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Prime Esperienze

Situazioni inaspettate in crociera-parte 2


di Storytellers
03.12.2024    |    40    |    0 8.0
"Continua a muoversi piano, io seguo la falsa riga dei nostri amanti sconosciuti e comincio a toccarla, infilo una mano tra le sue cosce, due dita scivolano dentro per poi riuscire completamente..."
Da quella prima volta ogni tanto quando passavamo davanti ad uno di questi bagni … sguardo d’intesa… e via dentro a dare libero sfogo ai nostri istinti primordiali, tra l’altro per non essere disturbati ci eravamo appropriati di un cartellino “out of service” che avevamo trovato attaccato ad un bagno e questo faceva in modo che nessuno ci disturbasse.

Contrariamente a quanto pensavamo i bagni non erano tutti uguali, nella parte bassa del ponte erano un unico spazio con il lavandino ed il water.
Nella parte più alta, soprattutto nelle zone di maggior passaggio c’era l’antibagno con il lavandino e poi due porte: uomo e donna divisi da un divisorio.

Proprio in uno di questi bagni abbiamo vissuto un altro momento ad alto tasso erotico.

Era la serata di gala, quindi eravamo vestiti di tutto punto, io classico completo giacca e cravatta, lei vestito lungo nero con scollatura sulla schiena, inizialmente lo prova con un bel reggiseno a fascia. “Dai pensavo ci stesse bene e invece non c’incastra nulla, e ora che ci metto?
“Non lo mettere…”
“Ma…”
Vedo all’inizio un espressione del tipo “ma che cazzo dice” e poi si accende una scintilla nei suoi occhi.

Si chiude in bagno per finire di prepararsi, quando esce è bellissima, il vestito le sta benissimo, è la prima volta che la vedo mettersi un vestito senza reggiseno… è la rappresentazione della sensualità, mi avvicino per baciarla, lei si limita ad un bacio a stampo -sennò cosa mi sono truccata sa fare- dice mentre mi passa un dito sulle labbra per togliere le tracce del suo rossetto.
Le porgo la mano e usciamo dalla stanza.


Arriviamo nel salone e il capitano ci accoglie e ci invita a prendere posto, per la serata avevano creato una bellissima atmosfera, luci soffuse, candele accese, e c’erano un sacco di persone eleganti, belle, sexy … ovviamente noi eravamo tra queste, diversi bicchieri di bollicine avevano accompagnato la nostra cena ed insieme all’atmosfera ci avevano aiutato ad abbattere i nostri freni inibitori.
A fine cena ci alziamo, non proprio stabili sulle gambe ed il motivo per fortuna non era il mare mosso.
Ci avviamo verso il teatro per andare ad assistere allo spettacolo della serata quando passiamo davanti alla porta di un bagno… Laura apre la porta e mi tira dentro, ci baciamo, intrecciati come se dovessimo ballare la lambada, era uno di quei bagni più grandi del ponte principale, quindi non potevi chiuderlo a chiave per limitare l’accesso all’intero bagno, ma con fiducia e previdenza mi ero portato dietro il nostro jolly “out of service”.
Esco un attimo, aspetto il momento più opportuno e attacco il cartellino, rientro dentro e per sicurezza ci chiudiamo nel bagno delle donne (notoriamente più pulito di quello degli uomini).
Ci perdiamo nuovamente in un bacio appassionato e dal pronunciato sapore alcolico, le mie mani scorrono senza sosta sul corpo di mia moglie.
Dopo un tempo indefinibile ci stacchiamo, ci scambiamo uno sguardo carico di lussuria e desiderio.
La giro, mi appoggio a lei spinge i fianchi verso di me, mi incastro tra le sue mele e iniziamo a danzare mentre assecondo l’ ondeggiare dei suoi fianchi, le abbasso una spallina per liberare uno dei suoi seni, affondo le dita nella sua morbidezza. Comincio ad alzare la lunga gonna, le levo gli slip che ovviamente le si incastrano in un tacco, per poco non cade, per riprendere l’equilibrio si appoggia alla parete divisoria tra il bagno delle donne e quello degli uomini, rimane così, appoggiata alla parete con la schiena leggermente inarcata.
Fisso la gonna alla cintura e mi ritrovo le sue candide natiche incorniciate dal nero del vestito che mi ondeggiano davanti, apro la patta dei pantaloni.
Entro.
Il tempo sembra fermarsi mentre lentamente la riempio, centimetro dopo centimetro, piano, godo di lei mentre affondo nel suo umido piacere, un gemito sommesso, un misto di dolore e piacere quando con una spinta decisa affondo completamente, continuo a muovermi lentamente, dentro… fino in fondo, poi lo sfilo sempre lentamente, e di nuovo affondo lentamente ma con decisione, la tiro a me per i fianchi, lei asseconda il mio movimento spingendo il culo verso di me riempiendosi totalmente e ancora esco completamente gli umori caldi si raffreddano rapidamente sul mio membro pulsante, il suo antro spalancato aspetta fremente, e nuovamente mi faccio strada su questo sentiero già battuto, adesso alle spinte lente e profonde alterno spinte forti e decise di quelle che le fanno suonare le mele “ciak… ciak”.

Sentiamo armeggiare alla porta rimaniamo immobili, impietriti come animali selvatici accecati da un faro.

Qualcuno entra.

Voci appena sussurrate.
Dai! Ma sei scemo e se entra qualcuno?
Ma chi vuoi che entri non hai visto che è fuori servizio?
E se ci ha visto qualcuno?

Rumore di baci, stoffa che sfrega, mugoli sommessi…
Ho controllato mentre entravamo non c’era nessuno.
Mmhhh…. E se entra qualcuno come noi? Qui non si chiude neanchehhhmmm… entriamo dentro.

Provano ad aprire la porta della nostra alcova improvvisata.

È chiuso… non è che è occupato?
Ma ti pare… è fuori servizio, proviamo di qua… smack vieni entra, ho voglia di te

Li sentiamo entrare nel bagno di fianco.
Noi siamo ancora immobili, col fiato sospeso, io arpionato al suo seno, lei alle mie palle.

Di nuovo baci… stoffa… una cintura che si apre, la zip tirata giù …, la sentiamo cominciare a succhiare, baciare mentre lui mugola la sua soddisfazione.

Intrigati da questa inattesa situazione ci sblocchiamo, lei si massaggia il clitoride con le mie palle, io ricomincio a muovermi dentro di lei.

Come sei buono! E grande… mmmhhh ti voglio dentro…
Lo vuoi?
Sì lo voglio, dammelo
Un colpo scuote la parete seguito da altri
Aaahhhhh siiii
Lo vuoi?
Sì lo voglio tutto… dammelo… tutto
Ti piace?
Siiii
E così ti piace?
Oddio fai piano, mi fai … aaah … male mmmhhhh
Vuoi che smetto
No … mmmmhhh …continua … però piano….mmmhhh piano mmmmmhhhh oddio però mi piace…

Ho notato una strana risposta da parte di mia moglie quando la parete su cui era appoggiata ha cominciato a vibrare in risposta ai colpi dell’altra coppia.
Sentivo i suoi umori caldi colare sulle mie palle mentre lei continuava a torturarsi il clitoride, la faccia spalmata sulla parete, aveva cominciato a spingere contro di me al ritmo dei colpi dell’altra coppia come spinta da loro ad ottenere il massimo piacere, ha cominciato ad allargarsi le mele con le mani, ad accarezzarsi lungo il solco soffermandosi sul suo buchetto ancora vergine, ho inumidito un dito dei suoi umori e l’ho appoggiato sulla soglia, appena lo ha sentito ha spinto il culo indietro, probabilmente incuriosita dall’evidente piacere dell’altra donna, il dito timidamente nello stretto pertugio, ma lei ha continuato in questa altalena e ad ogni spinta entravo un po’ di più, lo vedevo mentre poco alla volta continuava a farsi strada, percepivo il mio membro duro che continuava a muoversi dentro di lei.

-mmmhhh siiii
- dimmi che ti piace
- oddio sì mi piace! Sbattimi
metto un altro dito?
Mmmmmhhhh no … mmmhhh sì prova… piano però, piano… sì… così mmmmhhh

Sentiamo il loro ritmo aumentare e noi con loro, i nostri ansimi cominciano a fondersi.

non venire dentro
E allora dove lo vuoi?
Mmmhhh proviamo dietro… mmmmh piano però…… oddio come sei grosso…. piano … oddio piano mi fai male…

I colpi si sono fermati e noi con loro ma abbiamo continuato ad accarezzarci, a riempirci di noi.

Vuoi che smetto?
Mmmmmhhh no fai piano… sì … così mmmmhhhh piano…. Mmmmmh toccami… sì … sì così!! Oddio come mi fai godere.
Dimmi che ti piace
Sì … mi piace

La frequenza e la forza dei colpi ha ricominciato ad aumentare, la parete ha ricominciato a vibrare sotto le sferzate dell’ uomo misterioso, e noi senza invito ci siamo uniti a questa cavalcata, le mani di Laura continuavano a palparsi e ad allargare le natiche. La sua mano ferma la mia e sfila il dito dal suo forellino, accarezza il buchino come a saggiarne l’integrità, abbocca appena dentro di se. Mi afferra il membro alla base, lo sfila dal suo caldo rifugio e gli offre una nuova tana. Appoggia la cappella lucida di umori e dolcemente cerca di convincerla ad entrare con la promessa di un nuovo piacere.
Io rimango immobile mentre delicatamente cerca di farmi entrare, con sorpresa osservo la cappella varcare la soglia, un leggero gemito le sfugge, non mi è chiaro se di dolore o piacere.
Continua a muoversi piano, io seguo la falsa riga dei nostri amanti sconosciuti e comincio a toccarla, infilo una mano tra le sue cosce, due dita scivolano dentro per poi riuscire completamente bagnate del suo piacere, comincio a giocare con le labbra, il clitoride, gli abbondanti umori mi permettono di scivolare sulla sua pelle, sul sesso e di nuovo dentro. Questa nuova stimolazione regala un piacere che permette a mia moglie di lasciarsi andare ancora di più. Ormai l’asta sparisce per più di metà della sua lunghezza, quella che prima era titubanza dovuta al dolore è diventata una vorace voglia del piacere che regala sentirsi riempire sempre di più e dove prima si fermava adesso continua a spingere, lo vuole tutto.

Sto per venire!
Anch’io!!! Non ti fermare, sbattimi…. Mmmhhhh fammelo sentire tutto
Ti sborro nel culo!! Ohhoooooo
Mmmm vienimi dentro! Mmmmmhhh vienimi nel culo…. riempimi tutta…ahaaaaa siiiiii!!!!

Percepiamo distintamente gli spasmi di piacere che attraversano il corpo di lei e poi di nuovo silenzio.

Il nostro fare piano per evitare di farci sentire ci ha permesso di durare più a lungo ma abbiamo goduto di ogni centimetro di noi e nuovamente dobbiamo quasi fermarci, così mentre li sentiamo che si risistemano mi ritrovo con l’asta che riempie completamente le viscere di mia moglie, silenziosamente ma inesorabilmente lei continua ad affondarla dentro di se.
I nostri compagni di piacere infine escono lasciandoci soli nella nostra intimità, liberi finalmente di godere, così abbandono la mia quasi immobilità e ricomincio a pompare con sempre maggiore forza, ogni affondo è completo e di nuovo sbatto sulle natiche “Ciak! Ciak! Ciak”. Sento le dita di Laura sguazzarci dentro mentre il nostro piacere sta per raggiungere il culmine, la prendo e le strizzo forte i seni, la mano di Laura si unisce alla presa stringendo ancora più forte mentre con un ultimo affondo vengo per la prima volta nel culo di mia moglie, la riempio schizzando più volte mentre i nostri corpi vengono squassati da ondate di piacere indescrivibili.
Rimaniamo per alcuni secondi così, uniti, ci stringiamo forte mentre i nostri respiri tornano alla normalità.
Apriamo la porta e ci diamo una sciacquata al lavandino, mentre siamo lì che finiamo di ricomporci entra un signore, quasi ci spaventiamo di questa intromissione inattesa, per poco non ci beccava.
In un attimo capiamo il motivo.
Quando usciamo ci accorgiamo che il nostro caro jolly “out of service” non c’è più.
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