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Io e mio padre sogno proibito


di red905
29.12.2013    |    26.917    |    6 9.3
"Mi avvicinai e gli guardai il sedere da vicino è spinto dal desiderio con leggerezza cercai come di sfilargli l'intimo ma era quasi impossible siccome il..."
Era circa a metà degli anni novanta frequentavo il secondo anno della scuola superiore, ero un ragazzo nella media tranquillo carino moro.
Non ero un gran sportivo e avevo poco successo con le ragazze non tanto perché loro non mi cercassero più che altro ero io ad evitarle.
Stavo attraversando una fase in cui non mi era chiaro quello che volevo, provavo sempre più attrazione per le persone del mio stesso sesso e ogni occasione era buona per cercare di vedere parti intime maschili.
A quel tempo non avevo accesso a internet e non avrei mai osato comprare giornali porno e non facendo sport non potevo contare sugli spogliatoi, quindi la mia massima visione di corpi maschili era nell'immagine che si trovava allegata agli slip quando si compravano al negozio.
Ero figlio unico e dunque l'unico uomo a mia disposizione per approfondire la conoscenza del corpo adulto maschile era mio padre.
Io ero ancora un ragazzetto il mio fisico era molto asciutto ed ero ben dotato e mi chiedevo come fosse il pene di mio padre, non l'avevo mai visto completamente nudo ma d'estate nei pochi momenti in cui era in casa stava in canotta e in slip aderenti che davano spazio alla mia fantasia a volte mi masturbavo con i suoi slip usati.
La mia curiosità cresceva giorno dopo giorno e inizia a spiarlo in bagno dal buco della serratura ma con scarsi risultati, mio padre non aveva ancora 40 anni aveva un fisico possente carnagione scura moro molto bello e fiero, aveva due occhi neri magnetici che gli davano un aria severa infatti un po' avevo paura di lui e allo stesso tempo ne ero profondamente attratto, un gran bell'uomo con due spalle larghe un grande torace villoso e due braccia forti dovute al suo lavoro in cantiere.
Dove lavorava gli venivano assegnati anche turni notturni, arrivava a casa la mattina e solitamente appena arrivava si spogliava e dormiva qualche ora nel letto in slip.
Una domenica tiepida di settembre mio padre dopo un turno di notte arrivò più tardi del previsto, erano già quasi le 2 del pomeriggio, c'erano stati dei problemi e si era dovuto fermare più a lungo. Entrò in casa affaticato e gli lancia un breve saluto che contraccambiò, io facevo finta di leggere dei fumetti in salotto sul bordo del divano ma in realtà ero li solo perché avevo un buona visuale della camera da letto. Quel momento mentre si cambiava era ottimo per ammirare il corpo di mio padre almeno le volte che non chiudeva la porta. Si diresse verso il bagno, ne uscì quasi subito probabilmente troppo stanco per fare la doccia, poi andò in camera e si tolse prima la t-shirt rimanendo il canotta e iniziò a slacciarsi i jeans e rimase in slip bianchi mostrando una bella protuberanza, ma appena qualche istante dopo chiuse la porta e dal vetro sabbiato vidi che stava cambiando le mutande e riuscii a scorgere attraverso il vetro i suoi glutei sodi e muscolosi ma nulla più siccome rimase di spalle. La porta era solo socchiusa e immaginare lo spettacolo che c'era li dietro a soli pochi passi da me mi dava alla testa ma non avrei mai osato aprirla, scorsi poi la figura di mio padre sdraiarsi sul letto. Dopo qualche minuto decisi di provare a entrare in camera anche per il fatto che mia madre non sarebbe tornata prima di qualche giorno siccome assisteva mia nonna malata.
Quatto quatto quasi strisciando mi avvicinai alla porta e l'aprii appena per poter passare e silenziosamente entrai..era sdraiato su un fianco dando le spalle alla porta con indosso solo un paio di slip e dava l'impressione stesse dormendo. Mi avvicinai e gli guardai il sedere da vicino è spinto dal desiderio con leggerezza cercai come di sfilargli l'intimo ma era quasi impossible siccome il tessuto risultava aderente. Ad un tratto si mosse e io tornai veloce quatto in terra, non sembrava essersi svegliato ma si era semplicemente sdraiato di schiena.
Con la penombra delle persiane chiuse notai comunque il suo membro visibilmente grande, anzi in erezione! Probabilmente sfiorargli la pelle l'aveva eccitato o procurato un sogno erotico, forse anche perché erano parecchi giorni che mia mamma non c'era e non aveva avuto modo di sfogare la sua carica sessuale. Era enorme e si poteva intuire bene la forma del pene e dello scroto grazie allo slip aderente che a stento lo conteneva. Lui era sdraiato al bordo del letto e mi avvicinai e mi inginocchiai all'altezza del suo membro e lo toccai, provai una fortissima eccitazione ma volevo di più e lentamente gli tirai giù lo slip lasciando svettare il suo pene enorme. Era bellissimo aveva alla base un folto pelo nero da cui partiva la possente asta spessa e gonfia e le palle erano belle grosse e ricoperte da qualche pelo poco fitto. Lo scappellai pianissimo e liberai la grossa cappella e molto lentamente lo segai piano piano.
Continuai per qualche minuto quando all'improvviso mio padre si svegliò.
Lo mollai subito e lui ancora intontito dal sonno mi chiese cosa stessi facendo con tono arrabbiato.
Inizia a piagnucolare e gli dissi che la mia era sola curiosità che siccome ero tagliato un po' fuori dal giro di amici volevo solo un confronto, capire come fosse fatto il pene di un uomo adulto e lui era il mio unico esempio disponibile. Sembrava essere dispiaciuto lui adesso e mi disse "be hai visto ora no?" e io "Non molto ti sei svegliato" allora senza dire altro si alzò in piedi si tolse gli slip e rimase nudo con il membro tornato a riposo e si sedette sul letto e disse "Ok solo questa volta che rimanga tra noi" io ero senza parole e mi inginocchiai sul letto di fronte al suo cazzone e inizia ad accarezzarlo e dopo poco torno eretto e possente. Allora inizia a stringerlo e a segarlo e lui emetteva qualche verso di piacere socchiudendo gli occhi, poi preso dal desiderio iniziai a leccargli la cappella e lui mi chiese che stessi facendo ma non riuscì a fermarmi e inizia a fargli un bel pompino.
Lo succhiai per dieci minuti facendo su e giù con la testa e aiutandomi con le mani finché ad un certe punto mi spinse la testa contro fino in fondo e mi chiavò violentemente spingendo su e giù il bacino contro la mia bocca finché ad un tratto mi inondò la bocca di dolcissimo sperma che dalla grande quantità feci fatica ad ingoiare. Poi mi staccai lo ringrazia e uscii lasciandolo li paonazzo in viso e con ancora il membro eretto.
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