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Gay & Bisex

Frigo vuoto


di ArtPassion
10.07.2013    |    7.900    |    0 7.5
"Decisi di agire, lo sollevai in braccio e lo portai in camera, finimmo sul letto..."
Le vacanze erano finite da poco, la voglia di rimettersi sui libri per dare l'ultimo esame non era certo delle più alte e il caldo in città non lasciava nulla se non la voglia di stravaccarsi a letto o andare in piscina.
Fortunatamente l'aria condizionata della biblioteca rendeva lo studio un po' meno difficile. Lo sguardo vagava attorno: nessuna preda interessante. Ripetevo tra me e me anche se so benissimo di non essere un predatore d'assalto.
Poco distante da me la mia amica continuava imperterrita a sottolineare le dispense di una qualche materia di cinema. Il mio libro di arte contemporanea invece rimaneva vergine all'evidenziatore: sia mai rovinare un libro d'arte.
I minuti passavano lenti, la pausa caffè era terminata da poco ma la fame cominciava a farsi viva. Mi rivolsi alla mia amica ,la sua risposta fu affermativa. Ci dirigemmo con tutta calma verso una della mense della città, quella in centro è sempre piena. Optammo per quella vicino al duomo. Poca gente, pranzo in assoluta calma, quattro parole tra amici e si torna sui libri. La giornata passò lentamente e al momento di uscire dissi alla mia amica
Rise, non pensava lo avrei fatto davvero ma il destino volle che incontrassimo un mio caro amico. presentai F a G, facemmo quattro chiacchiere veloci e gli dissi, sfacciatamente: rise, ma non mi negò l'autoinvito. Era fatta il frigo vuoto sarebbe rimasto vuoto, il mio stomaco si sarebbe riempito.
Non ricordo se portai con me qualcosa, come del vino. Forse si. Ma quando arrivai nel suo appartamento, attorno alle 20 la cena era già pronta. Un buon piatto di pasta fredda andava benissimo, non mi aspettavo ne tanto meno desideravo un pasto luculliano. Prima di cominciare ci gustammo un paio di bicchieri di sangria, cosa c'è di meglio di un bicchiere di vino e frutta fresca dopo una giornata di caldo?
Con calma cominciammo a mangiare, le solite quattro chiacchiere che si fanno tra amici anche se la conversazione prese una strana piega.
Cominciammo a parlare di ex, soliti discorsi in realtà, e ridemmo del fatto che il suo "ex" fosse un tipo con cui avrei dovuto vedermi io (prima che diventassimo amici). Ridemmo un po della cosa esprimendo i nostri pareri.
Poi il discorso virò: Beh, dove starebbe il problema se ci dovessimo baciare?dissi.
Eravamo poco distanti, sul divano, gli sguardi si incrociarono e parti il bacio. Il primo fu a stampo, niente di che. dissi avvicinandomi < secondo me non è un problema neanche cosi> e il secondo bacio fu piu intenso. Le labbra si dischiusero e le lingue cominciarono ad accarezzarsi, sempre con piu vigore e passione. Fu un bacio appassionato ma ci fermammo. mi chiese perplesso G. .
Nel dire cosi si avvicino, finimmo sdraiati sul divano, uno sopra l'altro e le erezioni piano piano si fecero sentire, una contro l'altra. La situazione si stava facendo calda. Le lingue continuavano il loro lavoro mentre le nostre mani be, vagavano sui nostri corpi. Lo sollevai, cambiammo posizione e lo ebbi in braccio. Era sopra di me e muoveva il bacino, il bacio nel frattempo non si era interrotto. dissi per sdrammatizzare nel momento i cui staccammo le lingue. Ci guardammo negli occhi per un attimo.. propose. Ma ormai il dado era tratto, lo riavvicinai a me, gli tolsi la maglia e cominciai a leccarli i capezzoli, prima uno poi l'altro. La sua testa era all'indietro e le mani mi tenevano la testa. Giocai per un po con quelli. disse G. Presi le sue parole come una sfida, la mia mano si fiondo sui bottoni dei jeans mentre la bocca tornò ad occuparsi della sua. Decisi di agire, lo sollevai in braccio e lo portai in camera, finimmo sul letto. Pene contro pene, mi tolse la maglia e cominciammo di nuovo a baciarci. In poco tempo ci ritrovammo nudi, le nostre erezioni svettavano ora fuori dalle rispettive mutande e le mani, di entrambi si fiondarono sui membri. Muovevamo le mani in sincronia: su e giu, su e giu...i mugolii di piacere aumentavano anche se erano soffocati dai baci. Mi staccai, la mia destinazione ora era un altra. Comincia con baciargli la punta del cazzo. Poi estrassi la lingua e leccai l'asta per tutta la sua lunghezza in tutti i "lati". Poi finalmente lo presi tutto in bocca. Il suo piacere lo si sentiva, le mani mi tenevano i capelli mentre dalla suo bocca uscivano mugolii di piacere. Mi stacco e ricambiò il favore.Prese il mio cazzo in mano, lo masturbò appena, poi lo bagno lentamente con la lingua, lo fece scivolare in bocca e cominciò a giocarci. Sentivo la lingua giocare con il mio glande e poi con l'asta. Non desideravo altro che venire.
Non ci dicemmo nulla. Sapevamo che non avremmo dovuto andare oltre, non era il caso. Ci guardammo negli occhi, lui si sedette su di me e ci masturbammo in contemporanea. Venimmo insieme ansiamdno sul mio corpo. Mi piace la sborra calda sulla pancia.

Dopo quel giorno non è cambiato nulla.


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