Prime Esperienze
Elisa, una studentessa modello - 1° parte

25.08.2023 |
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"A quanto pare le piace fare la parte della sottomessa tanto darmi la sua coda in mano e sussurrarmi con la bocca piena del mio cazzo: "controllami che voglio sentirti tutto dentro e voglio che..."
***Il racconto presenta fatti accaduti con nomi di fantasia e dettagli della storia romanzati***A marzo sono stato chiamato dalla mia vecchia università, dove studiavo fino all'anno prima, per tenere alcuni corsi e laboratori ad una classe del primo anno. Tornare tra i banchi mi elettrizzava e non poco, soprattutto con la consapevolezza che sarei stato dal lato opposto della classe. E questo, in un'accademia di belle arti, voleva dire passare tanto tempo a "dettare legge" a delle ventenni fuorisede arrapate, nel fiore della loro sessualità.
Mi sono sempre reputato un bel ragazzo, non il classico figo circondato da ragazze, ma certamente superiore alla media e le mie conquiste tra quei banchi non sono mancate. Complice il savoir-faire e la capacità di ascoltare con attenzione il genere femminile sono riuscito a scopare anche nei bagni dell'accademia mentre il docente di industrial design spiegava le sue lezioni davanti a 100 persone. Interessante la Bauhaus, ma un pompino con ingoio nel bagno da Elena, la ragazza fidanzata che avevo conosciuto qualche giorno prima è ancora più interessante.
Ma torniamo al presente. Il primo giorno inizia come tutti gli altri, colazione alle 7 della mattina, doccia fresca e poi diretto a prendere la metro, questa volta in direzione accademia.
Mi accoglie fuori dall'edificio la docente, ormai collega, con la quale avrei dovuto tenere queste dieci lezioni, da qui fino a fine corso. Dopo un veloce caffè e lo scambio dei soliti convenevoli, ci dirigiamo verso l'aula. Non mi ricordavo quante ragazze c'erano tra quei corridoi. O forse ora ho una visione diversa, più adulta e quasi adagiata dalla monotonia del lavoro d'ufficio con i soliti colleghi per otto ore al giorno. Entriamo assieme in aula e subito iniziamo con la presentazione del programma: dieci lezioni teorico-pratiche e infine un esame utile al conseguimento dei crediti. Nemmeno il tempo di finire di parlare che una studentessa, di nome Elisa, chiede se può uscire a fumare una sigaretta (non ci sono più i giovani di una volta) e quindi, da accanito fumatore quale sono, propongo una pausa di 10 minuti prima di iniziare il corso.
Scendiamo a fumare io, Elisa e altri studenti. Inizio così a notarla. Ragazza bionda, non troppo alta, con un bel culo e un bel seno, dalla mia esperienza dico una terza abbondante. Su quella giostra un giro me lo sarei fato volentieri, ancora di più quando attacchiamo bottone e trovo una ragazza spigliata, decisa e maliziosa. Con uno sguardo da detective mi chiede: "E quindi starai con noi un bel po'? Voglio imparare tante cose nuove, dopo sei mesi di lezioni mi sto annoiando e il tuo arrivo porta un po' di novità", facendo l'occhiolino finale. A questa provocazione rispondo con un'altra provocazione: "solo se sarai una studentessa modello".
"lo scopriremo" controbatte lei. Saliti in aula riprendiamo la lezione, e si, la parte teoria è proprio noiosa. Forse aveva ragione Elisa, bisogna portare un po' di novità...
La settimana seguente, mi presento in accademia con la voglia di divertirmi e iniziare subito la parte pratica. Appena arrivato all'ingresso mi accendo una sigaretta e chi incontro a fumare? Proprio lei. Elisa. Nei giorni precedenti mi ero proprio dimenticato di lei, ma alla sola vista, mi è tornata in mente la sua provocazione. Così la saluto e le chiedo se fosse pronta a una lezione entusiasmante. "Non vedevo l'ora" risponde, sempre con quel viso da maliziosa. Quella sua risposta mi scatena un'erezione interiore, ma da professore devo controllare i miei istinti. Chissà se le faccio pure io quell'effetto o magari voleva prendersi solo gioco di me.
In aula iniziamo la lezione pratica e dopo una breve spiegazione lascio lavorare questi studenti girando tra i banchi a dare consigli sul progetto. Ecco che mi ritrovo Elisa con il suo progetto quasi a metà d'opera. Un lavoro ben fatto, ma da professore quale sono, l'errore c'è sempre e se non c'è me lo invento. La sgrido per testare la sua reazione e capire fin dove posso spingermi. "Questo disegno tecnico lo può fare un ragazzo delle superiori, da te mi aspetto qualcosa di più" le dico con con voce provocatoria. Alché lei ribatte: "Potrebbe insegnarmi lei, così divento una studentessa modello". I nostri guardi si incrociano e scopro una vera intesa, non solo di sfida ma anche di comunicazione. Così faccio: mi metto di fianco alla sua sedia e mi avvicino il più possibile fino ad appoggiare leggermente il mio cazzo alla sua spalla. Lei non si discosta, anzi... si accorge del mio paccone e muove leggermente il braccio e con un movimento lento e ripetuto me lo "massaggia". Questo nostro gioco segreto continua per qualche minuto, mentre le mostro come si fa un vero disegno tecnico, ma entrambi siamo più concentrati su altro..
Alla fine le chiedo se adesso ha capito e mi risponde con voce da chi sa sedurre: "Certo professore, ma sicuramente le dovremmo approfondire meglio il progetto, non crede?".
Adesso la mia erezione non è più interiore, quelle sue parole mi hanno provocato una forte reazione e abbiamo capito in due cosa potrà succedere nelle prossime lezioni.
Chiamo la pausa per fumare e per distrarre la mente, avessi potuto mi sarei fatto una sega all'istante. Prima però mi dirigo verso il bagno. Appena entro nell'anti bagno mi ritrovo elisa piegata sul lavandino che si risciacqua il volto. Adesso siamo noi due da soli e il fuoco in quei pochi metri quadrati è decisamente alto. Decido così di alzare l'asticella e le chiedo avvicinandomi al suo orecchio se le piace provocare i suoi professori ogni volta che ne ha l'occasione, perché se così fosse finirebbe l'università con 100 e lode. Lei mi asseconda e mi risponde vicino al mio orecchio "Vedremo come va con la tua materia", non posso resistere ancora a lungo a queste sue parole da ventenne vogliosa di cazzo più vecchio e la prendo per il braccio e ci accompagniamo dentro il bagno delle ragazze. Lei sorpresa e sorridente ha capito cosa stava accadendo e da arrapata qual è abbassa la mano sul mio cazzo e risponde ancora: "Ora inizia la vera lezione manuale". In due secondi il mio cazzo è di marmo e dopo essermi sfilato i pantaloni continui: "se vuoi diventare una studentessa modello devi meritartelo". Non si fa pregare e inizia una sega a due mani mentre è seduta sul water. Non male la ragazza... sa il fatto suo nei lavori manuali e guardandomi negli occhi aumenta il ritmo. Io non mi accontento sento che sto per esplodere subito, quindi per ritardare inizio il mio gioco dominante e le prendo la testa spingendola forte sul mio cazzo. Non se lo lascia dire due volte e inizia un pompino che mi sembra di essere in paradiso. Quelle due labbra sono fatte di nuvole e la lingua e un vortice continuo. A quanto pare le piace fare la parte della sottomessa tanto darmi la sua coda in mano e sussurrarmi con la bocca piena del mio cazzo: "controllami che voglio sentirti tutto dentro e voglio che mi riempi la bocca". Quelle sue parole mi eccitano ancora di più e quindi aumento il ritmo, sapendo che di lì a pochi secondi sarei venuto. "Prendimelo tutto in gola che voglio svuotarmi tutto, e succhiami fino all'ultima goccia". Lei ride e appena le esplodo dentro mi scarico tutta la tensione con 4/5 fiotti che sembravano infinti. Non distoglie lo sguardo e con faccia fiera trattiene tutto in bocca senza far cadere una goccia, mentre io sono stremato. Una volta che le tiro fuori il cazzo da brava porcella qual è apre la lingua e mi fa vedere la bocca ancora tutta piena. Non c'è cosa di più arrapante di quello che ho appena visto. Con un sorriso malizioso ingoia tutto, ti alza dal water e vicina alle mie labbra mi dice: "La pausa è finita. Ora torniamo in classe che ho già altri dubbi sul progetto".
Rimango morente in bagno, ancora scosso per quanto appena accaduto, ma con uno sguardo soddisfatto e sereno immaginandomi cosa potrà ancora accadere.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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