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Il contratto


di Antinoo_71
20.07.2017    |    32.238    |    6 6.5
"Ridevano e lui le aveva già messo una mano sulle gambe, molto vicina all'inguine..."
Grecia. Luca e Laura erano appena rientrati dal mare, accaldati, come ovvio che sia dopo una giornata di mare, Luca come stava chiedendo alla sua compagna di fare un po' di sesso.
"Sarebbe ora che mi lasciassi un po' in pace Luca, tanto lo sai che con quel cazzetto non riesci mai a soddisfarmi"
BOOM quelle poche parole dette in un momento di stanchezza, avevano colpito a fondo l'animo debole di Luca. Se lo erano dette tante volte nei momenti di sesso che lei, per via dei suoi antenati africani, aveva una fica più grande del normale e che lui, appena appena normodotato, non riusciva a riempirla tutta a dovere. Ma questa volta era diverso, lei l'aveva detto seriamente, "a freddo" e quindi voleva dire che lo pensava veramente.
"Anzi che ne diresti se stasera io mi vado a divertire un po' mentre tu guardi?".
BOOM Luca non capiva cosa era successo ma nel giro di trenta secondi la sua vita stava cambiando. Non pensava che Laura avrebbe mai fatto sul serio questa cosa ma stavolta sembrava serissima. Il suo animo debole e sottomesso lo portò a bisbigliare:
"Va bene, se è questo che vuoi, lo facciamo".
"No, sbagliato, sono io che faccio. E che ho deciso di farlo. Tu subisci e basta.". Poi in un residuo di affettuosità, aggiunse "Sei davvero convinto che non ci siano problemi, che poi non mi rompi?".
"Va bene, davvero, se lo vuoi" convoce flebile.
"Lo sapevo che ti piaceva" aggiunse Laura e nel mentre diede una toccatina all'uccellino di Luca che si era ingrossato a dismisura., rigido come al tempo dei 18 anni. "Vedrai che mi ringrazierai!!. Però non mi fido al 100% che poi non ci ripensi!".
"E allora non lo fai?" disse Luca sperando in un ripensamento per tentare di salvare la sua immagine di uomo.
"Sbagliato. Lo farò. Ma voglio approfittare di questa tua erezione per farti scrivere e firmare un bel contratto", dove tu mi dichiari che sei consapevole e d'accordo".
"Non vale! Lo sai che quando sono eccitato non ragiono più".
"Questo è un problema tuo! Inizia a scrivere! E nel mentre diede qualche carezza al cazzo di Luca che sembrava non aspettare altro. "Ogni parola una carezza" E Luca, eccitato, non potè fare altro che iniziare a scrivere sperando almeno di farsi una meravigliosa goduta. Nel giro di pochi minuti Luca aveva scritto un contratto dove dichiarava di essere consapevole e d'accordo che Laura, a differenza sua, era libera di cercarsi altri uomini e portarli a letto senza che lui potesse opporsi. Anzi doveva collaborare, offrendo da bere a lei e i suoi amanti, facendo da autista, ma anche sparendo dalla loro vista quando si volevano appartare per consumare la passione. E se richiesto avrebbe dovuto farsi carico di pulire la fica e il culo di lei dallo sperma dei suoi amanti che avessero voluto riempirla per bene. Laura non doveva più farsi carico delle sue esigenze sessuali che avrebbe dovuto risolvere da solo.
"Devo proprio firmare o stai scherzando?" disse Luca, sperando ancora di salvare il suo lato virile.
"Dai firma e te lo prendo in bocca fino a farti venire" disse Laura.
Impossibile resistere per Luca che già era eccitato al limite.E così firmò. Laura velocemente rispettò la promessa, Luca godette ma neanche il tempo di godersi l'orgasmo che sentì Laura dire "Ecco stasera si comincia!".
Quella sera Luca vedette Laura prepararsi al meglio, dopo la doccia si passò la crema corpo, si rifece le unghie dei mani e dei piedi, e si mise della biancheria molto eccitante. Poi fu la volta del vestito, bianco, corto e attillato, metteva in risalto la sua bellissima quarta di seno. Non ci avrebbe messo molto a rimorchiare, ne era certa. E godeva da matti a vedere la faccia di Luca, che sembrava un cane bastonato e allora ogni tanto gli diceva che anche a lui sarebbe piaciuto ma che non voleva ammetterlo a se stesso. E allora lo vedeva riprendere un timido sorriso. Laura chiese a Luca di portarla a cena a mangiare sulla spiaggia. E così' fecero. Durante la cena presero del vino che serviva a lei per essere più frizzante e a lui per "dimenticare". Lei non si faceva mancare l'occasione di provocarlo, ricordandogli cosa sarebbe successo di lì a poco.
"Pensa, potrebbe essere il cameriere, è carino." E così quando venne a ordinare lei fece la gatta morta, ma solo per vedere la reazione di Luca. In realtà il cameriere era troppo giovane e lei cercava qualcuno più esperto. Così quando pagarono il conto e non era successo nulla, Luca pensava quasi che fosse finita lì ma quando arrivarono al motorino lo attendeva una sorpresa.
"Vai a farti un giro, lungo mi raccomando. E non rientrare fino a quando non ti mando un messaggio. E' un ordine!" Ogni tanto Laura doveva sottolineare questo aspetto di dominazione perché sapeva che a lui piaceva e che non avrebbe mai disobbedito a un ordine esplicito. "E ricorda che hai firmato e che io sono la tua Padrona!".
"Ma tu dove vai?"
"A farmi offrire da bere da qualcuno più esperto del cameriere.... Dai ora vai, e non mi disturbare più, mi raccomando".
Luca prese il motorino e andò a farsi un giro per l'isola, da solo mentre intorno a lui vedeva solo coppie. Anche qualche ragazza sola ma la sua mente era tutta presa da quello che stava succedendo nella piazza del centro, non riusciva a smettere di pensarci. E la cosa assurda era che più ci pensava e più si eccitava. Questa cosa lo faceva arrabbiare, ma poi si arrese. Capì che questa era la sua natura, e che effettivamente Laura aveva bisogno anche di altro per essere felice, che lui, o meglio il suo cazzo di 16 cm, non era abbastanza. Così dopo un'ora e mezza che girava a vuoto decise di tornare indietro a spiare Laura. La trovò seduta ad un tavolino con un uomo sui 40 anni, abbronzatissimo e con una camicia che metteva in mostra i suoi pettorali. Aveva scelto bene la Padrona. E come poteva essere altrimenti. Ridevano e lui le aveva già messo una mano sulle gambe, molto vicina all'inguine. E la accarezzava. Poi all'improvviso lei si si girò e vide Luca. Sorrise e iniziò a scrivere un sms: "Portaci da bere". (continua...)
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