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incesto

Non c'è cosa più divina che farsi inculare dalla cugina


di Martytrav373
12.08.2016    |    2.916    |    5 9.9
"Io al contrario ero timido e impacciato e per via del mio aspetto femminile e androgino ero anche stato di vittima di bullismo e spesso venivo a scuola preso..."
Mi chiamo Vittorio sono figlio unico, i miei genitori spesso sono fuori per lavoro ed io venivo mandato dai miei zii a dormire quando rimanevo solo a casa. I miei zii avevano una figlia, mia cugina Naomi di un paio di anni più grande di me, in pratica io sono cresciuto con lei tuttavia siamo molto diversi di carattere: lei era solare, estroversa, socievole ed andava d'accordo con tutti, negli anni inoltre era sbocciata in una bella ragazza desiderata da tutti i suoi coetanei. Io al contrario ero timido e impacciato e per via del mio aspetto femminile e androgino ero anche stato di vittima di bullismo e spesso venivo a scuola preso in giro ma lei, siccome andavamo alla stessa scuola, mi proteggeva; per me era come una dea e volevo essere come lei.
Quando avevo 15 anni per la prima volta, spinto da non so quale impeto decisi di aprire il suo armadio (quando stavo dagli zii dormivamo nella stessa camera) mentre ero solo in casa e Naomi era fuori per gli allenamenti di pallavolo. Ogni tanto da piccolo se mi sporcavo gli zii mi vestivano con gli abiti di Naomi di quando era più piccola ma quella volta era diverso. Presi per primi i leggins che era solita indossare li annusai profondamente e poi li misi sul suo letto, continuai con una ritualità quasi sacra con le sue magliette, poi con i suoi reggiseni e infine presi un paio dei suoi slip, li annusai più volte e infine mi spogliai dei miei abiti maschili e mi misi quelli slip addosso poi presi i leggins, un bel reggiseno ornato con del pizzo e scelsi una delle sue magliette e indossai con cura il tutto. Mi ammirai allo specchio e notai tre cose: la prima era che il reggiseno era troppo vuoto (aveva una seconda piuttosto abbondante) quindi ci misi dentro qualche calza per imbottirlo, i leggins mi facevano un bel culo da donna e la terza cosa che notai era la poderosa erezione che avevo nei leggins neri di mia cugina. Sentii il bisogno di masturbarmi, mi sdraiai sul letto e iniziai a massaggiarmi il cazzo, venni piuttosto in fretta e per poco non sporcai i sacri vestiti di mia cugina con il mio sperma che raccolsi dal mio corpo e ingoiai tutto fino all'ultima goccia.
Continuai così per un paio di anni, ormai vivevo quasi stabilmente dagli zii e quando rimanevo solo indossavo gli abiti della mia bellissima cugina senza che lei sapesse o sospettasse nulla, non sempre mi masturbavo alcune volte semplicemente mi ammiravo allo specchio e da autodidatta avevo anche imparato un po' a truccarmi, avevo molta cura del mio aspetto spesso mi depilavo gambe e intimo con la scusa che facevo nuoto. Un giorno però Naomi tornò più presto del solito, era estate e indossavo uno dei suoi bikini; non feci in tempo ad accorgermi ed era dietro di me. -È il tuo nuovo costume per le gare?- mi chiese scherzosa. Non risposi per la vergogna e l'imbarazzo. -Ah quindi è per questo che trovavo molti dei miei vestiti fuori posto, comunque non stai male vestito così, mi somigli proprio, lo sai che hai proprio un bel culetto da donna, ma soprattutto perchè lo fai?- continuò lei. L'unica cosa che riuscii a biascicare era: -io volevo essere come te-. -Ah bene! Vittorio da oggi sei Vittoria per me, se vuoi ti posso chiamare Viky. Adesso vieni hai bisogno di un trattamento speciale- fece lei col suo solito carattere allegro e travolgente, io non riuscivo a dire o fare niente preso dalla vergogna. Mi portò in bagno con ancora indosso il suo bikini rosa e viola, per prima cosa mi mise dello smalto rosa pastello su mani e piedi poi mi truccò finemente con eyeliner, mascara, ombretto e cipria. Mi guardai allo specchio e per un attimo mi scambiai per mia cugina. -Ti piaci così Viky?- chiese. -Sì- balbettai io. -adessi ti manca solo una cosa per essere una signorina perfetta- fece lei e cominciò a cercare nei cassetti fino a che non trovò una spazzola con un manico che definirei anatomico. -Adesso rilassati e fai fare a me, prometto che ti divertirai e ti piacerà, dopotutto lo faccio spesso anche io quando sono sola-. Mi mise a 90 contro il lavandino del bagno, prese del detergente intimo e ne versò un po' sul manico poi spostò dal mio sedere il pezzo sotto del bikini e passò le sue dita con il sapone sul mio buchetto e ne fece entare delicatamemte una. Mi contrassi per un breve periodo poi mi rilassai. -Rilassati Viky- mi disse lei. Io intanto non capivo più nulla e non riuscivo a fare nulla. Inserí prima anche il medio e poi l'anulare insieme all'indice che era già dentro da prima, io ero in iperventilazione eccitatissimo e sentivo che stavo quasi per perdere conoscenza poi tiró fuori le dita poi mi girai e vidi quel grosso manico di spazzola pieno di sapone pronto a entrare nel mio buco dietro. In un primo momento non ne volle sapere di entrare poi Naomi si aiutò con le dita per aprirmi il buchetto ed entrò scivolando sul lubrificante. -Vedo che ti piace molto questo genere di cose Viky- mi disse lei. Poi notò che ero durissimo davanti allora mise la parte della spazzola che usciva dal mio sedere in mezzo alle sue gambe e continuava ad agitarla avanti e indietro, la mano destra la mise sopra una coppa del reggiseno e con la sinistra (era mancina) mi prese il cazzo dal bikini e iniziò a masturbarmi in modo ritmico coordinando i movimenti di gambe e mano.
Venni quasi subito e dopo che mi tolse la spazzola dal sedere caddi a terra seduto con il pene ancora duro le ginocchia una contro l'altra e i piedi all'esterno, aveva raccolto nella sinistra il mio sperma e me lo mise davanti alle labbra con il rossetto che mi aveva messo e mi fece segno di ingoiare, lo presi tutto fino all'ultima goccia e poi mi disse: -Da oggi con me tu sei Viky, quando saremo sole dovrai parlare di te stessa al femminile, ti vestirai e ti comporterai come una ragazza della tua età, visto che ti piace tanto continueremo a giocare in questo modo ogni volta che lo vorrai. Saremo grandi amiche cuginetta mia se farai la brava-. Certo sarò brava- fu l'unica cosa che riuscii a rispondere dopo mi baciò sul ventre e salì delicatamente il mio corpo fino a che le nostre labbra non erano vicine e mi baciò sulla fronte e mi disse: -Vorrei tanto che ti vestissi sempre così-.
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