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Gay & Bisex

Scoprire la mia bisessualita'


di BisexGe59
05.08.2015    |    3.086    |    4 9.9
"Ed ho voglia del suo cazzo? Dopo un attimo di sbalordimento, torno davanti a lui e senza vergogna dalla mia bocca esce quello che non mi sarei mai aspettato:..."
Una frase di un film famoso dice che La vita e' come una scatola di cioccolatini, non sai mai quale ti capiti.
Verissimo. La mia scatola, reale e non di fantasia, si apre a meta' degli anni 70, a 14/15 anni circa, nella classica villeggiatura con la famiglia, nella classica localita', per noi liguri, del Basso Piemonte con i classici amici, i classici tornei di calcio, le classiche sagre etc etc. Insomma un classico dei classici.
Avere 14/15 in quegli anni aveva un solo scopo, ovvero calmare i primi pruriti ormonali, andando dietro
alle ragazze del posto, in cerca dei primi baci, le prime toccatine, cercando di vedere le tette e le prime
botte di cazzo duro che non potevi far altro che calmare con una bella sega nel bagno. Quindi ero un
normalissimo pivello con tutte le sue...classiche emozioni sessuali dei 14 anni e nulla lasciava presagire
quello che sarebbe successo quando arrivarono i classici amici di famiglia con Marzio, che a quei tempi,
era il mio amico. Marzio era per me un salvagente in quanto carino, che piaceva alle ragazzine che quindi
facevano a gara per vederlo/ci e poco importa se alla fine non mi cagavano, ma ero talmente infoiato, mica
come i belinoni di adesso che sono sempre sui social, che mi stava bene cmq quella parte scomoda.
Era sempre un modo per conoscere. Dicevo.....nulla lasciava presagire che un bel giorno, due ragazzi con
i pruriti sessuali al punto giusto, scoprirono, soprattutto da parte mia, che oltre alla patata anche il cazzo
ha un buon sapore e puo fare divertire e godere e che un normalissimo giorno di villeggiatura puo farti
cambiare la tua vita sessuale.Eravamo nel piccolo parco giochi dell'albergo dove risiedevamo e piano piano
i discorsi si erano fatti molto intimi, sempre in tema di ragazze, ma parlando anche dei nostri cazzi, lui disse
che era gi' ben sviluppato, delle nostre seghe etc etc.
Non detti peso al contenuto dei nostri discorsi e continuammo per un po' a giocare con questi discorsi, senza accorgermi che pero' piu' passava il tempo pi il calore dentro di me cresceva. Ad un certo punto dovetti andare in bagno, e decisi, istintivamente, di andare in quello al primo piano, a quei tempi difficilmente avevi il bagno in camera, le cui finestre davano proprio dove Marzio era rimasto ad attendermi.
Nel....durante facente funzioni del bagno, mi accorsi pero' che mi stavo toccando pensando ai discorsi con
Marzio e che il mio cazzo si stava indurendo. Erano le prime avvisaglie di un qualcosa che non sapevo di me.
E ne ebbi conferma quando senza pensarci due volte ed in maniera molto automatica, mi alzai per andare verso la finestra, volendomi toccare guardando il mio amico per farmi una sega pensando al suo cazzo. Pensavo non se ne accorgesse ed invece, il porco, si era arrampicato sul piccolo albero per potermi veder meglio quando avevo i pantaloni abbassati. Un attimo di stupore, di imbarazzo, il cazzo che si ammoscia e poi la decisione. Voglio il suo cazzo. Il suo cazzo? Ma come? cerco di toccare le tette, guardo sotto le gonne delle ragazze per eccitarmi...ed ho voglia del suo cazzo? Dopo un attimo di sbalordimento, torno davanti a lui e senza vergogna dalla mia bocca esce quello che non mi sarei mai aspettato:
-Se proprio vuoi vedermelo, perche' stasera anziche' andare alla sagra con i genitori, non ce ne stiamo in camera a giocare con i nostri cazzi? Possiamo guatarceli come vogliamo.
Preso alla sprovvista Marzio balbetto' qualcosa ed io che non avevo capito ancora di essere una grande troia
aggiunsi.
-Cosa borbotti che ti sei arrampicato sull"albero per vedermi a pantaloni abbassati?
A quel punto Marzio si tocco il suo cazzo, si avvicino' a me e mi disse:
-Va' bene...a stasera...con un sorrisino che era tutto un programma
Non so' se fummo piu' io e lui ad essere sorpresi/eccitati da quello che ci eravamo detti, o i rispettivi genitori
meravigliati dalla nostra decisione proprio sapendo che le feste di paese erano per noi due fonte di caccia grossa. Mangiammo quasi in silenzio ed anche quello fece storcere la bocca ai genitori, che quasi quasi stavano pensando di rinunciare alla serata di festa. Ci riprendemmo dicendo che ci eravamo battibeccati come fanno tutti i ragazzi, che io avevo un mal di testa, come le donne..puttane appunto, che non avevo voglia di andare con loro e che andava tutto bene. Se ne stettero e tirammo un sospiro di sollievo entrambi.
I minuti noi passavano e non vedevamo l'ora che se ne andassero per salire in camera, cosi' come saliva la tensione ed i cazzi che cominciavano a fremere Finalmente verso le 21.00 restammo soli, e dopo essere stati sicuri che i genitorni non tornassero, ci fiondammo su in camera, raccontando la balla al titolare dell'albergo che andavo a leggerci i giornaletti in santa pace. Fu' forte l'imbarazzo appena chiusa la porta, perche' non sapevamo da dove cominciare. Fu quella puttana che stava uscendo in me che una volta fatto sdraiare Marzio sul letto, cominciai a sbottonargli la patta e sentire il suo cazzo ormai duro.
-Ed ora vediamo se lo hai come mi hai detto......
-Tiralo fuori, succhiamelo e goditelo porco.....
Non desideravo altro, lo tirai fuori e cominciai a succhiarglielo con una naturalezza ed un piacere che non mi aspettavo.
-Si cosi...cosi continua che mi piace. ...
-Hai proprio un bel cazzo........e mi piace succhiartelo.
Lo sentivo crescere nella mia bocca diventare duro come il marmo ed eccitandomi a mia volta sempre di piu'.
Ad inizio ho detto che eravamo ancora giovanissimi, per quei tempi, e le fantasie che avevamo letto sui giornaletti porno, del sentito dire dai piu' grandi erano anche fonte di ispirazione quella serata, cosi' come ci eccitammo insultandoci con vocaboli che erano solo nelle nostre fantasie e sui giornali porno.. Volevamo fare le porcate che ci avrebbero fatto sentire grandi, e le avremmo fatte con il cazzo anziche' con una fica, perche' stavamo scoprendo un nuovo mondo, che ci piaceva e ci faceva godere ed eccitare. Un mondo che io non avrei mai piu' lasciato. Ci mettemo a 69, perche' anche lui aveva voglia di provare cosa voleva dire succhiare un cazzo, e fu' a questo punto che si capii' perfettamente il fatto che lui fosse attivo ed io passivo. Io era la puttana da montare e lui lo stallone.
-Girati di spalle, che te lo voglio infilare dentro.
Oddio.....non pensavo si arrivasse a questo punto...pensavo che giocassimo solo con i nostri cazzi e godessimo assieme. Ed ora che faccio? E se mi fa' male? Se mi esce sangue e sporco il letto, poi cosa racconto ai miei? E mentre la mente uman vagava sui problemi feci l'unica cosa che la mia mente da puttana mi permetteva di fare.......mi sono girato regalandogli il mio buco che in breve tempo sarebbe stato sverginato. Ero eccitato ed impaurito, e quando senti la sua cappella arrivare sul mio buco feci un respiro profondo, sperando pero' che entrasse presto dalla voglia che avevo, mentre il mio cazzo era sempre piu' duro.
-Dai inculami, fammelo sentire dentro.....scopami tesoro, scopami.....dimenticandomi soprattutto che la stanza accanto non era vuota...e che sicuramente qualcosa avrebbero sentito.
-Eccotelo, prendilo tutto troia........
e comincio' ad incularmi da prima piano poi sempre piu veloce spaccandomi il culo ormai pieno del suo cazzo fino ai coglioni.
Continuammo fino al momento in cui potevano rientrare i genitori, cercando tutte le posizioni possibili e immaginari, finche' non ci demmo un bacio con la lingua, segandoci a vicenda e venendo assieme sui dei tovagliolini che avevamo tenuto.
Fu' una serata memorabile per me, e prima di dormire mi segai di nuovo ripensando a quello che avevamo fatto, che pero' non ebbe mai piu' seguito, sia perche' Marzio dopo qualche giorno torno' a Genova sia
perche' quando ci rivedemmo ed io voletti riavere il suo cazzo dentro e succhiarglielo ancora, mi fece capire chiaramente che quello che era successo, era stato il piacere di una volta che gli era piaciuto, ma che lui non avrebbe mai piu' ripetuto perche' a lui piaceva solo la fica e voleva scoparsi delle ragazze. Cercai qualche volta di tornare a parlarne, anche mostrandomi in mutande quando ci vedevamo nelle rispettive case e restavamo soli, ma nulla da fare. Poi siamo cresciuti, le strade si sono divise pur restando sempre in amicizia, e quelle poche volte che ci vediamo nessuno dei due torna a parlare di quella serata.
Quella classica vacanza, in quella classica localita' etc etc.pero' mi fece capire la mia natura di bisex era chiara, e nonostante ebbi, ed ho, le mie avventure con donne con pieno piacere reciproco, non ho mancato di godermi dei bei cazzoni, e spero di prenderne ancora, che mi hanno appagato, riempito e visti godere con la mia bocca ed il mio culo. Perche' quello che mai avrei pensato potesse accadere prima di andare in bagno quel famoso giorno non e' nulla rispetto a quello che mai avrei pensato potesse accadere nel corso degli anni..........ma questo lo saprete nei prossimi racconti.

bisexge59

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