Luana la cougar: dal sexting al phone sex

Avendo un account "VIP" avevo notato che tra le visite al mio sito da alcune sere c'era sempre una coppia di fuori regione. In genere non sono interessato a chi abita troppo lontano dalla mia città, perchè diventa difficoltoso ed improbabile incontrarsi realmente ed io come regola amo la concretezza: ci si contatta, segue un incontro conoscitivo, ci si piace e si comincia a giocare. Punto.

Non so perchè, sarà stato forse il NICKNAME che avevano scelto, questa volta mi incuriosii ed andai a sbirciare il loro profilo. Il testo era scarno: erano suppergiù entrambi miei coetanei, sposati, iscritti al sito da una decina di anni, disponibili a giocare sia con coppie che con singoli.

Le foto invece erano solo di LEI: molto elegante, raffinata, in autoreggenti, o calze a rete, completini intimi molto sofisticati, quel vedo/non vedo che mi eccita e mi fa impazzire, delle scarpe con tacchi a spillo sempre diverse capaci di esaltare la caviglia sottile (altro dettaglio che ammiro sempre) e le lunghe gambe toniche.
Non dimostrava affatto i 50 anni dichiarati.

La conferma si poteva leggere nei numerosi Loveback che la coppia aveva ricevuto nel corso del tempo. Tutti descrivevano Lui come un Signore, mentre i complimenti su di Lei non si contavano: "dimostri 30 anni", "donna molto sexy", "sensuale", "esplosiva", "fantastica"….

Pensai che non mi sarebbe dispiacuto fare la loro conoscenza. Magari, nel corso di una mia trasferta fuori regione per lavoro, ci si sarebbe potuti incontrare. Così, vedendo che proprio in quell'istante erano online, scrissi subito un messaggio:
"Se nel mio profilo o nei miei racconti avete trovato qualche spunto interessante o curioso, potremmo approfondire la nostra conoscenza. Viaggio spesso e volentieri. Aspetto un vostro cenno".

Chissà se lo leggeranno, mi chiesi, abituato com'ero a lanciare appelli che rimanevano quasi sempre senza risposta.
E invece, non dovetti aspettare più di un paio di minuti, e il pallino rosso col numero 1 comparve sulla mia busta gialla in alto a destra.
Era la loro risposta:
"Ciao piacere Alberto e Luana". Laconico.
"Il piacere è mio" risposi in tempo reale per non perdere il flusso positivo.
"Sono Luana ora che scrive". Stringata pensai.
"Io sono S. Ho visto che avevate visitato il mio profilo e mi sono incuriosito... bellissime foto, molto intriganti" aggiunsi cercando comunque di coinvolgere entrambi nella mia risposta e di restare sul vago.
"Adesso sono a casa da sola. Ti andrebbe di sentirci a voce? Io uso skype per parlare" mi stupì Luana andando dritto al sodo.

In quel momento ero sdraiato sul divano, con mia figlia che nonostante fossero le 11 di sera stava ancora ultimando di fare i compiti, visto che il giorno dopo aveva una verifica di fisica.
Se rimando, pensai, rischio di perdermi l'occasione. L'unica soluzione è salire in camera da letto al secondo piano, chiudere tutte le porte, e parlare sottovoce.

Cercai di prendere un po' di tempo con Luana:
"Mi piacerebbe molto parlare con te, ho letto che hai una voce molto sensuale... però Skype lo dovrei scaricare... Non hai telegram?"
"No ho solo skype....se puoi ora posso parlare, atrimenti…"
"No aspetta… Dammi solo un attimo…"
Nel frattempo avevo augurato a mia figlia la buonanotte e mi ero ritirato nella mia stanza.
"Ecco fatto, è da tanto che non uso Skype... come ti cerco, con quale nome?"
Mi diede il suo account e provai a cercarla:
"Sei di qua adesso? Io ci sono"
"Eccomi! Puoi chiamarmi se vuoi..."


Mi tolsi maglia e camicia, restai in boxer e mi sdraiai sul letto.
Ci furono tre squilli poi una volce profonda, calda, sensuale mi rispose:
"Ciao sono Luana, mi fa piacere sentirti"
"Il piacere è tutto mio. Che bella voce che hai, i Loveback che ho letto non mentivano"
"Grazie, anche la tua è molto calda, maschia"
"Non pensavo rispondeste subito al mio messaggio, in genere le coppie se lo fanno ci mettono un bel po' ".
"Io ero curiosa di conoscerti. Avevamo letto assieme i tuoi racconti, poi stasera mi sono messo a leggere il tuo profilo, a guardare le foto: sono molto belle, mi piace la scelta del bianco e nero, e poi devo ammettere che lì sotto sei anche ben messo…" sorrise.
"Grazie" risposi con malcelato imbarazzo. "Anche le tue di foto sono molto raffinate, eleganti, sei proprio una bella donna" scrissi cercando di non mostrarmi troppo mieloso. "Quale dei miei racconti ti è piaciuto di più?" le chiesi per prenderla un po' larga.
"Sono scritti tutti molto bene ma LA CENA DELLE COUGAR mi ha particolarmente colpito, forse perchè mi ci sono identificata: potrei benissimo essere una di loro…"
"Mi fa piacere, è un episodio che risale a qualche anno fa…" dissi interrompendo per un attimo il suo commento.
"Anche con mio marito, dopo diversi anni di matrimonio, l'attività sessuale è iniziata a calare. Poi con la menopausa, saranno stati gli ormoni, la mia libido, a differenza della sua, invece di calare è aumentata. Ho iniziato a desiderare situazioni nuove che non avevo mai nemmeno preso in considerazione: fare sesso con un'altra donna, con uomini diversi da mio marito, svestire i panni di brava mamma e mogliettina ed essere un po' più porca, anche nel modo di vestire: è venuto fuori un mio lato esibizionista, provocante che non conoscevo" mi confessò.
"Interessante, ho sentito diverse donne che tra i 40 e i 50 anni si trovano improvvisamente a voler recuperare il tempo perduto, a dare finalmente sfogo ai loro desideri più nascosti o sopiti" confermai sulla base delle mie esperienze. "D'altra parte anche a me dopo la separazione da mia moglie, si è aperto un mondo nuovo, una prateria sconfinata. Non che mi siano mai mancate storie e avventure ma adesso quello che mi attira di più sono le situazioni proibite, gli incontri al buio, i rapporti con donne che non conosco magari con la partecipazione consenziente del Lui di coppia. Non c'è limite alla fantasia, al sogno, al gioco di ruoli" ammisi.

"Appena ci siamo iscritti sul sito ricevevamo centinaia di messaggi e richieste. Ai primi incontri facevo venire anche mio marito, che più che partecipare attivamente si limitava a guardare o a dirigere la situazione, adesso invece preferisco essere libera di fare tutto quello che voglio e poi, una volta a casa, gli racconto come l'ho fatto cornuto, con chi, descrivendogli tutti i dettagli"
"Se lui è contento così, avete raggiunto una bella intesa" commentai.
"Sì, ho scoperto questo mio lato come dire, porcello, e godo a fargli le corna, a scopare con altri uomini e farglielo sapere"
"Beati gli altri uomini che incontri, allora" sospirai con il cazzo sempre più in tiro, sperando un giorno di poter essere anch'io tra quegli uomini.

"Ti piacerebbe scoparmi?" mi chiese a bruciapelo, quasi avesse sentito da lontano le vibrazioni del mio uccello.
"Mi piacerebbe sì, anche subito"
"Ce lo hai duro?"
"Durissimo, dovresti toccarlo…"
"Aspetta un attimo…Mentre parliamo riesci a vedere le foto che carico?" mi chiese. E in quell'attimo iniziarono ad apparirmi sullo schermo alcuni scatti di Lei vestita solo con l'intimo o in autoreggenti, con giarrettiere, tanga, body di pizzo… in pose sensuali, provocanti, libertine… tutte sempre molto eleganti e raffinate.
"Le vedo, le vedo" affermai con la voce strozzata dal desiderio.
"E ti piaccio? E guardandole cosa vorresti fare, dimmelo?"

Capivo che la telefonata stava prendendo un'altra piega in cui dovevo cercare di capire che linguaggio utilizzare e fino a che punto potevo spingermi.
"Innanzi tutto vorrei che tu fossi qui e mi prendessi l'uccello in mano per sentire quanto me lo hai fatto diventare duro"
"L'ho visto nelle foto del tuo profilo, è bello grande e vorrei averlo in mano e poi me lo porterei in bocca"
"Sarebbe perfetto, dovresti ciucciarlo bene a fondo"
"Prima lo leccherei, ti leccherei le palle e poi la cappella, infine lo prenderei tutto in bocca"
"Brava! Dovresti fare così e farmi un bel pompino"
"Sono bravissima a fare i pompini. A mio marito non piacevano. Io invece amo farli e poi raccontargli di quanto è cornuto"

Più lei parlava più io nel frattempo me lo stavo segando sopra le lenzuola, immaginando fosse la sua mano a stringerlo ed accarezzarlo.
"Sei proprio una porca…" dissi sottovoce, non sapendo se questo linguaggio le poteva piacere.
"Cos'hai detto? Dimmelo più forte, mi piace sentirmelo dire, perchè è vero" rispose togliendomi ogni dubbio.
In effetti ho scoperto che alle donne, in certe situazioni, l'uso di parole come "porca", "maiala", "troia" non viene recepito come un insulto ma provocano una sorta di piacere, sono un riconoscimento della loro bravura a letto. Ben diverso è il caso in cui le stesse parole le usi durante una lite, un diverbio, nel qual caso giustamente se la prendono e non te la danno più.

"Sei una grande troia e voglio che mi lecchi bene l'uccello" le ordinai aumentando il tono della voce.
"Siii, e poi? Dove me lo metti il tuo bel cazzone"
"Intanto voglio leccare la tua figa ed assaggiare i tuoi umori… Ti stai toccando, vero? Troia! Sarai bagnata fradicia…"
"Sì mi sto toccando pensando di avere il tuo cazzo dentro, e mi sono bagnata tutta… E tu cosa stai facendo? Ti stai masturbando?"
"Certo che mi sto masturbando, pensando a quando te lo ficcherò prima nella figa e poi nel culo" risposi mentre la mano destra accelerava il ritmo dei movimenti sull'asta puntata verso il soffitto.
"Me lo mettersti anche nel culo? A mio marito non l'ho mai dato, poi ho scoperto che mi piace un casino prenderlo da dietro e non vedo l'ora di sentire il tuo pistone che mi apre…"
"Puoi giurarci che ti apro il culo come un melone, porca maiala che non sei altro"
"Siii, sono una porca e godo nell'esserlo"

Intanto una serie di foto sempre più esaustive comparivano sul display del telefonino. Era bionda, occhi chiari, labbra carnose, terza di seno, figa depilata, pronta ad ospitare il mio cazzo, buco del culo aperto, invitante…
Il mio uccello gradiva.
Dall'altro capo del telefono la sentivo mugulare di piacere.
"Ti stai mettendo le dita nella figa? Adesso ciucciatele, senti che sapore hanno, e poi continua a toccarti" le ordinai.
"Va bene… Mmmmm, ho un buon sapore, ma vorrei assaggiare il tuo sperma, berlo tutto, ingoiarlo"
"Prima ti inculo per bene e poi ti vengo sulle tette, sul viso e in bocca"
Stava ansimando, era oramai prossima al godimento.
Anch'io non ce la facevo più a trattenermi, volevo liberarmi continuando a pensare di avere lei tra le mani, o meglio tra le gambe.
"Stai venendo?" le chiesi serrando i denti, col cazzo stretto in mano.
"Oddio si… sto per venire…. Sborrami in faccia ti prego…"
"E allora apri la bocca porca e bevi tutto!" le urlai al telefono mentre un bel fiotto di sperma caldo eruttava dalla mia cappella e dopo aver compiuto un'alta parabola finiva sul mio petto, seguito da una tempesta di altri getti minori.
"Ahhhh….. siiii….. godo…., sono la tua troia…." sussurrò gemendo. Anche dall'altra parte l'effetto era stato simile.

"E' stato breve ma intenso" le dissi quando ci fummo un po' calmati.
"Mooooolto! Non vedo l'ora che torni a casa quel cornuto di mio marito per raccontargli tutto e farlo eccitare. Però ricordati che ti aspetto, quando passi di qua il tuo cazzo lo voglio assaggiare veramente!"

"Non mancherò…!"


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