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Adesso dimmi la differenza tra te e tua sorella II


di Membro VIP di Annunci69.it marcoxverso
12.11.2018    |    948    |    0 6.0
"Tornai a casa dopo quindici minuti minuto più minuto meno sentii bussare con pochissima energia, aprii e ed ecco arrivata Irene, mi disse entrando del perchè..."

Blackout in ascensore...”provocato”



Come detti nel racconto precedente, io ed Irene non eravamo ancora finiti di nuovo a letto anche se non sono mancati gli approcci e le toccatine fuggitive in ascensore o per le scale, le si leggeva in faccia che voleva resistere , i suoi occhi ai nostri incroci erano eloquenti, qualche volta che ho avuto modo di sfiorarle il seno il suo gesto di mordersi il labbro ne era la prova , va anche detto che Irene ha due labbra da sogno carnose e morbide il suo contatto con la pelle mi provoca eccitazioni istantanee,ma non si sbilanciava.

Irene aveva il terrore di prendere l'ascensore sola perché se si bloccava per qualsiasi motivo andava nel panico, l'altra mattina portava due buste dalla spesa e una cassa d'acqua, io scendevo le scale e vidi lei che entrava alla porta, mi dissi se sarei risalito con lei in ascensore perchè sola aveva paura ma il peso era troppo, le dissi si ok andiamo ti accompagno ed entrai in ascensore.

Entrati in ascensore le tenni la porta per entrare con il peso delle buste, e io la seguii , naturalmente spinsi il tasto del piano e appena l'ascensore iniziò la saliti senza farmi accorgere spinsi il tasto stop, lei subito andò in panico, mollò le buste in terra e iniziò a girare su se stessa, gli dissi calmati, la tirai a me ma non dava l'effetto desiderato, allora la scossi per le braccia e lei mi puntò gli occhi sui miei e si morse il labbro, ed io gli dissi:

Io “che bella che sei quando ti mordi il labbro.
Lei “ultimamente me le stai facendo finire ogni volta che ti incontro anche se sei in macchina.

La guardai e mi avvicinai per baciarla, la sua risposta fu fulminea , tanto che mi mise la mano sul pacco e mi stimolava, gli disse che sarei tornato a casa dopo dieci minuti, che se voleva il caffè avrebbe solo dovuto suonare, lei rispose, che era meglio che mi facevo trovare in mutande, aggiunsi io allora meglio nudo, replico lei dicendo che almeno le mutande voleva togliermele lei, e spinsi il tasto per far riprendere la salita all'ascensore, lei al mio movimento di premere il tasto disse che bastardo che sei.

Tornai a casa dopo quindici minuti minuto più minuto meno sentii bussare con pochissima energia,aprii e ed ecco arrivata Irene, mi disse entrando del perchè non avessi lasciato la porta aperta, gli risposi dicendogli, che non era il caso, e mi scusai per non mi avesse trovato in mutande.

Iniziammo a baciarci come due innamorati al primo appuntamento, i baci erano talmente carichi di passione che dopo qualche minuto lei aveva tutto il viso rosso a causa della mia barba perennemente incolta, si staccò per iniziare a spogliarmi, prima la camicia per poi baciandomi in tutto il corpo fino ad inginocchiarsi per iniziare un pompino, davvero poche persone mi hanno dato sensazioni come lei con il cazzo in bocca, tanto che mormorai...ti piace davvero stare in silenzio, lei strinse il cazzo tra denti e labbra facendomi cacare sotto per la paura di avermi segnato, continuo leccandomi completamente le palle , fin sotto all'orifizio anale.

La sollevai e la spogliai completamente lasciandola scalza sulla moquette la feci voltare e la invitai a poggiarsi sul muretto che divide il disimpegno dell'ingresso e la camera da pranzo, mi inginocchiai ed iniziai a leccargli il culo, invitando lei ad allargarsi i glutei...chiappe suona meglio, e ispezionandolo per bene , con la lingua la penetravo per quanto possibile mentre con indice e medio le penetravo sia ano che fica, e con l'anulare le solleticavo il bottone della lussuria.

Ad un tratto la sentivo gemere come non gemeva la prima volta , qualcosa mi diceva che desiderava da tempo quest'incontro,mi tenne la mano stretta tra la sua e la fica ed iniziò a strofinare a modo suo , credo che il mio modo di fare non la soddisfasse a dovere per poi alzarsi e baciandomi di nuovo e stringendomi contro i suoi seni con i capezzoli che sembravano due mandorle, si strinse ancora di più lasciando il bacio e stringendomi al collo mi mormorò:

Irene “ lo voglio dietro...pensi che mi farà male
Io “se me lo chiedi credo che sei già dilatata per la voglia che hai.
Irene “si forse hai ragione tu e X …
Io “X ,che centra
Irene ”lei dice che sei formidabile se lo fai subito da dietro, lei ci ha eiaculato diverse volte.
Io “sono lusingato, allora se mi darai retta lo farai anche tu.

La feci mettere in ginocchio poggiata su una sedia con i gomiti e la stimolai facendogli colare un po' di saliva sul culo e con il cazzo facevo dei movimenti dall'alto in basso per spingere di più quando passavo sul culo, dopo qualche minuto di questo movimento, le puntai il cazzo sul culo e iniziai a spingere fino a scivolare dentro con tutta la cappella, lei già mugolava, tanto che alle mie pompate lievi iniziali lei veniva verso di me quando io spingevo, le presi una mano e la portai sulla sua fica e gli dissi di sollecitarsi, non era convinta tanto che gli dissi di lasciare da parte il pudore e pensare solo a godere.

Iniziai a pompare con vigore ma senza irruenza , lei che aveva seguito il mio consiglio a punto di cambiare posizione , in pratica si era poggiata con la spalla sulla sedia per avere più stabilità e con l'altra mano si masturbava , io intanto cambiai posizione , mi alzai e se prima il cazzo gli entrava in orizzontale da in piedi gli penetrava dall'alto , iniziai a pompare con forza tanto che le sue chiappe ad ogni colpo sobbalzavano come a formare un'onda, avrebbe voluto strillare dal piacere , cosa che soffocava per non farsi sentire da tutto il condominio, poi la feci alzare ed appoggiare sulla colonna vittoriana con il culo proteso indietro, e diedi gli ultimi colpi fino a venire...lei si voltò verso di me abbracciandomi, gli misi una mano in mezzo alle gambe e sentii colare l'impossibile, andai di corsa in bagno a prendere l'asciugamano per evitare che si macchiasse la moquette.

Dopo essersi asciugata ed aver scongiurato il peggio, scese sul cazzo ormai moscio e lo ripulì gli mormorai:

Io “avida...
Irene “perchè avida.
Io “così, scherzo sei davvero bollente, ma come mai dal fare poco sesso anale a volerlo da subito.
Irene “mi sono documentata....
Io “su internet o con X
Irene “con tutte e due.
Io “X non dice nulla del tuo interesse.
Irene “e mica gli ho detto che me lo metti nel culo te.
Io “speriamo che non ne fai parola con lei che fai scoppiare un casino, sai che lei non viene con me perchè lo ha promesso a te.
Irene “si lo so, ma lo ha promesso lei mica io, ma non hai notato nulla...
io “ cosa avrei dovuto notare...
Irene “ se non te ne sei accorto non fa nulla.
Io “ho notato che era più morbido ..ti sei mica infilato il vibratore nel culo.
Irene “non solo...faccio anche spesso dei cristeri ed idrato il culo dentro e fuori...
Io “ accidenti che brava....
Irene “a parte tutto l'altra volta mi è piaciuto davvero ma un po' di dolore lo ho avvertito,allora dovevo trovare una soluzione....mi piace stare insieme a te, mi sento bene ...dall'altra volta che siamo stati insieme che aspetto oggi, ma non temere rimarrà tra me e te, e non ho intenzione di metterti in difficoltà, perciò anche se domani potrei venire non vengo, verro solo quando ci sarà un approccio prima , aspetterò che si blocchi l'ascensore, a meno che non mi chiamerai tu.

Ci rivestimmo non prima di avermi fatto venire con la specialità della casa...il bocchino seduto..questa volta sulla sedia imbottita.

Ci rivestimmo e prendemmo il caffè tra un bacio e l'altro , non dimenticando di strapazzare quel seno meraviglioso che è la mia passione in assoluto, ma che oggi ho un po' dimenticato, prendemmo il caffè e la accompagnai alla porta e quando era già uscita la tirai di nuovo verso di me e la baciai, per lasciarla con un pizzico su una la destra per la precisione, mi disse “bastardo mi fai male così”io replicai dicendo meglio così non mi dimenticherai.


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