Gay & Bisex
una giornata di cazzi

27.03.2013 |
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"Quando finalmente smetto di guardare l´orologio e´ l'ora di andare in pausa pranzo (che dura allincirca un oretta)..."
erano le 7 del mattino ... e mi alzai con una voglia immensa di cazzo ...
sicccome ero talmente eccitato decisi di indossare sotto i pantaloni un perizoma di colore rosso fuoco e delle calze autoreggenti nere...
feci colazione ed usci´ per andare a lavoro , allora salgo sull'ascensore dove insieme a me sale il mio vicino d'appartamento che penso noto´ la mia lingerie infatti mi fece un occhioliono.... arrivo a piano terra scendo e vado a prendere l'auto in cui salgo e mi dirigo verso il lavoro...
posteggio l'auto entro nel mio ufficio (dimenticavo lavoro presso un ufficio di contabilita´ ) mi siedo alla mia postazione e il mio collega Angelo un bonazzo da paura (alto 1,88 , castano , occhi neri che a me piacciono tantissimo , e un fisico da paura : io lo definirei il tipico ragazzo meditteraneo) mi chiede se prima di iniziare a lovorare mi va un caffe´ nel bar di sotto , io avevo gia avuto qualche rapporto con Angelo quindi sapevo benissimo perche´ volesse prendere un caffe' con me , scendiamo e lui mi offre li caffé e mi dice
"sai e' da tanto che non ci divertiamo un po´ noi due "
e io con la voglia pazza di cazzo che avevo quella mattina gli risposi
"si si da troppo"
allora lui mi chiese se durante la pausa pranzo avessi impegni e io ovviamente dissi che ero liberissimo.
durante le ore lavorative guardavo e riguardavo in continuazione l'orologio perche´ sembrava che il tempo non volesse passare proprio ...
quando finalmente smetto di guardare l´orologio e´ l'ora di andare in pausa pranzo (che dura allincirca un oretta)...
allora tutti e due insieme usciamo dall'ufficio e saliamo sulla sua auto dirigendoci verso casa sua che non e´ molta distante dall´ufficio , molto impazienti di diverterci e con tanta fretta di non fare tardi a lavoro arrivammo a casa di Angelo in un lampo , neanche il tempo che io potessi dire una parola e subito lui mi diede un bacio appasionante che duro´ tantissimo , inizio a torgielgli la maglia e lecco tutto il suo petto soffermandomi sui suoi bellissimi capezzoli a cui dedico molto tempo , poi inizio a scendere sempre leccando gli slaccio la cintura gli abbasso le mutande ed eccolo li´ gia lo conoscevo ma e' sempre bellissimo quel cazzone grosso quanto un mattarello lungo 20 cm , inizio a succhiare quel bellissimo bastone con foga e dopo una , due , tre , quatro,cinque , pompate tanta era la voglia mi riempie la bocca del suo seme che io dato il suo buonissimo sapore ovviamente ingoio , ripulisco il suo cazzo ma vedo che non vuole tornare a riposo e allora che Angelo mi chiede "vedi il mio bel cazzone ha ancora voglia mettiti a pecora cosi'´ te lo faccio sentire tutto dentro" a quelle parole la troia che e´ in me usci fuori e mi abbassai di corsa i pantaloni , lui si arrapo tantissimo alla vista della lingerie che indossavo che me lo ficco tutto dentro senza neanche lubrificazione , sentivo un dolore pazzesco ma che dopo quattro cinque spinte si trasformo´ in un immenzo piacere ,Angelo ansimava mentre diceva "sono il tuo toro da monta e tu sei la mia troia ti scopo tutta mmamahahama" allora senti una , due , tre , quattro spruzzate di un liquido caldo nel culo , al che venni anche io senza neanche toccarmi , ci accasciammo tutti e due a terra e subito andammo a ripulirci vedendo l´orologio perche´ mancavano solo cinque minuti alla fine della pausa pranzo ,
salimmo in macchina e ci dirigemmo a lavoro fortunamente arrivammo solo con qualche minuto di ritardo.......
to be continued
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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