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La gogna... tra martirio e puro godimento...

12.01.2023 |
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"Marta era indemoniata; vedeva un cazzo e lo voleva si posizionava davanti a lui come per dire mettimelo…
Ripartì la monta furente dei singoli…
Non si..."
La gogna era pronta, in una posizione centrale con la cabina da glory posizionata davanti…nel contesto della casa di campagna, in mezzo a quel pianerottolo del primo piano assumeva i contorni di una iniziazione tribale.E la catena di ferro, con al finale il collare da schiavo scorreva lungo la parete … mi era toccato mettere pure un gancio al muro con il trapano …
Ero calato nella mia parte, avendo assunto un ruolo particolare, quello di cerimoniere e padrone. Non stava a me giudicare per quale ragione la coppia avesse deciso tutto ciò, io ero solo un esecutore .
Non era assolutamente il mio gioco, ma la coppia si fidava di me, o meglio, delle mie competenze in materia.
Dietro la gogna un puff rosso, dove la lei si sarebbe dovuta mettere in ginocchio , lasciando sollevato il sedere a disposizione dei tori montatori.
I singoli come i tori nell’arena erano già nudi nella stanza attigua .
Erano arrivati un po’ scaglionati e avevo impartito le raccomandazioni…
Le verghe pulsavano, lasciando nell’aria quel caratteristico odore di eccitazione maschile…
Io per l’ultima volta sollevai la trave di legno che chiudeva il dispositivo dell’attrezzo bdsm…, conficcai la testa nel mezzo salendo a pecorina sul puff…per vedere se tutto reggeva…
Andai dalla catena la presi in mano dal collare e tirai uno strattone per vedere se il gancio che avevo fissato al muro avesse tenuto anche in caso di una persona agitata…che si voleva liberare…e resse…
Alcuni singoli se la ridevano…ma non sapevano che quella loro risata era per me il taglio alla gang successiva…eppure li avevo anche avvertiti,…per me era un gioco serio.
Di bidonari e non professionali questo gruppo può farne tranquillamente a meno.
La coppia non aveva fissato paletti; non mi erano state impartite indicazioni sanitarie… volevano solo la “sottomissione totale”…cercavano , volevano , pretendevano…dovevo essere quindi giudice e vigile , per evitare cavalcate a pelle di quei singoli troppo esuberanti che avevo scritturato per l’occasione.
Il marito in cuor suo avrebbe voluto che la moglie fosse “riempita” di sperma caldo, ma io ero riuscito a riportarlo un attimo sulla strada maestra, spiegandoli che i controlli sanitari del gruppo non erano aggiornati.
La sua era una fantasia bellissima da vero film porno ma con questo casting di singoli e in questa occasione infattibile.
Un marito che era il “carnefice” della sua donna e anche di se stesso…, infatti voleva essere legato , umiliato e pisciato.
Era la prima volta che affrontavo un caso così particolare .
Ma ero nella situazione…ero nel mood ci credevo di essere il “padrone”.
Il campanello suonò…erano loro, la coppia !. Aprii velocemente la porta della stanza dei bull; “Sono arrivati…ragazzi, mi raccomando è un gioco…ma rimaniamo concentrati !”. Basta ridere..state sul tema dell’incontro…
I singoli sapevano cosa sarebbe successo , erano stati preventivamente informati mi raccomandavo che lo schema di gioco venisse eseguito alla perfezione.
Rinchiusi la porta e li lasciai armeggiare con i loro cazzi tra le mani.
Scesi le scale…
La porta d’ingresso si spalancò e vidi loro, la coppia , giovani e belli con quello sguardo misto tra paura e eccitazione…
Pochi convenevoli come mi era stato impartito…
Davide : “Venite seguitemi” …esclamai con decisione allargando una mano sulla destra nel segno di spostarsi in quella stanza laterale all’entrata…
Davide : “ Marta & Luca eccoci qui !. Seguitemi bene. Qui troverete acqua, caffè , laggiù il bagno…questa è la vostra stanza neutra siete ancora in tempo per fermare il gioco…vi lascio qui , pensate un attimo , io salgo sopra vi aspetto quando sarete pronti…”
I due ragazzi annuirono.
Li lasciai da soli…e come Caronte, il traghettatore delle anime immonde mi misi in attesa nel vicino corridoio. Si rincorrevano tanti pensieri,in un turbinio che mi spingeva anche a pensare a come forse quei due giovani potevano ancora salvarsi dalla deriva che la loro coppia avrebbe preso…
Ma quando quel Davide…fu esclamato da Luca compresi come ormai per loro le anime erano fottute.
Salimmo in tre le scale; il marito vide subito la sua postazione…e il collare posizionato sul pavimento…feci cenno di mettersi con la schiena contro il muro e farsi scivolare in terra.
Quasi arrivò con il sedere sul pavimento presi il collare al quale era attaccata la catena di ferro e lo misi al suo collo, chiudendo poi il gancio con un lucchetto.
Aveva davanti alla sua visuale la postazione della gogna…con davanti la parete del glory dove si sarebbe consumata la prima parte della monta.
Presi Marta e la portai nella stanza ; prima cosa le misi una benda di pelle nera.Era mia e doveva fare tutto quello che io volevo !.
Era palpabile tutta la sua agitazione. Infatti la ragazza tremava per la paura e per l’eccitazione….
Le feci scendere il vestito aderente dalle spalle, rimase così in intimo davanti a me…
Lei indossava un completo nero che metteva in risalto la schiena perfetta e diritta,il fondoschiena piccolo e sodo…il seno una seconda misura ben proporzionato su quel corpo…lo smalto delle mani era rosso scuro e si abbinava a quello dei piedi e al rossetto…
Emanava un profumo di buono…un profumo di figa fresca da fottere !.
Via il reggiseno…
Le mutandine scesero lasciando il sesso libero... Il frutto proibito era a portata e come di riflesso il cazzo incominciò a pulsare attirato da quel pertugio.
Me lo tirai fuori dai pantaloni e lo impuntai nella fessura della figa…
L’avrei voluta scopare da solo…ficcarglielo in figa , il marito era legato e consenziente, lei pure…
Il marito era anche fuori dai coglioni…e non vedeva l’ora che un alfa scopasse la sua troia.
Ma poi il mio ruolo di capo e quello della sera di cerimoniere mi ha portato alla ragione.
Una sola leccata veloce per capire quanto buona fosse quella giovane fregna .
Nuda e bendata con i soli tacchi l’accompagnai dove era messa la gogna sul pianerottolo.
La feci adagiare carponi , piano piano , immobilizzandole le mani e il collo…nello strumento di legno…
Lei immobile…alla disposizione dei singoli e io suo uomo legato,immobilizzato riusciva a vedere tutto e notavo nel suo sguardo…anche lui eccitato…
Avevo preso la crema luan e sollevando il tubetto l’avevo mostrata al marito legato al muro …ma lui aveva scosso la testa come a dirmi di non usarla…di farle del male…
La porta dei singoli si aprì a fessura…li maledissi con lo sguardo…altra libera interpretazione che non mi garbava….
Feci un cenno di assenso e come un formicaio quando viene pestato ce li ritrovammo nell’ambiente tutti intorno chi con il cazzo già duro…chi se lo smanettava…
La sequenza successiva la potete naturalmente immaginare…
Chi aveva già l’erezione pronta si mise in fila per infilare i buchi di Marta…quelli mezzi mosci davanti alla parete del glory che era messa in modo che i cazzi arrivassero alla bocca della lei…
E via i primi cazzi entrarono nella vagina…
Da li in quel momento mi spogliai completamente anche io e segui il rituale della coda.
Chi andava in figa e i più esagitati direttamente in culo…
Marta pareva soffrisse…ma era una sofferenza dovuta al godimento…
Arrivò anche il mio turno…
Nessuno aveva ancora usato delicatezze verso di lei…come aveva voluto Luca e quindi con il suo placito assenso era stata usata come uno sborratoio…
Mi buttai invece a leccare il suo sesso; sapeva di preservativo, ma nonostante questo non mi fermai. Volevo far percepire alla lei il mio trasporto,il mio desiderio di farla godere in ogni forma.
Poi mi retrassi con quel sapore di gomma oliata nel palato vidi orello ben aperto e via entrai in culo…
Il pertugio anale era dilatato talmente tanto che il cazzo precedente quando usciva lasciava anfratto dilatato e quello che entrava (cazzo) trovava la strada aperta per poi i tessuti dell’ano rimodellarsi sulla nuova verga…era uno spettacolo incredibile…
Questa situazione di costrizione durò circa una mezz’oretta…
Arrivò quindi il momento di liberarla…vedendola provata e affaticata dalla costrizione…
La sollevammo dalla gogna !. Lei tornata in piedi ebbe uno svarione…come una perdita momentanea di conoscenza…
Sette singoli avevano abusato e usato a loro piacimento bocca,figa e culo.
Le tolsi in questo momento la benda…
Si guardò intorno estraniata…era tutta sudata…si portò all’indietro i capelli…nuda in tacchi alti…
Le guardai interno coscia e vidi nitidamente la striscia di bagnato che le aveva rigato la parte interna della gamba…la cagna aveva goduto !.
Lei posò il suo sguardo sul marito un attimo…
Il marito sottomesso a un certo punto incominciò a parlare ma non riuscivo a decifrare le sue parole…
Era piegato su se stesso; si era slacciato i pantaloni, il cazzo in semi erezione.
Notai lungo i pantaloni verdi che indossava delle macchie scure come se si fosse pulito le mani nelle braghe.
Probabilmente aveva sborrato raccolto il seme nel palmo della mano e lo aveva spalmato per pulirsi sul tessuto…
Marta fu sospinta nella stanza adiacente…i singoli volevano ricontinuare la monta…
Io mi chimai sul marito…mi chiedeva di essere liberato…il depravato…
Assolutamente nessuna pietà per lui !. Come lui stesso mi aveva ordinato.
Gli assestai un calcio proprio la e lo apostrofai a male parole per avermi disturbato.
Marta era indemoniata; vedeva un cazzo e lo voleva si posizionava davanti a lui come per dire mettimelo…
Ripartì la monta furente dei singoli…
Non si preoccupava se era gommato o meno…aveva solo voglia di essere chiavata…
Lei era a gambe aperte, indifesa, goduta estraniata dal tutto... Mi masturbai pensando a come avrei potuto buttare la mia verga a pelle dentro la vagina…
Marta era bagnata eccitata e i suoi godimenti erano molteplici…dove non riusciamo con i cazzi,usavamo le mani per farle provare ancora godimento…
Ci scambiavamo nelle posizioni e nei pertugi anale e vaginale, ma sempre con serietà cambiando il preservativo.
Incomiciarono le sborrate e tutti vollero venirle in bocca…in molti in simultanea…
Lo sperma era talmente tanto da contenere nel palato…che all’improvviso parti’ un grosso versamento a lato della bocca…che le percorse la guancia…fino a cadere in terra…
Quando era il momento della mia di venuta…tornai dal marito….”Vieni stronzo ora tocca a te”
Legai le mani dietro alla schiena con una corda e lo liberai dalla catena…
Lo aiutai ad alzarsi e lo feci adagiare a mani legate accanto alla compagna…
Marta era distesa nel letto,incominciai a segarmi vicino alla sua figa per poi esplodere con caldi getti.La figa era ripiena di sperma…
il cuck umiliato come un cane,incominciò a ripulire tutto…
Poi di scatto si girò con il mio sperma in bocca e mi diede delle boccate al cazzo…
Non l’avesse mai fatto;mi scese una rabbia addosso…,voleva essere umiliato?.Bene !.Lo presi per un braccio con decisione e lo allontanai dal letto…,
lo spinsi nel piccolo bagno:”Vuoi succhiarmi il cazzo…,brutto stronzo,mettiti con la testa nel cesso”.
L’uomo faceva resistenza…,gli presi quella sua testa di merda e la tenni giù nella tazza del water fino a quando la faccia non si bagnò completamente.Vederlo li con l’acqua del cesso che gli colava dalla testa,con i pantaloni arrotolati nei piedi ,tutti sborrati …mi face veramente schifo e lo punii.
Incominciai ad urinare nella sua faccia,cercando di colpire gli occhi e la bocca…lui si lamentava,succube.Lo lasciai così,piscioso,in una pozza di piscio,vicino alla tazza del cesso,mi chiusi la porta alle mie spalle portandomi via la chiave…
Trovai Marta nel letto distesa, in una posizione fetale come ritrovare quella innocenza fanciullesca perduta…
Mi avvicinai a lei e incominciai ad accarezzarla dolcemente…il gioco stava per finire…era stata usata per due ore in maniera totale…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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