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La mia prof 2


di wbm
27.06.2012    |    48.519    |    2 8.5
"Era la comune ragazza dei primi anni novanta, folta capigliatura riccia sopracciaglia un po folte, diciamo che non se la filava nessuno per la sua immagine..."
Scusatemi per il tempo ma ho dovuto ricomporre un po i pezzi....
Ero lì dietro che pompavo come un pazzo, ci stavo dando dentro con intensità, quando da fuori al bagno:
- Giulia tutto bene?
- Si, si, sto uscendo ! ! !
Si staccó da me lasciandomi infoiato più di prima, si ricompose un po e uscì di fretta dal bagno.
Di ritorno all'allbergo notai gli sguardi di disappunto della prof e astento ascoltavo quello che dicevano i miei compagni. Aspettai che entrassero tutti nelle proprie stanze tallonando la prof fino alla sua camera dove mi bloccò sull'entrata dicendomi che era stato tutto un errore e mi chiuse la porta in faccia.
Mi sentii chiamare da un'altra voce ma continuavo a fissare quella porta chiusa.
Una mano mi prese e mi condusse nella stanza affianco pochi secondi e ritornai alla realtà, era nella camera di Rossella la secchiona della classe la nostra Tisini anke se era molto meglio per certi versi.
Era la comune ragazza dei primi anni novanta, folta capigliatura riccia sopracciaglia un po folte, diciamo che non se la filava nessuno per la sua immagine di ragazza casa e chiesa. A dir la verità un fidanzatino lo aveva, era il secchione di un'altra sezione che frequentava con lei la comitiva della parrocchia.
Mi parlava ma io le fissavo le tette che erano oggetto dei nostri scherzi, doveva avere minimo una quinta misura. Cercava di distogliermi dalla testa tutti i pensieri peccaminosi che avevo sulla nostra prof, cosí d'un tratto le presi nelle mani le tettone, lei divenne rossa ma non mi fermò. La baciai ma lei era passiva, con le mani andai ad alzarle le gonna per parparle le chiappe davvero sode. La sentivo sempre meno passiva ma molto indecisa. Le tolsi la lingua di bocca.
- Che fai il tuo fidanzatino non lo baci con più passione
- No sai noi siamo solo arrivati a darci solo lunghi baci sulle labbra e nient'altro
- Niente lingue? Ma come? Ed il sesso?
- No abbiamo deciso che quando sarà il momento, beh proveremo ad usare le lingue e poi il sesso...
- Ma lo hai mai visto un cazzo?
Mosse velocente a destra e a sinistra la testa in maniera molto impaurita.
Le misi una mano sulla testa forzandola ad inginocchiarsi davanti a me e con l'altra mi tirai giù la zip dei pantaloni. Mi cacciai fuori l'uccello duro come il marmo provocando in lei un profondo senso di stupore e paura. - Dai dagli un bacetto come fai col tuo moroso.
Fece cenno di no con il capo, poi la esortai ancora. Cedette e mi sfiorò con le labbra la cappella, gliene chie un'altro ed un'altro ancora, al quarto che non fu così veloce il contatto le afferrai la testa con entrambe le mani e di colpo le affondai l'uccello in gola, mi afferró i fianchi con le mani cercando di rallentare il ritmo dei miei colpi. La stavo proprio chiavando la bocca. La tirai su la spinsi sul letto, mi portai le gambe sul petto con le caviglie sulle spalle, le sfilai le mutandine alle ginocchia e mi sputai sulle dita per poi bagnarle un po le labbra della sua fichetta pelosa, poi puntai la cappella al foro.
- No da dai sono... Aaaaaaaaaaaaah!
Come cazzo era stretta, ma cominciò a sentire piacere e così ad ansimare, glielo pompai sempre più con forza poi le sfiorai il clitoride ed in pochi attimi mi senti spruzzare tutto il suo godimento. Era stato il suo primo orgasmo, le cacciai fuori l'uccello che era rosso della sua deflorazione. Mi pulii con un fazzolettino da sangue lei si mordeva il labbro in feriore così la gira sul letto mettenda a pecora le riaffondai ancora così come stava l'uccello dentro dandoci colpi potenti. Sentii uscire da quella bocca frasi irripetibili soprattutto per quella ragazza. Mi invitava a sfondarla così cominciai a farle uscire il pisello dalla vaggina per poi ripiantarglielo dentro tutto di un colpo, finché non trovai un ostacolo, nella posizione in cui stavo non riuscivo a vedere la zona interessata quindi andavo ad intuito pensai quindi di spingere più forte ma stranamente sentii il foro diverso da prima e strettissimo.
- Aaaaaaaaaah! Stronzo mi stai facendo un male atroce!
Solo allora mi accorsi che le stavo facendo il culo. Le lacrime le cominciarono a scendere ed io mi eccitai tanto da infliggerle dei colpi fortissimi fino ad inondarle le viscere da una quantità infinita di sperma. Mi accasciai su di lei ancora con l'uccello piantato nel suo culetto ora sfondato....
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