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Pompamico II cap.


di francescoa
19.06.2019    |    15.099    |    8 8.2
"Ora ti faccio un bel bide" Finita la frase leccai da sotto le palle fino alla punta della cappella..."
Quel giorno tornai a casa appagato e felice di aver realizzato qualcosa che da tempo sognavo. Cominciavo però a fare i conti con l'etica e i sensi di colpa.
Mi dispiaceva per la mia compagna, sono certo non avrebbe approvato questo cambiamento.
Dal canto mio cercavo di convincermi che "ero costretto a rivolgermi ad altri" perchè lei non avrebbe potuto aiutarmi.
Il training obbligato al quale mi sono sottoposto non è stato impeccabile. Quella sera risultai strano ai suoi occhi ma riuscii a sviare dando la colpa ad un emicrania che mi perseguitava dalla mattina.
Il sonno ristoratore e il tempo hanno fatto il resto. Il giorno dopo la stranezza era diminuita e mi convinsi che potevo gestire queste parentesi senza distruggere la mia vita.
A mettermi ulteriormente alla prova fu proprio Fausto la stessa mattina.
Verso le 10.30 mi scrisse:
"Ciao, so che sono passate solo 24 ore e non vorrei che tu pensassi a me come uno ossessivo.. però se vuoi Sabato pomeriggio sarei libero. Che dici?"
Non saprei descrivervi le mie emozioni. Leggendolo ero felice. Era come avere un'ulteriore conferma di essere riusciti a fare bene il proprio lavoro. Mi sentivo apprezzato ed orgoglioso che un uomo mi stesse invitando a farsi succhiare nuovamente il cazzo. Non pensai minimamente al fatto che potesse diventare un problema. La mia interpretazione era semplicemente "l'ho spompinato bene, ne vuole ancora". Mi eccitai quando mi resi conto di sentirmi assolutamente in dovere di assecondare le sue voglie. Non esisteva il no. Se un uomo ti offre il suo cazzo il minimo che io possa fare e farlo godere come una puttana. Cosi risposi:
"Ciao, non farti nessun problema. Anzi è giusto che tu mi dica semplicemente quando vuoi svuotarti, è un privilegio per me venirtelo a succhiare. Quindi non fare pensieri strani.. l'unica cosa che posso risponderti è che ci sarò sicuramente e che non vedo l'ora di inginocchiarmi e ringraziarti per la tua generosità.."
Mentre scrivevo avevo il cazzo duro e visto che mi trovavo a lavoro faticai a darmi un contegno. Mi rispose qualche minuto dopo indicandomi un motel di provincia che avremmo raggiunto insieme dopo esserci incontrati nel centro commerciale.
Accettai e cercai di tornare alla normalità.
Mi sforzai di non perdere il contatto con la realtà e mi obbligai a mettere un muro tra questi eventi e la vita di tutti i giorni. Sapevo che non sarebbe stato facile ma con abitudine e cervello sarei potuto riuscire nel mio intento.
E cosi i pochi giorni che mi dividevano da Sabato passarono.
Il fatidico giorno arrivò. Inventai una cavolata per liberarmi della mia compagna e ottenni il pomeriggio libero. Fausto mi scrisse quella mattina indicandomi che ci sarebbe stato piu o meno da dopo pranzo fino all'ora di cena.
Ci mettemmo d'accordo che ci saremmo visti alle 14.00. Pensai sorridendo che dopo ore di pompini avrei avuto problemi alla mandibola. Ma anche questo lo vedevo come un problema assolutamente risolvibile e secondario. Il mio obiettivo era soddisfare quell'uomo e avrei fatto di tutto.
Mi ritoccai la barba, misi una crema per rendere liscia la pelle e una volta in macchina usai chili di lucidalabbra. Andai verso il centro commerciale con uno stato d'animo molto piu sereno rispetto a qualche giorno prima. Mi sentivo un bambino che sapeva che a breve avrebbe ricevuto il regalo tanto atteso. Arrivai puntuale al parcheggio e notai che Fausto era già arrivato. Aveva un suv. E mi sentii puttana pensando a quanto sarà comodo sbocchinarlo su quell'auto.
Scesi dalla mia macchina e salii sulla sua.
Era vestito molto casual. Una tuta della nike e scarpe da tennis. Mi accolse con un sorriso e mi diede la mano. Nel tragitto parlammo del piu e del meno in maniera distratta. Si trattava di soli 10 minuti di strada. I primi 5 a parlare di attualità e cronaca, gli altri cambiai registro e iniziai a stuzzicarlo:
"Sai che non riuscivo a togliere il sapore del tuo sperma? Lo sentivo dallo stomaco e solo la sera l'ho percepito meno.. credo che vista l'indigestione che sto per fare lo sentirò per tutto il week end"
"Lo credo anche io... oggi voglio uscire da quella stanza stanco e svuotato.. voglio sentire il cazzo indolenzito da quanto è stato usato.. che ne pensi troia?"
"Penso che hai ragione e che oggi perderò la dignità.."
"Addirittura?"
"Si... ora mi metto ancora un po di burro cacao perchè voglio che le mie labbra siano morbide mentre mi violenti la bocca"
"Oggi te la scopo quella bocca da pompinaro"
Cominciai a tastargli il cazzo da sopra la tuta mentre guidava e proseguii:
"Certo che mi scopi la bocca. Guardala è tua.. puoi farne ciò che vuoi"
Detto questo mi passai il burro cacao con l'effetto di rendere piu carnose le labbra.
Il suo cazzo era gia bello duro e il mio neanche a dirlo.. arrivammo in prossimità del motel e ricordai di esserci stato da ragazzo con un mia fidanzatina. Chi lo avrebbe mai detto che ci sarei tornato da succhiacazzi.
Il check in era automatizzato e quindi nessun imbarazzo. Prendemmo il badge e Fausto guidò fino alla casetta assegnata. Parcheggiò:
"Bene troia, entriamo.. ho proprio bisogno di vedere un porno e di sentire una bella bocca sul cazzo"
"Ai tuoi ordini..."
Aveva preso l'abitudine di chiamarmi troia, la cosa mi piaceva. Mi faceva sentire sporco e un oggetto del suo piacere e questo era cio che volevo.
Entrammo, la stanza era piena di specchi. C'era una vasca idromassaggio e un letto tondo gigante. Mi trovai a pensare rapidamente che quel pomeriggio l'avrei voluto succhiare in entrambi i posti.
Andò in bagno e io colsi l'occasione per accoglierlo come una pompinara degna di questo appellativo.
Notai una comoda poltrona di fronte al letto. La spostai verso la pediera e la girai cosi che potesse esattamente essere di fronte alla tv. Misi il telecomando sul bracciolo. Poi dal frigobar presi una bottiglia mini di vino bianco. La stappai e la versai nel bicchiere. Anche questo lo poggiai sul bracciolo opposto al telecomando. Infine presi un bel cuscino dal letto che misi a terra di fronte alla poltrona.
Mi inginocchiai sopra e attesi. La porta del bagno era alle mie spalle sulla sinistra. Rimasi cosi per un minuto e poi sentii i cardini della porta che si apriva. Non disse nulla ma sentivo i suoi passi avvicinarsi. Appena fu vicino disse:
"Vuoi proprio viziarmi..."
Mi girai e vidi che era rimasto solo con la felpa a zip, sotto era nudo e con il cazzo gia barzotto.
"Esatto.... ora voglio che ti siedi. Io ti succhierò il cazzo e finalmente potrò succhiare rumorosamente, sputare e lavorartelo al meglio.. tu rilassati.. ok?"
Si sedette, accese la tv e mise un porno.. io gli aprii le cosce e avvicinai il mio viso ai suoi coglioni. Li odorai:
"Mmmmmm senti che buon odore che hai... di palle sudate e cazzo.. ora ti faccio un bel bide"
Finita la frase leccai da sotto le palle fino alla punta della cappella. Leccai e ciucciai le palle per lavarle con dovizia. Feci lo stesso risalendo. Finito un primo assaggio lo presi in mano e ci sputai sopra. Riscesi con la bocca per leccarlo nuovamente sempre partendo dalle palle. Il cazzo si era gonfiato ed era duro:
"Bene... ora ti ho lavato.. posso iniziare e ridurmi ad una troia"
Lui silenziosamente mi mise una mano sulla nuca e mi spinse giu. Aprii bene la bocca e notai che lui continuava a spingere. Avevo quasi tutto il cazzo in bocca e lui mi spingeva e mi bloccava. Sentivo le lacrime agli occhi e mi venne da tossire.. tossii con il suo uccello tra le labbra e lui mi fece respirare.. mollò la mia nuca e io dopo aver preso aria notai che aveva il cazzo pieno di saliva che lentamente stava per gocciolare sulla poltrona. Non aspettai la sua mano e mi ficcai il suo cazzo il gola cercando di arrivare in fondo... mi spinsi al massimo ed emisi quei suoni tipici di una gola che stà cercando di aprirsi ad un uccello.. lui continuava a sospirare e ad apostrofarmi troia e io di rimando gli davo ragione di meritarmelo continuando a cercare di prenderlo tutto.
Avevo la faccia piena di saliva e a terra era visibile una pozza...
Presi il cazzo alla base e con la bocca aperta passavo la lingua intorno alla cappella con movimenti circolari. Facevo qualche giro di lingua e poi succhiavo la punta. Era davvero duro.. indubbiamente gli piacevano i miei servizi.
Durante questa fase sorseggio il vino. Nel momento esatto in cui lui si era portato il bicchiere alla bocca io stavo succhiando rumorosamente la punta del suo cazzo.
Dopo aver deglutito si rivolse a me:
"Ti piace davvero il cazzo.."
Avendo il cazzo tra le labbra risposi di si con la testa. Posò il bicchiere e con 2 mani mi prese la nuca, mi disse:
"Prendi un po di aria troia"
Respirai con il naso e mi spinse giu ma stavolta oltre a bloccarmi stava muovendo il bacino:
"Ti scopo la bocca troia..."
Sbavavo su quel cazzo e lacrimavo.. nonostante i miei colpi di tosse non si fermava.. io mi lasciai andare e mi feci usare.. nonostante la sensazione di soffocamento cercai di leccarlo mentre venivo scopato.
Ero a tutti gli effetti un pezzo di carne.. dopo quelle che sembravano ore ma che in realtà saranno stati un paio di minuti mi lascio la testa ed io istintivamente mi spostai per respirare... avevo la vista appannata ma notai il cazzo gonfio e venoso, la pozza a terra ormai cresciuta a dismisura e lui che sorseggiava ancora il vino...
"Sei una brava troia lo sai?"
Non risposi ma gli leccai le palle segandolo con una mano.. lui proseguii
"Si..  oggi perderai la dignità e berrai tanta sborra lo sai vero?"
Feci di si con la testa mentre gli ciucciavo i coglioni.. andò avanti:
"Allora troia.. per dimostrarmi la tua devozione faremo una cosa. Chiamerò il servizio in camera e mi farò portare altro vino. Tu rimarrai li a succhiare"
Continuando a succhiare le palle risposi di si.
Si alzò leggermente per sporgersi e prendere il telefono. Nonostante il movimento continuai a segare. Chiamò:
"Buonasera, chiamo dalla 35. Vorrei una mignon di bianco.. si va benissimo.. può farmela portare subito? Grazie"
Poi rivolgendosi a me:
"Quando entrerà la cameriera voglio che la guardi e ti scusi se ti stai facendo trovare in questo modo ma che sei il mio pompamico e devi succhiarmelo"
Mugolai e dissi di si.... mi sentivo il cuore a mille e la regina indiscussa delle troie.
Presi a succhiare il cazzo in trepidante attesa dello show umiliante che mi aspettava. Erano gia passati diversi minuti e sapevo che Fausto prima o poi sarebbe capitolato. Mentre mi stavo sbattendo il cazzo sulla lingua fissandolo negli occhi entrò dalla porta di servizio una cameriera. Avrà avuto massimo 30 anni. Era piccolina, olivastra e molto gradevole. Mi vide e arrossì, disse con un chiaro accento spagnolo:
"Scusate... lascio qui..."
E io risposi con tono cordiale e guardandola:
"Non si preoccupi... mi scusi tanto se mi sono fatto trovare cosi ma sono il suo pompamico e devo succhiargli il cazzo e farlo sborrare tra le mie labbra, capisce vero?"
Finito di parlare ripresi immediatanente a succhiare con foga e segavo allo stesso tempo. La cameriera rimase sorpresa e visibilmente imbarazzata ma rispose:
"Si... capisco.. non c'è problema.. ora vi lascio soli.."
Mi staccai, tenevo il cazzo in mano dalla base e sorridendo le dissi:
"Se vuole il mio amico a breve mi erutterà in bocca la sua sborra.. come vede è arrivato al limite... se aspetta un attimo lo svuoto e poi mi faccio perdonare da lei.."
Terminata la frase mi fiondai sul cazzo e succhiai e segai come una troia completamente priva di ragione.
La cameriera era visibilmente intontita dalla vicenda, rimase qualche secondo in silenzio ma poi mi rispose:
"No... non si preoccupi... davvero..."
Mentre terminava queste parole Fausto mi bloccò la testa e mi scaricò in bocca un fiume di sborra. Almeno 6 schizzi pieni.. godette "Ahhhhhh vengo... si troia..... ahhhhhh"
La cameriera era immobile in piedi di fianco a me e mi guardava succhiare quella cappella che mi aveva appena svuotato una quantità incredibile di sborra in bocca...
Fausto era completamente travolto dall'orgasmo e aveva una mano di fronte al viso che era rivolto in alto....
Io mi staccai e aprii la bocca guardando la cameriera. Vide che ero completamente pieno... e disse:
"Dio mio senor... lei è davvero pervertito, mi scusi"
Io chiusi la bocca lentamente, ingoiai e le risposi:
"Ha ragione, ma sono il suo succhiacazzi.. dopo appena si riprenderà gli succhierò ancora l'uccello e spero di bere la sua ottima sborra almeno altre 2 volte prima di tornare dalla mia ragazza..."
"Lei è un depravato..."
"Si... e sono felice di esserlo... scusi ancora se l'ho messa in imbarazzo.. tenga"
Presi 20€ dal portafoglio e gliele diedi di mancia.
"Gracias..."
Mentre mi ringraziava stringevo il cazzo tra 2 dita e strizzandolo uscì un'ultima goccia di seme.. fissandola passai la lingua sulla cappella e la raccolsi.
Le dissi:
"Può andare.. scusi ancora"
Senza dire altro ma visibilmente confusa la malcapitata uscii dalla porta di servizio.
Guardai Fausto, mi sorrideva e disse:
"Definirti troia è poco..."
"Riprenditi.. Mi faccio una doccia e poi secondo round"
"Puoi scommetterci...."

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