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50,2 Cronache Estive: Mi Sono Fatto Il Padre


di Membro VIP di Annunci69.it remigiuslp
01.07.2025    |    4.083    |    5 5.7
"Le immagini di quel lungo e robusto attributo, prima nel cavo orale del Colonnello poi in rapido movimento alternato fra le sue natiche tonde e lisce, infine l’idea che il mio collega si fosse..."
«Mi sono fatto il padre»: quale aberrazione nasconde questo titolo? Uno scandalo a sfondo omosessuale fra le fila del nostro glorioso esercito! E il nostro rotocalco ‘Virtus et Rectitudo’ può ora finalmente riferire e pubblicare, dopo un anno di ‘secretazione di atti’, un episodio che dimostra quanto in basso sia caduta la morale del nostro Stato.

Avvisiamo sin d’ora le nostre lettrici in particolare ma anche i più sensibili signori lettori che questo articolo conterrà giocoforza termini e definizioni non certo appartenenti ai nostri ambienti, avulsi da turpitudine, lussuria e immoralità.

‘Sodomia passiva intra moenia’, la formula con la quale un noto e apprezzato colonnello della ‘Miriade di Assalto Straggle’, ospite del ‘Soggiorno marino’ delle nostre Forze Armate a Thims veniva sottoposto a investigazione disciplinare circa 12 mesi fa.
Il maturo ufficiale dell’ormai ex prestigiosa compagnia di paracadutisti sarebbe stato sorpreso subire - consenzientemente! - sesso anale in una cabina di servizio nei pressi della spiaggia da un ‘giovane e aitante addetto agli ombrelloni’, un civile assunto per la stagione. Avvenimento questo, contenuto in un esposto presentato da un altro civile con incarico di cameriere.

(Abbiamo invece solo nozione approssimativa di altro coito similare, nello stesso posto il giorno precedente con parte attiva il figlio del colonnello. Apparsa nel giugno 2024, la narrazione sarebbe intitolata ‘Mi farei padre e figlio’, riportando il numero ‘50’: da qui il titolo del nostro articolo. Qualora un lettore avesse informazioni più precise saremo ben lieti di darne comunicazione in un prossimo numero).

La notizia, trapelata nel pomeriggio di ieri, come sappiamo sta scuotendo dalle fondamenta il nostro Stato e lo stesso Imperatore, esortato ad abdicare immantinentemente.
Che sia l’ultimo scossone al disastrato governo della già bislacca ‘Unione degli Stati di Naed’?

Non avremmo mai voluto riportare una tal sordida storia di intimi rapporti fra maschi - non è certo nello stile compunto e neutrale del nostro periodico - tuttavia il dovere di cronaca e la nostra missione, tendente come da nostra intitolazione alla virtù e rettitudine del nostro, un tempo insigne popolo, lo reclama a gran voce.
Ma ancor peggio è accaduto: dobbiamo infatti riferire la ‘assoluzione’ del degenerato colpevole, al termine di una inchiesta evidentemente condotta in maniera spudoratamente falsa e tendenziosa.
A riprova disponiamo di una fedele trascrizione di un colloquio avvenuto nello studio del Giudice-Generale, presidente della IX Commissione Disciplinare.
Per le parti difficilmente o non intellegibili riportiamo note di redazione fra parentesi quadre, come anche ci permettiamo alcuni commenti. Lasciamo a stimate lettrici e lettori giudicare le gravi ingerenze nell’istruttoria e l’assoluta immoralità dei comportamenti.
******
Carissimo Colonnello, s’accomodi, s’accomodi! La ho invitata perché volevo anticiparle in via riservata la chiusura dell’indagine e l’inconsistenza dell’accusa a lei mossa, nientemeno ‘per non aver commesso il fatto’!
Sigaro? Prego!
Eh, eh, eh! Ci è voluto un anno ma in questi casi è meglio lasciare che il tempo scorra, annebbi memorie, dissipi indizi, smonti prove inaffidabili.
Le confesso però che è stata dura: qui non si trattava di valutare soldatini di leva dediti in fureria a masturbarsi vicendevolmente per poi schizzare sui carteggi gli appiccicosi succhi delle loro gonadi oppure sorpresi da capistazione nei bagni pubblici a comporre trenini ma certo non di vagoni ferroviari, ahr, ahr, arh!
Salvi i casi illeciti, in fondo si tratta di semplice cameratismo, di reciproca conoscenza dei propri e altrui bisogni, tipici dell’età giovanile, di aiutare a sfogare pulsioni, svuotare e liberare ‘tensioni’ - ahr, ahr, mi passi il termine.

Qui avevamo una accusa pesante - ancorché poi rivelatasi inconsistente - nei confronti di un alto rappresentante di un reparto di eccellenza, composto di uomini tutti d’un pezzo, rotti ad ogni missione - ma non certo di dietro - come voleva far credere quel miserello di cameriere, avventizio anzi peggio: CIVILE!

Lo dico e ripeto da anni: i civili vanno tenuti FUORI dalle nostre strutture, abbiamo le nostre consuetudini interne consolidate, personale sufficiente, ‘carne giovane da cannone’ - ahr, ahr, ahr, perdoni l’espressione - da impiegare anche nei presidi ricreativi quale è il Soggiorno marino di Thims.
E se poi si trattasse di istruire una recluta intorno al modo di servire ad esempio una salsiccia a un generale, se ne può occupare un tenentino, prestandosi, dandogli indicazioni sulla salsa eventualmente da aggiungere o inserire; ci intendiamo neh? Ahr, ahr, ahr.

Egregio Colonnello, ‘o temporali o morette’, diceva mio nonno! Le nostre schiere militari si stanno letteralmente sempre più ammosciando.
Dalle ‘alte sfere’ ho avuto conferme di un ritorno alle vecchie regole, affinché nel nostro esercito viga incessantemente uno ‘spirito di corpo’, solidarietà per risolvere ‘internamente’ simili questioncine, ahr, ahr, ahr.
[Ndr: la redazione ammette di non avere inteso il senso di queste ultime frasi che sicuramente celano un doppio, abietto significato.]

Ci siamo avvalsi di agenti investigativi provenienti da illustre e prolifica famiglia che aveva in passato già fornito alla nostra Nazione tre rampolli di rango: Primo, Secondo e Terzo, ora divenuti ufficiali in ruoli chiave. Posso ora presentarle i qui presenti loro fratelli minori, Sergenti Quarto, Quinto e Quòdlibet, soprannominati rispettivamente Qua, Qui e Quo.

Ripercorrerei ora le fasi salienti del procedimento e, oltre al sigaro, sorseggerei con lei un liquorino a base di un ‘latticello’ particolare, prodotto - ehm, chiedo venia - ‘preparato’ esclusivamente per me e i miei ospiti dai nostri giovani, sani e valenti Sergenti Qui-Quo-Qua.
[Ndr: da testimonianza confermata precisiamo trattarsi del liquido seminale dei tre fratelli che il generale usava raccogliere e degustare periodicamente; qual devianza, o che ripugnanza, care lettrici e lettori!].

Partiamo dalla prima denuncia di quell’addetto civile al bar della ‘Rotonda Belvedere’.
Leggo testualmente.
«Occupato a riordinare materiali all’interno della cabina di servizio, percepivo persone accedervi. Occultato dagli oggetti ivi depositati, intendevo palesare la mia presenza ma sentendo gemiti e mugolii, intercalati dalla frase: “colonnello, giù lo slip che prepariamo il buchetto”, mi risolvevo a rimanere nascosto. Riuscivo a scorgere due uomini dei quali uno era il collega ‘attendente agli ombrelloni’, l’altro il Colonnello imputato del posto numero 57».

Come ricorderà - Colonnello - qui intervenni successivamente di persona a modificare il testo del verbale in quanto lei non era stato formalmente accusato tantomeno imputato.
[Ndr: abbiamo prova della redazione di questo secondo verbale con firme falsificate e distruzione del primo, originale!]

Proseguiamo.
«Dovevo quindi assistere ad atti fisici contro natura e decenza di cui fornisco elenco cronologico:
1) lambire della lingua del collega sopra e fra i glutei del Colonnello;
2) estrazione dell’ organo sessuale del collega dall’indumento di biancheria ad opera del Colonnello e successivo movimento masturbatorio sullo stesso con effetto di rapido irrigidimento;
3) da parte del Colonnello ripetuti e ampi leccamenti dei testicoli del collega seguiti da introduzione dell’intero pene nel cavo orale e suo successivo intenso ed esteso pompaggio labiale;
4) introduzione del fallo del collega nel canale posteriore del Colonnello, seguita da impetuoso stantuffamento;
5) presunta iniezione finale nello sfintere del Colonnello.
Preciso ‘presunta’ in quanto evidentemente non verificabile alla vista. Ipotesi più che plausibile poiché il Colonnello aveva esplicitamente richiesto una ‘farcitura interna’ e dichiarato sommo gradimento per la notevole quantità percepita.
Lo confermano comunque le espressioni gergali e volgari del Colonnello di cui riporto sommariamente le più colorite, su vostra richiesta: “ah che cazzone!”, “Hai uno spadone d’acciaio!”, “Spingi torello, sbattimi e sfondami il culo!”, “Dai, dai, sborrami in canna!”, “Uh che bello, mi hai riempito come un bigné!”.

Attesa l’uscita dei due uomini, rinvenivo sul pavimento i rivoli del bianco prodotto che il Colonnello aveva provveduto a lasciare fuoriuscire dall’ano appena terminata l’unione carnale. Per spirito di ordine e pulizia mi premuravo di raccoglierli con la lingua e deglutirli, non sapendo come diversamente smaltirli, trascurando banalmente poter essere prove dell’accaduto.
Solo più tardi mi rendevo conto dell’episodio al quale avevo assistito e cosa avessi ingerito; venivo così colto da forte ribrezzo con agitazione e trepidazioni per l’intera notte. Le immagini di quel lungo e robusto attributo, prima nel cavo orale del Colonnello poi in rapido movimento alternato fra le sue natiche tonde e lisce, infine l’idea che il mio collega si fosse scaricato nel retto del Colonnello, turbano ancora oggi non solo il mio sonno ma riaffiorano spesso nel quotidiano, limitando financo la mia concentrazione sul lavoro.
Confermo essere quanto realmente accaduto davanti ai miei occhi».

[Ndr: cogliamo qui occasione per esprimere piena solidarietà all’integerrimo ragazzo, costretto ad assistere prima, poi addirittura a raccogliere e ingurgitare il ripugnante sperma onde garantire opportuno lindore all’ambiente].

Ordunque, stimato Colonnello, subito ho dovuto riportare nel suo naturale iter quella che era una semplice indagine disciplinare e non una querela, come la aveva presentata il suo avvocatino, evidentemente con il palese, sordido fine di ottenere un risarcimento economico, oltre al grave rischio di infangare ignobilmente la sua figura nonché dell’intera Forza Armata.

In primis ho dovuto scovare un elemento per dimostrare che il camerierino ne avesse tratto a sua volta soddisfazione; altrimenti perché rimanere ad assistere? Ergo, sguinzagliato immediatamente il nostro Sergente Quo, fresco laureato in chimica, dentro la cabina ha ritrovato su una parete tracce giallognole e olezzanti. Stesso colore e odore nauseabondo della pur scarsa secrezione ottenuta con una manipolazione eseguita dal Sergente Qua al pene del soggetto durante il primo interrogatorio, evidente conferma di un atto di onanismo dello stesso, quasi certamente ispirato dalla vista del suo attillato costume di ordinanza ‘blu marina’, Colonnello, considerati anche gli appetiti ‘feticisti’ del soggetto.
Da varie inchieste è infatti emerso che il camerierino aveva già proposto ad altri dipendenti lascivi giochi con elastici capi di abbigliamento da bagno, quali strusciamenti, palpazioni e ingordi succhiamenti delle viscose emissioni pre-eiaculatorie trasudanti dai tessuti. Costoro hanno unanimemente sottolineato un particolare, cioè i miasmi emessi dalla zona pubica dello stesso, evidentemente per carenza igienica.
[Ndr: care lettrici e lettori, intendiamo aggiungere lodi a questo probo giovanotto - da noi intervistato - costretto a subire una masturbazione ad opera del citato Sergente Quarto - detto Qua - al mero scopo di svergognarlo, insinuando essersi egli provocato volontariamente un orgasmo erotico alla vista della immonda scena nonché di praticare scarsa cura personale!]

Esimio Colonnello, ricordo - se ce ne fosse bisogno - che lei si trovò quel giorno effettivamente in quella cabina con l’attendente agli ombrelloni ma solamente per farsi illustrare nel dettaglio e in profondità l’azione didattica operata da suo figlio, il dì precedente nello stesso vano.
[Ndr: questo passaggio confermerebbe l’episodio della sodomizzazione dell’addetto ad opera del figlio del Colonnello il giorno prima, vedere sopra ‘numero 50’.]

Tutto ciò dalla tripla testimonianza sua, di suo figlio e dell’attendente stesso. Come dice la TV: ‘Chiaro, limpido, regolare’.
[Ndr: testimonianza evidentemente fasulla e inutile in quanto rilasciata dai tre diretti interessati a una soluzione ad essi favorevole].

Insomma, il tapino si è ritrovato in una vasca di sabbie mobili da lui stesso riempita.

Bene bene, questo liquore al latticello dei nostri apprezzati Sergenti Qui-Quo-Qua oggi è particolarmente sapido. A proposito: seguite con coscienza la dieta del nostro ufficiale medico e lo gratificate di regolari visite? Sapete che è sensibile alla salute delle ghiandole riproduttive della truppa e delle vostre in particolare. Ahr, ahr, ahr.

Per tornare al citato avvocatino, devo riconoscere non essere stato poi così arduo ridurlo alla ragione e fargli comprendere senza grandi difficoltà quanto fosse assurda l’accusa: me lo vede lei un alto ufficiale inginocchiato - no, sottolineo, INGINOCCHIATO - ai piedi di un addetto civile agli ombrelloni, anche se certamente aitante e prestazionale? Se proprio, per mera ipotesi irreale, l’ufficiale avrebbe imposto una serie di flessioni con l’addetto sopra la sua bocca ‘pompante’, ahr, ahr ahr!
[Ndr: per meglio illustrare la nebulosa descrizione, si tratterebbe di una fellatio operata dal colonnello disteso a terra con il giovane sopra di lui].

E la ridicola richiesta di risarcimento dove la mettiamo?
Pregiato Colonnello, rammenterà che durante l’udienza in cui l'avvocatino aveva fatto fuoco e fiamme lo convocai in questo ufficio dove il Sergente Quo provvide a intavolare una trattativa con opportuna eloquenza ‘orale’, mentre i Sergenti Qui e Qua - per usare una metafora cul-inaria in uso nel gergo forense, ‘a doppio spiedo e farcitura’, portandolo infine a dichiararsi pienamente soddisfatto dopo sole tre ‘udienze’.
[Ndr: solo a onor di precisione, il povero legale avrebbe subito per tre volte doppia penetrazione anale dei primi due membri, conseguente doppia eiaculazione interna e imboccamento del terzo].

Un ultimo brindisi con il nostro ‘elisir della vita’, insigne Colonnello, nella speranza che questo mio impegno non cada in oblio, ahr, ahr, ahr!»

******

Sappiamo il Generale essere stato espulso con disonore, analogamente il Colonnello, mentre il figlio - per il quale alcuna ispezione era stata avviata - dovrebbe presto al contrario ottenere promozione con medaglia di III ordine per avere onorato le ‘Truppe di supporto Grover’.

Le foto a corredo del presente articolo sono di repertorio e non hanno attinenza con il caso.
Riproduzione riservata, giugno 2025
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