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Prime Esperienze

Coppia matura.


di SergioMessina
18.03.2024    |    10.829    |    5 10.0
"Lo feci lentamente e mi piaceva enormemente che mi guardasse mentre mettevo a nudo la mia muscolatura..."
Era magnifico quel posto. Abitavo a Milano da più di quattro mesi, e senza aver scoperto quel diversivo, che mi aiutava a vincere la noia e la solitudine, non so come avrei fatto.
Ci andavo sempre poco dopo le 20, ma già c'era gente.
Le coppie si appartavano dentro le auto, ma se il tempo era bello sovente si faceva sesso pure fuori, tra le aiuole incolte del parcheggio per camion ormai in disuso. Classiche pecorine con lei appoggiata sul sedile o al tronco di un albero e l'altro in piedi.
Se non c'era da fottere, perché alcuni volevano solo essere guardati, c'era comunque sempre da segarsi.
In realtà erano poche le coppie che passavano alle vie di fatto, coinvolgendo direttamente qualcuno degli spettatori. E quando questo succedeva, quasi sempre sceglievano il più fico. In particolare ricordo un ragazzo albanese bellissimo, con un fisico da atleta ed un cazzo enorme e ben fatto, che non perdeva manco un colpo. Volevano tutte lui!
A me, che all'epoca avevo 23 anni, ed un bel corpo curato in palestra, qualche volta mi capitava di essere coinvolto fino a scopare, ma il più delle volte no. Si eccitavano molto a farsi guardare, ma se mi avvicinavo troppo fino a poter toccare lei, reagivano male.
Capitava che le coppie che si vedevano troppo accerchiate se ne andassero. Era comprensibile, perché alcuni dei singoli erano davvero invadenti e maleducati.

Magnifico passatempo, e per un certo periodo ci sono andato quasi tutte le sere in quel posto, anche se alla fine non c'era mai la garanzia di poter concludere qualcosa. Capitava pure che fosse deserto.

Una domenica ci sono passato molto prima del solito, con il sole ancora alto nel cielo.
Già si vedeva qualche singolo in giro. Il solito ragazzo passivo che, vogliosissimo di cazzo, girava tra i singoli cercando il più arrapato. C'ero stato pure io in un paio di circostanze, perché a volte le coppie ti piantavano sul più bello. Si andava di là dietro una siepe, te lo prendeva sapientemente in bocca e, dai e dai, finivi per spruzzargliela tutta in gola.
Stavo quasi per andarmene, ma fu lui che mi chiamò in disparte e mi disse di rimanere ancora. Da li a poco, la domenica, sovente frequentava una coppia che lui conosceva bene, e me li avrebbe presentati.

Non passò molto tempo che la coppia di cui parlava effettivamente arrivò.
Qualche convenevole, e mi invitarono a salire sull'auto. Avevano più del doppio della mia età, lui almeno sopra i cinquanta.
Devo dire che a prima vista non mi sono piaciuti granché. La lei era una donna molto elegante e curata, ma fisicamente non prometteva molto. A me piacciono le tette grosse, e lei ne era poco provvista.
Una coppia bene, di quelle della Milano che conta, magari ben messa pure economicamente, ma che francamente non mi coinvolgeva più di tanto.
Ad ogni modo, parlando del più e del meno, iniziavo a scaldarmi. D'altra parte li non mi sono mai aspettato di incontrare la donna della mia vita. Era un diversivo, una cosa piacevole e porca da farsi, anche senza un trasporto particolare.
Quelli sembravano belli motivati invece: lei mi disse quasi subito che le piacevo, e lui annuiva dicendo che cercavano bravi ragazzi come me, e soprattutto gente che non da nell'occhio.
Per tutta risposta, mi abbassai i pantaloni e mostrai il cazzo, consapevole che in questi giochi ha una sua parte fondamentale. Ero barzotto, ma lei apprezzò ugualmente. Me lo accarezzò con quelle mani curatissime, poi mi fece tirare su i pantaloni e mi chiese se volevo andare da loro.
"Non lo facciamo quasi mai qui, preferiamo a casa."

Nel tragitto verso casa loro, pensai che pure lui volesse la sua parte.
Sono pensieri che ti vengono, anche perché pure lui mi aveva squadrato dalla testa ai piedi. Anche se la scelta l'aveva fatta lei, si vedeva comunque che lui era molto in accordo ed eccitato all'idea.
Alla fine, poco male se voleva la sua parte. In realtà tanti problemi, su maschio o femmina, non me li sono fatti mai. Se mi eccita la situazione è tutto a posto. Avrò una sessualità immatura ed infantile, come mi dicono alcuni, ma sono fatto così e non ci posso fare niente.
Mi sbagliavo, perché una volta a casa puntualizzò subito che a lui interessava solo guardare, e se aveva il mio permesso anche fotografare e riprendere con la videocamera.
Ci pensai un attimo, e sulle prime gli dissi di no.
Poi mentre lei si spogliava sul letto e metteva a nudo il suo intimo di lusso, particolarmente provocante, mi salì una libidine che non potete capire.
"Mah, se vuoi puoi filmare, ma non il viso però."
Con quello che già armeggiava con la telecamera, mi bastò un niente per sentirmi il cazzo duro. Di fondo, sono anche molto esibizionista.
La porca si stese sul letto e mi invitò a spogliarmi. Lo feci lentamente e mi piaceva enormemente che mi guardasse mentre mettevo a nudo la mia muscolatura. Tre anni di palestra e tanto sacrificio, ma ben ripagato quando vedevo qualcuno che ne godeva delle mie forme.
Poi venne la volta delle mutandine che tolsi in modo malizioso facendo scattale l'elastico sul cazzo già bello in tiro.
Lei era ancora con l'intimo addosso, ma a gambe aperte si intravedeva una figa splendida tutta ben depilata.
Fu la figa la prima cosa che attrasse la mia attenzione. Mi catapultai a leccargliela subito, mentre era ancora coperta dalle mutandine di raso nero. Le scostai con delicatezza ed affondai la mia lingua ad assaporare quelle gocce di nettare che venivano già fuori. Aveva un odore inebriante che mi stimolava una fortissima salivazione.
Non pensavo, ma malgrado sulle prime non mi fosse piaciuta granché, iniziavo a goderne anche del fatto che fosse molto più grande di me. Tutta la situazione era eccitante, anche il marito che guardava e filmava.
Iniziavo pure a sentirmi più libero e sollevato dall'ansia della prima conoscenza.
Le tirai giù le mutandine lasciandola con reggiseno ed autoreggenti, proseguendo a leccarla un poco ovunque, anche interno cosce. Lei dimenava il bacino in preda all'eccitazione, poi mi tirò con le mani su di se facendo in modo che il mio corpo arrivasse a comprimere il suo.
Ci strusciammo voluttuosamente. Voleva sentire quanto duro fosse il mio cazzo contro di lei. Lo toccò a lungo mentre ci strusciavamo.
Poi mi disse di sdraiarmi accanto a lei, si mise un fermaglio nei capelli, si sistemò con la testa tra le mie gambe, e partì a prenderlo in bocca, soppesando con la mano le mie pallone penzoloni.
Mentre mi succhiava con foga ho incrociato più volte lo sguardo col marito. Gli sorridevo beato e lui ricambiava. E intanto riprendeva.
Una situazione così porca, nel parcheggio non mi era capitata mai. E questo era solo l'inizio.
La succhiata iniziava ad essere a gola profonda. Non so come cazzo facesse ma arrivava con la bocca fino alle palle. Non un conato né un senso di fastidio. Era tanta la passione di questa donna per il cazzo, che non si ribellò neppure quando le afferrai la testa e la indirizzai meglio dentro la gola.
Intanto vedevo il marito che si era tolto del tutto i pantaloni e si era calato le mutande fino alle ginocchia.
"Dai scopala questa troia, fammi vedere."
Col cazzo in una mano e la telecamera nell'altra, ci incitava a proseguire con un pecorina.
Era così bagnata che il cazzo gli scivolò dentro la figa da dietro in meno di mezzo secondo. Poi fu una fottuta alla pecorina come dio comanda. La afferravo forte per il culo, con le natiche aperte dai miei due pollici, lasciandole il buchetto del culo spalancato ed oscenamente esposto. La sbattevo a più non posso in modo bestiale chiamandola troia e maiala. Lei, per nulla infastidita da questo modo di fare rozzo, apprezzava con grossi sospiri e mugolii. Il lui in estasi incitava e diceva di continuare.
Poi decisi di variare la posizione, ed iniziai a scoparla alla missionaria. Anche in quella posizione con grande foga che faceva ballare il letto. Mi muovevo sia in su e giù, che in senso circolare. Frizionavo a rotazione sul clitoride e le grandi labbra. Ad un certo punto sento lei afferrarmi dai dorsali quasi a sprofondarci dentro le unghie. Qualche secondo di sospiro pesante, è poi venne in un orgasmo violentissimo, urlando e piangendo.
Il fatto che piangesse mi preoccupò non poco, ma intervenne subito il marito tranquillizzandomi e dicendo che lei faceva sempre così al primo orgasmo.
Dopo pochi minuti, affrettò la sue sega e venne pure lui, senza tanto baccano ma avvisandoci che stava sborrando.
Per un ragazzo di soli 23 anni, come lo ero io, era una soddisfazione non da poco aver fatto godere in quel modo una donna matura. Gasatissimo, continuai a scoparla, mentre lei provava ancora fortissimi orgasmi molto ravvicinati. Questa volta non piangeva, però la vedevo piegare il capo verso dietro e mordersi le labbra.
Ho continuato a sbatterla in molte altre posizioni, sia sopra che sotto di me. Non li ho contati ma avrà avuto almeno altri quattro orgasmi forti.
Poi l'ho fatta mettere su un fianco frugando il buco del culo da dietro.
Umettai bene un dito dei suo stessi umori e poi glielo spinsi dentro roteando, e dopo un poco le infilai il cazzo piano piano ma inesorabile. Lei prima cercò di divincolarsi, forse pensando che stava concedendo troppo, ma poi mi assecondò alzando di più le gambe in posizione fetale.
Lei sospirava forte, anzi credo facesse una specie di esercizio respiratorio per accentuare la vasodilatazione ed accogliere meglio il cazzo nel culo. Dopo qualche momento più gentile, iniziai a scoparla forte pure nel culo.
L'ho sbattuta a più non posso e con un gran rumore, incurante che la stavo scopando dal culo e non dalla vagina. Mentre la abbracciavo da dietro, le accarezzavo i seni e le strizzavo i capezzoli.
Mentre sentivo la mia eiaculazione salire, cercai il consenso del marito, le girai il capo verso di me e la baciai in bocca con voluttà, proprio mentre le mollavo in culo tutto il mio succo di maschio.

Ci risistemammo alla buona in poco tempo, mentre il marito preparava dei cocktail. Finimmo la serata bevendo e guardando le riprese video sul televisore.
Le immagini erano venute molto bene. Sembrava un vero film porno.
In realtà il marito mi aveva ripreso anche con viso, ma l'ho trovato così eccitante che non ho detto niente.
Mi sono addirittura indurito nuovamente a vedermi in video, tanto che lei si accorse e mi propose di farmelo prendere ancora in bocca, li sul divano del salotto mentre mi vedevo all'opera sul televisore.
Era passato pochissimo dalla scopata, ma la cosa fu parecchio divertente uguale. Tra martini cocktail, salatini e patatine le ho inondato la bocca e reso ancora più gustoso l'aperitivo. Il marito guardava divertito.

Il gioco con quella coppia è durato tutto il tempo della mia permanenza a Milano. Mi chiamavano anche solo per fare un giro al centro commerciale o in centro città, non necessariamente per scopare.
Dopo aver conosciuto loro, al parcheggio ci sono andato pochissime altre volte.
Si era instaurato un bel feeling. Al di là del gioco sessuale, erano affettuosissimi entrambi nei miei confronti. Mi hanno invitato persino per un fine settimana nella loro casa in montagna ed hanno organizzato una festa per il mio ventiquattresimo compleanno, con tanto di torta e regalo.
Mi sentivo circondato di affetto come un nipotino, e questo mi piaceva parecchio ed ha fatto si che quella mia permanenza in solitudine, in quella grande città, che non amavo per niente, divenisse piacevole. Un grazie particolare.
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