Gay & Bisex
Toro scatenato

23.11.2018 |
1.739 |
5
"Vito esausto mi cade addosso e dice:
“mamma mia che scopata – ma chi sei”
restiamo li fermi, senza forze..."
Toro scatenatoE' passato un anno, un'altra estate rovente incombe.
Ho cambiato lavoro, ora aiuto a consegnare il pane alle attività della zona.
Tra queste c'è anche il Lido, dove un anno prima ho perso la verginità, vedi il mio primo racconto.
Il fratello maggiore di Marco, proprietario del Lido, è un bell'uomo sui 50, carnagione scura, capelli brizzolati, fisico scolpito dal lavoro, pelosissimo. E' sempre allegro ed in vena di battute.
Ogni mattina arriviamo verso le 10.00, mentre io prendo la cesta del pane e la porto nelle cucine, il mio Capo va al bar a ordinare le colazioni.
“Buongiorno Vito, dove te lo metto”, sorrisetto da malandrino.
Lui: “so io dove te lo metto prima o poi”, è indaffarato già a preparare il pranzo. Indossa solo il costume, non consono ad una cucina di un ristorante, ma stiamo parlando di tanti anni fa.
Io gli do furtivamente uno sguardo al pacco, lo saluto e scappo al bar.
Le giornate si susseguono nella solita routine, finché una mattina lascio la solita cesta del pane e chiedo i soldi, era giorno di paga.
Vito stava pulendo del pesce e mi dice: “li prendi tu per favore, ho le mani sporche, sono negli slip”.
Era sempre in costume e mi accorgo che aveva i soldi nella striscia laterale. Mi avvicino a lui e come nulla fosse gli tiro fuori i soldi dallo slip e lo saluto.
La sera a casa cercavo di capire se era stato un caso o l'aveva fatto di proposito, alla fine opto per il caso e che era la mia fantasia ad andare troppo oltre.
Invece!
Il venerdì successivo, la faccenda si ripete. Questa volta però i soldi non erano sul fianco.
Mi dice “forse sono scivolati giù, dai non fare il bambino, prendili”.
io leggermente intimorito, per sfida gli metto la mano dentro il costume e comincio a cercare, gli sfioro con il dorso delle dita il cazzo, ma non trovo nulla. Gli dico che non ci sono.
“cerca meglio sono lì, li sento”
allora con spudoratezza guardandolo negli occhi con il dito indice della mano sinistra gli allargo il costume e guardo, vedo prima un cazzo moscio, ma grossissimo anche così, e poi sotto vedo i soldi. Gli prendo con la mano libera il cazzo, che al contatto si erge e si allunga un pochino, e lo sposto dall'altra parte, prendo i soldi gli dico “brutto porco” ma sorridendo e mentre vado via, lui ridendo di gran gusto mi da uno schiaffetto sul culetto.
La sera mi sego pensando a Vito che mi scopa in tutte le “salse” nella cucina del ristorante... non sarà nella cucina, ma non immaginavo cosa mi aspettava.
Una settimana dopo l'accaduto, era un caldo pomeriggio d'estate, trovo Vito al bar in paese, mi saluta, mi paga il gelato che avevo preso e mi chiede se dopo potevo aiutarlo a scaricare della roba che aveva in macchina a casa sua.
Arrivati a casa, prendiamo la roba ed entriamo, appena chiusa la porta Vito butta il cartone che aveva in mano e mi afferra:
“vieni qui piccola puttanella, è un mese che mi provochi, ora pagherai le conseguenze”
si abbassa la tuta che indossava e tira fuori un cazzo già durissimo, scuro e nerboruto,
non era tanto lungo ma larghissimo, enorme, faceva paura.
Mi prende per i capelli e mi obbliga a mettermi in ginocchio, mentre mi dice frasi porche
“ti piace il cazzo, vero”,
“che pensi che non mi ero accorto che mi guardavi sempre il pacco”,
“lo vuoi il cazzo è”
e nel frattempo che diceva tutto questo mi aveva messo il cazzo in bocca e lo spingeva sempre di più, ma era talmente largo che non entrava. Avevo la bocca spalancata e soffocavo, ma Vito ormai “ingrifato” mi stava sbattendo la sua verga in gola continuando a dirmi cose luride.
Dopo un po' che mi stantuffava, le mascelle si erano abituate alle dimensioni, gli poggio una mano sul pube per rallentare un po' i colpi e riesco a farlo uscire e comincio a succhiarglielo per bene, gli lecco la cappella grossissima, scendo per tutta l'asta e arrivo alle palle anche quelle grossissime,
“si bravo, così...guarda che pompini fa questa troietta”
poi ritorno su e sforzandomi al massimo riesco a prenderlo tutto in bocca fino alle palle.
L'eccitazione e il lavoretto hanno il loro effetto, sento Vito grugnire e gridare dal piacere e comincia a sborrarmi litri di sborra in gola, per non soffocare sbuffo, e schizzi di sperma colpiscono la sua pancia, la mia mano, il suo cazzo e la mia faccia...
sento che quasi mi cade addosso, si afferra al divano.
poco dopo si riprende e mi dice ”guarda che hai combinato, ora pulisci tutto, lecca e non sprecare nemmeno una goccia, mi prende la testa e la spinge sul suo ventre peloso.
Mentre gli lecco gli schizzi sulla pancia, sento che con due dita raccoglie altra sborra che mi sta colando dalle labbra e dal mento e me le ficca in bocca dicendo “lecca tutto cagna”.
Il suo cazzo enorme non ha perso vigore, è rimasto duro come prima, rimango stupito.
mi dice “che pensavi che era già finito qui. ora viene il bello, ora ti faccio il servizio”.
Si spoglia nudo e va in un'altra stanza, torna con un barattolino bianco.
Mi dice: “spogliati e mettiti a 4 zampe sul tavolino che ho voglia di sbattertelo in culo”.
io lo voglio, ma nello stesso tempo ho paura...è enorme.
Lui capisce cosa sto pensando e mi dice non ti preoccupare ti preparo con la vasellina.
Mi spoglio e faccio come mi ha ordinato, mi metto a pecora sul tavolino di legno.
“guarda che bel culetto ha il mio bel maialino e guarda che buchino”
“ora lo allarghiamo un pò”
“dopo che te lo metto tutto dentro ne potrai prendere quanti ne vuoi”
mi allarga con le mani le natiche e sento la sua lingua calda e rasposa che mi lecca il buco del culo, dopo averlo gustato per bene mi ficca un dito dentro, che tra la saliva e la mia voglia di essere scopato scivola dentro come il burro
“guarda come si allarga sto porcellino” “che voglia di cazzo hai” e mi molla uno schiaffone su una natica che diventa rossa.
Poi lo vedo ficcare due dita grosse e tozze nel barattolino bianco, uscirne con un bel po' di vasellina, me le ficca nel culo, le spinge dentro e le gira, a destra e sinistra, mi sta allargando.
io comincio a mugolare dal piacere e dal dolore, le dita diventano in breve tempo 3, si fanno strada facilmente ormai, lo sento dire “ora hai una figa al posto del culo”
“sei pronto per prenderlo tutto nel culo vacca”
si pulisce le mani sulla mia schiena e un attimo dopo mi sento spaccare, mi ha penetrato col suo cazzone enorme con un solo affondo, strillo dal dolore, ho le lacrime agli occhi, sento un dolore allucinante...Vito non si ferma, continua a sbattermelo dentro con vigore, dicendomi di tutto, mi schiaffeggia i glutei e mi sbatte il cazzo nel culo ormai rottissimo...
io sborrooooooo,
nonostante il dolore stavo godendo come una cagna in calore “si Vito spaccami, dammelo tutto, che bello”
lui incoraggiato dalle mie parole aumenta il ritmo, e come prima, raccoglie con una mano la mia sborra, quella rimasta appesa e sulla cappella e me la spinge in gola “lecca, questa è roba tua” mentre continua a fottermi e spaccarmi lo sfintere.
Dopo un bel po', mi prende da dietro con le braccia, mi alza, mi rendo conto che è fortissimo, mi porta sul divano e mi dice che mi vuole scopare dal davanti, vuole vedere quanto godo.
Ho il buco indolenzito, mi bacia per la prima volta in bocca, anche se mi dice “sai di sborra” e mi rificca tutto il cazzo nel culo, ho le gambe alte appoggiate al suo petto peloso, le sue mani sulle cosce che aiutano il movimento a penetrarmi.
io godo sempre di più “oh Vito si fottimi, sbattimelo tutto dentro, spaccami”.
lui soddisfatto “brava la mia maiala, mi hai fatto aspettare tanto, ma ne è valsa la pena, e chi se lo scorda sto culo”.
è tutto sudato, goccioline di sudore mi cascano dalla sua fronte in faccia, non si ferma un attimo, è instancabile...non so quanto tempo è passato, a me sembra un'eternità, ma lui continua a martellare.
Ora sono di lato con una sola gamba in alto poggiata sulla sua spalla e l'altra di lato, così entra ancora di più e lo sento di più
“prendi il cazzo, prendilo tutto puttanella”
il mio buco allargatissimo ormai è in fiamme, ma continuo a godere, sborro una seconda volta, per la posizione mi sborro tutto in faccia,
naturalmente Vito me la spalma tutta e mi ficca le dita sporche in bocca.
Ora sono piegato in due, le mie ginocchia sono ai lati della mia testa, lui è in piedi sul divano a gambe larghe poggiato sul mio sedere e sta continuando a fottermi, anche questa posizione, purché scomoda, mi fa sentire tutto il cazzone di Vito fino in fondo.
“ti piace? dimmi che ti piace troia”
io: “si si ...Vito dammelo tutto, ne voglio ancora, sei fantastico, sei un toro da monta”
lui: “brava la mia vacca, hai un culo da favola, bello stretto.....opsss... era stretto” e vai con risata.
Ormai sarà quasi un'ora che mi scopa senza fermarsi, sono esausto...mi fa male tutto
“Vito basta, ti prego”
“cosa... ti voglio scopare fino a domani”
mi fa spostare ancora, questa volta mi mette a pecora sul bracciolo del divano, lui è dietro di me in piedi... mi guarda il buco ormai lacerato, mi dice
“ora è proprio una figa rotta”
mi mette altra vasellina e comincia a ficcarmi di nuovo le dita dentro, in poco tempo tutte e 4 sono dentro, le fa girare come una ruota, ho la sua mano fino al palmo nell'ano, prova a ficcarmi anche il pollice, ma è troppo sento dolore, lo fermo.
“per oggi va bene così, ma la prossima volta ti ficco tutta la mano, sarai la mia schiava”
sento che si sta masturbando, mentre con l'altra mano continua a massacrarmi il buco.
“vieni girati, succhiamelo un po' e fallo tornare bello duro”
non ci metto molto, ormai vado avanti per inerzia, sono stremato.
Mi rimette a pecora e comincia a sfondarmi di nuovo, sento il suo petto muscoloso, peloso e madido di sudore appiccicato alla mia schiena, sento il rumore dei suoi colpi
“chaff chaff chaff”
mi morde dietro il collo, mi dice “così fanno i felini, sei mio, tutto mio”...
mi prende per le scapole e comincia a sbattermi sempre più forte…
”chaff chaff chaff chaff”
io sto godendo ancora, credo che questa volta siano uscite appena un paio di gocce, è la terza volta che mi fa sborrare
“bravo il mio maialetto - hai messo il record”
finalmente lo sento ansimare, mi stringe forte le spalle e tira un urlo disumano, inondandomi di sborra calda, la sento dentro sulle pareti martoriate, la sento colare dal buco e scivolare lungo le cosce.
Vito esausto mi cade addosso e dice:
“mamma mia che scopata – ma chi sei”
restiamo li fermi, senza forze...uno su l'altro...lui sempre dentro di me
dopo parecchi minuti ci riprendiamo, dice "vieni facciamoci una doccia".
Io: “vengo solo se mi prometti che non mi tocchi più”... e ridiamo.
“ti ho massacrato, pensavi che il vecchietto non ci sapeva fare?”
io: “Vito è la seconda volta che lo prendo”
“ma dai – non ci credo”
PS: ho 47 anni, mai nessuno mi ha più scopato così, come Vito
il toro scatenato.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Toro scatenato:
