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Zio Tony 2 parte


di nikole
29.05.2023    |    419    |    2 9.0
"Andammo in salotto e ci accomodammo, lui sul divano, accendemmo la tv, e dopo una mezz’oretta lo zio mi disse che era ora di mettere la crema, la si doveva..."
Zio Tony 2 parte
Al mattino mi svegliai mi trovai nel lettone di zio sentivo qualcosa di strano, alzai le lenzuola, ero nudo, zio era accanto ma, stava dormendo, mi sentì e si svegliò, subito mi chiese come mi sentissi, poi disse che si trovava nel suo letto perché ero stato male tutta la notte, deliravi, per la febbre alta, eri tutto sudato, ma proprio bagnato, per i capelli ho dovuto usare il fon, pure le lenzuola erano zuppe, ti ho tolto i vestiti bagnati, ti ho asciugato tutto e ti ho portato nel mio letto che era asciutto e per tutta la notte ti ho tamponato la fronte e l’inguine con acqua fredda, finchè la febbre non è scesa un po’ e ti sei riaddormentato, probabilmente la supposta e le tamponature stavano facendo effetto, non ti ho rivestito, per non svegliarti, abbiamo passato proprio una bella notte, meno male che è domenica e non si lavora. Adesso come ti senti? Mi sento tutto rotto, la testa vuota e non ricordo niente, meglio così, sono cose che è meglio dimenticare. Misuriamo la febbre, hai ancora un po’ di febbre , dopo mettiamo un'altra supposta, ma prima ti devo mettere un po’ di crema, sei ancora tutto un fuoco, dai scopriti che te la metto subito e dopo facciamo colazione e poi ti metto la supposta, prima di scoprirmi mi girai a pancia sotto, mio zio mi scoprì, ero tutto nudo, lui indossava dei pantaloncini, aspetta tolgo questi pantaloncini altrimenti si ungono e si rovinano, li tolse e indossò un paio di slip, era di spalle e riuscii a vedere solo il suo culo peloso., cominciò a passarmi la crema iniziando dal collo e man mano scendeva sulle spalle e sulle braccia, poi arrivò al culetto, lì non c’era bisogno ma lui la passò lo stesso, anzi si soffermò un pò di più accarezzandolo e palpandolo, passò la crema anche nel solco, poi passò alle cosce, dopo mi disse di girarmi, al che gli dissi che non c’era bisogno che davanti non mi ero scottato, lui mi sgridò dicendo che sembravo un peperone, e così mi girai tenendo le mani sul pisello, ma ti vergogni? Si risposi, ma se stanotte ti ho visto tutto nudo e ti ho toccato dappertutto e poi sono tuo zio e siamo tra maschietti, io non mi muovevo, così cominciò a passarmi la crema dal collo, poi il petto, le braccia, la pancia, guarda come sei rosso, diceva,arrivò quasi al pisello, ma incontrò le mie mani, che testa dura che hai, ma di che ti vergogni? Che ti ho cresciuto e stavi sempre in braccio a me tutto nudo, continuò a passare la crema tutto intorno, poi sulle cosce e finì, si alzò. Aspetta che piglio la supposta, tornò e mi feci trovare a pancia sotto, mi inumidì e massaggiò il buchetto, aveva le mani ancora unte e il buchetto si ammorbidì subito, mi infilò la supposta e mise il dito sopra, a quel contatto ebbi un sobbalzo, stai fermo, disse , altrimenti esce e te ne devo mettere un altra ,solo che stavolta il dito lo aveva fatto entrare un po’ più dentro,era entrato facilmente perché era tutto unto, dopo un po’ lo tolse e stringendomi il culo con tutte e due le mani, disse: ma che bel culetto che ha il mio nipotino, dai alzati e vieni a fare colazione, e dopo te ne torni a letto, e infatti così feci.
Mi venne a svegliare che era quasi ora di pranzo, mi chiese se avevo voglia e forza di alzarmi, almeno per il pranzo, gli dissi di si e che mi ero stancato a stare a letto. Pranzammo, lui mi guardava, e mi toccava la fronte, la febbre sta scendendo, le supposte stanno facendo effetto, un altro paio e passerà tutto, solo che sei ancora tanto rosso e le scottature non sono passate, e meno male che non si sono formate bolle, dopo mettiamo un altro po’ di crema, sembra che funzioni, si certo, zio, mi sento la pelle più fresca e anche il bruciore sta diminuendo.
Andammo in salotto e ci accomodammo, lui sul divano, accendemmo la tv, e dopo una mezz’oretta lo zio mi disse che era ora di mettere la crema, la si doveva mettere 3-4 volte al giorno, mi alzai e mi avvicinai a lui che già aveva preso la crema, aspetta disse, fammi cambiare altrimenti mi sporco tutto, andò in camera e tornò che indossava solo gli slip dai spogliati che ti metto la crema, io ero in piedi e lui seduto sul divano, tolsi solo la maglietta, iniziò a spalmare la crema dal collo in giù, sulle spalle sulle braccia, sulla schiena, arrivato al culetto mi abbassò mutandine e pigiama che io tenevo stretto con le mani dalla parte davanti, ancora? Disse lui e con uno strattone me le tirò giù fino alle caviglie, io misi subito le mani sul pisello, lui prese a spalmarmi la crema sul culetto e sulle cosce, bisogna spalmarla bene, la pelle la deve assorbire tutta, poi risaliva dall’interno cosce e tornava sul culetto, ridiscendeva passando la mano nel solco , sfiorandomi il buchetto, dopo un paio di volte così, mi fece voltare, e notò che avevo il pisello duro, che le mani non riuscivano a nascondere del tutto, da vero signore non disse niente, mi stava passando la crema sul petto e andava sempre più giù, sulla pancia fin quasi al pisello, che tentavo di nascondere con le mani, poi riprendeva dalle cosce e veniva su fino a toccare le palline, il perineo e il culetto, indugiò molto sul solco delle chiappe sfiorandomi il buchetto, basta così, disse sei tutto unto adesso, senti refrigerio? Si gli risposi, aspetta mi disse, non mettere la maglietta ti do una mia camicia di cotone che è abbastanza larga e starai più fresco, e non ti si attacca addosso ok, risposi, indossai la camicia, mi arrivava a metà coscia, e abbastanza larga da non stare appiccicata sulla pelle, mentre mi stavo alzando mutandine e pigiama, non li mettere disse, si possono sporcare e poi la pelle respira e guarisci prima, tolsi completamente mutandine e pigiama, e mi sistemai la camicia, mi avvicinai a zio, e lo ringraziai e gli chiesi scusa per tutto il disturbo che gli stavo arrecando, mi disse che non era niente, anzi per il mio nipotino questo e altro, vieni dammi un bacio, mi avvicinai, mi strinse a se, e gli diedi un bacio sulla guancia, lui mi teneva stretto a se e mi accarezzava la schiena, zio come punge la tua barba, lo so, tuo zio è come un orso pieno di peli, non come te che sei così liscio e non hai di questi problemi, arrossii, lui se ne accorse e disse: allora è per questo che ti vergogni? Io sempre più rosso abbassai la testa, non te la prendere e non ci pensare mi disse, stai benissimo così, sei bellissimo, e una volta che ti cresceranno i peli,rimpiangerai quel giorno, tutti questi peli sono una vera scocciatura e devo fare la barba tutti i giorni e a volte anche due volte al giorno, magari fossi come te così liscio e sodo, e dicendolo mi stringeva a se, baciandomi la fronte e accarezzandomi la schiena , stavamo entrando sempre più in confidenza, mi allungai e lo ringraziai dandogli un altro bacio sulla guancia quasi vicino alle labbra. Stai qua, siedi vicino a me a guardare la tv, mi sedetti al suo fianco e lui mi mise una mano sulla spalla e mi stringeva a se, che bravo che sei, e mamma tua secondo me non ti conosce così bene, avevo la testa poggiata sul suo petto all’altezza della spalla, e la sua mano mi accarezzava la schiena e il fianco, ogni tanto mi accarezzava la testa scompigliandomi i capelli e controllava se avevo la febbre, scotti ancora un po’, forse è meglio se ti metti a letto, si zio, mi sento stanco e fiacco, vado prima in bagno e poi a letto, vieni anche tu?, vengo dopo finisco di sistemare un po’ e ti raggiungo, poi più tardi mettiamo altra crema.
Mi ero quasi addormentato , quando lo sentii entrare in camera, si sedette prima sul letto, e poi si infilò sotto le lenzuola, si avvicinò e mi mise la mano sulla fronte, io apri gli occhi, scotti di meno, stai guarendo, mi disse, si ,zio, mi sento meglio, adesso riposa, che dopo mettiamo altra crema, si accostò a me mi accarezzò e mi diede un bacio sulla guancia, poi si girò dall’altra parte.
Riposammo per un oretta, se riposo si può chiamare, avevo tutti i sensi in subbuglio, si girò verso di me e mi chiese come mi sentivo, bene risposi, molto meglio, il riposino ci voleva proprio, bene, mi fa piacere che il mio nipotino sta guarendo, si avvicinò e mi toccò la fronte con le labbra, stette così per diversi secondi, poi mi diede un bacetto e mi disse che la febbre era scesa, zio sei proprio buono e grazie per quello che stai facendo, ok vieni dammi un bacetto così siamo pari, mi strinse a se, e io gli diedi un bacio, mi stringeva, e io stringevo lui, mi accarezzava la schiena da sopra la camicia scendendo fin quasi al culetto, e così feci io, mi accorsi che non aveva le mutande, era completamente nudo, ritirai subito la mano riportandola sulla schiena, zio non disse niente, continuò ad accarezzarmi e a darmi bacetti.
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