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Morivo per i suoi PIEDI (terza parte)


di vodait
11.05.2013    |    23.743    |    2 9.2
"Inizio a succhiare e leccare le sue palle, sono gonfie e io vado su e giù..."
Sono arrivato a casa di Luca verso le 9.30, scendo direttamente in taverna e vedo che sul tavolo ci sono i nostri lavori, gli chiedo che cosa avesse detto il professore, ma lui non mi ascolta e dice:- Silvio ora puoi uscire -. Lo guardo perplesso, ma credo di intuire perché Luca mi prende il cellulare dalle mani.
Silvio ha due anni più di noi, è alto 1,96 porta un 47 di scarpe, sembra quasi un tedesco, capelli biondi e occhi azzurri e ha un fisico ben scolpito. Lui era noto tra gli amici per essere un donnaiolo incallito, non ricordo sera che siamo usciti che non sia finito a scoparsi una ragazza o due in qualsiasi posto, in macchina, a letto nel giardino sul tavolo della cucina, credo di aver reso l'idea. Luca si rivolge a lui e gli dice - Questo è lo schiavo di cui ti ho accennato -
-Luca non ho tempo per gli scherzi - rispondo io un po' titubante.
Silvio mi guarda e mi dice - Stai zitto inutile schiavo, ho visto il video -
- Inginocchiati Valerio, mostra a Silvio lo stesso rispetto che mostri a me -
Io non discuto, intanto loro si siedono sul divano e si mettono comodi. Io mi avvicino a Luca, ma subito mi arriva un calcio da parte di Silvio. - Che cazzo fai verme, non sai che prima si devono servire gli ospiti di casa? Da oggi se Silvio ti impartisce un ordine è come se fossi io a dartelo, perciò eseguilo!- Mi giro immediatamente verso il mio nuovo padrone acquisito e attendo un suo ordine. Lui dopo alcuni secondi mi dice: - Inutile rotto in culo, che cazzo fai lì fermo, prostrati e baciami la punta delle scarpe per dimostrarmi la tua devozione-.
Silvio indossava le sue Nike Silver che aveva da molti anni e che, sempre per molti anni sono state il mio sogno, erano belle vissute. Io mi chino immediatamente dopo aver chiesto scusa e procedo baciando prima la sinistra e poi la destra, a quel punto allungo la mano per sfilare la prima, ma un grido mi ferma.
-Che cazzo stai facendo stupido frocio che non sei altro - mi chiede Silvio e continua - ti ho forse detto che puoi sfilarmi le scarpe forse? E' così che servi i tuoi padroni, mangia cazzi che non sei altro? Adesso girati e mettiti a quattro zampe!-
Io obbedisco, sto per chiedere scusa, ma lui si è già alzato dal divano e mi ha subito mollato una sculacciata violentissima che mi toglie il respiro. Ne sono seguite altre 3 e io credevo di non riprendermi. Invece mentre sto prendendo fiato lui mi abbassa i pantaloni e si sfila la cintura. Mi da una cinturata per farmi capire cosa mi sarebbe toccato e poi mi dice - Adesso conta ogni colpo e vedi di ringraziarmi!-
Sono seguiti 7 colpi violenti ed io avevo le lacrime dal dolore, ma lo ringraziavo ugualmente, in me in quel momento scorreva tutta la sottomissione che stava esercitando e mi sentivo appagato. Quando ha finito mi ha chiesto: - hai imparato la lezione pezzo di merda?-
-Sì Padron Silvio, grazie padrone per avermi punito-
-Inizi a ragionare-
Luca a quel punto interviene nell'atto e gli domanda: - allora che ti sembra, è come pensavi o no?-
-Luca avevi ragione, è proprio una puttana-. Si rivolge a me e con il massimo disprezzo mi dice: -Troia, voglio che mi supplichi per potermi sfilare le scarpe-
Io inizio: -Per piacere Padron Silvio, posso avere l'onore di sfilarvi le scarpe?-
-E questo che cazzo sarebbe? Devi umiliarti!-
-Padron Silvio, sono il vostro schiavo, usatemi come una vostra proprietà, abusate di me, fate quello che volete, io non ho diritti nei vostri confronti. Consentitemi solo di servire la vostra superiorità e il vostro natural modo di essere un maschio dominante. Vivo solo per rendervi felice.-
-Bravo schiavo, inizi a capire che con te faccio cio che voglio, sfilami le scarpe e apprezzane l'odore-
Luca sembrava molto eccitato per quella scena e aveva iniziato a farsi una mezza sega mentre riprendeva tutto con il cellulare.
Io alle parole di Silvio trasalo per un secondo, mi abbasso e sfilo la scarpa sinistra che subito dopo annuso; la puzza era indescrivibilmente perfetta e la mia soddisfazione è stata subito colta: - Sei proprio un leccapiedi, guarda come ti ecciti con la puzza di piedi di uno stallone vero!-
-grazie mio padrone per onorarmi, il vostro odore è per me un profumo prezioso e il vostro sudore un nettare pregiatissimo, posso immergere la mia faccia tra i vostri meravigliosi calzetti?-
-Devi puttana, lo sai che li indosso da 12 giorni senza mai cambiarli?-
A quella notizia non ho più capito nulla, mi sono sprofondato nel più assoluto e lussurioso piacere, ho chiesto il permesso per leccarli e mi è stato immediatamente concesso. Sembrava che anche Silvio apprezzasse a quel punto mi ha chiesto:
- vuoi leccare anche i piedi?-
-Sì padrone!-
-Devi chiedermelo-
-Padron Silvio posso leccare le vostre meravigliose piante dei piedi e le vostre incredibili dita?-
-Cosa sei disposto a fare per un sì?-
-Padrone, dovete solo ordinare, tutto quello che vorrete chiedermi-
-Alzati un po' e leccami le ascelle-
Silvio si è tolto subito la maglietta che aveva e pur essendo mattina era già molto sudato, solo dopo sono venuto a sapere che era giunto a casa di Luca facendo una corsa a piedi. Io mi avvicino, ma con la mano mi afferra e mi avvicina con forza e mi dice: - prima di leccare, annusa un po' che ti fa bene-. Non sapevo se essere felice, ma ho obbedito e inalato a pieni polmoni poi ho tirato fuori la lingua e ho iniziato a leccare con lunghe passate dal basso verso l'alto. Lui continuava adirmi: -lecca cagna, lecca bene. Ti piace?... Sì , si vede che ti piace il sudore del maschio-.
-Padrone, voi avete tutte le qualità non deve sorprendere che le donne vogliano essere scopate da voi-.
-schiavo vieni a leccare anche le mie ascelle- Luca nel frattempo si era quasi denudato e Silvio mi ha spinto verso il padrone che mi aveva chiamato. Ho ripetuto su di lui lo stesso trattamento con ancora maggior passione senza dire nulla poi so stato richiamato da Silvio: -Ora leccami i piedi-
Ho passato un'ora leccando i piedi di Silvio, poi si è avvicinato anche Luca e mi ha fatto togliere le scarpe e poi le calze. Avevo davanti a me 4 piedi divini, ho cercato di accontentarli tutti leccando ovunque poi Luca mi ferma: -Adesso che tu ti sei divertito, tocca a noi!- Silvio completa la frase aggiungendo: -Due padroni e due orefizi, Luca quale vuoi provare per primo?-
-Io provo la bocca-
-Allora io lo svergino per bene-
Sono sbiancato, Silvio aveva un cazzo decisamente grande e io non avevo mai pensato di farmi penetrare. Non potendo obbiettare, ho rivolto lo sguardo verso Silvio che dopo avermi riso in faccia mi ha detto: -Sei davvero la migliore troietta che c'è sul mercato, sarò buono con te, non ti inculerò a secco, ti lascio leccare il mio cazzo in modo da lubrificarlo un po' e io intanto ti allargo un po' con il dito-. Tempo per rispondere nullo, mi ha preso la testa e mi ha obbligato a ingoiarlo subito e a fargli un pompino preparatorio.
-Luca, non ti dispiace se me lo tengo per me ancora un attimo?!-
-Silvio vai tranquillo, deve soddisfare tutte le tue richieste-.
Dopo qualche minuto che lo stavo lubrificando, mi stacca la testa dal suo cazzo, mi volta e inizia a spingere a velocità costante, io inizio a gridare e lui mi infila subito un suo calzino in bocca per farmi tacere. Mi manca ancora l'aria e il dolore mi fa quasi perdere i sensi, poi entra e senza attendere niente e nessuno inizia a scoparmi, non troppo forte, ma senza curarsi della mia sofferenza. Luca invece mi toglie il calzino e infila il suo cazzo nella mia bocca. Neanche lui ha un cazzo tanto piccolo, solo qualcosa in meno. Inizio a succhiare e leccare le sue palle, sono gonfie e io vado su e giù. Aspiro il cazzo come se fosse uno spaghetto e gioco con la lingua attorno al glande, generando in Luca delle scosse di piacere infatti mi dice: -Cazzo se sei bravo, guarda che così non duro tanto-.
Io allora continuo con più entusiasmo e mi accorgo che il mio culo, ormai rotto da Silvio, mi produceva piacere. Luca mi fa mettere le mani sul suo culo e io tiro verso di me il mio padrone, poi si fermano tutti e due e dicono: -Abbiamo dimenticato una cosa! Inginocchiati frocio-. Li guardo e mi domando cosa vogliano fare.
-Devi leccare anche i nostri buchi del culo se vuoi darci piacere, Luca si gira e Silvio mi costringe a porre la faccia davanti alle due chiappe, sono così preso che subito esclamo: -Grazie Padron Luca, grazie padron Silvio per questo regalo, sarà un onore.
Lecco per bene, attorno all'ano poi passo la lingua con più forza e creo dei cerchi, Luca ha un culo con un po' di peluria, ma non tanta e questo da una sensazione fantastica alla faccia; non ne può più così è la volta di Silvio, il quale mi costringe senza bisogno di Luca ad avere un primo piano di quelle due colline da cartolina. Con lui lavoro più a lungo e gli do anche qualche bacio sulle chiappe, voglio che sappia quanto lo ammiro e lo amo. Lui ha un sedere praticamente depilato e io mi perdo nella devozione quando Luca mi prende per capelli e mi infila il cazzo in bocca nuovamente, lo lecco una volta e inizia a venirmi in bocca con 4 copiosi schizzi di dolce sborro caldo. -Ingoia!- mi dice, io non posso che obbedire. Poi si butta sul divano morto. Silvio mi afferra per i fianchi e con un colpo mi penetra nuovamente, adesso più violento e rude di prima.
-Dai troia da monta, fatti scopare da uno stallone..non hai mai provato un vero uomo prima, non è vero?-
-Ahh, no padron Silvio. Sììì fatemi vostro.... ohh sfondatemi..... violentatemi il culo. Cazzo come godo... sì di più, più forte, apritemi padrone-.
-Brutta cagna maledetta, ti piace il mio cazzo... oh sì dai.... così che fra poco vengo uhh, ma ti vengo in bocca-
Detto fatto, è uscito dal mio culo e mi ha penetrato la gola allargandomi le labbra con i pollici, poi ho succhiato due volte e:
-oh sìììììì vengoooo-
Mi ha sborrato in gola 5 schizzi dal sapore buonissimo, io ho ingoiato anche il suo a quel punto mi ha guardato e mi ha detto: -tu sei meglio di tutte le ragazze che ho scopato in vita mia; sei troia più di loro, ma sai anche resistere-.
-grazie Padrone-
Ho finito di ripulire i cazzi dei miei proprietari, poi ci siamo ricomposti. Luca mi ha reso il cellulare dicendomi: -come vedi qui hai il video, anche Silvio ce l'ha così avrete entrambi la garanzia che nulla esca da queste pareti, analogamente a quanto abbiamo fatto tu ed io-. Ho ringraziato e abbiamo organizzato un'uscita in birreria con gli altri amici e anche Silvio si è comportato come se nulla fosse mai successo. Ogni tanto ci guardiamo e ridiamo, ma... (continua)
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