Il sogno di Gangbang (autore Mrblanc61 )

Sono già passati alcuni giorni dalla serata casting di GangbangBologna, ma io
non faccio che pensarci.
I racconti che ho ascoltato da chi fa già parte del gruppo ed ha partecipato a
svariati incontri hanno acceso la mia fantasia facendomi fantasticare. Quando
la sera vado a letto, dopo aver dato la buonanotte a mia moglie, e mi
accomodo prono sotto il piumone, so già che cosa sognerò.
Al centro dello scantinato illuminato da luci basse, una specie di grande alcova
è ricoperta da una gran massa di corpi e membra che si muovono
accanitamente. Solo le figure più periferiche si possono distinguere
precisamente, tutto il resto è un unico essere tentacolare fatto di piedi, teste
schiene e braccia. Tutt’intorno, molti uomini nudi si aggirano col cazzo in mano,
duro, menandoselo mentre cercano un posto dove incastrarsi e infilarlo. I visi
delle donne, nell’attimo in cui qualcuno si sposta per fare spazio ad un
compagno, sono stravolte dai sensi e con lo sguardo annebbiato. La testa che
sobbalza per i colpi di chi la sta fottendo, gli occhi sgranati col trucco colato, i
capelli arruffati. Poi una schiena richiude la visuale e un cazzo le si infila in
gola.
Io aspetto che venga il mio turno per infilarlo nel culo della donna bionda con i
capelli a caschetto: è adagiata a pancia in giù sul grosso bracciolo dell’unico
divano della stanza. Non ha quarant’anni e la pelle davvero bianca: l’hanno già
fottuta quasi tutti. Mentre un tipo rasato veramente assatanato la monta
stando in piedi, aspettando che venga il mio turno, la osservo. Ha i capezzoli
martoriati, la pelle delle natiche ormai livida, gli orifizi violacei, gonfi e dilatati
come non ho mai visto mai in nessuna pornografia, ed a ogni affondo sbatte la
testa contro lo schienale del divano. La lingua le penzola fuori dalla bocca con
un rivolo di bava che ha fatto la chiazza sul velluto rosso del bracciolo. Ha la
bocca libera e sono tentato di riempirgliela, ma rischio di perdere il posto, così
rimango vicino al culo sperando che il calvo concluda in fretta la cavalcata. Uno
dopo l’altro, molti uomini raggiungono l’orgasmo, i più esperti dopo aver tolto il
preservativo hanno trovato una bocca, gli altri si limitano a mugulare mentre
affondano un’ultima volta tra le gambe della donne ormai dilaniate dal troppo
sesso. Anche il calvo si irrigidisce nello svuotarsi dentro la bionda, poi si fa da
parte col cazzo mezzo moscio ancora dentro il condom: è il mio turno! Quando
le appoggio la sinistra sul culo, la bionda gira la testa e mi guarda: è stravolta
ma vuole sapere chi sta per incularla. Rigira la testa in avanti, riprende a il
pompino che aveva interrotto e spinge il sedere in alto come per invitarmi a
penetrarla. Il buco è aperto e si vedono i tessuti sanguigni dell’intestino,
tutt’intorno è arrossato e una schiumetta bianca cola lungo la vagina fin sul
velluto del bracciolo. Il mio cazzo entra senza trovare alcun ostacolo: dovevo
aspettarmelo! Le prendo la mano e gliela porto tra le chiappe, poi le infilo due
dita smaltate di rosso nel buco ormai rotto. Adesso ci rinfilo il cazzo e la sento
emettere un breve gemito che è quello che speravo di sentire. Così l’inculata
ha un senso e me la godo fino in fondo, con una bella sborrata svuotacoglioni
lungo una sua coscia candida.
Ormai le energie del gruppo si sono esaurite ed anche io mi abbandono sul
divano prima di rivestirmi ed andarmene. La bionda, sola, è rimasta sul
bracciolo, senza più uomini intorno, e vicino al piede appoggiato a terra con le
dita smaltate, il mio sperma si sta raccogliendo in una piccola pozza biancastra.​