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LEZIONE 1


di porcelli321
01.04.2020    |    30.264    |    24 9.5
"La sua asta diventata ancora più grandi grazie al lavoro di bocca di mia moglie; era lucida della saliva di lei e svettava maestosa su due coglioni grossi e..."
I fatti sono fondamentalmente veri solo qualche abbellimento tanto per condire un po’ la storia ma senza stravolgerla; di fantasia i nomi dei personaggi

Quella che mi accingo a scrivere è la storia di come io ho scoperto la vera natura della mia compagna dopo alcuni anni che vivevo insieme a lei. Fu una esperienza che cambiò completamente il modo di vedere la “mia” donna. Prima fedele e con una vita sessuale “normale” ; poi una vera ninfomane esibizionista e vogliosa di cazzi. Ma anche il mio cambiamento da compagno tranquillo e anche leggermente geloso a cuckold consensiente
Sto insieme alla mia compagna, Teresa, ormai da più di 10 anni. Lei era sempre stata molto riservata e il sesso con lei non era mai andato oltre una "normale" scopata, non amava che le sborrassi in bocca e il culo non me lo aveva mai dato.
E questo fino a quella fatidica sera.

I LEZIONE
Come spesso accadeva, i miei soliti 4 amici (Giorgio, Tommaso, Stefano e Marco), con cui ci si conosceva da tempo, vennero a casa nostra per vedere la partita. Il programma era il solito: pizza, birra e tifo sfrenato.
Quella sera però, essendo la festa di uno di loro, portarono anche alcune bottiglie di prosecco per il brindisi augurale. Un vino notevole e ghiacciato andava giù facilmente e anche la mia compagna (Teresa) gradiva e beveva allegramente.
Dopo un paio di bottiglie la discussione iniziò a essere sempre più allegra e spensierata e man mano l'argomento dominante era sempre più piccante. I miei amici iniziarono a discutere su come ognuno di loro gradiva vedere la propria compagna in intimo sexy. Ovviamente ognuno aveva un parere diverso e alla fine chiesero a Teresa il suo parere di donna.
Mi immaginavo di vederla intimidita da quell'argomento e infatti non rispose subito ma, dopo un attimo di esitazione, iniziò a dare il suo punto di vista asserendo che una donna doveva vestirsi sempre immaginando come avrebbe gradito vederla l'uomo che doveva incontrare.
I miei amici allora iniziarono a chiederle con quale intimo sexy avrebbe indossato pensando di farsi vedere da loro quattro e da me ora.
Lei li invitò a non scherzare visto che ci si conosceva tutti da tempo e che lei era anche amica di un paio di loro mogli. Quelli però, continuando a riempire i bicchieri, continuavano a provocarla facendole anche complimenti su come fosse una donna attraente e di gusto.
Poi iniziarono anche a provocarla dicendole che lei non avrebbe, comunque, mai avuto il coraggio di mostrarsi lì davanti a loro e con me presente in intimo sexy a magari anche porcello. Le dicevano che era troppo succube della mia gelosia e che non avrebbe mai avuto il coraggio di ribellarsi.
Lei si schernì dicendo che le loro donne erano più attraenti di lei e che non sarebbe stato uno spettacolo alla loro altezza. Loro a quel punto iniziarono a tampinarla sempre di più riempiendola di complimenti e dicendole che mi avevano invidiato da sempre vedendo che donna avessi al mio fianco. A quel punto, tra il vino e i complimenti sempre più serrati, la vidi tentennare e avere uno sguardo "strano" specialmente quando loro scommisero una cena che lei non avrebbe mai avuto il coraggio di farsi vedere in intimo da loro
L'inizio della partita ci distrasse e io non mi accorsi che Teresa non era più in sala con noi se non dopo qualche minuto di partita. I miei amici mi chiesero se lei si fosse offesa e io feci spallucce. Dopo un pò senza preavviso lei rientrò in sala.
Alla sua vista io credetti di avere un infarto e non riuscivo a credere a ciò che stavo vedendo. I miei amici rimasero senza parole e nessuno fece caso al gol che qualcuno aveva appena segnato. Lei, facendo finta di niente, stava passando tra di noi seduti comodamente su divano e poltrone con una bottiglia ghiacciata in mano per offrirci ancora da bere. Fin qui nulla di strano; peccato che indossava solo un intimo incredibile che non le avevo mai visto prima: corpetto molto stretto che le metteva in mostra il seno (non grande ma molto invitante); tanga incredibile che esaltava il suo culo ; autoreggenti e scarpe con tacchi notevoli per esaltare le sue gambe.
Li per li non la riconoscevo così messa e soprattutto vederla così mezza nuda in mezzo ai miei amici mi fece fermare il cuore. Anche loro rimasero immobili e increduli a quello spettacolo e il silenzio sembrava non finire mai.
Lei intanto girava a offrirci il prosecco permettendoci di vederla da ogni lato man mano che camminava in mezzo a noi. Un misto di rabbia e gelosia iniziò a montarmi dentro e stavo per esplodere ma mi accorsi che a quella vista avevo il cazzo duro. Il fatto di vederla così messa in mezzo ai miei amici oltre alla gelosia mi stava eccitando terribilmente e la cosa mi faceva ancora più star male. Mai avrei pensato di vederla così davanti ad altri e soprattutto che la scena mi piacesse pure.
Teresa, visibilmente brilla, dopo aver riempito i nostri bicchieri e il suo ci invitò a bere in onore della scommessa che aveva vinto e dicendoci che sembravamo tutti dei ragazzini che non avevano mai visto una donna mezza nuda.
A quel punto i miei amici si ripresero e iniziarono a farle una valanga di complimenti alzandosi tutti in piedi e iniziandola a circondarla. Appena si alzarono notai subito che lo spettacolo li aveva fatti eccitare in modo incredibile e tutti esibivano un bozzo che non passava inosservato.
Iniziarono così a farle complimenti per la scelta dell’intimo invitandola a sfilare per farsi apprezzare meglio. Lei abbassò lo sguardo intimidita da quella richiesta ma poco dopo iniziò piano piano a sfilare tra di loro che iniziarono a riempirla di apprezzamenti soft (come sei bella, che classe, ci eravamo sempre detti che eri una donna molto sexy, che uomo fortunato tuo marito, ecc…). Teresa ridendo imbarazzata continuava a sfilare sui tacchi che le slanciavano le gambe valorizzandole anche il suo bel culo; e mentre camminava continuava a dire agli amici di non esagerare perché lei non si sentiva una strafica. A quel punto gli apprezzamenti divennero sempre più espliciti (che belle cosce, che culo che hai tutto da mordere, quelle tette le succhierei senza fine, una bocca così è tutta da assaggiare, ecc…) e loro iniziarono a avvicinarsi sempre di più a lei ormai in balia della situazione sempre più “calda”.
Io intanto ero rimasto immobilizzato sulla poltrona ma in quel momento nessuno badava a me. La gelosia stava lasciando il posto ad una eccitazione mai provata prima. Più le facevano complimenti e più mi sentivo il cazzo di marmo. Era terribile!
Decisi ad alzarmi dicendo loro che lo scherzo è bello quando dura poco. Li invitai pertanto a rimettersi seduti a vedere la partita e a Teresa di smetterla e di andarsi a rivestire.
Ci fu una protesta generale e arrivarono a spengere la Tv dicendo che c’erano cose più interessanti da vedere e la invitarono a non darmi retta e di continuare a farsi ammirare in tutto il suo splendore. Lei mi guardò e mi disse che non voleva essere maleducata con i miei amici vista la loro insistenza e a come fossero carini con lei e di farla rimanere li con loro. La cosa iniziò a precipitare quando Giorgio, il più intraprendente, disse che ci voleva una bella foto ricordo di un momento così particolare e prendendo il cellulare si mise vicino a Teresa e fece per scattare un selfie. Io protestai pesantemente dicendo che non potevano esagerare così e che era ora di smetterla.
Lei mi lasciò senza parole quando con tono mellifluo mi disse che in fondo una foto ci voleva proprio. A quel punto ognuno di loro volle una foto con lei ma poi non contenti le dissero di mettersi in posa per fargliene altre tipo modella. Lei presa, dall’ebrezza del vino e da tutti quei complimenti, li iniziò ad assecondare con una naturalezza mai vista prima. Quando Giorgio mi disse di fare io una foto di gruppo mi arrabbiai e dissi che era ora di chiudere li la serata e di andarsene via visto che non era uno spettacolo che mi piaceva vedere. A quelle parole il mio amico ridendo disse: “ Se lo spettacolo non ti piace allora perché hai il cazzo duro? Porco! Guarda che bozzetto hai li davanti” e così dicendo si mise una mano sul suo di pacco impugnandosi l’asta da sopra i pantaloni ed evidenziando che differenza c’era tra il suo e il mio. Io non riuscii a replicare diventando rosso in viso per la rabbia e la vergogna.
Approfittando di quella mia esitazione rivolgendosi a Teresa continuò: “Ma hai visto che porco che è il tuo uomo ad eccitarsi nel vedere la propria donna mezza nuda in mezzo ad altri uomini?”. Fu come un pugno allo stomaco per me. Specialmente quando lei si avvicinò a me mettendomi una mano sul pacco e ridendo mi disse: ”Diavolo tesoro ma è vero che sei eccitato! Che gran porco che sei! Non ti vergogni?”
E passandomi il cellulare di Giorgio mi disse in modo perentorio:” Non essere maleducato con i tuoi amici! E facci delle belle foto!”. Rimasi inebedito e incredulo soprattutto nel vederla mettersi in mezzo a loro quattro per una prima foto di gruppo. Era incredibile la strana emozione che provai nel vederla mezza nuda e sorridente in mezzo ai miei vecchi amici ancora tutti vestiti. Poi loro iniziarono a chiederle pose sempre diverse in cui iniziarono a metterle le loro mani fameliche un po’ ovunque con lei che , contrariamente a ciò che pensavo, non li scacciava ma accettava allegramente i loro palpeggiamenti.
Poi un altro amico, Tommaso, mi disse di metter su un po’ di musica per farla ballare. Io, come ipnotizzato, ubbidii e lei iniziò a ballare davanti a noi in modo sensuale mettendo in mostra ancora di più il suo corpo senza alcuna inibizione. Loro si stavano visibilmente caricando come tori e le loro patte erano sempre più gonfie. Tommaso allora si alzò e iniziò a ballare un lento con lei che lo abbraccio senza remore con lui che appoggiava chiaramente il suo bacino alla sua fica per farle apprezzare la sua eccitazione. Lei si lasciava andare e non protestò neanche quando Giorgio le si pose dietro iniziando a ballare anche lui con lei in mezzo a loro. E gli altri mi invitavano a fare foto ricordo per quella serata che mi sembrava sempre più stregata.
I quattro porci iniziarono ad alternarsi a ballare con lei ed io ad immortalarli con altre foto.
Vedere la mia donna mezza nuda ballare con loro ancora vestiti di tutto punto mi faceva aumentare l’eccitazione anche se ancora non riuscivo a godermi la scena senza avere un senso di rabbia per me stesso e per la reazione da porco cuckold.
Mentre lei continuava a ballare in mezzo a un paio di loro Giorgio mi si avvicinò e in tono porcello mi disse: ”Ma sapevi di avere una donna così sensuale? Ti rendi conto che lei ora farebbe qualsiasi cosa le venisse ordinato e non perché sia un po’ brilla? Non vedi come si strofina sui nostri cazzi duri? Quella ha voglia di cazzi grossi e duri; evidentemente tu non riesci a soddisfarla”
Io non sapevo cosa rispondergli. Poi lui in tono ancora più porco continuò: “ Dai vieni anche tu a ballare con lei. Vedo che stai soffrendo come un animale ferito. Ma facciamo una scommessa : se si farà baciare in bocca da me dovrai organizzare un’altra serata come questa lasciandola libera di giocare con noi.” Io pensando di conoscere mia moglie dissi che avrebbe perso sicuramente e accettai la scommessa.
Lui allora si avvicinò a lei e disse ai due che stavano ballando con lei di lasciare il posto a noi; la prese tra le braccia per ballare di nuovo con lei invitandomi a mettermi alle sue spalle. Stavolta però non si limitò a strofinarle il pacco sulla fica ma iniziò a accarezzarle le spalle e dedicandosi al suo collo iniziando a baciarglielo e leccarlo. Lei, a quel trattamento, sembrò cedere sulle ginocchia e senza protestare lo lasciava fare. Poi lui mi guardò negli occhi in modo provocatorio e tirandomi per le braccia ancora più verso di lei mi sussurrò di godermi lo spettacolo. Io continuavo a ballare stando dietro a mia moglie che si era ormai abbandonata rapita dalla situazione impensabile che ci stava travolgendo. Giorgio ricominciò ad accarezzarla sulle spalle e sul collo che prese con una mano iniziando a massaggiarglielo. Lei reclinò un po’ la testa indietro e per un attimo i nostri sguardi si incrociarono e vidi nei suoi occhi una eccitazione che mai le avevo vista prima. Iniziai a temere di perdere la scommessa. Iniziai a capirlo ancora di più quando lui iniziò di nuovo a baciarla e mordicchiarla anche sulle orecchie provocandole di nuovo un cedimento delle gambe. Poi mi disse “ Vedi come è gentile tua moglie? E’ una donna che merita di poter tirare fuori la sua vera natura che tu non sei ancora riuscito a farle scoprire”. Ricominciò a leccarle lentamente il collo in modo osceno da entrambi i lati con lei che sembrava del tutto in sua balia. Incominciò ad avvicinarsi sempre di più alla sua bocca con lei che iniziò sempre ad occhi chiusi a dischiudere sentendo quella di Giorgio sempre più vicina alla sua. Lui si fermò un attimo e alzò la testa per guardarmi e evidenziarmi come lei stesse pian piano cedendo inesorabilmente. Si rimise a testa bassa e ricominciò quell’opera di avvicinamento all’obiettivo in modo inesorabilmente lento; stava giocando come il gatto col topo. Io come paralizzato ormai ero aggrappato a mia moglie che sicuramente non faceva più caso a me né alla mia erezione di cui mi stavo vergognando incredibilmente. Giorgio inizio a sfiorarle le labbra con la lingua e lei sempre di più apriva la sua bocca in attesa di donarsi completamente a quel bacio sempre più desiderato. Lui iniziò a farle sentire la sua calda lingua giocare sulle sue labbra fino a che lei non apri la sua bocca invitante cercando la lingua del bull con la sua e cercando di intrecciarla e goderla. Lui prima di godersi la vittoria mi guardò negli occhi e mi fece l’occhietto e prendendomi per le braccia mi costrinse a rimanere ancorato a loro a pochi centimetri dal quel bacio per me shoccante. Dopo aver giocato con la lingua di mia moglie che lei aveva cacciato fuori cercando la sua le ficcò la lingua in bocca limonandola oscenamente. Lei, ormai rapita totalmente, rispose a quel bacio perverso intrecciando la sua lingua con quella di quello che sarebbe diventato il BULL del gruppo. Fu un bacio interminabile e pensavo che il tempo si fosse fermato. Preso dalla scena non mi accorsi degli altri che stavano filmando il tutto decidendo chi sarebbe stato il prossimo a baciare mia moglie in bocca; se la stavano giocando miseramente facendo la conta tra loro.
Poi Tommaso bussò sulla spalla a Giorgio dicendogli che ora toccava a lui e prendendo il suo posto davanti a Teresa cominciò a palparle prima il culo e poi i seni fino a fargliene uscire uno dal corpetto e scoprendo il capezzolo duro ed eccitato. A quella vista lui non si fece pregare e iniziò a lavorarsi quel seno a colpi di lingua e con morsetti che iniziarono a strappare dalla mia signora dei gemiti sommessi ma intensi. Io ancora dietro di lei in quell’abbraccio a tre non potevo smettere di eccitarmi sempre di più con lei che mi sussurrava che i miei amici erano portentosi e che le stavano facendo sentire strana e piena di brividi dappertutto.
Giorgio mi disse che la signora si stava sciogliendo tutta e che voleva che le mettessi due dita in fica per farci sapere se fosse zuppa. Lo feci scostandole lo slip già bagnato e mettendole le dita in fica la sentii zuppa come non mai. Quando lo riferii agli altri tutti iniziarono a dirmi che mia moglie era una troia vogliosa in astinenza di cazzi veri ma che ora c’erano loro a rimediare al danno che io le avevo arrecato.
Teresa mi confessò in seguito che li ebbe il suo primo orgasmo e che non riusciva a ribellarsi a ciò che gli amici le stavano facendo. Anzi si sentiva attratta terribilmente da quella situazione troppo perversa ed eccitante per non provarla e godersela fino in fondo
Anche gli altri due si fecero avanti dedicandosi ognuno ad un capezzolo e giocando con le mani sulla sua figa sempre desiderosa di attenzione. E mentre le mettevano le mani su fica e culo dicevano ad alta voce in modo porco di come Teresa fosse zuppa ed avesse la fica fremente sotto le loro mani. E li ci fu un secondo orgasmo stavolta più intenso tanto che la dovettero tenere su a forza perché le gambe non la reggevano più.
Io avevo il cazzo che mi pulsava terribilmente e ormai mi ero perso anche io in quella situazione incredibile e sempre più perversa.
Dopo che tutti e quattro avevano giocato con lei ancora con l’intimo indosso Giorgio le tolse gli slip ormai zuppi e me li diede dicendomi di sentire come la signora fosse eccitata per il loro trattamento e che io dovevo vergognarmi di aver tenuto loro nascosto quel tesoro per tutto questo tempo.
Poi mi disse che era venuto il momento di assaggiare la fica della “loro” cagna in calore e così dicendo la prese in braccio e la posò sul tavolo facendola stendere con le gambe fuori. Prese una sedia si accomodò e chiese a due di loro di tenerle le gambe oscenamente aperte mentre lui iniziò a usare la lingua come un pennello su quella fica zuppa e vogliosa. Si lavorava il clitoride super sensibile prima leccandolo e poi ciucciandolo fino a morderlo dolcemente. Lei sembrava impazzita dal piacere e mugolava come mai l’avevo sentita prima pregandolo di non smettere e di farla impazzire dal piacere. Il porco, però, capendo che lei stava per avere un super orgasmo sia alzò e le disse che non se lo era ancora meritato di godere per bene. Lei iniziò a implorarli di continuare a leccarle la fica per farla godere che non potevano lasciarla così senza finire ciò che avevano cominciato e che sarebbe stata disposta a tutto per continuare a godere.
I quattro allora le dissero che se voleva che loro ricominciassero il trattamento lei avrebbe dovuto convincermi a farmi chiedere loro di farla diventare la loro cagna non solo per quella sera ma anche per almeno un altro mese. Lei completamente invasata venne verso di me con la fica gocciolante dei suoi umori e mettendosi in ginocchio davanti a me mi implorò di fare come loro avevano ordinato. Io mi rifiutai e lei mi disse che avrebbe fatto la troia anche con me e mi infilò la mano nei pantaloni impugnandomi il cazzo. Sentendolo così duro mi disse:
“Dai porco non fare il puritano vedo che anche a te piace lo spettacolo e di vedermi farti cornuto con quei quattro tori”
“Dovresti sentire che cazzoni che hanno. Ti piaceva vederli come me lo strofinavano mentre ballavamo?”
“Se vorranno anche scoparmi, pensa a come mi allargheranno la fica. Se fai il bravo e li preghi di farmi diventare la loro cagna dopo che mi hanno scopato loro ti farò ficcare anche il tuo cazzo dentro per farti sentire come ci va largo”
Ogni frase era una pugnalata per me e alla fine, mentre lei mi segava il cazzo, mi sentii dire a Giorgio: “ Per favore prendetevi Teresa come vostra cagna ma fatemi partecipare anche a me al festino”. Appena finita la frase sborrai senza pudore sulla sua mano. Lei si alzò e mi baciò intensamente come mai prima dicendomi che non me ne sarei pentito. Poi avvicinò la mano su cui le avevo sborrato alla bocca e mi ordinò di pulirgliela per bene con la lingua. Finito di leccarle via la mia sborra Giorgio ,diventato di fatto il Bull dominante del gruppo, le disse di smetterla di dedicarsi a me e che mi avrebbe potuto far sborrare da ora in poi solo su suo permesso.
Lei scusandosi iniziò a baciarlo in viso cercando la sua bocca e dicendo che non voleva offenderlo facendomi la sega ma che appena mi aveva toccato io avevo sborrato. E così dicendo si rimise sul tavolo sperando che quelli ricominciassero a leccarle la fica per darle un altro orgasmo ristoratore. Lui in tono autoritario le disse che da quel momento lei non avrebbe più potuto chiedere nulla ma solo eseguire i loro ordini assecondandoli senza limiti. Poi mi chiese a me cosa era che a lei non piaceva fare sessualmente. Io risposi che non amava la sborra in bocca o che le venissi in fica anche se lei era protetta; inoltre che non mi aveva mai dato il culo.
Lui si avvicinò a me e mi disse in modo perverso: ”Vedrai che in un mese lei farà con noi tutto ciò che non ha voluto mai fare con te”. Nel mentre tutti e 4 si erano spogliati rimanendo solo con gli slip evidentemente gonfi delle loro eccitazioni. A quel punto si misero intorno a lei e le ordinarono di mettere una mano nelle mutande del primo e commentare a me cosa sentisse.
Lei baciando ogni volta in bocca quello che le si presentava davanti impugnava poi il loro cazzo facendomi commenti con termini mai sentiti dalla sua bocca prima: che mazza; un randello di carne; un tronchetto della felicità. E man mano cacciava il cazzo per mostrarlo anche a me che ero ormai nudo anche io; e ogni cazzo che spuntava mi sentivo sempre più impotente in quel confronto di aste. Pur conoscendoci da tempo non c’era mai stata occasione di vederci nudi neanche negli spogliatoi visto che non gioco a tennis o a calcetto . Avevano delle mazze impressionanti che avevano colpito anche la mia signora visto come li maneggiava e come si dedicava anche ai loro coglioni gonfi come quelli di un toro.
Con loro ormai tutti nudi intorno a lei con i cazzi in tiro lei sembrava ipnotizzata dalle loro dimensioni e aveva gli occhi con una luce sempre più perversa. Giorgio allora le disse che se voleva avere altri orgasmi quella sera da ognuno di loro avrebbe prima dovuto spompinarli per bene. E così dicendo si mise seduto sul divano e mi disse di andare li vicino a lui per fare un bel film di ciò che mia moglie gli avrebbe fatto. Io ubbidii e mi resi subito conto che così vicini il mio cazzo risultava ancora più insignificante rispetto al suo che era anche il più dotato tra tutti loro. Una volta seduti lui ordinò a Teresa di guadagnarsi il suo orgasmo e di fare la brava bambina ubbidiente e docile. Lei allora piegandosi sul suo cazzo iniziò a leccarglielo iniziando dai coglioni e poi andando su su fino alla cappella. Mentre se lo stava lavorando, con me a due passi, Giorgio le ordinò di guardarmi negli occhi mentre si leccava il suo cazzo. Lei non staccò mai gli occhi da me che sentivo il cazzo farmi male per come ero nuovamente eccitato. Poi lui le prese la testa con una mano e le ordino’ di ingoiarselo tutto. Visto che lei era titubante, impaurita dalla grandezza, le ficco’ l’asta in gola ma non riuscì ad arrivare fino ai coglioni come invece, viste le mie più modeste dimensioni, riusciva a fare con me.
Mentre se la scopava in bocca mi diceva che le avrebbero insegnato ad essere una brava troia anzi una brava cagnetta docile, vogliosa ed ubbidiente. Ogni tano poi si divertiva a tenerle il cazzo ficcato il più possibile in gola fino a farle mancare il fiato e solo dopo alcuni secondi sentendola rantolare glielo cacciava fuori permettendole di riprendere fiato. La sua asta diventata ancora più grandi grazie al lavoro di bocca di mia moglie; era lucida della saliva di lei e svettava maestosa su due coglioni grossi e gonfi. Le aveva insegnato poi a chiamarlo padrone, lui e gli altri tre amici, e dopo che lei aveva ripreso fiato la sentivo implorare “ per favore ancora padrone scopami ancora in bocca”
La cosa andò avanti parecchi minuti e mentre lei si lavorava quel randello di carne gli altri si masturbavano lentamente pregustando poi il loro turno. Ad un certo punto lui mi prese la mano e mi disse di stare attento perché ora le avrebbe sborrato in bocca e lei avrebbe dovuto evitare di mandare sprecata anche una sola goccia della sua calda sborra. Io gli dissi che lei non se lo sarebbe fatto fare e allora volle scommettere che lui ci sarebbe riuscito e anzi che lei prima lo avrebbe pregato di riempirle la bocca di sborra. Anzi li avrebbe dovuti pregare che per quella sera lei voleva che tutti e quattro le sborrassero in bocca.
Cazzo persi un'altra scommessa. Quando lui ormai era al limite la prese per i capelli costringendola a staccarsi dal suo cazzone e tenendola così a pochi centimetri dalla cappella gonfia e pronta ad esplodere con lei che allungando oscenamente la lingua cercava ancora il suo cazzo. Alla fine, sempre come in un sogno, la sentii che lo implorava di permetterle di farlo godere e farsi sborrare in bocca con la promessa di bersi tutto il suo nettare bianco e caldo.
Lui allora mi guardò negli occhi in modo perverso e mi disse “Da ora sei un vero cornuto. E ora goditi lo spettacolo della bocchinara di tua moglie”. Teresa, liberata dalla presa ai capelli, si rituffo sul cazzo lavorandoselo di lingua così come lui le aveva ordinato fino a che lui le chiese di aiutarsi anche con la mano ma tenendogli il cazzo sulla lingua che oscenamente lei teneva fuori dalla bocca aperta in attesa della sborrata.
Dopo poco lui iniziò a grugnire come un maiale e mi urlò di filmare tutto e iniziò a schizzare fiotti di sborra in quantità industriale. Lei ebbe un attimo di esitazione ma subito iniziò a farsi riempire la bocca senza però deglutire subito così come lui le aveva ordinato. Finiti gli schizzi lui le disse “ora fa vedere al cornuto come ti piace la sborra troia” e continuando a guardarmi fisso negli occhi chiuse la bocca strabordante di sperma e quando la riaprì mi fece vedere come avesse ingoiato tutto.
Lui non pago della cosa le disse di finire di pulirgli il cazzo ancora gocciolante. E lei da brava cagnetta con avidi colpi di lingua lo ripulì tutto senza un tentennamento.
La cosa si ripetè anche con gli altri tre porci che non risparmiavano commenti osceni su di me e su di lei. Teresa sentendo quel linguaggio sempre più osceno e il modo con cui la trattavano iniziò a eccitarsi ancora di più e tentando di appagare la sua voglia cominciò a sgrillettarsi. Ma Giorgio se ne accorse e facendola fermare nello sbocchinare Tommaso le assestò due forti sculacciate sul culo dicendo che non aveva ancora finito di bere la sborra di tutti e, pertanto, ancora non poteva orgasmare.
Quando bevve anche dall’ultimo cazzo Giorgio le disse che era stata una brava cagna e che ora lui le avrebbe permesso di godere finendo di leccarle la fica. Ma Prima doveva dimostrarmi il suo amore baciandomi in bocca come all’inizio aveva fatto con loro. Io mi ritirai perché immaginavo il sapore della sua bocca dopo tutta quella sborra che le avevano schizzato dentro. Ma minacciato di non farmi più assistere ai prossimi incontri cedetti e la baciai profondamente. Era un sapore forte che non mi entusiasmava ma in realtà mi aveva di nuovo fatto diventare il cazzo duro anche per lo spettacolo di mia moglie che spompinava quattro cazzi grossi e duri facendosi fare da loro ciò che da sempre avrei voluto farle io: sborrarle in bocca e vedergliela ingoiare.
Giorgio la rimise sul tavolo e finì l’opera della leccata di fica mentre gli altri le strapazzavano i seni con la bocca e le mani. Dopo pochi colpi lei arrivò all’agognato orgasmo che la sconquasso tutta con una scarica che, mi disse poi, le partiva dalla fica per passare dai capezzoli e finire nel cervello. Gemeva in continuazione e l’orgasmo non le finiva mai. E mentre godeva la sentivo implorarli di chiamarla troia, puttana, bocchinara, cagna.
Stavo realizzando che dopo quella prima esperienza lei non sarebbe più stata la stessa e che quello sarebbe stato solo l’inizio di un percorso di perdizione totale per lei e per me che ormai avevo capito come mi eccitasse il ruolo del marito cornuto che cede sua moglie a chi se la vuole montare.
Dopo quella serie di bocchini i miei amici mi dissero che per quella sera poteva bastare rimandando al mercoledì successivo un secondo incontro. Il mercoledì con la scusa delle partite di coppa avrebbero avuto la scusa con le loro donne di poter ritornare a casa nostra.
Giorgio nel salutarla le disse che la prossima volta le avrebbero fatto sentire cosa significasse essere scopata da veri tori da monta. Poi rivolto a me mi dissero che l’avrebbero sfondato la fica riempiendola di sborra visto che non avrebbero usato nessuna precauzione. La cosa mi terrorizzò ma allo stesso tempo mi eccitai nuovamente da vero porco cornuto.
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