Gay & Bisex
Sottomesso ad un uomo maturo 3

24.01.2024 |
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"Walter si accorse del mio turbamento si avvicino e mi infilò la lingua in bocca assicurandosi che le ragazze ci avessero visto..."
Dopo quella prima notte di fuoco, mi svegliai il mattino successivo in un caldo abbraccio, mentre due grandi mani maschili esploravano la mia intimità. "Ciao cucciolo", mi disse Walter mentre il mio membro si inturgidiva tra le sue mani, "Abbiamo cominciato bene ieri, te lo sei proprio goduto."
Mi sentii imbarazzato, ma contemporaneamente il mio cazzo nelle sue mani mi divenne di marmo dimostrando che stavo gradendo le sue effusioni. Lui sorrise rassicurato dalla reazione del mio corpo.
Sentii la sua mano cingermi le palle con dolcezza e decisione. "Mi piaci molto, anche quando fai il timido come ora. Capisco la tua insicurezza e riluttanza ma, dopo ieri, voglio sentirtelo dire: ammetti che è il mio cazzo quello che realmente vuoi. Ammetti che hai goduto di più con me che con le donne."
Il cazzo mi stava per esplodere, la bocca era secca. Walter mi diede una lieve strizzata ai testicoli come per indurmi a rispondergli. "Sì" dissi sommessamente, con un filo di voce. " Ammetto che mi hai fatto godere di più".
Walter mi scrutò, soddisfatto della risposta. "Finalmente, era ora che lo ammettessi" disse. "Smettila di fuggire dai tuoi istinti. Hai molto da imparare, da scoprire e da dare. Lasciati guidare da me e ti prometto che non te ne pentirai".
Rimasi in silenzio, mugulando di piacere mentre Walter mi stringeva con una mano le palle masturbandomi con l'altra.
"Guarda come godi e non abbiamo ancora cominciato. Quando avrai imparato davvero a far l'amore con me vedrai che non desidererei altro."
"Devi solo aver fiducia e farti guidare da me. Promettimi che da ora in avanti farai senza protestare tutto ciò che ti chiedo. Promettilo."
Non ce la facevo più. Walter fece scivolare un suo dito nell'ano ancora aperto e dolorante dalla sera prima e questo mi fece sfuggire un "lo prometto" seguito da un intenso orgasmo che sugellò il mio patto con Lui.
Il mio amante mi diede un bacio appassionato guardandomi negli occhi e sussurrandomi all'orecchio " sei mio finalmente".
Detto questo tiró fuori da sotto il letto quella che poi scoprii essere una cintura di castità. "Voglio che la indossi, ho deciso che resterai in astinenza fino a quando non avrai imparato a godere pienamente del mio cazzo." Incuriosito ma fedele alla promessa fatta decisi di indossarla subito.
All'inizio la gabbietta non mi diede problemi ma capii subito che avrebbe inibito qualunque tentativo d'erezione." Ti sta proprio bene", disse Walter, "adesso vieni qua e ringraziami per il regalo" e ció detto spinse la mia testa verso il basso, facendomi incontrare il suo membro eretto.
Passai tutta la sessione d'esami estiva chiuso in casa tra i libri ed il letto di Walter.
Il sesso era l'unica distrazione dallo studio. Per me e Walter fu una specie di Luna di miele. Il mio partner era felice di avermi tutto per sé e me lo dimostrava scopandomi quotidianamente e riempiendomi la bocca e la pancia col suo seme. Io, grato dell'ospitalita ed eccitato per la castità, assecondavo ogni suo desiderio senza protestare, restando fedele alle mie promesse.
La dotazione di Walter superava i venti centimetri ed era piuttosto impegnativa anche in larghezza.
Dopo alcuni giorni di amplessi, tuttavia, il mio culo gli si adattó perfettamente e le penetrazioni progressivamente si fecero più lunghe e profonde, stimolando senza pietà la mia prostata gonfia dall'astinenza.
Man mano che i giorni e le settimane di astinenza passavano io ero sempre di più duttile nelle sue mani. La penetrazione e il suo l'orgasmo dentro di me mi procuravano una grande soddisfazione placando momentaneamente la mia voglia di sesso, tuttavia non potendo eiaculare dopo poche ore il desiderio mi tornava prepotentemente.
Ben presto mi resi conto che mi piaceva servirlo sessualmente e sentirmi la sua troia.
Il godimento che mi procurava mi faceva ammattire. Cominciai a capire, sebbene non volessi ancora ammetterlo, che mi stavo innamorando di Walter.
Sentivo che mi stava domando e che la mia sessualità si stava progressivamente rimodellando.
Dopo due mesi di astinenza con la gabbietta ebbi il primo l'orgasmo anale completo. Fu un'esperienza bellissima e al tempo stesso devastante.
Ormai le mie ghiandole erano piene per l'astinenza e il fallo di Walter non smetteva di stimolare la mia prostata senza pietà. La tensione sessuale continuo a crescere mentre Walter mi pompava fino a quando ad un certo punto esplosi nell'orgasmo più intenso della mia vita. Il mio intero corpo si era richiuso sul suo sesso scaricando una tensione accumulata da mesi. Venni finalmente a cazzo moscio mentre le contrazioni del mio ano sul suo cazzo risucchiavano il suo seme in profondità.
Una scarica di piacere risalì la colonna vertebrale e mi finì in testa portandomi a desiderare Walter follemente.
Lo baciai lo venerai lo leccai dappertutto. Gli odori e il sapore del corpo e del seme maschile che che fino a qualche mese fa mi davano molto fastidio ora mi risultavano estremamente eccitanti.
Sentii che qualcosa era cambiato. Sapevo in cuor mio che non avrei più potuto far a meno di quelle sensazioni. Anche se ancora non volevo ammetterlo sapevo che sarei rimasto per sempre schiavo del suo cazzo. In fondo ce l'aveva fatta: mi aveva fatto venire come una femmina.
Passai il mese successivo, ad affinare le mie nuove abilità.
Ormai anche senza gabbietta prediligevo gli orgasmi anali senza toccarmi che raggiungevo a cazzo moscio spesso impalandomi io stesso a smorza candela sul mio Partner.
Il sentimento e l'attrazione nei suoi confronti crescevano di giorno in giorno. Tuttavia mi sentivo ancora troppo strano a parlarne. Fino a poco tempo fa stavo con Marta ed ero felice mai avrei pensato di innamorarmi di un maschio di 30 anni più grande.
Walter rispettava il mio riserbo sebbene ormai mi trattasse come il suo fidanzato.
Finita la sessione di esami andai in vacanza al mare con Walter nella sua casa in Liguria. L'appartamento era situato in un condominio dove si conoscevano tutti. Fu la prima volta che uscivo in pubblico come ragazzo ufficiale di Walter e la cosa mi sembrava strana.
Le nostre vicine tra l'altro erano due ragazze molto belle che spesso prendevano il sole in costume. Di tanto in tanto le osservavo sentendomi turbato.
Pensandoci mi resi conto che Walter mi aveva scopato così bene che da quando ero andato a vivere con lui non avevo pensato alle donne nemmeno una volta.
Osservando le ragazze mi accorsi che ne ero attratto ma il mio corpo ormai funzionava in modo diverso e mentre osservavo le loro gambe al posto che sentire la consueta eccitazione all'inguine, cominciai a sentirmi fremere il culo.
Walter si accorse del mio turbamento si avvicino e mi infilò la lingua in bocca assicurandosi che le ragazze ci avessero visto. Mi sussurrò all'orecchio "ricordati che ora sei mio". Io eccitatissimo mi fiondai in camera da letto dove implorai il mio partner di scoparmi. Walter non se lo fece chiedere due volte e comincioʻ a pomparmi fino a farmi capitolare.
La presenza delle ragazze i giorni successivi mi fece riflettere, fu la prima volta che ripensai alle donne dopo mesi ma mi accorsi che anche le mie fantasie erano cambiate. Sebbene mi eccitasse l'idea di accarezzare e leccare il corpo di una bella donna, sentivo ora come un blocco all'idea di possederla. Era come se il fatto di essermi sottomesso sessualmente a Walter mi avesse privato della mia virilità
Quella sera provai a masturbarmi pensando alle ragazze per vedere se ancora il mio corpo reagiva al pensiero del sesso femminile. Feci fatica a farmelo diventare duro e dovetti costatare che senza la stimolazione diretta della prostata a cui Walter mi aveva abituato l'orgasmo e l'eiaculazione erano divenuti difficili da raggiungere e anche quando ci riuscii erano molto deboli.
Cominciai dunque a temere che Walter fosse riuscito nel suo intento, plasmando la mia sessualità e portandomi definitivamente nell'altra sponda.
Per avere la prova definitiva decisi di "tradire Walter" e una volta tornati a casa ricontattai Lara, una mia ex ragazza che rivedevo di tanto in tanto come mia scopamica. Pensai che visto che ci conoscevamo bene fisicamente, andare a letto con lei sarebbe stato una prova sufficiente di ciò che provavo ancora per le donne.
Il risultato fu inequivocabile: sebbene trovassi ancora gradevole il suo corpo e le sensazioni che sapeva trasmettermi mi accorsi che non ne ero più eccitato. All'inizio baciandola e leccandola riuscii a fatica a farmelo divenire duro ma, dopo averla penetrata e scopata per un po', mi accorsi che la mia eccitazione non saliva più oltre un certo punto.
Provai a continuare ma non sentivo nulla come se il mio cazzo fosse diventato insensibile alla figa e poco dopo sentii, che la mia erezione cominciava a perdere tono. Mi sentii imbarazzato : ero immerso nel corpo di una bella fanciulla e il mio cazzo si stava ammosciando. Cercai di portare a termine l'amplesso e salvare la faccia costringendomi a pensare che ci fosse Walter ad incularmi tutto il tempo. Il cazzo riprese un poco vigore ma l'orgasmo era ancora lontano così dopo qualche altro minuto di tentativi dovetti arrendermi, tornando a casa con la coda tra le gambe. A casa finii a letto con Walter che mi possedette facendomi venire analmente in cinque minuti.
Dopo quella volta capiì che la mia sessualità era definitivamente cambiata e non pensai più alle donne.
Cominciai invece ad esser più affettuoso con il mio uomo e accarezzare l'idea di passare la mia vita con lui.
Penso che lui notò subito un cambiamento in me ma non disse niente. Continuò a corteggiarmi, provocarmi e scoparmi come se nulla fosse. Alla fine dopo altri quattro mesi di convivenza fui io che non ce la feci più e una sera dopo un intenso orgasmo gli sussurrai all'orecchio "ti amo, voglio essere il tuo compagno". Lui mi baciò intensamente e mi disse "lo so, era ora che l'ammettessi". Sono passati sette anni da quella sera, lo amo ancora e stiamo sempre assieme.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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