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I caldi e umidi segreti di Mamma !!!


di NENE_MALO
05.03.2013    |    102.782    |    2 9.0
"Mi chiedevo come un matrimonio come quello dei miei genitori potesse durare ancora e non fosse gia morto dalla noia e sepellito dalla routine..."
Mamma era sempre stata una donna molto contenuta, sia nel vestire che nel parlare. Era una donnina piacente, di ca. 1.60 mt, con una terza di seno ed una pancettina non troppo prominente che la rendevano ancora piú eccitabile. Secondo lei il sesso doveva essere fatto per amore ed un tradimento nel seno del matrimonio, sarebbe stata la fine. Mio padre un lavoratore tutto d un pezzo di quelli all antica, usciva al mattino e tornava alla sera, cena, tele e poi a letto.

Mi chiedevo come un matrimonio come quello dei miei genitori potesse durare ancora e non fosse gia morto dalla noia e sepellito dalla routine.
In estate mio padre portava me e mia madre ad un campeggio non distante da dove abitavamo, avevamo una piccola roulotte dove abituavamo passare il periodo estivo. Mio padre solo ci raggiungeva il fine settimana, gli altri giorni rimanevamo soli, con gli amici di ogni estate.


La roulotte adiacente alla nostra era abitata da una amica di mamma, Una donna sui 42 anni, bionda ben conservata, un corpo piacente con due bei seni e al contrario di mamma, sempre provocante.

Tutte le sere aveva gente sotto la piccola veranda, c era musica e da bere, si ballava e ci si divertiva davvero, persino mamma ballava di tanto in tanto con qualche uomo e osservavo come questi in costume da bagno sfregavano il pacco sul pube di mia madre alla quale con mia sorpresa sembrava non dispiacere notare quei rigonfiamenti che provocava.

Un pomeriggio, avevo mal di testa e non accompagnai mia madre al mare, me ne rimasi in roulotte in un camping a quell ora praticamente deserto.
Ad un tratto vidi l amica di mia madre far ritorno in compagnia d un ragazzo molto piu giovane di lei, i due entrarono nella roulotte e prima di chiudere la porta si limonarono, lei le mise la mano sul pacco e ne estrasse un grosso cazzo....poi la porta si richiuse.

Paola, l amica di mia mamma mi aveva sempre procurato un morbo speciale, ma con 14 anni sapevo che non avevo possibilitá, ed inoltre, mai, avrei trovato il coraggio per farmi avanti.
Eccitato per quello che avevo appena visto, mi recai in sordina sulla veranda della roulotte di Paola, e guardai attraverso il vetro.

Il giovanotto di circa 30 anni se la stava trombando alla pecorina, reclinata in avanti con le tette che sballottavano ad ogni colpo di cazzo, Paola gemeva e mugolava dal piacere, ebbi una erezione istantanea e me ne venni con una copiosa sborrata.

Ma la vera scoperta soppraggiunse con 16 anni, Paola, spesso e volentieri mi accompagnava al mare, mentre mia madre rimaneva al camping per fare le pulizie e la spesa.

_ Vado a fare il bagno ! Dissi a Paola che già stava parlando con un ometto vicino a lei.

Ma prima di tuffarmi mi accorsi d avere l orologio al polso, e siccome era un regalo a cui tenevo, tornai velocemente alla roulotte per lasciarlo a mia madre.

Alcuni gemiti e sussurri attirarono la mia attenzione, provenivano propio dalla roulotte di mamma.
Ne sbirciai all interno e vidi un uomo sulla 50ina sopra mia madre che a gambe aperte si faceva scopare mentre gli ricordava di venirle in bocca come una troia.

Non potevo credere che quella donna cosi porca nel parlare e nel fare fosse mamma. La vedevo prendere quel cazzo dalle proporzioni notevoli e come se lo spompinava succhiando e rissuchiando, fino a ingoiare la copiosa sborrata di quel perfetto sconosciuto. Da quel giorno d estate qulcosa dentro di me cambió, il desiderio piú grande era scopare mia madre.

Ogni volta che andavo al mare senza mamma, con una scusa o l altra ritornavo alla roulotte, e mi segavo spiando ciulare mia madre con uomini sempre diversi e il mio desiderio e la mia libidine aumentavano sempre piu.

Durante la settimana dormivamo nello stesso letto del peccato, io eccitato come sempre per quello che vi succedeva me lo ritrovavo sempre in tiro. Una sera facendo finta di dormire avvicinai il mio cazzo al culo di mia madre e poggiai il mio braccio su di lei in modo che la mia mano sfiorasse il suo seno.
Non vi fu risposta da parte sua, ma io dovetti far finta d alzarmi per andare a pisciare, dedicandole cosi una gustosa sega al suo culo.

Quando qualcosa attira la tua curiosità, sembra incredibile di quanti indizi e particolari tu possa scoprire su una persona cosi vicina a te. Frugando nei suoi cassetti trovai un grosso vibratore e una sua dimenticanza fece si che potessi entrare sul suo account di facebook dove alcuni messaggi di uomini parlavano delle arti amatorie di mia madre a letto, chiamandola nei modi piu volgari, ma allo stesso tempo eccitanti.

Ma se le sorprese dovevano finire, non era certo questo il momento. col tempo scoprii che sia mia madre che mio padre avevano praticato lo scambio, e che in seguito per decisione di mio padre, la cosa sembrava dimenticata.....si..ma per lui, perchè per mia madre chiaro stà che la cosa non gli dispiaceva con o senza papà.

Passarono alcune estati, ed io avevo messo in un cassetto il sogno utopico di scoparmi mia madre, anche perché ormai con 21 anni le mie vacanze le facevo in altri luoghi e con altre compagnie.

Ma quell estate per motivi di lavoro non avevo giorni sufficienti di vacanza per allontanarmi troppo, quindi decisi di trascorrere una settimana al camping con mia madre, pensavo sarebbe stato divertente trascorrere di nuovo un periodo, anche se corto, in quei posti dove avevo trascorso la mia infanzia.

I primi giorni come sempre passarono in allegria, fino al giorno che mia madre dovette restare al camping per ripulire e fare la solita spesa.
Si accesero in me i ricordi di allora e come allora.....ritornai in silenzio alla roulotte, ed oggi come allora, lo spettacolo fu arrapante.

Mia madre porca come una troia, si faceva sfondare dal solito stallone di turno ed io mi ritrovavo ancora una volta segandomi di nascosto osservando come chiavavano la mamma. Di nuovo quel desiderio depravato riapparve, ma ora non ero piú un bambino.

L avrei affrontata quella stessa sera, d altronde non sarebbe certo andata a raccontarlo a mio padre, se la sua risposta fosse stato un "NO", io avrei mantenuto il suo segreto e lei il mio. Non avevo niente da perdere e tutto da guadagnare.

Cenammo soli quella sera, il tempo non accompagnava per stare all esterno, una lieve pioggia batteva sul tetto, mamma stava davanti a me con un paio di mutandine bianche avvolte da un pareo, sopra indossava ancora il costume da bagno. Io avevo solo il mio costume aderente e cercavo di provocarla ogni volta che mi alzavo, dovuto agli spazi angusti strusciavo il mio cazzo sulla sua spalla sia per andare a prendere un bicchiere o semplicemente per uscire dal tavolo o rientrarci.

Finito di cenare, mi misi dietro a mia madre e cominciai a massaggiarle le spalle, quando la vidi rillassata reclinata sul divanetto con gli occhi socchiusi, mi avvicinai e le sussurrai all orecchio:

_Ho visto come quei maschioni cavalcavano la porca della mia mamma.
Ho visto la luce riflettersi sugli umori che scivolavano lungo le tue cosce, sentito como mugolavi di piacere mentre quei cazzoni ti infilavano, osservarti contorcerti ed aggraparti alle lenzuola in attesa di quel orgasmo prossimo.

_Ma ora, cara mamma, ora....il tuo maschione voglio essere io, voglio montarti questa sera, perchè so che sei una porca propio come piace a me, devi farmi quello che fai a tutti quei maschioni nella roulotte.

Con un attimo di esitazione, me la ritrovai adosso con la sua bocca incollata alla mia, le sue labbra rissucchiare le mie mentre coi denti ne mordicchiava l interno e la lingua mi solletticava il palato.

Le afferrai quelle belle natiche da mammona vissuta e ne affondavo le dita, era un panettone di soffice, la premevo verso il mio pacco e le facevo sentire quanto cresciuto era il suo bambino.
Con solo adosso le mutandine bianche, potevo vedere quanto eccitata fosse quella porca della mamma, non era piu casta, non piú moralista, era una puttana.

_ Vieni bambino mio ! Mettiti comodo e fa vedere a mamma tua il suo capolavoro.

Nudo come un verme, con mia madre in ginocchio davanti a me, mi prese il cazzo, e solo pensare chi fosse ad accarezzarmelo mi dava un euforia e un desiderio di depravazione.
La bocca di mia madre scorreva lungo tutto il mio cazzo, la sua lingua lo avvolgeva con ingordigia e un rigolo di saliva scivolava solleticandomi i coglioni ed accaponandomi lo scroto.

Ma la sensazione piu desiderata fu vederglielo ingoiare e sentire quel buco materno darmi una nuova emozione. Afferrandola dolcemente per i capelli, cominciai a spingere e ritrarre con movimenti decisi, mentre lei sostenendomi lo sguardo, apriva la bocca e lo ingoiava fino alla radice schiacciando il suo naso sul mio pube.

_Prendilo tutto mamma, voglio ricambiarti quel latte che ho succhiato dal tuo seno, bevi l amore di tuo figlio.
Un fiotto di sperma intenso e caldo fu il seguito a un orgasmo che riterrei sublime ed unico nel suo genere.

Senza aspettarmelo, mi sollevó le gambe fino al petto, e mi immerse la sua lingua dritta nello sfintere.
Sentivo la lingua roteare il mio anello, e risalire fino a succhiarmi i coglioni soffermarsi e ridiscendere fino al culo, fino ad introdurmi la lingua e farmi arrivare cosi ad un altra erezione.

_Che dolce che è il mio bambino e come sa far felice la sua mamma, ma ora tesoro la tua mamma ha un fuoco qui, e tu sei l unico pompiere disponibile che vedo, e quel idrante viene propio al caso.

Si stese sul letto, si sfilo le mutandine con maestria diabolica, vedevo nei suoi occhi la stessa lussuria ed eccitamento che aveva durante i suoi furtivi incontri.

Divaricó le gambe e mi disse:_

_ Ricordati che mamma non vuole che lasci niente sul piatto !!!

Avvicinai la bocca su quella fighetta appena ricoperta di peluria, ne discostai le labbra attaccate dagli umori e ne leccai l interno risalendo sino al pulsante clitoride e facendomelo passare fra i denti, lo colpivo con la punta della lingua.

Il libido fece chiudere le coscie a mia madre che mi imprigiono in quella morsa, dalla quale non mi importava ilberarmi e con tutto il sesso caldo e umido di mia madre in bocca cominciai a leccare e assaporare ogni umore che ne fuori usciva.

_ Dai fotti la tua mamma!! Scopami bambino mio, fammi vedere che ometto ho cresciuto.

_ Ti faccio vedere io mamma, cosa sono 20 anni.

Supina sul letto, con le sue belle coscie sulle mie spalle, le infilai un cazzo che sembrava essere stato scolpito nel marmo dallo stesso Michelangelo.

Era una fica che non aveva bisogno di tenerezza, ma di forza brutta, l avevo osservata piú volte in azione, era una fica veterana, abituata a cazzi di notevoli dimensioni e di gente rozza che lo sapesse usare. Non mi risparmiai nelle investite, e vedere quel seno prosperoso e la ciccetta della pancia emulare un andare e vieni di onde di mare, mi davano una energia e una carica di depravazione incontrollabili.

_ Mamma sto per sborrare di nuovo!!!

_ IN bocca, bambino mio, vienimi in bocca voglio riassaggiare quel latte saporito uscire dal tuo cazzo.

Non riuscii nemmeno ad arrivarle vicino, che uno schizzo le arrivó diretto sul viso, ingorda diresse la cappella all interno della bocca, dove rovesciai il resto con altri schizzi che sembravano interminabili come l orgasmo che provai.

Un altra estate è finita, ma qualcosa di nuovo è cominciato, lo sa bene mamma che adora che resti a casa per aiutarla a far le pulizie e la spesa.




Questo racconto è stato veramente vissuto da claudiobis utente di A69 !!!










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