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Il solito clichè


di landers80
06.08.2018    |    17.667    |    5 9.4
"Mi spinse contro il muro e mi cacciò la lingua in bocca, all’improvviso si staccò, fece due tre passi indietro si fece cadere il vestitino rosa che aveva e..."
Il solito cliché.

Chi di noi non ha mai sognato di avere un flirt con la vicina quella bella, quella che quando incontri la mattina prima di andare in ufficio è sempre bellissima in tiro e profumata come se dovesse andare ad una serata di gala, quella vicina che pure in tuta da ginnastica o con la camicia di pail del marito che esce a stendere i panni al mattino presto e comunque anche così ti risulta essere la donna più sexy del mondo.
Fin dal primo giorno del nostro trasloco è stato come una visione, lei bellissima capelli rossi mossi, occhi verdi con taglio quasi orientale da gatta di quelle che fanno male, le lentiggini che al minimo accenno di sole si moltiplicano come i fiori a primavera, fisco esile ed asciutto da ragazzina nonostante i suoi 40 e passa. Lei molto più grande di me ed esattamente l’opposto dal canone di bellezza di donna da cui normalmente ero attratto, del tipo mediterraneo, formose, carnagione olivastra, capelli ed occhi scuri (mia moglie).
Io con la mia famiglia siamo stati gli ultimi a trasferisci nel complesso di villette ed il giorno del trasloco ci ha dato il benvenuto offrendoci un bicchiere di vino e dei salatini, dicendoci che altro non poteva perché non sa cucinare, alche mia moglie ha iniziato a decantare la mia bravura in cucina (grazie come mestiere faccio il cuoco risposi). Per ringraziarla dell’accoglienza promisi una bella cena appena sistemati. Qualche settimana dopo ci fu l’inaugurazione di casa con tutti gli amici ed ovviamente non persi l’occasione di invitarla, lei essendo più grande e consapevole della propria bellezza non faceva altro che mettersi in mostra e dai miei sguardi capii subito cosa mi frullava per la testa. Passarono mesi durante i quali ci si incrociava spesso anche perché i nostri figli coetanei aveva fatto amicizia e spesso il suo si fermava a mangiare da noi. Una sera in cui il marito era fuori per lavoro si fermò anche lei a cena e cominciò a lamentarsi del fatto che il marito era sempre via e che pensava solo al lavoro e mi chiese se poteva insegnarle a cucinare dato il figlio le diceva che io ero bravo a cucinare, io risposi di sì. A fine serata mentre l’accompagnavo verso il cancellino sorridendo e a bassa voce mi disse, lo sai che questa sera non avevo l’intimo? Non ebbi la prontezza di rispondere, fino a quel giorno per me erano solo fantasie quelle che avevo e sinceramente non avevo mai pensato di tradire mia moglie. Qualche giorno dopo mi disse questa sera voglio fare la pizza vieni a farmi da maestro, entrai da lei, cominciai a spiegare, ad ogni frase che dicevo c’era sempre una battuta, ed ancora non coglievo, ad un certo punto ci sfiorammo mentre le mostravo come impastare, un brivido mi passò per la schiena, e nel mio cervello ci fu un esplosione, ero sposato da 7 anni e 3 anni di fidanzamento, erano 10 anni che non toccavo una donna oltre a mia moglie, il cuore mi era salito in gola, lei sapeva cosa faceva e cosa voleva ed io ero imbambolato, all’improvviso suonò il campanello di casa, il bimbo era tornato da basket con la nonna. Scappai via, ma quel pensiero aveva iniziato a tormentarmi, che faccio lo dico a mia moglie o lascio stare, alla fine decisi di non dire niente, pensai che fosse la mia immaginazione e che avevo esagerato troppo. Circa un mese dopo ebbi una discussione con mia moglie, perché era la mia serata libera con gli amici invece lei aveva organizzato l’uscita con le ex compagne di liceo, quindi io dovetti stare a casa, i nostri figli come al solito stavano insieme in casa da noi e giocavano con la playstation, le chiesi se voleva farci compagnia a cena dato eravamo soli lei disse di no e che voleva fare una torta però non capiva bene alcune funzioni del forno e che se potevo avviare il forno per lei. Andammo insieme da lei, mi diressi verso la cucina, lei accese la TV ed alzò il volume, chiuse la porta a chiave e mi disse questa volta non mi scappi, questa volta fui pronto e le risposi che non ne avevo l’intenzione. Mi spinse contro il muro e mi cacciò la lingua in bocca, all’improvviso si staccò, fece due tre passi indietro si fece cadere il vestitino rosa che aveva e mi disse anche oggi non ho l’intimo, e mi chiese che cosa ne pensavo del suo fisico, ero senza parole, ma ebbi la prontezza di risponderle che aveva il corpo di una teenager con il cervello di una quarantenne. La risposta le piacque molto infatti mi si fiondò addosso, riprese a baciarmi con passione, come se fossimo due ragazzini innamorati, poi con la mano cominciò a cercarmi l’arnese che nel frattempo si era fatto di marmo, la presi con forza e la misi seduta sul tavolo della cucina, la mia testa sparì tra le sue cosce vogliose, era un piacere leccare quel frutto liscio e profumato che nel frattempo aveva iniziato a secernere succhi dal sapore dolce e aspro. Ma era lei che voleva comandare i giochi, io volevo solo prenderla in tutte le posizioni con forza e vigore, lei voleva godere e divertirsi. Mi tirò per i capelli per farmi staccare dalle sue cosce, ci spostammo nel soggiorno, buttò a terra il tappetino che usava per fare gli addominali, mi chiese di sdraiarmi lo feci e mi spiaccicò il suo frutto tutto bagnato in faccia e nel frattempo prese la mia asta e lo lavorò con grande maestria e delicatezza, ero sul punto di esplodere, lei lo capii e si fermò, mi disse non così presto che abbiamo appena cominciato. Si mise in posizione supina e mi chiese di frustrarla con il mio pene, ma era troppo duro ci avrei potuto rompere i muri, a tradimento la infilai, fece dei mugolii di dolore/piacere, non feci a tempo di darle tre colpi ben assestati che mi spinse via. Si mise seduta sul divano io in piedi e riprese a ciucciarmelo avidamente, e tra me e me pensai chissà quante volte avrà fatto questo giochino con altri uomini, ma non mi interessava perché la pratica con altri ha portato a questo livello di bravura e dovevo solo goderne, poi cominciò a picchiarsi con il mio pene e se lo metteva ovunque in faccia, negli occhi, nel naso e nelle orecchie e mi disse che lo voleva nel suo buco dorato, io non ci vedevo più talmente ero eccitato. In un istante sparì in bagno e ricomparve con in mano un vibratore rosa glitterato e del lubrificante, mi disse che la doveva lavorare un po’ e che se fossi stato bravo avrei ottenuto un bel regalo, fra me e me pensai che non ci potesse essere regalo migliore, mi stavo scopando una bella donna come lei che trasudava sensualità e porcaggine. Le sparsi il lubrificante ovunque e mentre le infilavo il vibratore nella vagina le massaggiavo il buco dell’ano prima con un dito, poi due dita, mi sentivo in paradiso a vedere quel meraviglioso corpo contorcersi dal piacere, ad un tratto mi ferma la mano che spingeva e mi dice, sono pronta fammi tua ed esplodimi dentro, ci avevo preso gusto e non volevo terminasse tutto, volevo scoparla per bene, la rimisi a pecora e la sfondai a colpi di verga e nel frattempo ammiravo il bellissimo panorama, poi mi cavalcò mentre le tenevo in mano quei bellissimi seni, ma era arrivato il momento di terminare, io seduto sul divano, mi prende in mano l’uccello e con maestria ci si siede sopra accompagnandolo dolcemente verso il suo buco finché non entra del tutto, comincia con dei movimenti di bacino e dei su e giù impossibili da resistere ed io non posso fare altro che esplodere come un vulcano. Una volta finito si sfila dolcemente guarda il liquido rimanente che cola, accarezza e mi dice ora fammi venire di nuovo, riprese il vibratore se lo mise nella vagina a tutta velocità ed io con la mano ad accompagnare il suo dentro e fuori con un ditalino finché non arrivò anche lei alla conclusione. Al termine non sapevo se scappare subito via per l’ansia di essere scoperti o farle un po’ di coccole, rimasi sdraiato per terra con lei nudo a guardarla e ammirarla ed in quel momento vidi una donna sola e triste che aveva voglia di essere amata e non solo scopata con gli occhi da tutti. Dopo quella volta è successo molte altre volte senza che i rispettivi partner sospettassero di nulla, ma per me non era più solo una scopata con una bellissima donna, ma amore e passione con una creatura splendida.
Dopo circa un anno lei ed il marito si sono separati, lei si è trasferita in un’altra città, ogni tanto passa a salutarci perché i figli sono rimasti amici, ha la faccia felice e serena ed io mi porto nel cuore quei bellissimi momenti di piacere e passione passati insieme.
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