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Prime Esperienze

Scelta di vita 5 (terza parte)


di NENE_MALO
05.05.2013    |    4.335    |    1 9.6
"Mi girai di scatto e gli lanciai il cuscino che lui abilmente evitó..."
Nei giorni seguenti restai in casa di Nicolas senza un ruolo preciso. Per il momento non volevo pensare ad altro, anche perchč qui stavo bene.
Osservavo Nicolas prepararsi per il lavoro, osservavo ogni dettaglio, come si rasava, cosa usava dopo la doccia, le centinaia di creme che collezionava e i profumi che ,in questo caso, anche se pochi erano ben selezionati e di marche rinomate.


Nicolas aveva un ritmo di vita frenetico, al mattino alle 9,30 sentivo scorrere la doccia, si vestiva con tuta sportiva, si faceva un cocktail di polveri, latte e frutta varia, prendeva la borsa e partiva per la palestra dove si allenava intensamente fino alle 12.00.

Di ritorno mangiava tutto in bianco e senza sale, lo sapevo perchč per curiositą ne provai un chucchiaino che finķ dentro al lavello dietro alcuni sputi.
Nicolas, sempre di poche parole, sorrideva , ma ne lui ne io allora sapevamo che il mio cambio era iniziato a livello cerebrale, e che tutto ciņ che faceva Nicolas oggi, sarebbe stato un modo di vivere che avrei acquisito per il resto della mia vita, perchč imparare a volersi bene č qualcosa che non tutti sanno fare.

Poi si docciava di nuovo, si tirava come un divo di Hollywood, sfogliava la sua agenda personale e ripartiva e non si sapeva piś nulla di lui fin oltre la 01.00.
Di ritorno, il rito della doccia, credo che da quella casa potesse nascere un fiume capace di estinguere la siccitą del continente affricano da tante erano le doccie che faceva.

Poi il buio totale ed allora le mille luci che si rifflettevano attraverso la vetrata del loft creavano una sensazione surreale di bellezza contemporanea. Si poteva camminare benissimo nella discrezione piś assoluta.Quella sera, complice forse il momento o forse la semplice curiositą, salii le scale che portavano al piano superiore. Solo la mia ombra proiettata davanti a me mi precedeva quasi volendo proteggermi.

Su quel vano aperto scorsi il letto di Nicolas, era situato giusto al centro. Guardando raso al suolo verso la vetrata mi sembró di star sospeso sull'intera cittą, restai meravigliato da quell'effetto e cercavo di riconoscere una Madrid che sembrava magica quella sera e nulla a che vedere coi sobborghi da cui provenivo.

_Anch'io provo quell'emozione ogni sera, č il motivo per cui ho comperato questo loft.

Nicolas si era messo a sedere sul letto, e mi osservava nella penombra o forse semplicemente osservava la vetrata, non saprei dire, ma era li....ed io qui, e adesso ? Se mi fossi aspettato una parola da lui sarei invecchiato su quel gradino...invece.

_Vieni a vederla da qui! E la giusta posizione, sembra d'essere su una nuvola.

Mi avvicinai a lui, e mi sedetti vicino. La sua fragranza di bagnoschiuma e la freschezza di quelle lenzuola di seta che gli arrivavano fino ad una vita scolpita ricoprendolo fin poco sotto l'ombelico, mi davano un desiderio pecaminoso di toccare e sentire com'era la sua pelle, tastare quel petto che sembrava di marmo e poter constatare di persona che sotto vi palpitava un cuore.

Nicolas accostó il suo viso al mio e mi sfioró con le sue labbra, ebbi un erezione quasi immediata della quale lui si accorse, ma contro ogni pronostico mi diede due colpetti sul cazzo, e mi disse:

_Tornatene a letto Aridane, e metti a cuccia il tuo amico.

Mi alzai di scatto sentendomi respinto, lui si ridistese e si giró abbracciando il cuscino. Quella nuvola si era evaporata in un lampo ed io mi ritrovai sul mio letto pieno di rabbia e forse d'amore.

Afferrato alle lenzuola e mordendole con rabbia, non mi accorsi della sua mano che si appoggiņ sulla mia spalla.
Nicolas m'aveva raggiunto, mi scompiglio i capelli e mi asciugó una lacrima.

_Volersi bene non č solo saper mangiare bene, io pratico il sesso non il suicidio.
Non ti conosco Aridane, non so chi sei, chi ti sei scopato, se hai usato preservativi, se sei sano....non so niente di te. Tocca a te dimostrare che sei affidabile, io faccio controlli trimestrali e so con chi vado a letto e prendo mille e piś precauzioni che tu hai gią sicuramente saltato, le mie analisi sono nel cassetto del salotto.... buona notte piccolo.

Mi girai di scatto e gli lanciai il cuscino che lui abilmente evitó. Aveva il dono d'offendermi ogni volta che apriva bocca, ma in veritą Nicolas aveva appena finito di darmi la seconda lezione di vita ed č che la salute vale piś di una fugace scopata e che bisogna saper dir di no anche alle tentazioni piu provocanti.

La sera seguente Nicolas scese nel salone mentre io guradavo la TV, lo osservavo furtivamente girovagare al di lą del bancone della cuciana:

_vuoi un Dan UP ? mi chiese ?

_Si grazie, se c'č... alla fragola.

Nicolas, si sedette al mio fianco, apri il Dan up, e se lo bevve in sorsi lunghi ma lenti, io incuriosito e divertito lo guardavo sorpreso, poi mi tese il vasetto vuoto e mentre mi avvicinavo a prenderlo, mi bació.

La sua bocca fresca al sapor di fragola, mi sembró il frutto proibito dell Eden e pensai che se peccare era cosi semplice, io non avrei mai varcato le porte del paradiso.

Il bacio di quella sera non era casuale, nel pomeriggio mi recai ad un ambulatorio per fare le analisi che potessero dimostrare a Nicolas che non avevo malattie infettive, e lasciai la cartella con i risultati sul suo letto.

Si sdraiņ dietro di me abbraciandomi, non mi pareva vero poter sentire il suo respiro sul mio collo, il calore del suo corpo sulla mia schiena, le sue gambe sulle mie, la sua mano sfiorarmi l'orecchio e le sue dita giocare con i miei capelli.

Forse la giovinezza o forse il desiderio, fatto sta che di nuovo mi eccitati, e vista la situazione cercavo in ogni modo di nasconderlo per non far credere a Nicolas che fossi un assetato di sesso. Ma č con vero stupore che senti qualcosa crescere smisuratamente puntandomi sulla schiena, il desiderio di Nicolas finalmente era evidente.

Mi infiló la mano sotto la camicetta, e mi accarezzava lo stomaco con movimenti circolatori, poi prese a salire fino ad arrivare ad un capezzolo che cominció a pizzicare e stuzzicare, mentre allo stesso tempo mi baciava dietro la nuca.

Aiutato da lui, mi feci togliere la camicetta, mi girai, avevo le labbra di Nicolas a portata di bacio, le accostai alle sue e fu come attaccare un elettrodomestico alla presa. Lasciavo che la sua lingua esplorasse la mia cavitą, e nel frattempo io ne assaporavo la sua che ancora sapeva di fragola e non mi pareva vero che per una volta nella vita, stessi facendo l'amore con la persona che desideravo.

Lo invitai a sdraiarsi sul divano e mi misi a cavalcioni su quel puledro di purosangue, sentivo sotto di me la sua virilitą. Mi osservava e lo osservavo e la cosa mi eccitava quindi mi alzai, lui sotto di me scrutava da una posizione dove ogni dettaglio risaltava, mi sfilai i boxer con provocazione e glieli buttai sul petto che lui raccolse ed avvicino al viso aspirando a fondo per poi gettarli a terra.

Mi chinai su di lui e lo baciai non so quante volte, poi scesi sul mento, sul collo, sul torso, soffermandomi su quei pettorali perfetti resi lucidi dalla saliva che la mia lingua lasciava su quella pelle abbronzata e saporita.

Scendevo, e piś scendevo piś Nicolas si contorceva, arrivai all ombelico sistemato su un ventre piatto con degli addominali in rilievo, potevo sentire il suo fallo sul mio petto, duro e caldo e la sua cappella pulsante mi trasmetteva delle sensazioni che mi facevano fremere.

Cominciai a mordichiargli il cazzo senza scostare gli slip, passavo la lingua su tutta la sua lunghezza e mi soffermavo sui testicoli che stringevo delicatamente con le labbra.
Poi con un gesto deciso gli feci scivolare gli slip verso il basso e li gettai sopra ai miei sul pavimento.

Presi il suo membro e guardandolo fisso feci per prenderglielo in bocca, e mentre lui socchiudeva gli occhi per godersi il momento....

_Scusa Nicolas, vado a prendere un preservativo!

_Cosa ? Non č neccessario Ari, ho visto le tue analisi, sei sano quindi.....

_Non č per me, ma per te, le mie analisi sono di questa mattina, le tue di un mese fa, potresti essere non sano senza saperlo ed io farne le spese.

Nicolas mi guardava stupefatto, ma non ribattč, incassó con fare divertito.
Presi il preservativo dal tavolino, ne apri la confezione, e lo estrassi dal suo involucro: _ Te lo infileró con la bocca sarą divertente.

Quando richiuse gli occhi,lo gettai, la mia era stata solo una provocazione, ripresi il membro che svettava duro e me lo infilai dritto in gola.
Nicolas si accorse presto della differenza e sorridendo come chi sa di essere stato preso in giro mi afferró teneramente per i capelli ed inizió a scoparmi la bocca.

Lasciavo che Nicolas penetrasse la mia bocca mentre io assaporavo e succhiavo avidamente quel pezzo di carne, poi misi il mio cazzo sopra il suo e cominciai una doppia masturbazione mentre chinato mordicchiavo e succhiavo i suoi capezzoli.

Nicolas mi abbracció, e si giro di 180° ritrovandosi sopra di me, prese a baciarmi e mentre lo faceva passava le sue braccia sotto le mie ginocchia, poi me le porto al petto lasciando cosi allo scoperto il mio buchino palpitante e roseo.

La lingua di Nicolas prese a leccarmi l'interno inguine, passó quindi alle natiche risalendo fino allo scroto per poi ingoiare il cazzo, i punti su cui si soffermava Nicolas non erano casuali, mi fece scoprire sensazioni ed emozioni che non conoscevo, ed il risultato fu una copiosa eruzione che mi riempi il ventre.

Rimasi imbarazzato, ma Nicolas non se ne preoccupó il benchč minimo, e mi spalmņ la sborra sulla pancia come fosse stata una crema idratante, poi discese fino al mio anello anale ormai incontrollabile dagli spasmi che la lingua di Nicolas mi procurava.

_Rilassati Aridane, lasciati andare ora, lascia pregiudizi, vergogne e timizezza fuori da questo momento e sii te stesso, apri la tua mente e vivi il desiderio senza restrinzione alcuna.

A quelle parole, persi nuovamente il controllo di me stesso, ma questa volta ero cosciente e lucido e potevo vivere e sentire ogni cosa, e capii che non serve drogarsi per amplificare il piacere e le sensazioni di una scopata, avevo gią la mia sostanza tossica nel sangue....Nicolas.

Misi le mani sulle chiappe e me le aprii, offrendo tutto me stesso mentre la sinuosa lingua continuava il suo perlustramento nelle mie reconditą nascoste, mi mordevo le labbra e serravo i denti per non emettere gemiti che potessero distrarlo dall'immenso piacere che mi procurava.

Poi le sue sapienti dita cominciarono a penetrarmi e a dilatarmi con un gioco circolatorio facendole rientrare e fuoriuscendone con delicatezza mentre sentivo come la mia cappella veniva aspirata ed insalivata sentendola socorrere fino allo scroto.

Naturale, come mi aveva detto d essere, lo afferrai delicatamente per i capelli e lo tirai su,guardandolo con desiderio e lussuria:

_Sono pronto! Voglio sentirti dentro e lo baciai cacciandogli la lingua fino alle tonsille. Presi il suo cazzo duro e appoggiai la cappella sul mio sfintere lubricato e dilatato a dovere, e poco a poco cominció a penetrarmi fino a che i suoi testicoli arrivarono ad appoggiarsi sulle mie natiche.



(continua)

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