tradimenti
Clandestinità

02.02.2025 |
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"La sento avvicinarsi all’orgasmo, e quando sta arrivando chiede che le dia il cazzo..."
La mia presenza su Annunci69 non è delle più assidue: non rilascio feedback, non colleziono amicizie, quando capita conosco donne. Un anno fa mi capita una circostanza curiosa. Una sera, mentre sto navigando distrattamente, ricevo un messaggio da parte di una coppia del nord, contenente un indirizzo telegram e questa frase: ''Sono la lei della coppia, se sei curioso contattami’'. Guardo l’annuncio e le foto: lei è una bomba sexy, lui un maschio robusto dotato di una verga anch’essa robusta oltre che sovradimensionata. Sono curioso eccome! La contatto.
Mi scrive che ha appena bloccato il mio profilo di là e cancellato il messaggio. Che nel sesso condivide tutto col marito (rapporti cuckold, condivisione, scambio), ma che ogni tanto la eccita molto evadere e incontrare nuovi partner a sua insaputa. La eccita farlo cornuto: lui così sicuro, così dominante, così alpha.
Le chiedo il motivo per cui mi ha scelto. Risponde che si è eccitata molto leggendo i miei racconti, arrivando a masturbarsi immaginando l’uomo dietro la scrittura. Mi propone un incontro in un hotel della mia città: una settimana dopo sarebbe venuta per motivi di lavoro e avrebbe agganciato alla trasferta un giorno in più, facilmente motivabile col marito.
Ci incontriamo di mattina, per colazione. Bella, elegantissima, disinvolta, semplice. Dopo qualche chiacchiera sul più e il meno, entriamo in argomento erotico. Mi spiega la carica erotica che le infonde il tradimento e la clandestinità.
‘'A volte ci penso e mi sento stronza e capricciosa. Mio marito nel sesso non mi fa mancare niente, anzi posso dire che mi stravolge di piacere, ma momenti come questo sono inarrivabili. Siamo qui, gustandoci la colazione, sapendo che tra poco saremo di sopra e che in quella stanza può succedere di tutto. Questa clandestinità mi mette una carica enorme, che quasi sempre si traduce in piaceri unici.’'
Appena entrati in camera ci baciamo a lungo, dopo di che mi conduce verso il letto e mi chiede di spogliarmi completamente.
‘'Sono, ovviamente, sottomessa a mio marito nel sesso. In queste evasioni mi piace condurre il gioco.’'
Si toglie solo il soprabito, mentre comincio a spogliarmi. Sono eccitatissimo e allo stesso tempo rilassato. Il cazzo è eretto. Mi fa sedere sul letto mentre prende posto sulla poltrona davanti a me.
‘'Toccati. Io ti faccio godere come nessun’altra. Devi fidarti’'.
Silenzio. Mi produco in una masturbazione lenta e sensuale, guardandola fissa negli occhi.
''Mi piace il tuo cazzo, continua... voglio lo sperma’'.
Si avvicina e di lì a poco comincia uno dei pompini più incredibili della mia vita, in cui la sua sapienza mi tiene a lungo sul baratro dell’orgasmo. Chiamarlo pompino è riduttivo, piuttosto 'arte del piacere orale': pratica totalmente spontanea e naturale, atto di prima conoscenza e di lunga durata.
Quando decide di portarmi all’orgasmo, lo fa con mestrìa, capitalizzando il massimo carico di sperma coltivato nell’ora precedente. In altre parole è un orgasmo totale e liberatorio, che esplode sul suo viso ricoprendolo con una maschera bianca, viscosa e colante. Lei ha un sussulto a cui segue un intenso orgasmo a cui arriva quasi senza toccarsi.
Siamo entrambi sovraeccitati, scossi dal piacere appena goduto. Lei ora si spoglia, totalmente nuda.
Il suo corpo è quello di chi si allena in palestra con costanza e si alimenta con correttezza. La muscolatura è tonica e non eccessiva. La pelle curata e profumata, così come i piedi e le mani. Totalmente depilata.
‘'Ora voglio che baci lentamente tutto il mio corpo. Tutto.’'
Mi sembra di impazzire: man mano che assaggio ogni centimetro di lei e sento i suoi sussulti, il cazzo torna a ingrossarsi e, quando mi fermo a leccare l’ano, l’erezione è compiuta e 'lui' voglioso di scopare.
Mi fa stendere sul letto.
‘'Rilassati, apri bene braccia e gambe’'.
Mi infila il preservativo e si lubrifica l'ano, fa uno squat sopra di me accogliendo tutta la verga nelle viscere. E comincia la cavalcata. Padronanza del proprio corpo eccelsa: si muove con un’eleganza rara e il suo buco del culo ha un’elasticità perfetta che massaggia dolcemente la mia verga. Il cazzo è sempre più duro e insensibile dopo il violento orgasmo di mezz’ora prima. E lei, dopo lunghi giochi di bacino, comincia a dare un ritmo regolare al trotto. I suoi capezzoli sono carnosi, sporgenti e turgidi, hanno areole piccole e scure. Mentre mi cavalca li fisso insistentemente, vorrei toccarli e succhiarli, ma ora i suoi gemiti aumentano come la velocita del galoppo, che sta correndo verso un orgasmo convulso, urlato, sudato.
Quando sfila il cazzo dal culo per stendersi, produce una roboante scoreggia che lei commenta con un mezzo sorriso mentre si gode i postumi dell’orgasmo.
L’aria nella stanza è pesante e calda, un misto di odori intenso che mi manda su di giri. La mia erezione è vorace, vorrei scoparglielo di nuovo il culo, questa volta da dietro, aprendole bene gambe e natiche, e afferrandole i capelli. Ma è lei a condurre il gioco e posso solo aspettare.
‘'Sei un bel porco...non credere che sia finita qui..’'
Sorride, si alza e torna alla poltrona dicendomi di sedermi sul bordo del letto, dove ero prima. Comincia ad accarezzarmi il cazzo con un piede, poi con entrambi, intanto si stuzzica il clitoride lentamente. Sorride, chiude gli occhi.
‘'Leccami’'.
Mi avvicino a quattro zampe e comincio dalle grandi labbra. Poi il clitoride, con la punta della lingua, girandoci intorno, premendolo, succhiandolo. La sento avvicinarsi all’orgasmo, e quando sta arrivando chiede che le dia il cazzo. La penetro con prepotenza e parto subito con colpi di pistone ben scanditi, gode urlando disperatamente e trascina anche me in un fortissimo orgasmo.
Al momento dei saluti le chiedo se ci rivedremo. ‘'Forse, ma deve passare del tempo’' è la sua risposta.
Aspetto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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