Racconti Erotici > lesbo > Voglia Di Donna
lesbo

Voglia Di Donna


di roberto69mara
08.09.2017    |    31.293    |    16 9.8
"Alle nostre spalle sentiamo un fruscio, era Federico che si era avvicinato per guardare meglio la scena..."
Dedicato alla moglie di enrifree, nostra musa ispiratrice.

“Un sogno sarebbe vederti con la faccia tra le tettone di mia moglie mentre io la scopo”
E così mi ritrovo a casa loro, invitata per una cena, a far finta di essere una collega del marito. I coniugi non avevano mai condiviso il letto con altre persone e Federico avrà fatto certamente un gran lavoro per convincere la moglie a passare dalle fantasie ai fatti. In tutta sincerità non sapevo se ci era riuscito perché l’invito era sottolineato da “sarai una sorpresa” quindi non ero sicura di come sarebbe accaduto. Mi accolgono molto calorosamente e noto che lei era vestita in modo piuttosto provocante. Una camicetta di seta bianca sbottonata fino al seno, decisamente generoso, libero di oscillare sotto quella delicata stoffa … che sapesse già cosa avevamo in mente io e suo marito? Sotto una gonna nera molto corta e due gambe appariscenti e abbronzate slanciate da dei tacchi vertiginosi. La sua figura era molto presente, una donna formosa e ben proporzionata, un viso tondo con due occhi scuri incorniciati da una criniera di capelli neri. Il suo sguardo era diretto e molto malizioso e ora che si era girata di spalle potevo ammirare anche il suo fondoschiena. Cavolo, un culo tondo e pieno fasciato da quella piccola gonna stretta che sembrava voler dire “toccami”. Si, nonostante sia una donna ho sempre avuto un debole per i fondoschiena femminili, talvolta mi sorprendo a fissarli senza volerlo, proprio come farebbe un uomo. Ora che avevo il quadro completo di sua moglie potevo capire per quale motivo Federico si eccitasse solo nel parlami di lei. Su quei tacchi vertiginosi si muoveva con fare naturale e sensuale facendo ondeggiare tutte le sue curve. Finalmente seduti a tavola possiamo alla cena, subito si instaura un buon feeling con Elisa e spesso ci ritroviamo coalizzate contro suo marito nel bloccare i suoi discorsi inerenti al lavoro che a noi non interessavano minimante. Ad un certo punto mi accorgo che lui non parla più e sommessamente ascolta i nostri discordi da donne, vestiti, scarpe, figli e vacanze. Da qui lo spunto per introdurre un nuovo argomento, ovviamente aiutata dal vino che era stato versato generosamente, racconto di alcuni episodi hot che mi erano occorsi durante le ultime vacanze. Lei sembra rapita dalle mie confidenze e chiede sempre maggiori dettagli. Anche Federico sembra essersi risvegliato dal suo torpore mentre le sue mani non erano più appoggiate sul tavolo da un po' di tempo. Quando poi i dettagli si rivelano veramente intimi, lei si apre e mi rende partecipe di una sua avventura. Mi racconta di una sua grande amica con cui era andata al mare qualche giorno, nell’intimità della stanza che condividevano, si erano lasciate andare e ben presto l’innocente massaggio con la crema dopo sole si era trasformato in un vero e proprio massaggio erotico. Sentirla raccontare i dettagli e le emozioni di una esperienza così particolare mi mette addosso un certo fermento, vorrei strapparle la camicetta ed impossessarmi di quelle enormi tette. Al termine della cena, da buona padrona di casa si appresta a sparecchiare la tavola, mi alzo con la scusa di aiutarla e dopo aver preso alcuni piatti la seguo dietro il bancone della cucina. Sono indecisa su come rompere il giacchio essendo per me la prima volta e in più non sapevo nemmeno se lei avesse gradito realmente le mie attenzioni, decido così di seguire l’istinto e di fare quello che avrei voluto fosse stato fatto a me. Mi avvicino a lei e le tocco la vistosa collana che adorna il suo decolté facendole i complimenti. La mano era un po' insicura ma il suo guardo inteso e malizioso non poteva essere frainteso, non c’erano bisogno di parole, un suo profondo respiro mi dà il coraggio e faccio scivolare le dita dalla collana sul suo seno avvolto dalla lucente stoffa. Lei non si muove, continuiamo a guardarci, le mie dita disegnano piccoli motivi su quel prosperoso seno che sento gonfiarsi ad ogni respiro, trovo il capezzolo già indurito, mi soffermo a solleticarlo con la punta dei polpastrelli, lei sorride sembrava non aspettasse altro. Ricambio il sorriso e con tutta la mano cerco di afferrare quella tetta calda e turgida. Mi sento il cuore in gola, un po' per la mia sfrontatezza un po' per l’eccitazione che stava cominciando a crescere. Porto anche l’altra mano a tastare con forza quei grandi seni e sottovoce mi sfugge “magnifiche”. Le mie mani continuano a stingerle e a manipolarle e lei chiude gli occhi lasciandomi campo libero. Vado ai pochi bottoni chiusi e dopo averli aperti uno dopo l’altro, apro i lembi della camicetta liberando due delle tette più grosse che abbia mai visto. Fantastiche, morbide e consistenti allo stesso tempo, con quei due capezzoli che svettavano scuri e duri. Le mani tornano sulle sue mammelle, questa donna mi piace, accende la mia voglia, profuma di sesso e di peccato. Lei torna in se, piega il suo viso sul mio appoggiando le calde labbra sulle mie. Subito mi trovo spiazzata, non pensavo avesse una reazione così decisa ed immediata, mi sa che la pivella della situazione sono io ma chi se ne frega, sono qui per divertirmi ed è quello che intendo fare. Qualche secondo di contemplazione e poi le bocce si schiudono e il bacio diventa intenso, umido, coinvolgente. Mi abbraccia, mi porta una mano dietro la nuca in modo che non possa sfuggire al suo bramoso bacio e alla sua carnosa lingua. Le mie mani continuano a mungerla sempre più intensamente finchè non si stacca dal bacio e libera un sonoro gemito. Ora è lei che cerca di liberarmi dalla schiavitù della camicia, sbottonandomi e poi sfilandomi l’indumento. Una difronte all’altra ci ammiriamo, ci accarezziamo e giochiamo con i rispettivi seni. Davanti a tanta abbondanza non resisto, abbasso la testa e finalmente posso leccare e succhiare quel seno che mi sta facendo perdere la testa. Appena la mia bocca arriva ai capezzoli mi attacco con decisione e succhio mentre lei si lascia scappare una “siiii”. Alle nostre spalle sentiamo un fruscio, era Federico che si era avvicinato per guardare meglio la scena. La moglie lo blocca immediatamente “fermati lì, puoi solo guardare”. Le nostre bocche cominciano una confusa danza alla scoperta dei nostri corpi, bocca, seni, spalle, pancia ovunque ci fosse un centimetro di pelle scoperta entrambe dovevamo, o meglio volevamo, assaggiarci. Le mie mani scivolano sui suoi fianchi fino ad arrivare al sedere, con decisione afferro le sue natiche e cerco di strizzarle. A qualche passo di distanza vedo Federico, afferro il lembo inferiore della gonna e lo alzo fin sopra i fianchi lasciando in esposizione, agli occhi del marito, il generoso culo. Un lampo di perfidia attraversa la mia mente “Federico descrivi il culo di tua moglie” … nessuna riposta, il povero ragazzo era completamente rapito dalla scena con una faccia da ebete che raramente si può vedere. La faccio piegare un po' in avanti e con le mani le apro le natiche mettendo in mostra il piccolo perizoma che indossava … “Federico ti piace il culo di tua moglie?” ancora nessuna risposta, solo un cenno di approvazione con il capo che sembrava più un movimento involontario che un vero e proprio assenso ragionato. Lui tenta di avvicinarsi ma a quel punto noi ci fermiamo. Un rapido sguardo d’intesa con Elisa e in un attimo il povero Federico si trova seduto e con le braccia legate ai braccioli della sedia con le nostre camicie. Lui tenta di protestare ma per tutta risposta gli ridiamo in faccia accarezzandolo e scompigliandogli i capelli. La situazione comincia a farsi calda e io mi sento anche un po' cattiva. Posiziono Elisa danti a lui, sfilo il perizoma già umido e lo faccio scorrere, anche se sarebbe più corretto dire lo intingo, fra le sue intime labbra gocciolanti di piacere. Lo annuso, sa proprio di femmina in calore. Lo strofino sotto il naso di Federico, quando il poveretto apre la bocca per provare a dire qualcosa con forza glielo infilo in bocca. La sua espressione era qualcosa di indescrivibile, legato, imbavagliato e arrapato. Con lui, solo spettatore, possiamo finalmente dare sfogo ai nostri desideri ed esibirci libere e peccaminose per lui. Ci spogliano completamente continuando a baciarci e a toccarci cercando di far gustare a Federico ogni nostro più piccolo movimento. Le nostre tette si strofinano l’una sull’altra mentre le mani posso scorrere libere sui nostri corpi. Federico geme e guarda ancora incredulo la scena che la moglie ed io gli stiamo regalando. Elisa si avvina a lui e dopo averlo baciato in fronte gli mette una mano sul pacco “forse dovremo liberarlo, mi sembra che stia soffrendo” mi dice con un sorriso beffardo “bene allora liberiamo” rispondo io facendo l’occhiolino “Cara, come ospite lascio a te questo onore”. Mi avvicino e dopo essermi inginocchiata davanti a lui slaccio la cintura, apro i pantaloni, infilo la mano nelle sue mutante e … Cazzo! Quest’uomo ha un uccello enorme, sicuramente il più grosso che io abbia mai visto! Cerco di afferrarlo con tutta la mano ma non riesco ad avvolgerlo completamente … ora capisco anche la moglie! Lo faccio uscire dalle mutande ma invece di allontanarmi non riesisto alla tentazione di torturarlo un po' segandolo con delicatezza. Sua moglie nel frattempo si avvicina con la bocca a quella del marito dove afferra con i denti un lembo di perizoma ancora nella bocca e lentamente glielo sfila, lo prende e lo avvolge in torno al cazzo al posto delle mie mani. Lui mezzo disperato prega di essere liberato. Noi, che siamo di buon cuore, ci mettiamo a cavalcioni delle sue mani bloccate sui braccioli e strofiniamo lentamente le nostre fice fradice di umori mentre continuiamo a toccarci le tette e a baciarci con la lingua. Lui prova a succhiare uno dei nostri seni che oscillano vicino alla sua testa ma noi ogni volta arretriamo il busto per non farci prendere. Una volta riempite le mani dei nostri liquidi ci stacchiamo da lui e continuiamo a toccarci, baciarci, strizzarci finché entrambe non ci ritroviamo a messaggiarci la fica. Siii, divino il tocco di una donna, delicato ma preciso. Dopo averla penetrata con le dita me le porto alla bocca e di riflesso anche lei fa la stessa cosa. Da prima una superficiale leccata e poi, con avidità, me le infilo dentro fino alla gola come fosse un cazzo. Federico implora la sua parte, nuovamente intingiamo le nostre dita nel delizioso vasetto di miele l’una dell’altra per poi dare un po' di sollievo alle labbra secche di Federico che succhia e lecca golosamente le nostre offerte. Ancora una volta chiede di essere liberato ma non è ancora il momento. Farlo soffrire mi sta eccitando da morire, godere di sua moglie a pochi centimetri da lui lo trovo perfido, penso che nemmeno lui si aspettasse che la serata prendesse questa piega. Elisa un po' dispiaciuta per lui, lo bacia con passione mentre con le due mani lo masturba con decisione. Io mi porto dietro di lei e comincio a leccarle l’interno coscia. Lui non può vedere e cosi è lei a metterlo al corrente “o mio dio, si è messa dietro di me …. O sii mi sta leccando la coscia … sta salendo …. O si si … Sali ancora ti prego … leccami” Lui impazzito mi incita a leccarla finché io non affondo la faccia fra le sue cosce e mi dedico completamente a quella sbrodolante fica. “Siiiiiii me la sta leccando, me la sta leccando, siii così continua così, siii con tutta la lingua, mettimela dentro”. Urlava come una pazza e nel frattempo stringeva con molta forza il grosso uccello di suo marito. Lei si china maggiormente divaricando le gambe in modo da agevolare il mio lavoro di lingua, ho tutta la faccia bagnata. Il suo profumo penetrante e il suo gusto dolce con una nota speziata accresce la mia voglia tanto che in ginocchio com’ero apro le gambe e comincio a toccarmi. I suoi geniti e i suoi urli diminuiscono di volume, sembra quasi soffocati e mi accorgo che stava succhiando il cazzo di Federico. “E no, questo non va bene, dobbiamo farlo soffrire non farlo godere” in un attimo la sposto dal marito e la faccio stendere a terra. Lei un po' disorientata cerca di rialzarsi ma subito mi siedo sopra di lei e la intimo di leccarmi la fica. Non credo lei avesse mai leccato un'altra donna ma dopo qualche momento di incertezza la signora stava facendo veramente un ottimo lavoro. Non riuscivo a decifrare la faccia di Federico, in fin dei conti non lo conoscevo affatto, ma il suo cazzone duro e svettante parlava per lui. “Ti piace quello che vedi Federico?” … nessuna risposta! Mi piego in avanti e infilo la testa fra le gambe della moglie leccandola e succhiandola meglio che potevo. Federico continuava ad agitarsi sulla sedia e a urlare che voleva essere liberato, che non ce la faceva più e che ci voleva scopare. Ma noi due continuavano nel nostro magnifico 69 finché a breve distanza l’una dall’altra veniamo travolte da un intenso godimento. Dopo esserci riprese mi alzo e vado verso il frigo dove avevo chiesto a Federico di mettere un paio di zucchine … ovviamente le più grosse che riusciva a trovare. Elisa ancora stesa a terra con gli occhi chiusi, le gambe spalancate e la fica tutta bagnata. Mi avvicino con la zucchina in mano e senza molta fatica la infilo nella sua fica. La sorpresa di quell’intrusione e la temperatura fredda le fa cacciare un urlo. Comincio a muoverla dentro e fuori con una certa decisione e con un crescendo di gemiti subito Elisa è scossa da un nuovo orgasmo. Le sfilo la zucchina fradicia e mi metto in ginocchio davanti a Federico. Lui mi guarda, non riesce a parlare. “Tua moglie e una grande maiale … ed ha una fica buonissima” e così mi metto a leccare la zucchina come fosse un cazzo gocciolante. Una scintilla esplode nel suo sguardo e con uno scatto che sembrava quasi d’ira si libera un braccio e successivamente anche l’altro. In un attimo è con la testa fra le gambe di Elisa per assaporare tutta l’essenza di sua moglie. Maldestramente cerca di togliersi i vestiti, operazione che cerco di agevolare sfilandogli i pantaloni e le mutande. Nella foga finisco a terra anch’io e Federico ne approfitta per infilare la testa anche fra le mie gambe. Sembrava impazzito, forse lo abbiamo tenuto legato troppo a lungo. Elisa nel frattempo si alza da terra e si siede sopra la mia faccia in modo da vedere suo marito che mi lecca la fica. Anche lei sembrava indemoniata e ordina a suo marito di scoparmi. Federico non se lo fa ripetere due volte e affonda quel mattarello dentro di me. Non avevo mai avuto un uomo con un cazzo così grosso e mi sembrava impossibile potesse entrare dentro di me. Travolta e stravolta da tutto quell’ardore mi lascio andare e comincio a godere come poche volte sono riuscita. Anche Elisa nel frattempo gode della mia lingua e della visione di suo marito. Dopo avermi fatto venire diverse volte lui si sposta e bacia con passione sua moglie. I due ormai sembravano in un altro mondo, sconvolti dal piacere e dalla trasgressione. Elisa monta sopra al marito e lo cavalca con decisione. Riprendo la zucchina e seguendo il loro ritmo mi masturbo rapita dalla visione di quell’amplesso così carnale. I suoi grossi seni che sobbalzano accarezzati dai capelli che ondeggiano sulle sue curve. Il culo che sbatte rumorosamente sui coglioni del marito incorniciato dal classico rumore di liquidi “schiaffeggiati” ormai copiosi e colanti dai loro sessi. I gemiti e i profondi e irregolari respiri dei due amanti in accoppiamento e quel profumo di sesso, si quel profumo denso, avvolgente e penetrante che ha intriso tutta la stanza, le nostre narici e i nostri sensi. Federico urla che sta per venire, Elisa si sfila e rapidamente ci avviciniamo al suo cazzo leccandolo simultaneamente. Una esplosione di sborra schizza in alto ricadendo sui nostri visi e sui capelli ricoprendoci di calda crema bianca. Dopo aver spremuto fino all’ultima goccia io ed Elisa ci baciamo e ci lecchiamo il viso fino a far sparire nelle nostre avide bocche tutto il prezioso liquido. Intanto Federico, godendo di questa immagine, prende una tetta a ciascuna e mungendoci ci dice “siete proprio due porche”.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Voglia Di Donna:

Altri Racconti Erotici in lesbo:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni