Situazioni inaspettate in crociera-1 parte

Quando eravamo in crociera in viaggio di nozze, io e mia moglie Laura avevamo preso un’abitudine particolare.

Tutto era iniziato mentre tornavamo nella nostra cabina, ogni poco nei vari corridoi c’era un bagno, ci domandavamo a cosa servissero tutti quei bagni, tanto se uno deve andare in bagno, andrà in cabina a fare i suoi bisogni no? Oppure la fa nel bagno fuori per evitare la puzza in cabina? Boh!

L’idea che ci siamo fatti alla fine era che servissero a far fare una bella sveltina alle coppie colte da un’eccitazione improvvisa ed irrefrenabile.
E chi eravamo noi per non rispettare la ragion d’essere di tali locali?

La prima succosa possibilità di utilizzo di questi luoghi dediti alla soddisfazione di diversi bisogni primari ci si è presentata il secondo giorno.
Tornati dall’escursione abbiamo deciso di andarci a godere un bagno nell’idromassaggio,

L’area Spa era abbastanza piena quando siamo entrati, ma più si avvicinava l’ora di cena meno persone c’erano, eravamo combattuti tra la necessità di andare anche noi a prepararci per la cena e la possibilità di rimanere soli nell’area spa a scambiarci intime attenzioni davanti alla romantica vista del mare aperto con il sole che stava tramontando.

Ormai eravamo rimasti noi, un’altra coppia e un vecchio rattuso tedesco che era stato tutto il tempo a guardare qualsiasi rappresentante di sesso femminile presente, indipendentemente da età e doti estetiche, insomma un rattuso molto democratico, la cui presenza però non ci aveva impedito di cominciare a scambiarci piccole attenzioni anche grazie alle bolle dell’idromassaggio che celavano efficacemente tutto ciò che accadeva sott’acqua.

Improvvisamente la quiete viene squarciata dalle urla di un’ attempata valchiria tedesca che appena ha visto il rattuso ha cominciato a urlargli contro cose incomprensibili ai nostri orecchi, ma che altro non potevano essere se non insulti e rimproveri sul fatto che probabilmente, lei e chissà chi altri, erano in sua attesa da tempo mentre lui si arrapava a guardare le femmine con la lingua di fuori come Fantozzi.

Il tipo si è quindi allontanato seguito dalla valchiria che lo prendeva a nocchini dietro il capo.

Passata l’ilarità dovuta all’assurditá dell’evento torniamo a scambiarci intime attenzioni.

Mia moglie si mette a sedere tra le mie gambe dandomi la schiena, sott’acqua l’ accarezzo dolcemente, le sfioro l’addome, il seno intrufolandomi appena con le dita per sentire la sua morbidezza , la pizzico leggermente sui fianchi, passo sulle cosce, l’interno coscia, da sopra il costume accarezzo la sua intimità.
Lei si abbandona a me con gli occhi socchiusi mentre con le labbra umide le sfioro il collo, l’orecchio.
Laura mi accarezza a sua volta le cosce, gli addominali e gioca con l’elastico del costume soffermandosi un poco dove la stoffa diventa tesa.
Continuo ad accarezzarla dappertutto, sposto il costume e comincio a stuzzicare le sue labbra infilandomi occasionalmente in lei ma senza soffermarmi troppo, mi piace da impazzire far crescere il suo desiderio piano piano, immaginare il suo sesso gonfiarsi e riempirsi di umori.

“Ti voglio dentro” Mi sussurra all’orecchio infilandomi la mano dentro al costume ed impugnando l’asta.
Nel modo più discreto possibile scosta lo slip e in un attimo la possiedo, scivolo completamente dentro di lei e la stringo forte a me circondandola con le braccia.

Rimaniamo così a lungo, immersi in questo caldo abbraccio, sento il suo corpo pulsare di piacere, ci muoviamo in maniera quasi impercettibile, quel tanto che basta ad arricchire il momento di ulteriore godimento.

Improvvisamente l’altra coppia, dei quali ci eravamo completamente dimenticati, entra in vasca con noi.
Mia moglie ormai è sulla soglia dell’orgasmo e non può più fermarsi, le nostre mani si intrecciano sul suo clitoride, le sue unghie affondano nella mia coscia mentre l’orgasmo esplode nel suo intimo e solo il fatto che io sia così vicino fa in modo che i suoi mugolii non si perdano nello sciabordio dell’idromassaggio.

Mia moglie dopo un attimo di rilassamento, all’orecchio mi sussurra sorniona:
“Andiamo in bagno?” Mi bacia e si sfila.


Si sono accorti di qualcosa?
Chi se ne frega, siamo tutti adulti e vaccinati.

Uscendo dall’acqua, tronfio espongo al magro pubblico la mia erezione, anche perché il costume nulla può per nasconderla.
Mettiamo gli accappatoi ed entriamo nel bagno.

Laura infila le mani sotto l’accappatoio mi abbraccia e mi tira a se, sento la morbidezza dei suoi seni, il costume bagnato, gocce fredde cominciano a scivolare sulla mia pelle, mi perdo in un bacio appassionato, le mani sotto al costume, mi artiglia i glutei, sposta le mani davanti, in contemporanea il costume scende come anche la sua testa che mentre va giù semina baci sul mio petto, una breve sosta per mordermi leggermente un capezzolo, lo succhia, lo bacia e poi prosegue, il costume è alle caviglie le sue mani risalgono, bocca e mani hanno lo stesso traguardo, si incontrano sull’asta, la cappella sparisce, inizia a succhiarmelo mentre mi masturba, stringe forte e succhia ancora, mi libera dalla sua presa, le mani passano sotto e arrivano al culo, comincia a succhiare e leccare le palle, l’asta, la cappella trova di nuovo rifugio nella sua calda bocca, su e giù, continua a darmi piacere.
La guardo mentre fa scorrere l’asta di lato tra le labbra, ricambia il mio sguardo, continua a guardarmi mentre la sua lingua scorre nuovamente fino alle palle, lecca, succhia, e nuovamente su fino alla cappella, chiude gli occhi e le labbra si serrano intorno al membro e di nuovo ricomincia a succhiare mentre va su e giù, i suoi capelli bagnati ondeggiano al ritmo delle sue pompate.
“Amore sto per venire!” Sussurro a denti stretti in preda ad un profondo piacere.
“Sí amore! Vieni! Vieni, fammi sentire come sei buono.”
Una mano comincia a masturbarmi a ritmo serrato, l’altra un po’ mi massaggia le palle e un po’ fa avanti e indietro dall’ano ai testicoli.
La bocca di lei un po’ si appoggia al glande per poi leccarlo, un po’ lo cinge in attesa che il mio piacere sgorghi in lei, un po’ si allontana con la bocca aperta in attesa di vedere lo schizzo e sentirlo caldo su di sè, nella sua indecisione è il mio uccello a decidere per lei schizzandole in bocca proprio quando si stava allontanando, Laura inghiotte il mio caldo seme e riprende il membro in bocca appena in tempo per permettere al mio piacere di sgorgare in un secondo fiotto che viene accolto dalla sua lingua, deglutisce ancora e continua a succhiare e leccare, quasi mi munge per non perdere neanche una goccia, quando la fonte si è ormai esaurita continua ancora a leccare e succhiare, fa scorrere la cappella liscia sulle labbra, sulle guance, si accarezza il viso con l’asta che via via sta perdendo il suo turgore.

Mi tira su il costume e si tira su anche lei sgranchendosi le gambe.
“Sei buonissimo.” E mi bacia.

Quando usciamo dal bagno vediamo l’altra coppia nell’idromassaggio, noi siamo stati molto più discreti, lei è sopra di lui mentre si baciano con foga eccessiva per il luogo in cui siamo ed il suo altalenare non lascia nessun dubbio su quello che stanno facendo.

Ci allontaniamo per nulla invidiosi del loro amplesso.