Da due...a tre...

Ci siamo scritti per un po’ di tempo, poi dopo qualche mese abbiamo deciso di incontrarci. Lui ragazzo 28 enne, io ragazza 26enne. Entrambi single da poco alla ricerca di esperienze particolari. Inizialmente tutto andava tranquillamente, vari incontri con del “sesso normale” diciamo, poi…la svolta una domenica.
Avevamo litigato, eravamo stufi del semplice sesso, non ci eravamo capiti tra noi. Così dopo un paio di messaggi mi chiede di andare da lui, di riprovare a conoscerci e dimenticare le ultime settimane.
Sono titubante, ma alla fine decido di andare. Mi vesto in modo provocante, indossando un vestitino scollato, corto, delle autoreggenti, intimo in pizzo e tacchi. Prima di uscire di casa prendo le manette che mi avevano regalato degli amici per scherzo (possono sempre essere utili), le infilo nella borsa, prendo la macchina e vado.
Mi aspetta a casa, salutandomi con un bacio, beviamo qualcosa e facciamo due chiacchiere sul divano, la tensione sessuale è alta, così decido di agire. Mi inginocchio sul tappeto, gli abbasso pantaloni e i boxer e inizio a succhiarglielo. È già piuttosto duro, ma so come renderlo ancora di più, lo infilo in bocca, lo succhio, lo lecco, con le mani gioco con le palle. Lo tengo in bocca il più possibile, lo appoggio sulla guancia. Lui mi guarda, mi tocca la testa, fa piccoli gemiti di compiacimento.
Mi fa uscire il seno dal vestito, mi afferra i capezzoli, li stringe, li massaggia. Infilo il cazzo tra i seni e con la lingua lecco la cappella. Non resiste più, mi spoglia, mi osserva lasciandomi solo in intimo e autoreggenti, mi dà qualche sculacciata e mi porta verso la camera da letto.
Aveva già preparato tutto: luce soffusa con una candela, una corda legata al letto e una maschera. Mi bacia, mi tocca e masturba, ma sono già bagnata. Non mi aspettavo di trovare la stanza pronta in quella maniera. Mi chiede dove sono le manette, sa che le ho, se lo immagina, gli rispondo che sono nella borsa, così dopo avermi spinta a letto e baciata, si alza e va a prenderle dalla borsa. Mi afferra i polsi e le chiude, attaccandole alla corda. I miei movimenti così sono limitati. Poi mi infila una maschera, non vedo nulla, c’è solo un buco per la bocca e il naso. Inizia a toccarmi, stringermi, mettermi forcine nei capezzoli. Sono eccitata, bagnanta, gli chiedo di scoparmi. Ma improvvisamente… sento due mani in più. Non avevo sentito entrare nessuno, non capisco, sono turbata e spaventata, ma decido di fidarmi di lui. Non so di chi siano le altre due mani, sento questa persona vicino a me, sento il suo odore diverso, sconosciuto, ma non riesco a vederlo. Lui intanto inizia a scoparmi, si china e mi chiede sussurrandomi se tutto va bene. Non dico nulla, non so cosa dire, la mia testa non riesce a essere razionale. Mi bacia, mi sussurra “Goditela e basta, non pensare a nulla”. L’altro nel frattempo, trovato il buco della maschera, mi infila il cazzo in bocca, lo vuole succhiato. Lo faccio, ha un sapore diverso, è più forte e il cazzo più piccolo. Con le mani seppur legata cerco di toccarlo per capire che fisico ha. Nel frattempo continua a stringermi il seno, a leccarlo, succhiarlo, mentre lui continua a scoparmi. Poi mi girano, non me ne rendo neanche conto, mi ritrovo a pancia in giù, mi toccano il culo, la schiena, lui lo infila nuovamente per scoparmi, mentre l’altro mi infila prima le palle e poi il cazzo in bocca. Continuano per un po’, stringendomi, toccandomi, non capisco più nulla. Poi decidono di venire, mi liberano le mani dalle catene, mi danno in mano i loro cazzi e si inginocchiano ai miei lati. Inizio a segarli entrambi mentre loro mi masturbano e mi toccano. Alla fine vengono, prima uno, poi l’altro, sento getti caldi sul corpo, sul ventre, sul seno, mentre fanno gemiti rochi. Una volta finito, si puliscono sul mio corpo, e si dedicano a me, toccandomi fino a farmi venire.
Solo dopo, mi tolgono la maschera, lui mi bacia si sdraia al mio fianco e accanto lui l’altro….