Tratto in inganno

Alla mia età, dopo tantissime esperienze, avrei tantissimo da raccontare, e magari un pò alla volta, vedremo quello che riesco a raccontare. Racconti non di fantasie, ma di esperienze vissute.
Cominciamo con una delle esperienze in cui, con l'inganno ho fatto cose, che magari in quel momento non ero intenzionato a fare. Da premettere che sono Bi, quindi non un gay dichiarato.
Questo primo episodio si è verificato quando avevo circa 19 anni. Tra le varie esperienze, ne ho avute tantissime con un mio cugino, quasi coetaneo, 2 anni in meno di me.
Andammo ad accompagnare sua nonna alla stazione di Caserta, che doveva partire, al ritorno, mi fermai ad una edicola e comprai una rivista porno. Da premettere che con lui, già avevo fatto di tutto, sempre io come passivo.
Rientrato in macchina, gli diedi la rivista per fargliela sfogliare, e lui non ci pensò un attimo. Strada facendo, gli chiesi se si era alzato, anche se lo vedevo benissimo dal rigonfio della tuta che indossava. Lui me lo confermò, allora gli chiesi di farmelo vedere, lui temeva che qualcuno potesse vederci, ma io lo rassicurai. A quel punto, tirò fuori il suo bel cazzo duro come il marmo. Lo presi in mano e lo scappellai. Gli chiesi se avesse voglia di farlo abbassare, ci intendevamo bene, intendevo di farci una bella chiavata. Lui disse che la mamma lo aspettava, ed io, ancora una volta lo tranquillizai, dicendogli che la mamma sapeva che stava con me. Allora mi chiese dove. Lo portai su una montagna, dove già eravamo stati altre volte. C'è una capannina. Giunti lì, lui subito andò nella capanna, ed io feci un giro di perlustrazione, per assicurarmi che non ci fosse nessuno nei paraggi. Certo di essere lontani da occhi indiscreti, entrai nella capanna e lui stava seduto con la tuta abbassata fino ai piedi, gambe aperte, cazzo durissimo. Con la destra selo segava e con la sinistra sfogliava la rivista. Gli chiesi se ci voleva abbastanza per venire e lui mi rispose di si. A quel punto non esitai ad abbassarmi con la bocca aperta per falro entrare il più possibile. Gli piaceva molto farselo sbocchinare, e sapeva che difficilmente stavo a genio di farmi venire in bocca, per questo, quando poteva, in un modo o in un altro, cercava di fare in modo da farmi provare la sua sborra, sempre densa e abbondante. Temeva che dicendomi la verità non lo avessi succhiato. Sta di fatto che appena lo presi in bocca, fino in fondo, il tempo di dare un paio di colpi con la lingua sotto la cappella e poi farlo rientrare tutto, lui cominciò a godere e dare i suoi getti di sborra direttamente nella mia gola. No mi rimase da fare altro che continuare a pompare fino a che aveva svuotato i coglioni nella mia bocca. Poi si alzò ed io mi misi a sedere al suo posto, per segarmi. Si stava gà allontanando, ma gli chiesi se per favore me lo desse ancora in bocca, per ciucciarlo mentre mi segavo, e lui non si tirò indietro, Mi preoccupai poco con la mia sega, o meglio, feci di tutto per trattenermi, mentre lui tornava duro. A quel punto gli chiesi se ci voleva molto per sborrare di nuovo e lui disse che come stavo andando, non ci avrebbe messo molto. A quel punto, mi misi a sbocchinare al meglio e mi segavo allo stesso tempo, cercando di trattenermi e quando lui cominciò a sborrare di nuovo, mi liberai anch'io in una bella sborrata molto goduriosa.
Dopo ci risistemammo e tornammo a casa.

Alla prossima.