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Gay & Bisex

Il mio toro 2


di Assaporo72
26.07.2024    |    6.385    |    8 9.8
"Mi strinsi il cazzo alla radice, mi assaporai gioiosamente il nuovo orgasmo e poi mi sfilai dal suo cazzo sotto il suo sguardo quasi disperato..."
Dopo l'incontro voluto e l'avventura inaspettata, di cui vi ho dato conto nella prima parte del racconto, continuai a fantasticare su Lui, il mio toro, sul suo cazzo e sulle mie sensazioni.
Nel frattempo ci tenevamo in contatto via mail, chat di fuoco e dolcezza.
Finché un giorno mi decisi ad incontrarlo in ambiente più rilassato e consono: casa mia.
Ero agitato, timoroso, eccitato e deciso a rivederlo, mi piaceva parecchio. Non sapevo se sarei riuscito ad andare fino in fondo, un sacco di remore e domande.

Comunque lo andai a prendere al posto convenuto per l'appuntamento, saluto formale ma carico di tensione. Avevo lo stomaco sottosopra, ma mi piaceva la situazione. Completamente inesperto ma fiducioso.

Visti da fuori potevamo sembrare due allegri compagni di gioco, ma appena si chiuse la porta di casa, mi prese per un braccio, mi portó a se ed incominciò a baciarmi.
Io impietrito, non amo molto il contatto fisico a meno che non lo richieda esplicitamente e lui mi stava baciando sulle labbra...
Sentire la sua forza esercitata in modo così gentile mi fece sciogliere, mi lasciai andare, mi strinse nel suo abbraccio e mi ficcó la lingua in gola.
C'era passione in quel bacio, la voglia irrefrenabile di trasmettere un'emozione più profonda della semplice voglia di sesso.

Come un automa, inebetito ed eccitato da quel profondo bacio, lo presi per mano e lo guidai in camera da letto. Stavolta fui io a cercare la sua bocca mentre le mani tremanti correvano a cercare di togliergli i vestiti ma senza voglia di staccare le nostre bocche.
Ero in trance, lo spogliai nudo e cominciai ad ammirare il suo corpo bello, forte, molto in forma per la sua etá, proprio un bel bocconcino.
Lo feci sdraiare sul letto ed iniziai a baciare il suo corpo con languida calma, volevo gustarlo. Voleva che gli mordessi i capezzoli e lo accontentai e con un paio di baci al suo ventre scesi finalmente al cospetto di quel meraviglioso minareto di carne che mi guardava.

Era "barzotto", cioè a metà strada tra il completamente eretto ed il soldatino a riposo. Meraviglioso. Cominciai a baciarlo piano mentre con la mano facevo scivolare fuori la cappella.
Adoro scappellare un bel cazzo ed il suo, pur non essendo mostruoso, era proprio bello.

Sorrido al ricordo, perché l'ultimo pensiero che mi passó per la testa prima di imboccarlo completamente fu: "che bello é a punta, fatto apposta per il culo".
Fu lì che decisi di andare fino in fondo, ed a quel punto la sua cappella era già arrivata a sfruculiarmi le tonsille.

Lo succhiai, leccai e baciai a lungo, ma ad un certo punto lo feci alzare dal letto, era tempo di affrontare il livello successivo.
Lui mi guardava e sorrideva, sapeva cosa stava per succedere ma io no, ero in preda ad una ridda di sensazioni, ma le mie mani aprivano il cassetto ed estraevano il lubrificante che tante volte avevo usato con le mie amiche.

Mi stesi sul letto, alzai le gambe e mi riempii di una generosa dose di lubrificante, Lui si avvicinò, io gli dissi sottovoce:"vieni qui" e Lui si posizionó sopra di me, le mie gambe sulle sue spalle e le mie mani a guidare il suo palo del piacere verso il mio buchino stretto.

Come da previsione, la forma della sua cappella agevoló molto l'inserimento, unitamente al lubrificante. Senza quasi accorgermi avevo già tutta la sua cappella oltre lo sfintere, percepivo una piacevole sensazione di caldo umido.

Piano piano inizió a forzare (credo che anche la sua pazienza avesse dei limiti), e qui le cose si fecero complicate perché ok la cappella, ma c'era ancora tutto il resto che doveva entrare e sentivo un po' di dolore.
Lui entrava un pezzetto, sentivo male, usciva e poi lo riportava alla posizione appena conquistata e si fermava.
Mi guardava in faccia, con aria interrogativa, cercava di capire cosa e quando fare.
Era resistente il mio torello, ma non poteva mantenere la posizione a lungo anche perché lui stava sopra e doveva tenere il peso del corpo per non sfondarmi il culo in un colpo solo.
Ansimava per la fatica, lo sforzo ed il desiderio. Era così bello da guardare che cercai nuovamente la sua bocca e li si vede che mi rilassai totalmente perché senza dolore risucchiai completamente il suo cazzo dentro di me, fino alla radice.

Lui mi baciava e spingeva forte per entrare sempre di più. Ma anche l'uomo più paziente del mondo, in quella situazione, ad un certo punto, perde il freno. Ed infatti si staccò da me e cominció un lento avanti ed indietro che serviva solo a sincerarsi che fossi aperto per bene, poi chiuse gli occhi, alzò la testa e cominció a stantuffarmi senza pietá

Vi sembrerà strano, ma quando lo estraeva quasi totalmente dal mio culo, provavo un brivido di piacere fisico.
Tant'è vero che cominció ad imbarzottirsi anche il mio pisello.

Dopo un tempo interminabile mi fece girare a pecora ed in un nanosecondo era di nuovo dentro di me che stantuffava come un forsennato causandomi un sacco di ondate di piacere, ormai lo incitavo a sbattermi e a spingere ancora più a fondo mentre il piacere cresceva dentro di me.

Poi le spinte si fecero meno vigorose e decise, resistente il mio torello, ma non invulnerabile. La fatica si cominciava a fare sentire. Ma la foga era ancora a livelli pericolosi, così lo feci sdraiare comodo, un paio di passaggi di lingua e bocca per farlo svettare mentre lui stava sdraiato ed ansimante.
Bello e buono, ma io lo volevo dentro, così salii sopra di lui, mi posizionai per bene e poi mi sedetti sul suo bastone meraviglioso. Spinsi in giú ed indietro più possibile, più di così non sarebbe potuto entrare.

Andai su e giù un po' di volte godendomi la sensazione di pienezza e le stilettate di piacere che mi arrivavano al cervello. Nel muovermi sul suo cazzo scoprii che sentivo molto di più, molte più sensazioni e molto più piacere.
Presi a muovermi avanti ed indietro sempre più forte finché mi sentii formicolare il corpo. Le gambe tremavano e l'ano si contraeva spasmodicamente fuori controllo.

Gli presi le mani, guardandolo stupito e lasciando che quell'orgasmo si scatenasse liberatorio, non l'avevo mai provato e non pensavo potesse essere così potente e totalizzante.
Passata l'ondata di piacere lo guardai sorridere anche se lo vedevo tra le nebbie e le lucciole...ma pur sempre piantato fino alla radice nel mio culo.

Però Lui non era ancora venuto, ed ora questo era il mio pensiero.
Lui mi carezzava il volto ed ogni tanto affondava un colpetto, segno che ancora cercava il piacere, ne aveva bisogno.
Così ricominciai a muovermi su e giù e avanti e indietro. Volevo sentirlo e vederlo godere. Ma in capo a pochi minuti mi stava di nuovo girando la testa ed ero accasciato su di lui in preda agli spasmi di un altro orgasmo.

Stavolta le pulsazioni mi arrivarono così forte che non riuscii più a mantenere il controllo, sentivo le palle stringersi e l'eiaculazione montare come un vulcano.
Mi strinsi il cazzo alla radice, mi assaporai gioiosamente il nuovo orgasmo e poi mi sfilai dal suo cazzo sotto il suo sguardo quasi disperato.
Ma avevo una sorpresa per lui...
Portai il mio cazzo contro il suo ed aprii la mano, bollenti getti di sperma colarono sul suo cazzo, io velocemente scesi e cominciai a pomparlo mentre la mia bocca e la faccia si riempivano del mio stesso sperma.
Vedere il suo cazzo affondare nella mia bocca piena di sperma fu la ciliegina sulla torta.
Un orgasmo potente, vibrante e lunghissimo lo devastó completamente.
Affondava il suo cazzo nella mia bocca fino alla radice e ad ogni affondo mi urlava: "Puttana, sei la mia puttana!!!"

Dopo esserci calmati ed aver fatto la doccia, decidemmo che ci saremmo rivisti regolarmente.
E così fu.
Per un periodo di tempo bellissimo ci vedemmo spesso, mi regaló orgasmi fantastici ogni volta.
Io ero la sua puttana e lui era IL MIO TORO.
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