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Gay & Bisex

Viaggio a Cuba (due sorelle negre e …) 3 bx


di redwood
24.07.2013    |    16.251    |    3 9.7
"Il pompino è durato per un bel po’ ed io non mi capacitavo del perché non eiaculavo..."
Parte terza

Consiglio di leggere prima le altre due parti.

Seppi, poi, che il ragazzo di nome Juan era un cugino delle due sorelle che spesso le aiutava al negozio. Aveva 19 anni con un corpo esile e molto femminile. Amava farsi inculare e bere tanta sborra. Non abitava con loro, ma con i suoi fratelli più grandi a Varadero.

Ritornando alla serata d’orgia.
Le due sorelle indossavano ambedue uno strap-on che constatai essere artigianale e molto usato, infatti il simil cazzo era di legno, quasi largo come il mio, e bello lungo, incastrato in delle cinghie di cuoio.
Le due donne mi dissero che avevano voglia di incularci. Io che ho sempre avuto posizioni prevalentemente attive anche se bisex risposi che non era il caso, ma loro dissero che davano tutto in materia di sesso e pretendevano dai loro partners il medesimo comportamento.
Ero incastrato e non sapevo che fare. Mi venne un’idea e proposi di fare un trenino a quattro spiegando di cosa si trattava.
In sostanza io mi sarei fatto inculare da Juan, che aveva si un cazzo lungo ma molto sottile, mentre Camilla inculava il ragazzo e Marisol la sorella.
Capirono la posizione e dissero di non aver provato e che la novità le interessava.
Così mi posizionai a quattro zampe sul tappeto e Juan inizio a leccarmi l’ano e girando la testa vidi che Camilla faceva lo stesso servizio al cugino mentre Marisol lo faceva a lei.
Poi Juan mi baciò e lecco lungo la spina dorsale facendomi inarcare e puntò la sua cappella appuntita nel mio buco. Entrò facilmente e spinse fino in fondo facendomi gemere. Lo sentivo lungo l’intestino e sembrava dovesse uscirmi dalla pancia, ma non faceva male. Iniziò lentamente a incularmi mentre sentivo il peso sulle mie spalle aumentare, segno che anche le due sorelle avevano preso posizione. Il mio cazzo, però, era molle, non provavo piacere ma una sensazione particolare che dai nervi dell’ano arrivavano al cervello trasmettendomi immagini altamente erotiche,
Il ritmo di tutti aumentò, ma la posizione d’incastro cominciava a non essere semplice da tenere, vista la diversa altezza dei componenti e la difficoltà di sincronia. Juan, però, sembrava apprezzare molto e gridava di piacere frasi a me incomprensibili, tranne: “estoy corriendo” (sto venendo). Sentii dopo poco un liquido caldo riempirmi il culo e non l’avevo mai provato prima. Il mio cazzo si indurì improvvisamente.
Il ragazzo si staccò e così pure le due sorelle che guardandomi mi dissero che la novità non era stata molto soddisfacente e volevano farmi il culo, se rifiutavo dovevo andar via subito e non farmi più vedere, mentre se avessi accettato la mia vacanza sarebbe stata unica, non solo sotto l’aspetto sessuale, ma anche per farmi da guida per tutta la mia settimana, visto che ero stato di loro gusto sin da quando mi avevano visto la prima volta.
Ancora un dilemma, ma il cazzo duro da farmi male, la preparazione dell’ano oramai ricevuta con la sborra di Juan ancora all’interno, nonché la prospettiva che immaginavo, mi convinsero ad accettare quel ricatto.
Cosi fu Camilla a chiedermi di sdraiarmi sul letto con il busto e inginocchiato per terra porgerle il mio posteriore, mentre nella stessa posizione dall’altro lato del letto si posizionarono Marisol e Juan.
Sentii che Camilla si accovacciava su di me e mi faceva sentire le sue tette enormi sulla schiena e mi leccava sulla spina dorsale (forse era un rituale di famiglia visto che anche Juan aveva fatto la stessa cosa prima di incularmi), poi sentii la punta del dildo sul mio foro e mi irrigidii, ma Camilla mi accarezzava le chiappe con una mano e con l’altra i testicoli e poi il cazzo in stato di semi erezione. Con un colpo secco fece entrare una buona metà del dildo e mi sentii lacerare le budella, si ero lubrificato dalla sborra di Juan ma il legno raschiava contro le pareti dell’ano e mi bruciava tutto. Camilla rimase così ferma per un po’ e continuava a leccarmi la schiena ed a masturbarmi, quando senti allentare la rigidezza del mio culo diede un’altra spinta e il cazzo che aveva tra le gambe entrò in me completamente facendomi gridare.
Dall’altra parte del letto Marisol stava già cavalcando a ritmo sostenuto Juan che gemeva a bocca aperta e guardandomi faceva uscire la sua lingua dicendomi: “me gusta mas, quiero que todos los ellos” (mi piace molto, li voglio tutti).
Intanto Camilla piano incominciava a indietreggiare e spingere in avanti lentamente e il dolore pian piano incominciava a sparire e così mi sembrava che la cosa mi piacesse un po’.
Juan continuava a ripetere le sue frasi e così Camilla si staccò da me e sdraiatasi sul letto disse al cugino di impalarsi sul suo cazzo e cavalcarla. Marisol approfittò per venire lei al posto della sorella e mi inculo piano piano e poi con ritmo cadenzato e stavolta mi piaceva.
Poi Juan disse che voleva tutti i cazzi disponibili – quiero que todos los gallos – così Marisol si stacco da me e salì sul letto andando dietro Juan e infilando a poco alla volta anche il suo strap on nel culo del cugino che già aveva quello di Camilla. Incredibile.
Il ragazzo gemeva e gridava mentre le pale del soffitto muovevano l’aria.
Io rimasi un po’ a guardare poi Juan mi chiamò e mi disse di salire sul letto e di dargli il cazzo da succhiare. Lo feci subito avevo già in mente quella scena.
Il ragazzo sapeva fare pompini divinamente e mi fece eccitare all’inverosimile, ma inaspettatamente ad un tratto lascio il mio cazzo alla bocca di Marisol che dietro di lui continuò il pompino con una tecnica strana. La lingua in fuori mentre mi succhiava, poi prendeva solo la cappella in bocca e picchiettava con la lingua, poi solo con le labbra andava su e giù a ritmo sostenuto e cambiava continuamente. Ragazzi era una goduria immensa difficile da descrivere.
Il pompino è durato per un bel po’ ed io non mi capacitavo del perché non eiaculavo.
Ci siamo staccati ed io ho chiesto a Marisol se potevo scoparla e lei guadando la sorella mi disse di si. Così la presi alla missionaria e poi la penetrai tenendole le gambe sulle mie spalle e stantuffando come una locomotiva. Lei gemeva e mi diceva che godeva tanto, ma io non riuscivo a venire. Così cambiammo posizione, la misi a pecorina sul letto e la penetrai prima nel culo e poi nella fica calda e stretta, rispetto a quella della sorella. Sudavo anche se il ventilatore a soffitto girava a palla, ma non riuscivo a venire.
Poi vidi Camilla alzarsi e posizionarsi dietro di me. Mi penetro in un sol colpo con violenza e dopo poche stantuffate venni nella fica di Marisol godendo insieme a lei, mi staccai e spossato mi sdraiai sul letto sfinito e prima di addormentarmi vidi Camilla e Juan leccare la fica sbrodolante di Marisol.

Continua …
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