della mia reputazione di medico.

Fu così che dissi a Samuel di venire a casa mia per una seduta più lunga e concentrata “Sai Samuel, io di solito non visito a casa mia” gli dissi “ma il tuo caso è molto particolare e senza dubbio la tua malattia è in uno stadio molto avanzato, vista questa urgenza ti aspetto domani alla stessa ora a casa mia”

Il giorno seguente, sempre puntuale, Samuel si presentò a casa mia. Lo feci accomodare nel mio studio e iniziai la consueta terapia. “avanti su.. raccontami per bene le tue esperienze con altri maschietti ”
Samuel non si trattenne e cominciò a raccontare senza limitarsi. Quel giorno, probabilmente anche grazie al lavoro fatto prima col questionario, era particolarmente disponibile a parlare iniziò dalle sue esperienze di cybersesso con un altro culano di nome Marco e si dilungò nel descrivermi con i minimi dettagli le richieste morbose che questi gli faceva … La testa cominciò a girarmi ed il sudore imperlò la mia fronte; come se avessi preso un influenza un brivido mi percorreva il corpo e seguendo tutta la spina dorsale andava a scaricarsi proprio sotto le mie palle, il cazzo cominciava a pulsare e il mio respiro si fece rotto, ma quando Samuel incominciò a raccontare di come sorpreso dal cugino si era ritrovato a farsi spompinare da quella mezza checca … lì non riuscii più a trattenermi e che cazzo…. anch’io avevo le mie esigenze.…

Non ci fu più deontologia professionale, non più morale ma solo una gran voglia di assaggiare anch’io quel frutto acerbo ma troppo bello per non essere colto …. spostai la sedia e gli fui sopra.

“Tu sei propio una puttanella ed io ho giusto quello che fa per te!” gli dissi “Succhiami sto cazzo come fai con i tuoi amichetti.”
Samuel fu preso alla sprovvista, ma da ricchione malato qual’era non si tirò indietro, anche perché non glie ne diedi il tempo, la mia cappella e a seguire tutto il mio cazzo, seppur di discrete dimensioni, sparì dentro la sua bocca. Mentre con la mano mi segavo la sua lingua scorreva veloce sulla punta lasciandola lucida ed insalivata si notava che il ragazzino era portato, una dote innata probabilmente accresciuta dalla molta esperienza fin li fatta. Si vedeva che Samuel godeva della cosa e questo mi spinse ad osare di più. “dai frocetto di merda assaggiala tutta questa bella minchia forza”.
Con le mani gli guidavo la testa affinché il mio cazzo potesse entrare sempre più in profondità andando a solleticargli la gola e le corde vocali, il piccolo non opponeva resistenza ed ormai la mia eccitazione era al massimo si percepiva da come guaiva che il cazzo gli piaceva. Non riuscii però a trattenermi oltre e con alcuni affondi decisi portai a termine il mio lavoro e riempii di calda sborra la gola e il volto di quel bel moccioso.

“Ragazzino, adesso ti farò qualcosa che ti piacerà molto, ti ricorderai di me per sempre ed anche il tuo culetto.” Gli dissi. La mia eccitazione era ancora alta e non volevo perdere quell’occasione unica. La mia testa era piena di immagini di cazzi bianchi, neri, lunghi, corti che si infilavano in ogni buco ed anch’io volevo provare … quale miglior opportunità …..

Samuel non oppose resistenza, con una mano lo sollevai e come una furia lo spogliai, nudo come un verme, lo sistemai alla pecorina sopra il divanetto la testa al di là dello schienale e quel bellissimo culetto bianco in bella mostra davanti ai miei occhi.
Gli aprii le chiappe sode e vidi quel fiore rosa aprirsi davanti a me immaginare il mio cazzo farsi strada dentro di lui e realizzare quel sogno fu un tutt’uno …. La mia cappella si fece lentamente strada dentro quello stretto pertugio e il mio cazzo duro e teso fece ben presto cedere la resistenza di quel buchetto. “dai troietta muoviti per bene prendilo tutto dentro”
Iniziai un lento movimento e le mie mani cingendogli i fianchi gli impedivano di sottrarsi a quella piacevole tortura.
Da troia navigata qual’era Samuel cominciò presto a gemere dal piacere stringendo sempre di più le pareti del suo culo attorno al mio cazzo che lo stantuffava.

“Ecco cosi! Godi piccola puttanella godi, che al resto ci pensa il tuo dottore. Ti faccio urlare, ti apro, ti sfondo!”
Samuel cercava di divincolarsi ma il mio cazzo era ormai profondamente piantato dentro di lui e le mie palle ritmicamente battevano sui suoi bei glutei bianchi. Ormai stavo dando libero sfogo a tutta la mia libidine e cominciai a colpire a mano aperta quel bel culo che presto cominciò ad arrossare, ma invece di urlare Samuel cominciò a muoversi ancora più velocemente rinculando ogni volta che indietreggiavo col mio randello. “dai vieni frocio che non sei altro vieni a cercartelo il tuo cazzo, dai non farlo uscire che ti debbo riempire le budella”
Il piccolo ormai ci aveva preso gusto e non oppose nessuna resistenza quando lo girai di schiena sul divanetto. Una gamba penzolante dal divano, mentre l’altra appoggiata al mio petto mi davano il ritmo all’inculata. Mentre il mio cazzo lo riempiva lo guardavo negli occhi per godermi appieno il suo viso contorcersi dal piacere, la puttanella però non si vergognava del suo godimento ma anzi sfrontata mi fissava anch’essa negli occhi….chissà che cazzo avrà avuto da guardare…. “godi troia godi impara da un vero uomo”.
Ormai non potevo più resistere ma prima che io venissi anche lui senza toccarsi venne copiosamente, mi scaricai quindi dentro di lui lasciando che la mia sborra gli invadesse l’intestino in profondità.

Non mi ero ancora tirato su i pantaloni che Samuel disse: “Per la miseria dottore! Aveva propio ragione lei! Ero veramente ammalato, e senza neanche saperlo. La ringrazio veramente per avermi guarito, e mi scuso per averla contagiata, ma sono sicuro che un bravo dottore come lei troverà presto la medicina che la curi o "la soddisfi".

Mi diede la mano e se ne andò…. ed io? Io cosa avrei fatto? Rimasi lì, seduto dietro la scrivania dello studio per qualche ora, ripensando alle ultime parole di Samuel… Ora anch’io avrei dovuto trovare un dottore, e che “ dottore” perché non volevo guarire da questa mia nuova, bellissima malattia, come diceva mio nonno “minchia sbrugghiata nunn'avi patruni”.

Ma cosa avrà pensato Samuel mentre veniva analizzato nel didietro? Se vuoi saperlo ....scherzo al dottore, di Nene_Malo, è il tuo racconto



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