Racconti Erotici > Gay & Bisex > Vacanza, finalmente
Gay & Bisex

Vacanza, finalmente


di marcabru
25.08.2016    |    2.375    |    1 9.6
"Come tutti gli anni, i primi di agosto, insieme alla mia ragazza prepariamo armi e bagagli e ce ne andiamo in Corsica..."
Come tutti gli anni, i primi di agosto, insieme alla mia ragazza prepariamo armi e bagagli e ce ne andiamo in Corsica. Almeno quest’anno abbiamo ripetuto il viaggio per il terzo anno di seguito, prima siamo stati in Sicilia, in Grecia e in Spagna. Sulla nave di solito fa sempre molto freddo per via dell’aria condizionata, così io me ne vado sul ponte. Ma la mia ragazza insiste sempre per rimanere dentro, a leggere: così ci siamo separati. E qui comincia la mia storia…sdraiato al sole, mi si avvicinano due uomini, uno molto giovane uno sulla cinquantina. Erano padre e figlio, di Bergamo, che andavano a pesca in un paesino costiero della Corsica. Mi chiedono se la sdraia vicino a me è libera e quando dico sì il padre si siede, dà dei soldi al figlio e quest’ultimo se ne va. Il tipo di accende una sigaretta e io lo guardo, perché aveva qualcosa di intrigante, pur essendo un normale padre di famiglia. Lui ricambia lo sguardo e mi chiede se la sigaretta dava noia. Io rispondo di no, anche se in effetti, un po’ disturbo mi dava. Ci mettiamo a parlare del più e del meno, gli racconto dove vado, con chi e per quanto tempo; lui fa lo stesso. Poi silenzio. Qualche minuto dopo, un po’ annoiato, sul telefonino controllo la mail e poi do uno sguardo ad alcuni siti, in cui sono iscritto, facendo attenzione di non essere visto. Dopo qualche minuto, il signore si alza, mi saluta con un sorriso e mi fa, mentre se ne va: “vedo che abbiamo le stesse passioni…” Io lo guardo e gli sorrido, scuotendo un po’ la testa. Mi metto a pensare a quella che credo essere stata una figuraccia, lì per lì mi diverte e mi intriga. Del resto, il tipo era stato cortese ed ironico. Quando mi ridesto, lo vedo al bar con il figlio che si sta bevendo un caffè e, quando il figlio si allontana, vado verso il bancone e faccio finta di dare uno sguardo al volantino dei cocktails. Non mi accorgo che lui mi si era messo dietro e, cingendomi piano con una mano sulla vita, mi dice: bevi qualcosa? Io a dire il vero rimango un po’ imbambolato e imbarazzato. Penso: “e se sale la mia ragazza, che faccio?” Del resto, però, non è un peccato prendere da bere con un tizio cinquantenne con figlio al seguito che hai conosciuto sul ponte della nave. Allora ordino una birra e lui un Martini. Ci mettiamo all’angolo del bancone e lui esordisce: “da quanto tempo?” Io tiro avanti la testa come per dire: cosa? E lui: “si da quanto tempo lo fai?” Io avrei voluto glissare, lasciar perdere, ma di colpo mi esce uno scurrile, per quanto sussurrato: “da anni, ma sono settimane che non prendo un cazzo….”. “Allora ti piace prenderlo?” Mi fa. Io non di co niente e sorrido abbassando un po’ la testa. Anche lui sorride, si guarda in giro, per vedere se il figlio era nelle vicinanze, poi senza dire niente mi gira le spalle e va verso l’entrata della nave. Io lo seguo, impaurito di incontrare la mia lei. Entriamo e ci affianchiamo sulle scale che portano al ponte sottostante, lui mi mette una mano sulla spalla e mi dice: “peccato, non ho la cabina”. Allora io non capisco perché è voluto entrare e glielo chiedo. Lui mi dice solo: “vieni”. Entriamo nella zona poltrone, che per fortuna era semivuota, e ci sediamo in due poltrone vicine in fondo alla sala, nella semioscurità. Il mio cuore batteva, perché la mia ragazza era sola da troppo tempo e la non sapevo cosa il tizio volesse fare in una sala non del tutto deserta. Una volta seduti, comincia a raccontarmi di lui e intanto mi prende una mano e se la appoggia sul pacco, che era già duro. A quel punto io ero già eccitato, anche io duro, forse con qualche goccia fuori, e con l’ano che pulsava. Mi guardo in giro e appena vedo che non ci vede nessuno, gli metto la lingua in bocca e comincio a muoverla forte. Ci eccitiamo tutti e due, lui prende dal suo zaino un asciugamano lo mette sulle gambe per coprirsi, si sbottona la cerniera e me lo dà in mano. Non lo vedevo, ma sentivo che era duro e grosso e…fantastico. Comincio a far su e giù con la mano, cercando di sentire bene la cappella, lui ansima e io non resisto, vado giù e lo prendo in bocca, sotto l’asciugamano senza smettere di fare su e giù con le mani. Sento il suo battito che accelera, i gemiti trattenuti, spero tanto che nessuno ci veda. Dopo qualche secondo lo sento contrarsi e far uscire un suono sordo dalla bocca, poi la mia si inumidisce e percepisco chiaro il sapore dolce dello sperma. Essendo io piegato in due sulle sue parti intime, ho la schiena quasi nuda e i pantaloncini un po’ allargati, cosicché lui acrobaticamente riesce ad infilare una mano dentro e a infilarmi prima una, poi due falangi nell’ano. Mentre viene, mi masturba il buco piano. All’inizio lo sperma è poco, poi comincia ad uscirne tanto, provo a tenerlo tutto in bocca ma non ci riesco, un po’ lo faccio colare sulle sue gambe, un po’ lo ingoio. Poi risorgo, lo guardo sorridendo, lui a fatica ritrae la mano e la cosa un po’ mi dispiace. Anche lui sorride, raccoglie con il dito che mi aveva messo dentro il seme in prossimità della coscia e me lo mette in bocca sorridendo. Io per ricambiare il favore, gli metto la lingua in bocca e giochiamo un po’ con i residui di sperma sulle lingue. Ero contento, ma non appagato totalmente, perché avrei voluto che mi scopasse, ma non era proprio possibile. Ci siamo scambiati i numeri, con la promessa di rivederci, magari dalle sue parti.
Sono ritornato nel bar sottocoperta, dove ho visto la mia ragazza che era tra il sonno e il tentativo di leggere un giornale. Quando mi ha visto mi ha sorriso, io mi sono avvicinato e lui mi ha baciato. Ho immaginato ancora per un attimo la sensazione dello sperma del mio amico che mi riempiva la bocca e le sue dita che entravano sempre di più. Intanto la nave entrava in porto. Iniziava la vacanza….
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Vacanza, finalmente:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni