Gay & Bisex
50,3 Sciabolate In Culo a


01.07.2025 |
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"Godeva come uno scaricatore di porto sottoposto allo stantuffo di quella macchina a vapore che usano lì, roba da 100 tonnellate che però era lui a fotterlo come una locomotiva americana..."
Lasciate perdere tutte quelle puttanate de «Mi Sono Fatto Il Padre».Qui dovete leggere, la VERA storia di come il mio amico si è sbattuto in piedi dentro la cabina vicina alla spiaggia quel falso integerrimo Colonnello. Scopato per un’ora intera poi lo ha sborrato dentro come una cisterna di quelle dei camion militari. Quelle grosse tipo il film Duel ecco. Con tanti litri di gasolio ma lui al posto aveva dentro la sborra. Tanta sborra infuocata.
Volete la storia?
Il giorno prima il figlio pensava essere un imbranato ma invece era un gran bel manzo anzi toro, lo aveva scopato come un bastardo e poi gli aveva sparato in bocca come un mitragliatore tutta la sua sborra.
Il giorno dopo toccava il padre – appunto il Colonnello – non mi ricordo perché e percome né del più e del meno so solo i due si sono trovati nella cabina, il Colonnello con lo slip abbassato e quelle chiappe da ululo sotto le dita del mio amico. Palpeggiato bene il culo si è fatto fare un pompino ma non era proprio bravissimo, dice che è meglio la bocca di quel camerierino che puzza da schifo però i bocchini li sa fare davvero bene. Lo prende in bocca fino al conato anche quando glielo spingi da dietro la testa e lo tieni finché gli manca l’aria.
È bellissimo sentirlo che gli piace essere sottomesso al mio cazzo lungo 18 e del mio amico quasi 22 centimetri, molto duri e grossi tutti e due – non saprei – molto grossi comunque e anche molto pulsanti. Ho scritto cazzo una sola volta e siamo già alla 255esima parola del racconto. Devo recuperare.
Quindi lo scopa con il suo cazzo durissimo e sente la bocca calda del Colonnello che lo vuole tutto, ma proprio tutto! Il mio amico è duro ma anche durevole e non vuole venire subito. Non è bravo nel pompino – il vecchio porco, gran fisico ma vecchio decrepito e si vede dalla pelle che ormai è tutta raggrinzita sotto i pettorali e sulle cosce – quindi è più facile non venire subito. Allora pensa a quel generale che l’altro giorno ha voluto che lo inculasse nella pineta ma appena gli ha fatto vedere il buco sfondato gli è sceso subito e è venuto a cercare me.
Io ho un gran bel culetto giovane e sodo e so anche muovere i muscoli dentro per cui in pratica tu non ti muovi e faccio tutto io dentro il canale pulsante e riesco a farti sborrare come un toro di quelli da due tonnellate che ho visto a una fiera del bestiame.
Ritorno al vecchio maiale ufficiale paracadutista ma ormai ridotto a un relitto di maschio. Buono per svuotarsi dentro per non lasciare filacci di sborra in giro insomma!
Il buco era andato, al mio amico sembrava di scopare la fica di una vecchia baldracca, le chiappe bellissime però, dai, siamo sinceri.
Ha chiesto di girarsi a un certo punto, hanno provato, in piedi eh, ma guardarlo in faccia e sentire il suo profumo MUSCHIATO, l’alito di VANIGLIA assieme ai suo ROCHI gemiti hanno distratto il mio amico che ha voluto subito rigirarlo. Anzi, da dietro bello spiaccicato contro il muro guardava solo le chiappe perfette che vibravano come UNA DANZA TRIBALE a ogni affondo per poi iniettarlo come una siringa di panna nelle torte.
Godeva come uno scaricatore di porto sottoposto allo stantuffo di quella macchina a vapore che usano lì, roba da 100 tonnellate che però era lui a fotterlo come una locomotiva americana. Mancavano solo le nuvole di vapore attorno: il resto faceva ‘tuuu, tuuu’ anche lui quando il mio amico gli ha detto che doveva allargarsi le chiappe così poteva scoparlo ancora più a fondo perché erano nelle lunghe gallerie dell’Oklahoma.
Forse è stato più di un’ora: in fondo quel catorcio di ufficiale gli faceva schifo però lo prendeva così bene, aveva il tunnel giusto fra stretto e morbido e sapeva mugolare come un capretto alla prima monta ché il suo cazzo rimaneva duro e pulsante come un albero di una nave e non ne voleva sapere di fare passare la sborra per svuotare i coglioni sotto, pieni di sugo rovente per il colonnello.
Alla fine mi sono svuotato anche io dentro il suo culo, un orgasmo che sarà durato un minuto finché gli ultimi spasmi veri e propri mi hanno attraversato. Però nel suo ufficio: non volevo rischiare e ho fatto bene.
Quel coglioncello di cameriere puzzolente ha voluto denunciare il colonnello per recuperare dei quattrini da tutta questa storia del cazzo. Ma gli è andata storta perché ha trovato un giudice con i controcoglioni, anche se ormai con un piede nella fossa ma con tre validi collaboratori paperelli che alla fine lo hanno incastrato perché si era sparato un segone, anzi seghetta visti i due centimetri di vermicello – pure puzzolente – proprio mentre il mio amico si stava ciulando il Colonnello.
Poi con altri amici gli abbiamo fatto una imboscata – nel bosco certo – e lo abbiamo sbattuto come uno straccio e bombato di sborra ché il giorno dopo ha fatto valigia e si è licenziato!
Giugno 2025
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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