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A me lo fa....mia nonna!!


di MasterT2
12.11.2023    |    6.154    |    2 9.8
"Urlo, stringo, ma fa ancora piu’ male..."
A me lo fa....... mia nonna!!

Non voglio stare qui ad annoiarvi con la storia della mia vita. Solo due righe per presentarmi. Mi chiamo
Vittorio, genovese, ufficiale della Marina Mercantile. Ho fatto l’errore di sposarmi giovane, irretito dalla
leggiadria e bellezza di mia moglie. Matrimonio presto fallito che pero’ ha lasciato dietro di se rovine che
sto ancora cercando di ricostruire. Cosi’ a 33 anni sono tornato a casa. Beh, visto il mio lavoro, a casa ci
sono tornato in vacanza. E’ stata mamma a propormi di venire a passare le feste qui, nella casa di
campagna dove sono cresciuto e avuto tante piacevoli esperienze. Ora qui, in campagna, ci vivono mia
nonna Alice, ultra settant’enne (75 per la precisione)dolce ed austera signora, alta e snella coi suoi
capelli grigi tagliati corti. Naturalmente in pensione e, purtroppo, vedova. Insieme a lei la figlia, zia Pina
(Giuseppina), cinquantenne zitella, sorella minore di mamma. Maestra di scuola, ha girato un po’ senza
fermarsi da nessuna parte tornando a vivere con la madre dopo la morte di mio nonno. Qua con loro sto
imparando nuovamente cosa vuol dire essere coccolato. Faccio qualche lavoretto in giardino e nell’orto,
tanto per passare il tempo e mantenermi in forma. O una o l’altra non mancano mai di cercare di
stimolarmi ad uscire e riprendere la vita sociale. Sembra che in paese ci siano parecchie ragazze
“adatte”, che non mancano di essere nominate, discretamente, nei loro discorsi. Ma non abbocco. La mia
presenza non sembra aver causato nessuna rivoluzione nella loro vita quotidiana. Ed io, per la prima
volta dopo il divorzio, sto cominciando a rilassarmi, apprezzando i piccoli piaceri della vita.
Luglio, dopo un caldo pomeriggio passato a sonnecchiare all’ombra, verso sera mi sono messo a
riparare una recinzione. Mi piace il lavoro fisico, mi godo il sano sudare all’aria aperta. Finito il lavoretto
mi do’ una veloce sciacquata con la gomma da annaffiare e poi mi sdraio ad asciugare, beandomi nella
tiepida brezza serale. Nonna e’ accanto a me. Sta facendo qualcosa all’uncinetto. Scambiamo qualche
parola. La sua mano si posa sulla mia coscia, in alto. Indosso solo un paio di pantaloncini corti. Me la
stringe.
“Pero’ tua zia ha ancora un gran bel culo. Non ti sembra?”
La domanda mi coglie di sorpresa. Discorsi intorno al sesso ne facevamo parecchi. Un soggetto
particolarmente gradito da entrambe, a cui io, solitamente, partecipavo solo se chiamato in causa. Nonna
ha un sorriso strano e la sua mano stringe ritmicamente la mia coscia. Mi giro. Zia Pina curva su alcuni
vasi di fiori. Il leggerissimo vestito estivo lascia totalmente scoperte le cosce fino all’attaccatura delle
natiche rotonde e sode. Neanche sapesse di essere guardata, si curva ancora di piu’ lasciando
intravedere le mutandine. Semplice cotone a fiorellini azzurri. Per la prima volta in non so piu’ quanto,
sento uno stimolo la’ in basso. Contemporaneamente mi rendo conto che la mano della nonna e’ risalita
sotto il bordo dei pantaloncini e mi stringe proprio li’ in alto, quasi a sfiorarmi l’inguine. Un altro brivido e
l’animale a lungo dormiente comincia a risvegliarsi. Questione di attimi. Nonna sembra in attesa di una
risposta.
“Beh,si, direi proprio di si!”
Il secondo “si” suona molto piu’ convinto. Mi rendo conto di avercelo duro. Mmmmm, mi sa che l’ha visto
anche lei. Eh si che l’ha visto. La mano lascia la coscia e me lo artiglia. Shock momentaneo.
“Pina, guarda che tuo nipote ti sta guardando il sedere!”
Lo tiene stretto. Zia Pina si rialza e si gira in un movimento che mi sembra studiatamente lento e
languido. Passa una mano su di una natica. Sorride, gli occhi subito puntati sulla mano della madre.
“Ah si? E ti piace?”
Ormai non ci sono piu’ dubbi. Queste sono partite in quarta e, da quello che sembra, hanno deciso di
levarsi le voglie. Saro’ un po’ depresso o che altro ma, la mano che me lo stringe mi sta dicendo che e’
ora di farci qualcosa. Come che se il velo che mi annuvolava il cervello fosse levato a forza
costringendomi a rendermi conto che la vita continua. E come!!! Come se il vecchio Vittorio sia tornato
nel suo corpo.
“Beh, si zia!! Direi proprio un bel vedere!”
“Il sornione” interviene nonna sempre stringendo “guarda un po’ qua!”
Con una mossa veloce abbassa la cerniera e alto vola l’uccello. Subito riacchiappato al volo dalla sua
mano. La scossa ora si che e’ forte!
“Mmmm, solo per il mio didietro?”
“Beh, la mano della nonna sta contribuendo!”
“Di uccelli giovani e tosti, ormai se ne vedono pochini da queste parti, eh mamma?”
“Parla per te. Tu ne vedrai pochi, ma io e’ una vita che non ne vedo proprio! Nipote, mi sa che stai
risvegliando la vecchia topa addormentata.”

Intanto anche la zia si e’ avvicinata. Con fare deciso acchiappa i pantaloncini dal basso e me li sfila,
lasciandomi nudo. La mano della nonna non stringe piu’. Ora sega, lentamente, scappellandomelo
completamente per poi risalire a ricoprirlo tutto. Strani brividi mi percorrono la spina dorsale. La mano
fresca della zia si impadronisce delle mie palle. Si lecca le labbra. Guardo anche nonna. E’ un po’
arrossata, lo sguardo un po’ fisso. Respira profondamente. Sto zitto. Lungi da me rompere la magia del
momento. Entro come in trance, ma devono aver detto qualcosa che mi ha scosso. Improvvisamente e’
come se mi fossi risvegliato da un lungo sonno, uscito dal mondo parallelo che stavo percorrendo.
Improvvisamente sono di nuovo io, Vittorio. Quello pieno di voglia di vivere, quello allegro e sarcastico, di
nuovo io, col cazzo duro e due donne che lo vogliono. Che siano nonna e zia, poco male. Tutta la mia
storia mi turbina per la testa subito messa in prospettiva della mano che mi stringe l’uccello. Non e’ piu’ la
nonna. Ora e’ la zia che me lo mena lentissimaente. Sento un ghigno stirarmi le labbra. Mi accomodo
meglio, rialzandomi leggermente sullo schienale. Nonna sta guardando, le mani lisciano il leggero vestito
sui seni e sui fianchi. La leccata di labbra e oltremodo voluttuosa e sensuale. La zia abbassa la testa. La
sua bocca sembra di fuoco sulla mia cappella.
“Dai nonna, fatti vedere anche tu!”
Lo sguardo si illumina. Slaccia la sottile cintura.
“E cosa vorresti vedere?”
“Tutto nonna! Scommetto che un culo da favola anche tu.”
“Sentito Pina? Il ragazzo si e’ svegliato. Ora vuole vedere il mio di culo!”
Pina mugola col mio cazzo in bocca. Velocemente nonna si piega, allunga una mano sotto il vestito ed
un secondo dopo eccola sventolare le mutandine. E non si ferma. Nello stesso movimento si gira e alza il
vestito ben sopra i fianchi. Cazzo, che culo la nonna!!! Le cosce ancora tornite, le chiappe ben formate,
non grande, ma rotondo e tonico un culo quasi da ragazza!!
“Accidenti nonna! Ma e’ una meraviglia! Hai un sedere da ragazzina. Posso toccare?”
Per tutta risposta fa due passi indietro. Non devo far altro che allungare la mano e accarezzare la pelle
setosa e poi stringere, palpare. Zia ora si sta dilettando in vero pompino. Baro ed infilo la mano tra le
cosce appena socchiuse. Nonna geme di sorpresa. Si irrigidisce un’attimo. Solo un’attimo e le gambe si
aprono mentre si curva un po’ in avanti. Un gemito lungo e prolungato mentre le mie dita percorrono il
solco tra le sue labbra. Lisce, calde, bagnate! Nonna e’ fradicia. Le dita scorrono libere. All’apice scoprono
la bacca dura del suo grilletto. Lo premono, lo spremono. Nonna si muove sulle mie dita poi,
improvvisamente si alza e si gira. Il vestito sempre tirato sopra la vita. Faccio in tempo a vedere una
striscia di pelo grigio, ben curata.
“Pina, tienilo dritto!”
La zia alza la testa e con la mano lo punta in alto, lucido e gocciolante di saliva. Come un gatto nonna mi
scavalca e poi si ci abbassa sopra. Forte gemito di piacere ed il suo calore mi avviluppa. Un altro attimo
e le sue mani sono sul mio petto. Inizia la cavalcata.
“Siiiiii, oddio, siiiii!! Dio, quanto mi e’ mancato il cazzo!!! Siiiiiiii!!!
“Cazzo nonna!! Potevi dirlo prima che ne avevi cosi’ voglia!!”
“Zitto tu! L’abbiamo fatto solo per il tuo bene!! Zitto e chiava!!
Digrigna i denti la nonna. Geme e mugola sempre piu’ forte. Le sue mani mi tengono quasi immbilizzato.
Una forza della natura. La cavalcata si fa selvaggia. Riesco appena a sollevare le ginocchia cercando di
spingermi contro di lei. Una vera furia. Ora e’ piu’ piegata in avanti ed il suo pube sfrega sul mio. Ancora
qualche spinta e la sua testa si alza, la bocca spalancata in un urlo silenzioso, lo sguardo vuoto e vitreo.
Si irrigidisce, poi comincia a tremare. Di nuovo si irrigidisce ed infine si rilassa lasciandosi cadere
sull’erba. Ancora qualche spasmo, qualche mugolio e si ferma ansante. Appena il tempo di realizzare
che la nonna aveva avuto un orgasmo bestiale, che la zia prende il suo posto. Nel frattempo si e’ messa
nuda ed appena prende il ritmo le sue tette cominciano a ballare su e giu’. La zia cavalca diversamente.
Dritta in sella, le mani sui bordi della sdraio. Va su e giu’ con un movimento rotatorio non appena lo ha
tutto dentro. Ho le mani libere. Le tette sono il mio bersaglio, il mio appiglio. Abbondanti, ma non pesanti.
Morbide ed elastiche. I capezzoli duri come pietre preziose. Le palpo, le pizzico. Anche lei comincia a
gemere. Il movimento si fa piu’ erratico. Piu’ che montarmi, adesso se lo fa strofinare dentro con un
movimento rotatorio, tenendoselo spinto il piu’ possibile a fondo. I mugolii si fanno animaleschi. Guaisce,
grugnisce, ringhia perfino. Ho avuto le mie belle esperienze e non ho mai visto una donnna godere cosi’.
Pensa solo a se’ stessa, egoisticamente concentrata sul suo piacere. Un traguardo da raggiungere il piu’
presto possiile. Nessun giochetto, nessuna attesa. La zia cerca l’orgasmo con tutta se stessa. Uno
spettacolo. Mi sento un oggetto di piacere, sfruttato per il mio attributo. Ben vengano donne cosi’, amanti
del cazzo, che non temono giudizi. Forse le mie precedenti amanti facevano finta di godere. Come mi
sembrano falsi, ora, i loro gridolini di piacere!! Dai zia!! Piantatelo tutto dentro. Godi. Godi!! Brava, ti
sento stringere, stai venenendo. Tieni, prenditelo tutto!! Urla la zia, col cazzo piantato nel profondo. Urla
senza ritegno scrollandosi tutta per poi fermarsi tremante ed ansante. Il volto alterato si rilassa, apre gli
occhi, mi guarda e sorride. Rivoli di sudore le corrono tra i seni.
“Cazzo!!! Ho goduto!!”
“Alzati allora che me lo stai schiacciando!”
“Eih, un momento, ho ancora le gambe molli.”

Il suo aspetto si sta normalizzando, il rictus orgasmico cessato. Sento la sua fica pulsare sul mio cazzo.
Se lo spinge dentro ancora una volta, sfregandosi languidamente, con un ultimo mugolio.
“Nipote, una scopata principesca!! Mamma, dammi una mano!”
Mugugnando la nonna si alza e allunga un braccio per sostenerla mentre si sfila. Per un momento la fica
sembra non volerlo mollare, Sembra un mollusco attaccato al suo scoglio. Poi, lentamente, lascia la
presa. Smontata la zia, il mio cazzo riappare sempre rigido, dritto, zuppo di umori.
“Guarda li’ poverino, lo hai annegato!!”
“Non sono tutti miei. Era gia’ inzuppato prima.”
“Va beh, ma tu sbrodoli di piu’. Tu non hai goduto vero?”
“No nonna, tutta roba vostra!!”
“Pina, ma non possiamo mica lasciarlo cosi’.”
“No mamma, direi proprio di no. Vuoi tu l’onore?”
“Mi sa che ce n’e’ per tutt’e due.”
Il momento dopo sono entrambe sedute ai miei lati, curve sul banchetto. Bocche, mani, lingue, tutto
serve. Si danno da fare come mosche impazzite. Una succhia, una lecca, entrambe palpano. Poi si
scambiano i ruoli. Io le guardo darsi da fare sul mio palo dritto, teso, quasi dolorante, ma di orgasmo
nessun segno. Sono sempre stato un po restio a mollare. Fin da piccolo ho sempre tirato anche le seghe
il piu’ a lungo possibile, e con le donne mi diverto a sfiancarle, farle dire basta, prima di godere a mia
volta. Ma oggi non devo proprio trattenermi. Mi piace da morire, ma manca qualcosa. O, forse, c’e’
qualcosa di troppo. Chiudo gli occhi, cerco di svuotarmi la testa. Nonna e zia che me lo succhiano ed io
le ho appena scopate. Niente. Loro continuano imperterrite.
“Cosa c’e’ caro? Non riesci a venire? Dai, facci vedere una bella spruzzata! Dalla tutta alla nonna!”
“Beh, ci ho sempre messo un bel po’, ma non cosi’.”
“Mmmm, un po di cremina ci vorrebbe proprio! Mamma, io dico che si e’ bloccato un po’ a causa nostra.
Non capita mica tutti i giorni!”
“Dici Pina? Ti abbiamo assalito? Mmmm, ora ci pensa la nonna. Chiudi gli occhi e rilassati.”
Obbedisco. Anche la zia si dev’essere staccata, lasciando sola nonna col mio cazzo. Ricomincia la
pompa. Piu’ lenta ora. Accompagnata dalle mani che si occupano dell’asta e delle palle. E non solo. Una
mano scende sotto, si fa strada tra le mie natiche. Un dito birichino mi stuzzica il buchetto, lo sonda, lo
preme, lo inumidisce e poi spinge. Piano ma deciso. Il mio buchetto si apre ed eccolo che entra
lentamente. Una sensazione nuova, deliziosa. Sento un brivido. Nonna mi sta succhiando la cappella
come una caramella ma e’ il dito che sta portandola scossa neccessaria. Ora lo ha messo dentro tutto e
lo muove su e giu’, dolcemente. Gemo e fremo. La testa si alza, la mano lavora da sola. Il dito entra ed
esce poi rientra, Ma non e’ solo. E’ piu’ grosso! Rilasso il buchino per lasciarlo libero. Devono essere due
dita! Nonna spinge e mena. Entrano. A fondo. Si muovono. Come si fosse rotta una diga,
improvvisamente la sento spingere. Le dita hanno aperto il rubinetto ed eccola, pronta ad uscire.
Un’ultima stantuffata. Riesco a malapena a lanciare un urlo diavvertimento, che il cazzo esplode.
Letteralmente. Vulcanicamente. Il primo schizzo, come una pallotola, la colpisce in piena faccia. Sto
urlando afferato saldamente alla sdraio. Altri due se le spiaccicano sul volto prima che riesca a
riprenderselo in bocca. Inghiotte rapidamente. Una sborrata infinita. Ora piu’ simile ad una colata di lava.
Dissetata la nonna lascia il posto alla zia che succhia fino all’ultima goccia.
“Cazzo Vittorio!! Hai sborrato anche il cervello!! Pina, visto che sborrata?”
“Mmmmm, tanta, densa e buona. Era una vita che non ne assaggiavo di cosi’gustosa. Mamma, ce l’hai
tutta sulla faccia!”
“Fa bene alla pelle!!Non so voi, ma io sono troppo vecchia per la camporella. Venite dentro?”
Col fare piu’ normale del mondo, nonna rientra in casa, seguita a ruota dalla zia nuda. Io mi stiracchio,
forse mi appisolo un momento, poi le seguo.
Sono in bagno. Le sento ridere, l’acqua scorre. Sciaquone, acqua risa. Vado in cucina a bere qualcosa.
Mi piace girare nudo per casa. Penso che lo faro’ spesso, d’ora in poi. Ridacchiando come ragazzine,
escono dal bagno.
“Vittoriooo? Dove sei? Vieni quaaa!!”
“Sono in cucina, arrivo!”
Le raggiungo in camera. Sono nude, entrambe, in piedi vicino al letto. Che spettacolo! Finalmente nonna
tutta nuda. Ha le tette piu’ piccole di zia e cedono alla gravita’, ma quei capezzoli lunghi e dritti, puntati in
alto, sono uno stimolo irrefrenabile. Bianca e asciutta, una striscia di pelo grigio ben curato sul pube. Zia
e’ piu’ abbronzata ed il cespuglio biondo bello folto. E’ anche piu’ rotonda, con la pancetta sexi. Mi
avvicino.
“Cazzo!! Siete proprio due fiche imperiali!!”
Le mie mani si muovono di volonta’ propria e si impadroniscono di un seno per parte. Che differenza!! Da
titillare delicatamnte quello di nonna, da palpare e stringere quello di zia. Ci avviciniamo di piu’.
“Adulatore!! Sei un ruffiano!”
“Beh, Pina! Pero’ lo dice col cazzo duro. Dovra’ pur significare qualcosa!”
Le loro mani si incontrano li’. Che frescura! Anche le mie scendono a frugare tra le cosce. Sono
entrambe viscide di umori. Sorridono, le loro labbra socchiuse invitano. Avvicino le mie a quelle di nonna.
Ci baciamo. La sua lingua guizza veloce. Faccio altrettanto con zia e la sua bocca si impadronisce della
mia. Per qualche momento alterno una all’altra, sempre sfruculiandole. Poi mi fermo un attimo.
“Ve lo devo chiedere. Ve la leccate?”
“Vittorio, che domande!!”
“Perche? Ti piacerebbe guardarci?”
“Mi farebbe impazzire!!”
“Va bene. Ma puoi solo guardare!”
“E non ti devi toccare!”
“Ok, ok, promesso. Guardo e basta.”
Si staccano da me e si abbracciano cominciando subito a baciarsi e palparsi. Mi ignorano
completamente. Sto al gioco e mi siedo in fondo al letto. Gia’ vederle in piedi, le lingue che fiorettano
l’una con l’altra, le mani che frugano, mi fanno pulsare l’uccello. L’istinto di prenderlo in mano e’
fortissimo, ma ho promesso.
Zia Pina e’ la prima a sdraiarsi a gambe larghe. Subito nonno le zompa addosso in posizione inversa e
cominciando a sfregargliela sulla faccia. Si vede chiaramente chi, delle due, e’ la dominante. Sono di
traverso sul letto e non vedo bene. Mi sposto prima da un lato e poi dall’altro. Nonna tiene la faccia
tuffata tra le cosce di zia e letteralmente la sta brucando. Si, proprio come una mucca al pascolo. La
tiene aperta con le mani e mangia dentro. La zia freme tutta. Lei invece sta aggrappata alle cosce e
alterna mordicchiate a lunghe slinguate che raggiungono anche il buchetto ben esposto. Vederlo e
volerlo e’ un tutt’uno. Me lo tocco, ma mi vedono e mi rimbrottano subito. Sento urletti soffocati. Zia sta
godendo. Subito dopo nonna rialza la testa e abbassa i fianchi, di nuovo strofinandogliela in faccia. Ci
vuole poco, ed anche lei gode digrignando i denti. Mi guardano.
“Allora ti e’ piaciuto lo spettacolo?”
“Il culo nonna!! Ho una voglia matta di farti il culo!”
“Vittorio!! Pina, ma lo senti? Vorrebbe fare il culo alla nonna!”
“Nonna, hai un culo fantastico. Sembra fatto apposta per essere aperto da un cazzo.”
“Mmmm, Vittorio caro, non farmici pensare!! E’ un mucchio di tempo che non me ne godo uno! E poi non
te lo sei ancora guadagnato.”
Un guizzo di divertimento negli occhi. Mi sta prendendo in giro?
“Qualsiasi cosa nonna. Dimmelo tu cosa devo fare. Qualsiasi cosa per il tuo buchino.”
“Aaahh nipote, nipote!! Intanto che raccolgo le idee, perche’ non ci mostri se sai usare quella lingua
impudente in maniera migliore che parlare? Forza, datti da fare!!”
Nonna si gira e si inginocchia sul letto, la testa bassa ed il culo ben in alto, le gambe aperte. Non che
servano ulteriori indicazioni. Guardo la zia, che in silenzio mi indica l’obbietivo. Faccio fatica ad
inghiottire. Mi inginocchio dietro di lei, appoggio le mani alle natiche gia’ ben aperte, e allungo la lingua.
Una lunga leccata dal clito allo sfintere. Magnifica!! Ha appena goduto e la fica e’ fradicia di umori
fragranti. Dolci ed asprigni allo stesso tempo. Il buchetto e’ bello morbido e cedevole. Mi soffermo sulle
rughette che lo circondano, lo bacio e lo lecco, spingo con la lingua. Riscendo e prendo in bocca
quell’ostrica succulenta, la mastico, la succhio. Tiro ogni labbruzza, stiro ogni piega ed infine mi
impadronisco del gioiello che chiama dal suo apice. Nonna ha il clitoride piu’ grande che io abbia mai
visto. Lungo come l’ultima falange del mio mignolo, piu’ stretto e con la punta a cupoletta, come una mini
cappella. I sui brividi e gemiti mi stimolano a lavorarmela proprio li’, allo stesso tempo spingendole il mio
naso tra le labbra aperte, mentre con le dita non manco di stuzzicarle il buchetto, spingendole anche
dentro, ma non troppo. Mi sto perdendo in questo paradiso che un tocco sul mio di culo, anch’esso
spinto in aria, mi riporta a terra. Metto a fuoco. Zia mi sta accarezzando tra le chiappe, lungo tutto il
solco, le palle e il cazzo. Mena un po e poi torna al solco. Ora con due mani mi apre per bene. Un tocco
umido. Dev’esserre la sua lingua. Mi sfarfalla sull’ano poi sento le labbra che lo circondano e la lingua
che spinge, spinge forte, ma non ce la fa ad entrare. Un dito arriva in soccorso, poi un’altro. Mi invadono
arroganti, mi aprono a forza. La lingua risfarfalla lungo tutto il bordo aperto e poi si intrufola tra le dita. La
sento assaggiare l’interno del muscoletto. Le dita mi rilasciano ed il mio ano la stringe per un momento,
poi e’ di nuovo fuori. Cambio fuoco. Nonna sta tremando e fremendo. Rinnovo i miei sforzi. Stavolta sono
le dita ad occuparsi del clito mentre mi dedico a succhiarle l’ano come fosse una caramella, facendo
pressione col mento sulle sue carni morbide. Non sono rasato di fresco, deve fare un’effetto cartavetro!
Gemiti e mugolii di nonna sono soffocati dalle lenzuola, quelli di zia si perdono nel mio culo e i miei
grugnite in quello della nonna. Sensazioni pazzesche, come scosse elettriche. La nonna comincia a
fremere e agitarsi. Poi si gira, completamente sfigurata, e urla:
“Adesso, fammelo adesso!”
“Come nonna?”
“Il culo!! Fammelo adesso!! Sbattimelo dentro. Tuttoooo! Dai, nel culo. Mettimelo nel culo!!”
Perentoria la nonna!! Messaggio ricevuto. Mi posiziono e piazzo il mio cazzo marmoreao sulla rosellina
gocciolante di saliva. Comincio a spingere, ma lei ulula e spinge a sua volta. Whao, tutto dentro! E’
bollente. Non comincio neanche a muovermi che lo sta gia’ facendo lei. L’afferro per i fianchi e cerco di
prendere il controllo. Quattro cappellate ben date, a fondo, senza pieta’, ed e’ mia. Ora segue docilmente
il mio ritmo alternando guaiti e ruggiti. La sbatto veloce, memore della cavalcata di prima. Finalmente la
sento prima abbandonarsi e poi irrigidirsi lanciando una serie di grida primordiali per poi accasciars sul
letto, ansante, gemente e stremata. Mi sfilo lentamente, la lancia sempre in resta.
“Qua caro, ora tocca a me. Riempimi tutta!!”
La zia si e’ sdraiata di traverso dietro di noi. Ha le gambe spalancate e sta masturbandosi a mano piena,
stantuffandosela con quattro dita. Non parlo, mi avvento su di lei e la infilo. Fuoco liquido. Faccio giusto a
tempo a darle quattro colpi che mi ferma.
“Tesoro, che furia!! Veramente lo vorrei anch’io nel culo. Dai, cambia bersaglio. Ecco, bravo. Dai,
spingiiiiiiiii!!!”
Non ha fatto in tempo a dirmelo che ho obbedito. La spingo ben in alto con le mani dietro le ginocchia e
giu’ a martoriare il buchetto. Entra che e’ una meraviglia e il suo buchetto sembra massaggiarmi il cazzo,
sembra che una mano, al suo interno, accompagni l’inculata, mollando e stringendo al ritmo delle spinte.
Chiudo gli occhi e mi abbandono. Perdo persino cognizione del tempo. So solo che sto inculando la zia e
sento i suoi mugolii di piacere. Un tocco di mani sulle mie natiche mi riporta a terra, ma non del tutto.
Anzi, l’aprire, l’allargare per poi spingere sul buco, mi fa cominciare a sentire stimoli orgasmici. Ah, la
nonna!! Vuole ripetere il trucco delle dita nel culo per farmi godere. Devo dire che mi piacciono da matti.
Una, due, mi sento aperto e il sottile piacere mi pervade. Stantuffo nel culo di zia cercando di non
ostacolare l’entrata nel mio di culo! Devo rallentare un po il ritmo. Ora le mani di nonna mi prendono per i
fianchi, ma sento ancora una presenza dura sul culo. Spinge. Cosa sara’? Mi fido e rilasso il buco per
farla entrare. Ed entra!! Cazzo se entra!! Un dolore quasi lancinante e mi ritrovo col culo bruciante e
trapassato a fondo. Urlo, stringo, ma fa ancora piu’ male. Esce. Un attimo di sollievo, un tocco di frescura
e poi ancora la cosa dura. Mi invade a forza, quasi violenta. Ho smesso di inculare la zia, scioccato dalla
penetrazione improvvisa. Ora e’ fermo dentro di me. Sento il mio culo pulsare, quasi a voler scacciare
l’invasore. Beh, in fondo non fa poi piu’ tanto male, se non stringo!! La nonna mi ha rotto il culo. Con
cosa? Solo il pensiero, l’immagine che la nonna mi sta inculando come io ho inculato lei, ed ora la zia, mi
ricorda dove sono. Il mio cazzo riprende vigore, e non solo. Sono pieno fino all’orlo!! Stringo i denti e
ricomincio a muovermi ... sono passati solo pochi secondi. Zia riprende a mugolare. Mi unisco al coro.
Quello che sia, dentro di me, mi fa mugolare. Dolore e piacere si meschiano. I nostri ritmi si combinano.
Io spingo in culo a zia e nonna lo estrae dal mio poi, appena io lo tiro fuori, lei me lo spinge dentro. Sento
un dolore sordo al muscoletto, un bruciore, ma anche tanto piacere, specie in fase di uscita. Zia comincia
a perdere qualche colpo, si fa erratica, mugola e geme sempre piu’ forte. Si, anch’io. Si, godo anch’io.
Urlo e comincio a schizzarle dentro. Urla anche lei e crolliamo esanimi. La dura presenza e’ ancora
dentro di me. Adesso fa male. Ad ogni pulsazione, una fitta dolorosa. Riprendo fiato.
“Cazzo nonna!! Che cosa mi hai messo? Fa un male cane.”
“Caro, scusa! Pensavo ti piacesse. Ti ho fatto male? Vedrai, passera’!!”
“Ma che cos’e’? Un dildo?”
“Piu’ o meno. Aspetta che ti mostro.”
Lentamente lo tira fuori. Brividi e poi la sensazione improvvisa di vuoto, e di avere un buco come una
galleria.
Scivolo a lato della zia e guardo la nonna, ora in piedi vicino al letto.
Dal suo inguine si erge un cazzo. Sembra proprio vero! Ed e’ anche bello grosso. Sfido che faceva male!
Color carne, dall’aspetto morbido e duro allo stesso tempo. La cappella e le vene ben scolpite. La mano
di nonna ci scorre sopra in una lenta sega. Una serie di cinghie lo tiene ben fisso. Uno strap! Dio... ho
quasi voglia di succhiarlo. Se fosse vero...!!
“Mmmmm, nonna, sei oscena!”
“Ce lo siamo regalate a Natale. Dai che ti e’ piaciuto!!”
“Da matti nonna! Pero’ sempre male mi ha fatto.”
“Non e’ niente, vadrai. D’ora in poi te lo faccio tutti i giorni. Sempre se ricambi il favore!!”
“Cazzo nonna!! E devi chiederlo? Siete meravigliose e i vostri culi....”
Suona il telefono.
“Pina, rispondi tu. Dev’essere tua sorella. Ne hai di cose da raccontarle!!!”
Mia mamma?
“Pronto? Irene? Sei tu? Si, si, tutto bene? Certo.. Vittorio? Ma e’ qui. Certo. Adesso ti racconto!!”

Dedicato a tutti quelli che con lo strap, manovrato da anziane, gaudenti signore, ci vanno a nozze!!
Nelle mie esperienze, non ne ho mai conosciuta una che si rifiutasse o che non volesse provare
l’esperienza... e devo dire che di anziane signore ne ho conosciute tante!! E quelle che il culo non me lo
avevano dato prima, me lo hanno dato dopo.... senza fallo!!! Signore, se i vostri mariti o compagni, vi
sembrano svogliati, provate a stuzzicarli la’ sotto e vedrete!! Naturalmente anche il vostro fiorellino dovra’
essere poi disponibile all’uso....!!

Scrivetemi con le vostre opinioni, esperienze o quello che piu’ vi incuriosisce. .
[email protected] rispondo sempre, a tutti. Buone inculate a tutti, a chi lo prende e a chi lo
mette!!!
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